In un paese In un paese in cui la mediocrità e l'ignoranza sono la regola, uno capace non può che essere emarginato. Dà fastidio è il caso di
Uno Studente di 12 anni ha un Q.I. di 130 ma viene bocciato in seconda media per «basso rendimento» La decisione del Tar che riammette lo studente e condanna il Ministero dell'Istruzione .
Bocciato in seconda media perché troppo intelligente. Per questa ragione, alla fine dell'anno scolastico 2023/24, una scuola di Vicenza non aveva ammesso alla classe successiva un alunno di 12 anni. La notizia fu appresa con grande stupore dai genitori dello studente, che avevano impugnato la decisione dei dirigenti scolastici davanti al Tar (Tribunale amministrativo regionale), consapevoli delle difficoltà del figlio legate ad un quoziente intellettivo superiore alla media e ad un elevata ansia da prestazione.
Dopo aver analizzato tutti gli aspetti del caso, i giudici del Tar hanno riammesso il 12enne in classe, condannando il Ministero dell'Istruzione a risarcire la famiglia le duemila euro, ovvero le spese della lite.«Non è stato allestito un piano personalizzato»
Come riporta Il Giornale di Vicenza, all'alunno era stato riscontrato un quadro di «plus dotazione cognitiva», ansia da prestazione, tendenza al perfezionismo e bassa autostima. La combinazione di questi elementi aveva influenzato negativamente l'andamento scolastico del 12enne. Secono la famiglia e il Tar, lo studente necessitava di Bisogni Educativi Speciali (BES). Lo stesso istituto scolastico aveva riconosciuto le difficoltà evolutive legate all'apprendimento senza, tuttavia, organizzare un sostegno e un piano personalizzato di studi dedicato all'alunno.
«Nel corso dell'anno scolastico la scuola non avrebbe apprestato in favore del minore un percorso personalizzato, creando un effetto disparitario nei confronti degli altri alunni», ha spiegato il legale dei genitori. Il Tar, dunque, ha annullato la bocciatura. La sentenza, a prescindere, non modifica il percorso scolastico del 12enne, perché a inizio anno era stato ammesso in terza media dal Tribunale in via provvisoria.
Se hai le lentiggini, puoi provare a fare queste cose: 1) Cercare di farle andare via, sempre che lo scrub non funzioni. 2) Coprirle, sempre che tua mamma non ti sgridi perché stai usando il suo pennarello. 3) Scomparire. Ma dove potresti andare? Oh, eccoti qui. C'è un’altra cosa che puoi fare: 4) IMPARARE A CONVIVERCI! Perché dopotutto le cose che ti rendono diverso ti rendono anche... TE.
il libro contiene un messaggio positivo, quindi non c'è ragione per non farlo circolare nelle scuole. La speranza è che questo gesto stupido scateni colossali proteste in modo che tanti bambini che soffrono perché non riescono a omologarsi a un gruppo possano consolarsi con una lettura piacevole quanto utile.Inghilterra Bandiera trans sull'altare: lo sfregio woke in chiesa
Ancora una volta la Gran Bretagna si conferma un fortino della religione woke. E parlare di religione non è casuale in questo caso, considerando che la vicenda riguarda la chiesa britannica. Il reverendo della cattedrale di Sunderland, nel Nord-Est, ha ricoperto il suo altare con la bandiera pro-trans Progress Pride, violando di fatto il diritto canonico. Come evidenziato dal Telegraph, si tratta di una bandiera con una versione modificata della bandiera arcobaleno che include colori e simboli extra per rappresentare le persone nere, transgender e intersessuali.n realtà non è la prima volta che accade un episodio del genere, considerando che i tribunali britannici si sono già espressi in passato vietando l’uso della bandiera in quanto “non è un emblema cristiano”. Ma la cattedrale di Sunderland, he fa parte dell'Inclusive Church Network che supporta il permesso del matrimonio tra persone dello stesso sesso nella Chiesa d'Inghilterra, la usa per decorare il tavolo nella sua cappella laterale. Il reverendo Jacqui Tyson ha affermato sui social media che la chiesa è "aperta a tutti" condividendo un'immagine del drappo: "Sono orgoglioso di servire in una chiesa aperta a Dio e aperta a tutti. Amo queste persone e così fa Dio".Interpellato dal quotidiano, il reverendo Ian Paul [ con cui concordo , eccetto sul considerare false le teorie \ ideologia transgender , pur non essendo da un paio d'anni praticante , asnche se vado ai matrimoni , funerali , ecc , in quanto mi sento più spiritualità \ laico credente ] ha sottolineato che in realtà l’uso della bandiera non significa che la chiesa sia aperta a tutti, poiché "esclude le persone che non accettano le false affermazioni dell'ideologia transgender": "Questa è una violazione del diritto canonico per due motivi. Innanzitutto, non include ma esclude: esclude le persone che non accettano le false affermazioni dell'ideologia transgender. In secondo luogo, distorce e travisa lo scopo della tavola della Comunione, che è intrinsecamente ‘inclusiva’ in quanto invita tutti a condividere e ricevere i doni del pane e del vino, che ci ricordano che Gesù è morto per tutti. La tavola della Comunione così com'è non potrebbe essere più inclusiva. Sostenere che abbia bisogno di una bandiera o di qualsiasi altra cosa da aggiungere per renderla più ‘inclusiva’ è un grave malinteso".
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