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28.12.08

Senza titolo 1127

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COMPLEANNO CENTENARIO


Oggi, 27/12/2008 in Barcellona P.G. (ME),
è stato festeggiato il compleanno centenario della Sig.na GRAZIA MAIMONE.
I festeggiamenti si sono aperti con la celebrazione della S. Messa, svoltasi presso la chiesa dell'Immacolata Concezione.
La S. Messa è stata celebrata da don Agostino Irlandese, un prete Salesiano unico nelle celebrazioni, in quanto ci mette il cuore, sì perchè a differenza di molti altri, la Messa non la legge o recita, ma la dice proprio col cuore, coinvolgendo tutta la comunità.
Erano presenti tutti i nipoti, pronipoti , cugini e la sorella Giovanna della veneranda età di 92 anni.
Dopo, tutti i partecipanti hanno continuato i festeggiamenti con un banchetto presso il ristorante "Conca d'Oro", dove sono anche sopraggiunti il Sindaco dott. Candeloro Nania ed il vicesindaco, che hanno regalato alla festeggiata, Sig.na Grazia Maimone, una targa in ricordo del bellissimo e raro evento.


E' stata un'esperienza bellissima, anche perchè la festeggiata ha partecipato cosciente.


Nonostante l'età e considerando che il suo udito non è più molto funzionante, ha seguito benissimo tutta la funzione  religiosa.


E' stato molto emozionate.  


Tantissimi AUGURI ancora a GRAZIA MAIMONE e.......altri 100 anni ancora!!!


 

10.7.08

Senza titolo 672


   MILANO...!


Milano grigia,
Milano sola,
Milano malinconica,
Milano viva,
Milano che lavora,
Milano che studia,
Milano che canta,
Milano antica,
Milano di droga,
Milano dei cortili,
Milano dei ricordi,
Milano dell'amore,
Milano dei bimbi,
Milano delle donne,
Milano degli anziani,
Milano antifascista,
Milano ferita,
Milano di tutti,
Milano...!

25.10.07

Michele

Michele frequentava il mio stesso liceo ma era più grande di me. Lui e il suo amico Dario erano sempre i Dj delle feste della scuola, Dario metteva i dischi e lui con il microfono in mano faceva quasi cabaret più che lo speaker... quante risate ci faceva fare con la sua simpatia... e poi sono stava lì e nonostante fosse bello si sentiva quasi brutto e questo lo rendeva ancora più bello. Alto, magro, con gusto nel vestire, con le dita affusolate e sempre con il sorriso... con gli occhi color nocciola che ridevano sempre e i capelli neri corti ma ricci ricci.


Eravamo amici. Stavamo quasi sempre insieme a scuola e durante le feste io lui, Dario e gli altri che nel gruppo andavano e venivano. Quanti bei ricordi...


Michele si diplomò e inizio a frequentare l'università. Ci sentiavamo e vedevamo ma meno spesso, soprattutto alle feste.


A 22 anni una tremenda malattia portò via suo padre e lui cominciò a lavorare nella ditta in cui lavorava il padre. Michele era triste, i suoi occhi non ridevano più, lavorava per mantere la mamma e il fratello minore e non voleva uscire mai.


L'anno dopo al lavoro conobbe Francesca e si innamorano perdutamente, e lui riprese a vivere, riprese a sorridere e ad essere sereno.


A 25 anni lo vedevi camminare abbracciato a Francesca per le vie della mia città, ogni tanto ci trovavamo per caso tutti insieme al bar e bevevamo un caffè. Un giorno di maggio ci disse che loro due stavano per andare a convivere, il tempo di sistemare il piccolo appartamento di Francesca che nemmeno a farlo apposta non era lontano da quello della mamma di Michele.


A giugno Michele con la mamma partono con la macchina per accompagnare il fratello minore, Luca, in Puglia dove avrebbe lavorato per i mesi estivi come animatore di un villaggio. Approfittano e fanno due giorni di vacanza in puglia e poi tornano a casa.


Erano le 16 circa del pomeriggio, Michele guidava sull'autostrada mentre la sua mamma sedeva di fianco. Viaggiavano con la loro Micra nella corsia centrale, davanti avevano un camion che copriva la visibilità, e poi Michele aveva sempre odiato avere camion davanti mentre guidava.


Michele sorpassa e mentre si ritrova nella corsia tutto a sinistra con i divisori di cemento, il camion che stava superando sbanda. Sbanda tutto a sinistra e nonostante Michele abbia decelerrato il camion colpisce il cofano della macchina e schiaccia quasi tutta la macchina contro i divisori di cemento.


La mamma si rompe una gamba e si lussa una spalla e ha molte cicatrici.


Michele invece chiude per l'ultima volta i suoi occhi schiacciato contro il cemento e il suo bellissimo viso che avevo ripreso a sorridere è deturpato.


Il camionista era ubriaco. Ubriaco allo stremo e non si è fatto niente. E in galera non ci è nemmeno mai stato. Otto mesi di domiciliari e l'ha scampata...


La mamma e Luca non li incontri quasi mai, chiusi nel loro dolore. Francesca la incontri di rado, con la testa sempre china e con l'anello che le avevo regalato Michele all'anulare sinistro. L'anello che era un ennesimo segno dell'Amore di Michele per lei... del Michele che oggi avrebbe compiuto 27 anni.


Se passi per quella via dove si trova l'appartementino di Francesca, lo trovi tutto chiuso con ancora i sacchi di calcinacci sul balconcino.


"Quei sacchetti lì ce li avevi messi Michele" dice Francesca mentra stringe forte l'anello con l'altra mano "Lì aveva messi lì per liberare la camera da letto e inginocchiarsi a me e chiedermi di diventare sua moglie."


 

11.6.07

Senza titolo 1883

non andare dove    ti porta la strada  . Va'  piuttosto   dove non c'è strada  e lascia una traccia  ralph  waldo  ermerson  .
dedicato  a  http://diaboliqueoudivine.splinder.com/  lei sa il perchè

30.3.07

Tranquille donne di campagna...









*L’incontro con l’Amica natura è sempre un incontro speciale, come una donna che si concede fra le braccia del suo uomo dopo averlo a lungo cercato, atteso. Il cielo è complice e il vento una carezza che, leggera, ti sfiora e se ne va. Gli occhi, curiosi e vispi, catturano ogni sfumatura, mentre sulla pelle corrono mirabili vibrazioni ed emozioni.
Profumi di libertà nell’aria, li senti insinuarsi dolcemente fra i tuoi pensieri fino a scoprirti splendida e nuda.
Voglia di camminare a piedi nudi sull'erba. Voglia di profumi di primavera che risvegliano i sensi. Voglia di fango sulla pelle e di lunghe passeggiate a cavallo, rapita solo dal delicato colore delle margherite, scaccio via mosche e vespe, mangiando pane e cacciatorino in compagnia e bevendo del buon vino casereccio, rigorosamente rosso...
*


Splendida e nuda,come una stella tu brillerai ...lontana da quell'arida realtà che è nei vestiti tuoi...[Citando A.Celentano - Splendida e Nuda]
VIDEO SPLENDIDA E NUDA
VIDEO - LA PIGIATURA


Con un bacio e un abbraccio per tutti voi, compagni di viaggio..^_*Angelika


14.1.07

La bella addormentata










Dormi, dolce principessa, dormi nella torre ed attendi con il cuore pieno di fiducia....Il tuo principe azzurro lotta per te e presto ti sveglierà. Ucciderà draghi, supererà foreste ed impugnerà armi per tramutare il tuo incubo nel sogno più bello. Sì, verrà, e con il suo bacio farà trionfare l'amore. Dormi, dolce principessa, dormi e non temere le ombre e i mostri, dormi e sogna...l'amore ti salverà
Da piccole ci hanno raccontato un mucchio di fiabe, piene di draghi, castelli, principi azzurri. Oggi siamo cresciute, e alla poesia del sogno irrealizzabile abbiamo preferito il sogno che si concretizza, il progetto. Un mondo dove, nel rispetto di tutti i tipi di differenze, ci sia spazio, davvero nel modo che meritano, per tante belle addormentate. Con gli occhi molto bene aperti.

JollyViola & Nin@ di Comicomix



29.8.06

Senza titolo 1417

mentre mi prendevo una pausa  dalla palla  di HEGEL che devo studiarfe per l'esame di storia dela filosofia  ,   nei  titoli  ansa  del tg  dele  18.30 ho letto : <<  attacco al  forum di http://www.ammazzatecitutti.org/

 >>  e mi  è  venuta  in mente 

Cento passi   dei Modena  city ramblers 

"Sei andato a scuola?Sai contare?""Come contare?""Come contare?1,2,3,4,sai contare?""Si,so contare""Sai camminare?""So camminare""E contare e camminare insieme lo sai fare?""Si!Penso di si!""Allora forza!Conta e cammina!dai... 1,2,3,4,5,6,7,8...""Dove stiamo andando?""Forza!Conta e cammina!9... 90,91,92,93,94,95,96,97,98,99 e 100!Lo sai chi ci abita qua?A?U zù Tanu ci abita qua!!""Cento passi ci sono da casa nostra,cento passi!"
(tratto dal film "I cento passi" di M.T.Giordana)
E' nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio..
Negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di Giustizia che lo portò a lottare..
Aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato..
Si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un'ideale ti porterà dolore..
"Ma la tua vita adesso puoi cambiare solo se sei disposto a camminare, gridando forte senza aver paura
contando cento passi lungo la tua strada"..
Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!
"Noi ci dobbiamo ribellare" (dal film)
Poteva come tanti scegliere e partire, invece lui decise di restare..
Gli amici, la politica, la lotta del partito.. alle elezioni si era candidato..
Diceva da vicino li avrebbe controllati, ma poi non ebbe tempo perchè venne ammazzato..
Il nome di suo padre nella notte non è servito, gli amici disperati non l'hanno più trovato..
"Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a cantare
la storia di Peppino e degli amici siciliani"
Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!(x 2 volte)
Era la notte buia dello Stato Italiano, quella del nove maggio settantotto..
La notte di via Caetani, del corpo di Aldo Moro, l'alba dei funerali di uno stato..
"Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a cantare
la storia di Peppino e degli amici siciliani"..
Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!(x 2 volte)
"E' solo un mafioso, uno dei tanti"
"E' nostro padre" "Mio padre! La mia famiglia! Il mio paese!Io voglio fottermene!Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare!" (dal film)



e mentre la canticchoiavo  s ono andato  subito sul sito   e ho avuto  la conferma  ufficiale  :


(ASCA) - Locri (Rc), 29 ago - ''Vi abbiamo fregato il server. Firmato ...''. La frase era scritta in inglese, e seguiva il nome di un hacker a cui non vogliamo certo dare il gusto di avere pubblicita' gratuita. Ecco come si presentava questa mattina ai visitatori la pagina d'ingresso del forum telematico dei ragazzi di Locri del movimento ''E adesso ammazzateci tutti''.
In pratica un hacker, dopo essere riuscito ad intrufolarsi nel database, aveva effettuato non solo quello che in gergo tecnico si chiama ''defacement'', cioe' la sostituzione di una o piu' pagine di un sito con una pagina falsa, riportante frasi ingiuriose e a volte oscene (di questo genere di attacchi ormai il sito non ne conta piu' il numero), ma addirittura questa volta mettendo praticamente K.O. quasi mortalmente l'intero forum telematico''.

La storia viene raccontata in un comunicato dell'Associazione dei Ragazzi di Locri (Rc) ''E Adesso Ammazzateci Tutti''.
''Di solito eravamo abituati a leggere queste notizie in relazione ai siti di importanti istituzioni come banche, ministeri, agenzie internazionali, dove i delinquenti del web si misurano per dimostrare la loro folle ed inconcludente bravura informatica. Molta meraviglia ha suscitato tra i responsabili del sito www.ammazzatecitutti.org - continua la nota - vedere che oggetto delle ''attenzioni'' di uno di
questi delinquenti virtuali il proprio sito, certamente uno dei piu' conosciuti in Italia nel settore dell'impegno sociale della lotta alla mafia, ma certamente di alcun interesse dal punto di vista economico o istituzionale.
''Chi ha effettuato questa mascalzonata - scrive Aldo Pecora, ideatore e gestore del sito e del forum - non ha puntato certamente ad arrecarci un danno economico. E' evidente che l'intento e' quello di danneggiarci e comunque di colpire l'esistenza di un forum che ormai ha superato i 1.300 iscritti, diventando di fatto il piu' importante luogo di aggregazione virtuale in Calabria, ed anche in Italia, dei
giovani antimafiosi. E questi numeri a qualcuno evidentemente danno fastidio. Adesso bisogna capire a chi''.
''L'atto di oscurarci il sito con un'azione di criminalita' informatica - continua Aldo Pecora - equivale ne' piu' ne' meno ad un attentato. E' come se alla sede di un'associazione si appiccasse il fuoco nella notte, e per questo la nostra risposta e' identica a quella che avremmo avuto se ci avessero incendiato la sede, e cioe' la denuncia immediata alle Autorita' di Polizia. Speriamo che un'indagine condotta dagli specialisti della Polizia delle Comunicazioni possa produrre rapidamente risultati risalendo all'autore di questo crimine.
Ai nostri affezionatissimi visitatori ed agli iscritti al forum diciamo solamente che stiamo lavorando come matti per ripristinare al piu' presto possibile la condizione di normalita'. Certo, il rischio c'e': perdere oltre dieci mesi di lavoro.
Al delinquente che l'ha effettuata, ed eventualmente al mandante che l'ha commissionata, mandiamo a dire che non solo non ci intimoriscono e non ci demotivano con queste azioni, ma che invece raddoppieremo la nostra presenza ed i nostri sforzi per essere sempre piu' punto di riferimento e testimonianza vivente di quella Calabria che non vuole piegarsi piu' alle prepotenze delle diverse mafie che l'hanno umiliata per secoli''.
''Il forum di Ammazzatecitutti.org - conclude Aldo Pecora - e' l'esempio piu' bello di voce libera e priva di censure che in meno di dieci mesi e' riuscita ad unire l'Italia della legalita' e dell'antimafia da Bolzano a Pantelleria. E questa volta il ''pizzino' lo mandiamo noi: guai a quella mafia che oggi sta al passo coi tempi e crede, anche virtualmente, di poterci tappare la bocca''.

CI HANNO OSCURATO IL FORUM !!











AVVISO A TUTTI GLI UTENTI DEL FORUM

Questa notte (28-29 agosto) ignoti hacker hanno oscurato per intero i l CUORE di questo sito internet: il nostro Forum telematico.
Questa è un'ulteriore prova che il nostro Movimento evidentemente sta dando troppo fastidio. Ci resta da capire A CHI.
Stiamo cercando di risolvere il problema, ma questa volta non è come le altre. Anche i tecnici del server hanno detto che potrebbe trattarsi di parecchie ore di lavoro. E non è assicurato che dopo il ripristino saranno ripristinate anche tutte le discussioni del Forum.
Il rischio è quello di perdere più di dieci mesi di Antimafia attiva e libera!
Naturalmente faremo l'impossibile per evitarlo e NATURALMENTE SULL'ACCADUTO STA GIA' INDAGANDO LA POLIZIA POSTALE E DELLE TELECOMUNICAZIONI.




Ora  è   evidentre  che    fare antimafia dal basso dà fastdio   soprattutto quando si pubblicano  commenti   che i media  nazionali  o  ignorano o  riportano  in piccolim trafiletti  o  quelli   locali li considerano come piccole  beghe  locali . E  poi  a simboleggiare l'attualità  della loro protesta  e  che  tale  vile gesto  è  stato fatoi proprio   nella notte  fra  il 28-29 cm  ,  esarttamente  15 ad oggi in cui hganno ucciso libero grassi  un imprenditore  che  s'era rifiutato  di pagare il pizzo


[ IL COMMENTO ]

"Basta con l'antimafia di parata!"
Due paroline alla signora Adriana Musella da una 17enne "ragazza di Locri"...



Il 4 agosto scorso la Consulta Regionale Antimafia ha promosso ad Ardore (Rc) un seminario dal tema “Legalità e territorio”, al quale hanno preso parte i sostituti procuratori della DDA di Reggio Calabria e di Firenze, Nicola Gratteri ed Ettore Squillace Greco, la signora Adriana Musella, l’On. Maria Grazia Laganà, il presidente del consorzio di cooperative GOEL Vincenzo Linarello e due delegazioni di studenti provenienti dalla regione Toscana e Lazio.


Se da un lato l’incontro si è rivelato interessantissimo, soprattutto grazie agli interventi dei due magistrati, i quali hanno ribadito quanto siano necessarie leggi più moderne per combattere la ‘ndrangheta, dall’altro è stato davvero molto deludente.
Con amarezza ho constatato ancora quanto si perseveri nell’antimafia di parata e nella falsità più ipocrita.
A farmi “assaporare” questa ipocrisia, che credetemi, questa volta ha sfiorato i limiti dell’assurdo, è stata proprio la signora Adriana Musella, Presidente dell’associazione "Riferimenti", nonché segretaria della Consulta Regionale Antimafia e non so che altro ancora ha scritto nel suo preziosissimo biglietto da visita.
Io una cosa da aggiungere ce l’avrei: organizzatrice di parate antimafia, nonché apparente convinta sostenitrice dei ragazzi di Locri, che tanto ama ed incita, ma che quando uno di questi chiede la parola per intervenire al seminario organizzato dalla Consulta Regionale Antimafia e da lei stessa moderato, ti risponde “No, preferisco che parli un altro”. Un altro?
La signora Musella non è colei che puntualmente ad ogni conferenza o intervista dichiara la sua vicinanza ai giovani, e invita tutti quanti a sostenerli? E però nei fatti poi si smentisce e non li fa neppure parlare. Vogliamo dare un nome a questo atteggiamento che è di prepotenza?
Mi dispiace per la signora Musella, ma in questa nostra regione sfortunata, un giovane che vuole testimoniare il suo impegno antimafia, soprattutto se è un “ragazzo di Locri”, lo si ascolta sempre, indipendentemente dal fatto che il suo intervento sia o meno gradito dalla moderatrice  del dibattito, nonché presidente di “Riferimenti”, nonchè segretaria della Consulta.
Che bella figura ci ha fatto la moderatrice-presidente-segretaria, che rappresentava in quel momento la Regione Calabria, quando il pubblico presente ha nei fatti imposto la concessione della parola alla sottoscritta? Cosa avranno pensato i due magistrati sconcertati?
Col senno di poi non posso che dare ragione a chi le aveva già cantate di santa ragione alla signora Musella ed al suo modo di “fare” antimafia.
Basti pensare al “Valantain”, il ristorante di Villa San Giovanni costretto a chiudere a seguito delle continue estorsioni ed attentati minatori. Della vicenda fu la stessa Musella a riempirsene la bocca di belle parole in TV, disertando poi, però, la manifestazione di solidarietà del 2 giugno.Mi piacerebbe capire quale sia la posizione della Musella anche sul caso del povero Fedele Scarcella, il testimone di giustizia bruciato vivo nella sua auto a Briatico. La signora Musella sostiene che <<prima di parlare devi INFORMARTI tu e i tuoi amici di AMMAZZATECI TUTTI! Fedele Scarcella non è morto perché ha denunciato alcune cosche>>.
Ma del caso Scarcella dove si “informa” la Musella, visto che ciò che noi umili mortali sappiamo lo sappiamo solo attraverso i giornali?
Mi spieghi anche perché lei stessa si batte tanto affinché non ci siano vittime di serie A e di serie B, quando poi obietta persino su casi simili!
Penso che Fedele Scarcella fosse una persona onesta, un uomo a cui è stata tolta la vita ed io, cara signora, ho il dovere di pretendere giustizia, anche per la sua morte.
E mi disgusta terribilmente leggere su un giornale di Calabria, una pagina intera dedicata alle “amare” confessioni di una donna che sfrutta ogni occasione per piazzarsi sui giornali, minacciando di lasciare la Calabria e (quel che è peggio) screditando l’operato “genuino” di noi ragazzi.
Come sarebbe a dire, signora Musella, che <<c’è del veleno tra alcuni ragazzi di Locri>>, che <<ci sono serpi>>? Ma non si vergogna solo a pensarle certe cose?
Di veleno ho toccato con mano il suo, che con acredine ha tentato di censurarmi (e francamente non ne comprendo il motivo, sebbene cerchi invano di trovare un “perché” all’ostile atteggiamento che ha assunto nei miei riguardi) rivelandosi un’altra persona rispetto a quella che avevo conosciuto qualche mese fa.
<<Nell’antimafia c’è mafiosità. Mi sono resa conto che coloro che si definiscono antimafiosi agiscono con prevaricazione, prepotenza, arroganza, cercando di sopraffare l’altro per non farlo parlare, per limitarne gli spazi>>, ha dichiarato la stessa signora Musella.
Ma, signora Musella, non è che lei sta parlando proprio di se stessa? Chi ha alzato la voce e con un “TACI, DEVI TACERE” più grande di me, voleva “sopraffarmi affinché non parlassi”?
Inviterei invece la signora Musella ad impiegare le sue gerbere per qualcosa di più concreto.
Se si dedicasse “con tutta se stessa” alle iniziative per le quali noi ragazzi così “avvelenati” come ci ritiene lei (io invece direi “indignati… e di brutto”) ci stiamo battendo, sarebbe tanto di più guadagnato…fermo restando, che non so quanto guadagni in termini monetari già lei di suo, grazie alla nostra Regione… su questo mi “INFORMERÒ”, può starne certa!Il dottor Gratteri nel suo intervento al seminario di Ardore sottolineava il fatto che qui da noi occorrono delle leggi serie! Benissimo, a tal proposito, le propongo, gentile signora, di sostenere nei fatti  il “DdL Lazzati”, disegno di legge che si pone l’obiettivo di recidere la sporca collusione tra delinquenza, politica e malaffare al momento elettorale. Già approdato in Parlamento 14 anni fa, questo disegno di legge, ispirato dal giudice di Cassazione nonché fondatore del Centro Studi “Lazzati” Romano De Grazia, è stato ad oggi sottoscritto, anche grazie all’impegno di noi ragazzi, da oltre 120 parlamentari a Montecitorio e 35 al Senato.
Se il DdL Lazzati dovesse finalmente divenire legge dello Stato si avrebbe una legge-orgoglio per la nostra terra, in risposta alle leggi-vergogna della Regione Calabria.
La SUA Regione Calabria, cara signora Musella, nasconderà gli atti amministrativi e i conti della REGIONE, impedendone per motivi di “privacy” la loro pubblicazione sul Bollettino ufficiale! E’ doveroso fare appello a tutti coloro che hanno a cuore la democrazia e soprattutto se stessi ad urlare "VERGOGNA" a chi propone una legge simile!
Ma tutte queste parole sono sprecate, perché purtroppo anche lei, la Musella, fa parte del “Palazzo” e non tralascia occasione per schierarsi contro proprio i ragazzi, quei ragazzi con i quali dovrebbe condividere lo stesso sogno: perché alla fine la mia Calabria è anche la sua, nonostante tutto.

Maria Grazia Messineo, 17 anni, una “ragazza di Locri”

  Siderno, 7-8-2006 


il che  mi rioncuora  sapere   che  non tutti gli adolescenti sono   smns  o  mms  dipendenti  o  non hanno mandato il cervello all'ammasso o  hanno  le fette di melone  a gli occhi  o   sfogano il loro disagio  senza  fare   bravate  vandaliche  come  dale mie  parti  . concludo dedicando  a  Maria Grazia   e altri ragazzi di locri    voglio dedicare questa  canzone  sempre dello stesso  gruppo che ha aperto i la colonna sonora di questo post    e che  mi sembra  adatta   a questa situazione 


LA  BANDA  DEL  SOGNO INTEROTTO


A Palermo nel cuore del centro c'è un'antica focacceria davanti alla Chiesa di San Francesco, si ritrovano sempre lì;
seduti al tavolo che fu di Sciascia a bere Heineken e caffè
sono la banda del sogno interrotto di una Sicilia che non c'è
c'è Isidoro e c'è Simone e Peppe il biondo della Pantera
Alex De Lisi l'artista da guerra che usa il pennello come una bandiera
il loro capo Ottavio Navarra è stato eletto e adesso sta a Roma
si è comprato un vestito decente ma dentro ha ancora più rabbia di prima
Didilala-hey didilala-hay
se non sono ancora stanchi non si stancheranno mai
non li fermano con gli spari, non li fermano con le TV
sono veri siciliani e non si fermeranno più
Hanno sfilato in manifestazione, raccolto distratta solidarietà
hanno pianto Falcone e gli altri, hanno guardato sbarcare i parà
Volantinato Zen e Acquasanta e non so quanti altri quartieri
intanto il governo ha sbloccato gli appalti e la mafia riapre i cantieri
Non so se noi ne avremo il coraggio, se prenderemo la via del nord
o meglio ancora la via dalle palle e fare in culo a tutti voi
perchè nella banda del sogno interrotto non sono molti i fortunati
sono in tutto quaranta persone di cui trentotto disoccupati
Didilala-hey didilala-hay...






22.7.06

Senza titolo 1376

A mia madre, esempio di sensibilità, saggezza.

Alla donna che mi ha cresciuta, dato forza e amore smisurato.

A lei che mi ha insegnato a vivere

a credere, amare e sperare.

A chi ha sempre accettato i miei limiti,

facendomi sentire comunque Grande.

A chi mi generato per poi lasciarmi vagabondare libera

a sfamare la voglia di respirare il mondo.

A colei che non si arrende

che accoglie le sfide con simpatia e coraggio

e che da qualche tempo ha preso per la prima volta in mano un mouse,

buffamente... ma che oggi ha imparato a navigare

ed è una lettrice affezionata di queste pagine, dei vostri commenti.

A te, amica sincera, madre, donna d'incomparabile valore,

una dedica in dialetto.





UNA ROSA

In su jardinu terrestre est naschida

una rosa benigna e verdadera

ch'est de sos ojos mios veru incantu.

Su coro palpitante bramat tantu

a simile tesoro esser amante

bramat tantu su coro palpitante

esser amante a simile tesoro

bramat tantu su palpitante coro

de un'amore perfetu e sinceru

In su jardinu terrestre est naschida

una rosa benigna e verdadera

ch'est de sos ojos mios incantu veru.

Ses s'ammiru de su mundu interu

ca s'amore prufundu dat regiru

de s'interu mundu ses s'ammiru

ca dat regiru s'amore prufundu

ses s'ammiru interu de su mundu

relichia chi m'as postu in disilvios.

In su jardinu terrestre est naschida

una rosa benigna e verdadera

incantu veru de sos ojos mios.

Minerva, Melpomanu, Eratu e Clio

ti cunservat che rosas in beranu

Eratu, Clio, Minerva e Melpomanu

che rosas in beranu ti cunservat

Eratu, Clio, Melpomanu e Minerva

relatan simpatia justa e vera.

In su jardinu terrestre est naschida

ch'est de sos ojos mios veru incantu

una rosa benigna e verdadera.

Istella circulante in s'atmosfera

nara si bella nd'as 'idu assimizante

in s'atmosfera istella circulante

s'assimizante nd'as bidu nara bella

in s'atmosfera circulante istella

declara si nd'as bidu pius digna.

In su jardinu terrestre est naschida

ch'est de sos ojos mios veru incantu

una rosa verdadera e benigna.

Dea imperatrice in sa Sardigna

chi recreas dogni anima infelice

in sa Sardigna dea imperatrice

infelice dogn'anima recreas

in sa Sardigna imperatrice dea

prenda de oro sa pius famosa.

In su jardinu terrestre est naschida

ch'est de sos ojos mios veru incantu

verdadera e benigna una rosa.

O gema diamantina e preziosa

diadema giucunda e subrafina

o gema preziosa e diamantina

giucunda e subrafina diadema

diamantina e preziosa gema

abbagliu raru de cantos l'an bida.

Una rosa benigna e verdadera

ch'est de sos ojos mios veru incantu

in su jardinu terrestre est naschida.

Carlo Nonnis (Torpè)

2.6.06

Senza titolo 1314






Solo ora , causa molti impegni leggo le velenose e abberranti dichiarazioni : << Farò saltare la moschea di Colle Val d'Elsa - dichiara Oriana Fallaci al New Yorker - Andrò dai miei amici anarchici, con loro prendo gli esplosivi e la faccio saltare in aria! >> .di quella che prima delle faerneticazioni post 11 settembre consideravo ( anche se non condividevo alcune cose ) uno spirito libero , ma che ora che si è lasciata trasformare in un prodotto, quella personalità viene riplasmata e trasformata in una parte fondamentale del prodotto stesso. Infatti dopo aver appellato gli attuali leader italiani come "fucking idiots" ( comporensibilissimo , soprattutto per berlusconi ) la neocon in trasferta riesce a far parlare di sè scagliandosi ulteriormente contro il mondo musulmano con la consueta patetica virulenza: «I blow it up! With the anarchists of Carrara. I do not want to see this mosque —it’s very near my house in Tuscany. I do not want to see a twenty-four-metre minaret in the landscape of Giotto. When I cannot even wear a cross or carry a Bible in their country! So I BLOW IT UP!». Quale sarà, dopo l'inopinato conferimento dell'Ambrogino d'Oro 2005, il tributo adatto a questa signora ? S'ignora. Ma è possibile degradar sin d'ora a "chiacchiere" l'argomento. (Articoli sul Corriere e sul New Yorker)


Proprio da questo sdegno che nasce il post di oggi e che deciso di farlo sotto forma di lettera aperta .


Cara Signora Fallaci


Mi accingo a scrivere questa lettera aperta, a Lei indirizzata, pur sapendo con certezza che non la leggerà, e non solo perché -come scrive a pag. 41 del suo libro "La rabbia e l’orgoglio"- nel suo tipo di vita "non c’è posto per i messaggeri di pochezza o di frivolezza", o perché coloro che non la pensano come lei "sono persone senza idee e senza qualità, frivole sanguisughe che per esibirsi s’attaccano all’ombra di chi sta al sole" (sic!), ma perché …Lei non c’è su questa terra , come giusta mente dice Rosalba Satta Ceriale ecco la sua homepage www.rosalbasatta.it)Mi pare di vederla…, dopo circa 11 anni di silenzio, ha deciso di scagliare qualcosa di "intelligente",senza nemmeno preoccuparsi di prendere la mira…tanto, laggiù, siamo tutti, come lei ama definirci, dei "minchioni", perciò…a-chi-tocca-tocca, il bersaglio si colpisce in ogni caso!! Insomma, proprio ieri 20 ottobre 2002, mi è caduto addosso, con la pesantezza di un macigno che odora di fiele, il suo ultimo libricino, con dentro non la sua rabbia, e tantomeno il suo orgoglio…ma il suo odio.Un odio feroce che, mi creda, inizialmente mi ha lasciato di stucco, perché non pensavo che una persona - ed in particolare una signora come lei - potesse partorirlo, e poi, con la forza dell’acredine e del livore, buttarlo addosso agli altri. O, meglio: a tutti. Perché i suoi problemi, signora Fallaci, nascono proprio da qui: lei ce l’ha col mondo intero. A parte il sindaco Giuliani – del quale Lei tesse le lodi- e Bobby, il bambino americano che non sa più come tornare a casa perché manca il punto di riferimento delle due torri, e il doganiere americano che la saluta con un "Welcome home" (sic!) che tanto la commuove, e i nostri e i suoi antenati più o meno famosi, da Piero Maroncelli a Garibaldi ad Emilio Lussu, che, come lei, a suo dire, hanno vissuto la stessa condizione di esiliati… lei lancia sterco - e non è una metafora !! - addosso al mondo intero . Le sue accuse contro l'islam sarebbero condivisibili se : 1) non fossero pieni di preconcetti , pregiudizi e gneralizzazioni ; 2 ) errori storici , culturali , politici . In particolare quello quello di negare l'esistenza di un islam moderatio e non fondamentalista . Esso esiste , anxch se è difficile riconoscerlo , in quanto dipende dai governi che usano la religione strumentalizzandola e servendosi ed incitando i fondamentalisti . come dimostra il caso dele vignette satiriche pubblicate in danimarca e in Francia qualche tempo fa la cui protesta pè stata inizialmente pacifica , poi è stata fomentata da fondamentalisti incitati da alcuni esponenti politici del medioriente che hanno ingigantito la cosa riportando anche news non vere . Ora Se vuole approfondire e corrreggere i suoi erorri e mettere indiscussiuone i suoi pregiudizi le consiglio il libro "Ragioni senza forza, forze senza ragione: una risposta a Oriana Fallaci". Stefano Allievi sociologo dell'università di Padova, è il massimo esperto di Islam in Italia. E ci aiuta a ricordare che esiste un mondo cattolico rispettoso e sensibile, spesso invisibile ma assai migliore della schiera dei cristianisti o teocon all'italiana. Quello di Stefano Allievi è un antidoto importante per l'ubriacatura da scontro di civilta e i suoi profeti fra cui Marcello Pera , che ci fannno vedere ovunque il terrorismo islamico o le teorie del capo espriatorio ; gli articoli di Di Sherif El Sebaie. è un egiziano che vive in Italia e che cura un blog interessante ( che le consigliodi vedere o di rivedere se lo conosce già ) blog
la risposta datati da Tiziano Terzani al tuo articolo sul corriere della sera cha ha anticipato il suo libro  la rabbia e l'orgoglio  eccoti l'url
http://snipurl.com/r7h2 e quelle di altri intellettuali trattwe da questo sito culturale http://snipurl.com/r7o4 oppure quest'altre Visto che sei cattolica leggiti ( anche se fa parte di quei cattolici che la tua generazione chiama cattocomunisti o cattolici del dissenso 'intervista che lascio padre Ernesto Balducci a Controradio di Firenze la trova qui in un nostro precedente post
Per finire anche se a tipi come lei è come dare le perle ai porci le segnalo ; 1) bel film Un bacio appassionato di Kean Loach che tratti dei rapporti fra islam e cattolici ; 2) i libri : la santità di boesch gajano in particolare il cap IV “confronti” ; I fondamentalismi di Enzo Pace -Renzo Guolo ; il corano di Massimo camparini .
La saluto con q due ciotazioni i : << Ma quante sono le menti umane capaci di resistere alla lenta, feroce, incessante, impercettibile forza di penetrazione dei luoghi comuni? >> di Primo Levi e con quest'altra frase : << le diverse tradizioni religiose se autentiche sono diffeenti riflessi dela stessa verita e in eugual misura preziosi . Ma di questo non ci si rende conto perchè ciascuno vive una sola di queste tradizioni e percepisce le altrte dall'esterno . >>  di Simone Weil 


Uno che per parafreasare Padre Ernesto Balducci non posso definirmi solo cristiano

21.2.06

Senza titolo 1143



pur  non condividendo  la sua  appartenenza   al  gruppo dei degli ondivaghi   radicali che  vagano da destra  a sinistra  ( nonostante  abbiano  giuste  battaglie  )  compiango la  sua scomparsa  e  il suo spirito libero  che  ha  fatto delal  sua  malattia una  slotta pèer  tutti  .   . Ha detto di lui Umberto veronesi ( uno scienziato per il SI   al treferendum  di  giugno 2005 )  << Ma sta a noi  ad ogni individuo  che cammina verso la vita, non arrendersi e camminare fino all’oasi che ristora il deserto >>   vittima  della famigrerata  e vergognosa di un paese civile  , imposta dal vaticano il quale  ha  fatto fallire il referendum    legge 40 del 2004  qui il testo ( a voi ogno  commento in merito   ) per la  quale  si  è tenuto  un referendum  fallito  sia per le pressioni della  chiesa  e dele  autorità religiose ; sia  del  partito  del non voto che ha  fatto  leva    anche  su quelli che sarebbero andato a votare  NO  , adducendo la scusa   è  un tema  delicato lasciamo che sia il parlamento a decidere   ;  sia  per  l'incapacità  di  coinvolgere  da parte  delal sinistra  (   cattolica poca  , lòaica  molta  gli utenti   nella  campagna   del SI  .




fra le tante parole  ipocrite  che  ci saranno  mi sembra  opportuno  far parlare   Luca  stesso  con   questo articolo  Vivere (e morire) con Dignità riportato dall'unità del 25\9\2005


Non essendo io, né forte, né coraggioso, riconoscendo i miei limiti e la mia finitezza, vorrei guardare il futuro e al futuro con la consapevolezza di riuscire ancora a trasportare altrove i miei sentimenti e le mie azioni. Queste ultime sono doverose quanto mai necessarie. Così come è doveroso, quanto mai necessario, creare, ricreare motivazione e partecipazione per tentare di vincere il tempo delle ipocrisie, della mediocrità e della precarietà del diritto, della democrazia, della legalità. Vorrei davvero che questo primo passo di riflessione e di proposizione di intenti che si è appena compiuto a Fiuggi, orientasse tutti noi a ricercare trame di conoscenza in chiave di ieri, contigue e continue, in chiave di domani. Che possano le identità storiche, politiche, sociali e culturali di ciascuno di noi, confluire in una nuova realtà, in un nuovo imperioso progetto politico.Per me la battaglia di «libertà per liberare la vita» sta divenendo ancor più difficile, al limite del possibile quando il respiro diviene più corto, quando momenti di difficoltà respiratoria o dispnea soprattutto durante la notte, impediscono un adeguato scambio di aria, perché è compromessa la funzione dei muscoli respiratori, perché la malattia fa diminuire, il livello di ossigeno nel sangue e aumentare quello della anidride carbonica. Il mio neurologo mi ha suggerito di pianificare, se decidessi di protrarre la mia esistenza, l’intervento di tracheotomia, l’intervento che consente ad una persona di vivere attaccata ad un ventilatore meccanico. Il discorso mi è sembrato semplice. Non so come sia vivere per mezzo di una macchina. La morte si sa è una realtà che appartiene all’esistenza e al vivere, imprescindibile, in qualche modo rimossa e negata dalla società italiana, dove il morire, l’ars vivendi la morte, è vissuto come fatto emotivo esclusivamente personale ed isolato. È difficile dunque, parlare con libera franchezza, con libertà, della morte, non per esorcizzarla o per svelarne il mistero se un mistero della morte esiste, quanto piuttosto come questione sociale, come problema politico laddove il morire è legato a condizioni estreme di dolore e sofferenze, intollerabili. L’eutanasia deve porsi al centro del dibattito sociale.Ecco dunque il diritto alla dignità del morire, il riconoscimento del diritto di morire dignitosamente, il riconoscimento della volontà del morente, libera, autentica volontà assunta come norma che preveda e garantisca, la manifestazione della coscienza di ciascuno di noi, che non esprima altro significato se non quello intimamente voluto. Per quanto riguarda la semplicità e la logicità del discorso del mio neurologo circa la ventilazione invasiva, non mi fa sentire affatto tranquillo. La scelta, qualunque sia, è una scelta di sofferenza, di dolore e forse per la prima volta di estremo coraggio. Vi parlo dalla mia casa in Orvieto. Da qui voglio annunciare che il Quarto Congresso dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica si terrà proprio ad Orvieto dal 2 al 4 dicembre 2005. La scelta della mia città natale, dove vivo non è casuale o semplicemente legata alle mie attuali condizioni di salute sebbene riguardano oggi una capacità respiratoria compromessa e a rischio. Ho scelto la mia città perché la battaglia per la libertà, per liberare la mia vita, per darci e dare una speranza a milioni di malati, per la difesa dei diritti dei deboli e degli oppressi, di chi è senza voce, è iniziata per me qui, quando ancora le mie mani potevano azionare una leva che mi consentiva di “viaggiare” in aperta campagna su di uno scooter elettrico per disabili. Un viaggio dove i sogni di un uomo giovane e libero, ancora vivo, si sono infranti, ma dov’anche ho iniziato a costruire o meglio a ricomporre i pezzi di un io a volte a me sconosciuto, per un nuovo me stesso e ha percorrere la strada che voi tutti conoscete. Questo anno festeggio il mio decimo anno di lotta alla sclerosi laterale amiotrofica e non potevo che ricostruirla e rigenerarla in un luogo che ho visto per un po’ di tempo terra estranea e straniera. Concludo con alcune parole di Jacques de Bourbon Busset: non occorre «divinare l’avvenire probabile, ma preparare l’avvenire auspicabile, e procedere anche più oltre: sforzarsi di rendere probabile l’avvenire auspicabile». Se davvero riuscissimo a rendere possibile, il futuro desiderabile, il progetto politico augurabile, il Paese ne uscirebbe forte in termini di legalità, di democrazia, di rispetto e di riconoscimento di diritti civili, ne uscirebbe rafforzato in termini di uguaglianza nel combattere ogni forma di oppressione e di ingiustizia, di integralismo e di fondamentalismo, per una sorta di morale della responsabilità per laici e credenti. «Libertà per liberare la vita» così si intitola un numero della rivista radicale «Diritto e Libertà». Un titolo che riassume il senso più profondo che ho cercato di attribuire a ciascuno dei desideri che si agitano in me da quando in modo burrascoso, violento e sconvolgente sopravvivo alla sclerosi laterale amiotrofica. Desideri che si dilatano o si restringono, che vanno verso le persone e le cose del mondo o si allontanano da esse.
 concludo   riportanmdo : 1) 
dal libro Il maratoneta di Luca Coscioni  *Noi che non possiamo aspettare*C'era un tempo per i miracoli della fede. C'è un tempo per i miracoli della Scienza. Un giorno, il mio medico potrà, lo spero, dirmi: Prova ad alzarti, perché forse cammini.Ma, non ho molto tempo, non abbiamo molto tempo.E, tra una lacrima ed un sorriso, le nostre dure esistenze non hanno certo bisogno degli anatemi dei fondamentalisti religiosi, ma del silenzio della libertà, che è democrazia. Le nostre esistenze hanno bisogno di una cura, di una cura per corpi e spiriti.Le nostre esistenze hanno bisogno di libertà per la ricerca scientifica. Ma, non possono aspettare.Non possono aspettare le scuse di uno dei prossimi Papi. >> NaifSuper del  blog  Zomberos  fatto da  alcuni fans  delkla trasmissione  Zombi  di diego Cugia ; 2)  e il  necrologio del   suo siito ( www.lucacoscioni.org )  Non fiori ma sostegno all’Associazione Luca Coscioni (chiamando il numero 06-6826 oppure versamenti sul Conto corrente postale n. 41025677 intestato Assoc. Luca Coscioni, Via di Torre Argentina, 76 – 00186 Roma). E  con  una  sega mentale  ( ma stavolta  non  voglio  usare  il  sinonimo  elucubrazione dedicata  a tutti  i nostri  onerevoli ( se  cosi  si posso ancora chiamare   gente che crea tali  obbrobri legislativi  )   in  particolare  a quelli  che hanno spaccato il fronte refendario illudendo la  gente  che tale   bruttura  era un tema  delicato   da mandare al referendum e   si  dove   risolvere  per  via legislativa   : quanti morti per malattier  come  quelle di  Luca  cosacioni   cio devono essere ancora  ?  quante persone  malate o portatrici  di gravi malattie  dovranno andare  all'estero   per  potersi curare  o  per  farsi una semplice analisi pre impianto  ?

6.2.06

Senza titolo 1120


mentre   cercavo  di posizionarmi  su radio 24 , stazione  che nella mia zona è quasi   sempre  disturbata   da stazioni di  evangelici e  da radio maria  , in attesa  della trasmissione   zombie di diego cugia   , ho ascoltato questa  bellissima  canzone  di De  Gregori


 

 LA  DONNA  CANNONE 

Butterò questo mio
enorme cuore
tra le stelle un giorno
giuro che lo farò
e oltre l'azzurro della tenda
nell'azzurro io volerò
quando la donna cannone
d'oro e d'argento diventerà
senza passare per la stazione
l'ultimo treno prenderà
in faccia ai maligni
e ai superbi
il mio nome scintillerà
dalle porte della notte
il giorno si bloccherà
un applauso del pubblico pagante
lo sottolineerà
dalla bocca del cannone
una canzone esploderà
e con le mani amore
per le mani ti prenderà
e senza dire parole
nel mio cuore ti porterò
e non avrò paura
se non sarò bella come dici tu
e voleremo in cielo
in carne ed ossa
non torneremo più
e senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete
voleremo via
così la donna cannone
quell'enorme mistero volò
tutta sola verso un cielo nero
nero s'incamminò
tutti chiusero gli occhi
l'attimo esatto in cui sparì
altri giurarono spergiurarono
che non erano mai stati li
e con le mani amore
per le mani ti prenderò
e senza dire parole
nel mio cuore ti porterò
e non avrò paura
se non sarò bella come vuoi tu
e voleremo in cielo
in carne ed ossa
non torneremo più
e senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete
voleremo via


 




 Mi  è  venuta  in mente   questa   storia    di  un campione di  deltaplano a motore Angelo D'Arrigo  che  ha  rinunciato  alla  sua  carriera  di campione per  volare  con i   gli uccelli migratori    . Dato che non sono  bravo a  riassumere  la vicenda  lascio   che  a parlare  sia  il  suo  sito  http://www.angelodarrigo.com/




Nel corso della sua carriera agonistica ai vertici internazionali del volo sportivo, Angelo d'Arrigo ha avuto modo di volare in giro per il mondo. Durante i suoi viaggi attraverso i vari continenti, Angelo ha sorvolato mari, deserti, vulcani e catene montuose, insieme ad aquile e rapaci di ogni specie.Laureato all'Universita dello Sport di Parigi, ma innamorato della montagna, Angelo d'Arrigo esce dalla sua metropoli per cimentarsi negli sport estremi.Con i suoi titoli di istruttore di volo, di maestro di sci e di guida alpina, riesce a vivere delle sue passioni legate agli sport "Plein Air".Progetta e realizza delle "Prime" sulle Alpi nelle sue tre specialita: Sci Estremo, Volo Libero e Alpinismo.Dal Monte Bianco al Cervino, dall'Aiguille Verte all'Aiguille du Midi, Angelo riesce ad esprimere il suo stile di vita con successo.Realizzando dei documentari amatoriali sulle sue "imprese"che divulga nelle scuole e nei centri culturali della capitale francese, Angelo ha contribuito allo sviluppo e alla popolarizzazione degli sport estremi, dove l'individuo e la natura sono gli assoluti protagonisti.Denominato, allora in Francia, "Le Funambulle de l'Extreme", Angelo progetta di operare anche fuori Europa: l'Himalaya e le Ande.In occasione di un reportage per una rete nazionale francese, Angelo vola per la prima volta dal vulcano piu alto d'Europa in piena eruzione: l'Etna.Attratto dal contrasto degli elementi di questo paesaggio Siciliano, al quale sono legate le sue origini, Angelo decide di istallarsi sulle falde del vulcano e crea una scuola di volo libero: l'ETNA FLY.Ambientato in un quadro unico e spettacolare, dove i quattro elementi ARIA ACQUA TERRA e FUOCO si mescolano, questo centro di addestramento al volo libero si e trasformato, oggi, in un centro turistico basato sulla pratica di sport estremi: il No Limits Etna Center.Dopo anni di agonismo in volo libero e due titoli mondiali con il deltaplano a motore, Angelo decide di allontanarsi dal circuito delle competizioni per potersi dedicare ai voli record ma soprattutto all'emulazione del volo dei rapaci per la ricerca del volo istintivo.




Avvia un progetto intitolalato Metamorphosis" che e uno studio analitico delle tecniche di volo dei piu grandi rapaci dei cinque continenti.Dalleaquile delle Alpi ai rapaci dell'Himalaya e dagli avvoltoi dell'America Latina a quelli Australiani, Angelo impara ad osservarli e convivere con loro, nel loro elemento e con le loro regole gerarchiche.Osservare, studiare ed imitare il volo istintivo dei grandi veleggiatori è stato per lui un percorso naturale che gli ha permesso di perfezionare la sua tecnica di volo. Angelo ha voluto dedicare questo suo bagaglio di esperienze al servizio della scienza. Questa sua ricerca lo ha portato a compiere delle imprese uniche che hanno suscitato un forte interesse mediatico a livello mondiale.
E' stato il primo uomo a percorrere in volo libero, senza ausilio di motore, il Sahara, ad attraversare la Siberia e ultimamente a sorvolare la montagna più alta della terra: l'Everest. Un'incredibile esperienza umana, in luoghi ostili e spesso inesplorati che lo hanno visto protagonista di eventi straordinari dai quali sono stati tratti diversi documentari.Questo misto di sport, avventura, scienza e tecnologia hanno reso possibile il sogno dell'uomo che, dai tempi di Icaro fino a quelli di Leonardo da Vinci, ha sempre sognato di volare come gli uccelli.








 

 

 

 


progetto Metamorphosis




Nel 2000 Angelo avvia il progetto Metamorphosis. Uno studio analitico delle tecniche di volo dei più grandi uccelli migratori dei 5 continenti.
Angelo d'Arrigo, sulle orme del Premio Nobel Konrad Lorenz, continua la ricerca sulle leggi dell'imprinting. "Diventare il genitore" facendosi seguire a terra dagli uccelli dal momento della schiusa dell'uovo è quanto scoperto da Lorenz.



Angelo elabora una estensione al lavoro di Lorenz, e ne dà un seguito. Mette a punto una specifica strategia che porterà i pulcini a spiccare il primo volo insieme lui, seguendolo come un genitore, ma questa volta in volo, nel loro elemento: l'Aria.




Angelo insegna a volare ai giovani uccelli, a procurarsi il cibo e a sfruttare le correnti ascensionali per poi seguirlo lungo la loro rotta migratoria. Grazie a lui molte specie sono state reintrodotte nel loro habitat.
















Quando lo sport è al servizio della scienza

Questo progetto in collaborazione con la Facoltà di Biologia dell'Università di Mosca, ha rappresentato un grande esperimento per la comunità scientifica internazionale.



Per ulteriori approfondimenti giornalistici e non solo  sull'evento in questione   puo  contattare  il diretto  interessato a questa  email    : info@angelodarrigo.com .


P.s
dedico questo  post  agli  amici e compagni di viaggio del gruppo ops  ex  gruppo (  speriamo sia  una  pausa di riflessione  o non , come  sembra  intravedere  nelle  news  del loro sito , una decisone definitiva   ) vinavill e di cui riporto  una delle loro canzoni attinenti a questo post 


COME LE  NUVOLE 






















Guardo i cieli aperti come spazi immensi
li puoi respirare e far quel che ti pare.
Non importa l'aria quanto sia malsana
quanto lo scirocco influenzi il corpo
si respira meglio quando sta per piovere
quando dalla terra tutto viene fuori.
E, voglio vivere come te
per trovarmi in alto e volare libero
disorientato sopra le nuvole.
Se volassi in alto proprio come un falco                                                                                                                              scoprirei che il quadro                                                                                                                                                                è immensamente ampio
e ascoltare il tempo
che a volte passa lento                                                                                                                                                               
e a volte corre svelto  inesorabilmente.                                                                                                                                                                                                Si respira meglio quando sta per piovere
quando dalla terra tutto viene fuori.
E, voglio vivere come te
per trovarmi in alto e volare libero,                                                                                                                                   disorientato come le nuvole.




con questo  è veramente  tutto   


 




«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

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