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14.6.09

L'ultima campanella


E siamo giunti alla lettera P. Anzi, alla triade. Quest'anno il miracolo è avvenuto, sono riuscita a spiegare P. P. P. ai miei studenti di quinta. "P" come "Programma", l'eterno incubo degli insegnanti. Stavolta concluso, e abbondantemente. Così la voce leggera, bolognese, sfilata e quasi bianca di Pasolini è risuonata nell'aula "Info 3" dell'Istituto tecnico ***, e la sua sagoma al tempo stesso aguzza e gentile, gli occhi protetti da lenti scure, le guance scavate, quasi erose, da chissà quale tormento adolescenziale o profondo, si è materializzata davanti ai miei alunni, soprattutto alle mie alunne. Le quali, alla visione di Comizi d'amore, non hanno potuto trattenere commenti spontanei, ironici, increduli, a volte impazienti. Come volessero parlare direttamente con lui. Termini come "gallismo" sono ormai decaduti nel vocabolario italiano, ma lo spirito no, quello è rimasto, trucemente amorale e già nebbioso, così immobile nell'Italia dove non si ammetteva il divorzio ma la copertura delle corna sì, e piuttosto che sacrificare la santità della famiglia meglio risolvere il tutto con una coltellata. Uomini del Sud, certo, ma pure signore bene preoccupate solo della forma, che sempre, in questi casi, è sostanza. Donne della Bassa emiliana che per le mie allieve "avranno come minimo sessant'anni" e io a spiegare che, al massimo, saranno state quarantenni. Provenienti da un'epoca di infinita pazienza e parti, ma proprio perché ancestrali, più dirette e immediate, ingenue e perciò indulgenti, dei loro uomini. E molti bambini, bambine anche. Si capiva, ha commentato una ragazza, che "Pier Paolo amava le donne". Era così, amava le donne, e si rivolgeva ai giovani da pari a pari. "Ma anche ai cantanti, ai calciatori?" mi ha domandato un'altra, stupita di vedere l'intellettuale in calzoncini corti nel rettangolo di gioco e alle prese con un imbarazzato Peppino di Capri. Signorine al ballo secondo cui gli "invertiti" da curare "se c'è rimedio, sennò pazienza", e le ragazze in sala che protestavano: "Ma non è mica una malattia!". Ignoravano che molti politici attuali, e la Chiesa, e la pubblicistica corrente, la considerano ancora tale. Peggio: secondo i signori appena citati, la "malattia" è tornata a essere un vizio, come si riteneva nei tempi più bui dell'Inquisizione. Lo ignoravano, i ragazzi; ora però lo sanno. Si regolino di conseguenza...


Così abbiamo potuto riflettere anche su quel pensiero di Moravia: "L'uomo religioso non si scandalizza mai". A differenza degli atei cattolici di ieri e di oggi, nel Paese che allegramente sta rinunciando alla libertà, e che alla croce di Cristo preferisce sempre più quella uncinata.
Questo concetto di "homo religiosus" ha lasciato i miei studenti un po' impicciati. Meno male. Affronteranno l'esame e si butteranno nella vita, combattere apertamente il sistema gli riuscirà estremamente arduo, di fatto impossibile, e molti di loro non ci proveranno nemmeno. L'unica speranza, lontana, flebile, fumigante, è aver consegnato almeno l'idea d'una realtà meno prevedibile, se non addirittura parallela, con cui il sistema non può né deve andar d'accordo; e chissà che, dopo la cena assieme, oltre i volti educati, ancora col diritto a un azzurro candore, il ricordo di un anno lontano si riaffacci, di un giorno in cui hanno sentito che "Tonino e Graziella si sposano" , e pensino che l'amore non è crudele sventatezza dei sensi, ma sentimento dolce e rivoluzionario.
In quarta, invece, mi hanno salutato in coro: Nel sole. L'avevamo, o meglio l'avevo, intonata nella gita scolastica a Roma, nel marzo scorso. Sono stata una prof rigorosa, esigente, allegra, canterina e... golosa. Sanno come viziarmi. In fondo, di loro sono anch'io un po' figlia.
Oggi una di loro verrà premiata. Ha vinto un concorso letterario. E' turca. La migliore nella mia materia. Italia multietnica, grazie a Dio.





                                     Daniela Tuscano



8.3.09

"8 marzo: una bambina, una donna, senza Chiesa"

Carissimi,

“Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna” (Mt 5, 20-22). Parole severe quelle di Gesù. Non dissimili da quelle di alcuni maestri del suo tempo, che ricordavano: il comandamento è di non spargere il sangue, ora, chiunque umilia il suo prossimo, chiunque lo fa arrossire di vergogna, è come se ne spargesse il sangue, è perciò lui stesso omicida. La mattina, alla preghiera, noi non siamo molti, sei, sette, otto persone al massimo. Che oggi, quando, in apertura, si è fatta la memoria della vita, erano tutte, tra lo smarrito e l’indignato. Perché noi non siamo abituati a pastori così. Come quello che è entrato, alla stregua di un carro armato, in una storia, già di per sé fin troppo dolorosa, triste e drammatica. La storia parla di una bambina di nove anni che, assieme alla sorella quattordicenne (handicappata psichica), era costretta da tre anni a subire le violenze del giovane patrigno. Tali violenze si sono tradotte negli ultimi tempi in una gravidanza gemellare per la bambina più piccola, un fuscello di trentasettechili di peso. Che sua madre, il giorno in cui questa accusa forti dolori al ventre, porta in ospedale a Recife. E lì viene fuori la verità, amarissima. Con tutto ciò che ne segue. L’arresto del patrigno e la decisione di interrompere la gestazione della bimba. La storia potrebbe anche chiudersi qui, con in più, soltanto, il rispetto, il silenzio, l’abbraccio umano di quanti sono ancora capaci di voler bene. Tra cui, sperabilmente la gente di chiesa. Per alleviare, se mai fosse possibile, l’eccesso del dolore. E invece. Invece arriva fuori lui, il pastore, che da Gesù dovrebbe aver imparato il primato della misericordia, l’invito a non giudicare, la generosità fino al dono della vita. Ma che, sfortunatamente, “mica tutti ne sono capaci”. E così lui sale in cattedra, non sia mai per denunciare i potenti, ma per umiliare e schiacciare i poveri e chi si è fatto toccare dall’enormità della loro sofferenza. E scomunica quanti, per altro, hanno agito nel rispetto della legge: la direzione dell’ospedale dove si è svolto l’intervento, l’équipe medica che lo ha realizzato, la madre che lo ha autorizzato. La bambina non ha invece potuto formalmente scomunicarla, ma solo perché è minorenne. Fosse stato per lui, chissà! Del resto lui è lo stesso “pastore” inviato nel 1985 all’arcidiocesi di Olinda e Recife, per sostituire dom Helder Câmara, normalizzare quella chiesa, demolire sistematicamente il lavoro pastorale del profetico arcivescovo dei poveri. Il medico che ha coordinato l’intervento, il dott. Rivaldo Mendes de Albuquerque, cattolico, ha dichiarato: “Non riceviamo un solo centesimo per questo tipo di operazioni. Lo facciamo per il rispetto che una donna (in questo caso una bambina!) vittima di violenza merita, e che l’arcivescovo, sfortunatamente, tratta senza nessuna misericordia. È curioso che chi ci ha condannato alla scomunica non ha proferito una sola parola diretta all’uomo che ha stuprato questa bambina. Per dom José Cardoso Sobrinho, l’unica cosa che conta è il Diritto Canonico. Gli manca il cuore. Ho compassione del nostro arcivescovo, che non ha saputo essere misericordioso con una bambina innocente”. Ha ragione il dott. Rivaldo: non smarrimento, non indignazione, solo compassione. Chissà che domani, salendo all’altare quel vescovo riesca a ricordare la frase di Gesù: “Se presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono” (Mt 5, 23-24), e magari, tutto paramentato, vada a cercare quella madre e le sue bimbe, e gli si inginocchi davanti e chieda loro perdono. Per intanto facciamolo noi, ci sarà rimasto qualche cristiano nella chiesa di Olinda e Recife, vero?



Il Postino della Comunità “Evangelho è Vida” del Bairro Rio Vermelho di Goiás (Brasile) - Testo raccolto da don Paolo Farinella





26.6.08

Quegli smemorati nemici dei bambini








De Amicis l'avrebbe scelto come protagonista di uno dei suoi racconti mensili, Valor civile. Ma, stavolta, la vicenda è autentica: un ragazzino rom, di 12 anni, salva un coetaneo italiano dall'annegamento. Lo fa d'istinto, senza pensarci troppo, avvertendo il richiamo della comune umanità. Un'altra rom, anch'essa dodicenne, sensibile amante dell'arte e figlia d'un pastore protestante, rimane invece vittima d'un odioso episodio di xenofobia da parte di fanatici italiani.

Notizie che hanno trovato spazio all'interno dei quotidiani, in smilzi trafiletti. Solo alcuni bloggers, capisaldi dell'informazione indipendente fino a che quest'ultima potrà sopravvivere, hanno dato loro la giusta rilevanza. Le prime pagine dei giornali hanno al contrario strillato ai quattro venti la sciagura di due donne italiane, travolte da un romeno ubriaco.


Lo riteniamo del tutto normale, anche noi che pure ci sdegniamo di fronte al razzismo montante. Stiamo convivendo con esso senza accorgercene, inconsciamente e freddamente indifferenti, come un foglio bianco dove tutto si può riscrivere. Perché - ha notato Amos Luzzatto su "Repubblica" - siamo diventati un Paese senza memoria.


Solo un Paese senza memoria può sopportare e anzi metabolizzare l'aberrante "proposta" d'un Ministro dell'Interno di schedare i rom, anche se bambini. Questo il motivo della nostra atarassia, non la scarsa simpatia verso gli zingari - come siamo ancora abituati a chiamare i nuovi paria. Lo ha denunciato don Colmegna nella sua lucida disamina della situazione attuale. Non si tratta di "buonismo" contro "cattivismo"; i manichei d'ogni risma, quando non sono in malafede, risultano quantomeno ignoranti (e stupidi). Siamo preda di quella "paura liquida" di cui parla Baumann e cui aveva accennato anche la scrivente nel suo precedente post, intitolato appunto Paura della paura. Abbiamo assorbito, come un virus, la sindrome del Nemico, anch'egli liquido e proteiforme: una volta rom, un'altra romeno, un'altra ancora arabo, poi comunista, poi relativista... e così via, in un vortice senza conclusione.


Senonché, pure i bambini sono liquidi: perché si ritrovano ovunque, come pesci nel mare, e si annusano, si riconoscono, penetrano la loro stessa, reciproca nudità, non si preoccupano da dove vengono e dove vanno. Inafferrabili e prensili al tempo stesso, i più espliciti e quelli maggiormente esposti alla ferocia degli adulti. I bambini ricompongono tutto, e non sono definibili in nessuna categoria. Non per nulla, dunque, Hitler li odiava, e non per nulla li odia Maroni. Mentre il nostro ventre molle tutto macina, tutto ingoia, tutto espelle, torbido e disfatto come una carcassa di rifiuti.

 

 

Daniela Tuscano








 




16.6.08

Segnali di fascismo


Dall'amico Carlo ricevo, pubblico e sottoscrivo PAROLA PER PAROLA. Visto che quella parola, nessuno osa più pronunciarla. Proprio come si diceva ai bei tempi, ora tornati: "Tacete, il nemico vi ascolta". Mai avrei immaginato di riviverli. (D. T.)

Militari nelle città . Brutto segno. Brutto come lo è quasi tutto quello che sta facendo, o annunciando di fare, l’attuale governo. Il governo più di destra che la Repubblica italiana abbia mai avuto da quando è nata.


Per i prossimi sei mesi, ovviamente rinnovabili, 2.500 militari si andranno ad affiancare alle forze dell’ordine nel presidiare i luoghi considerati più a rischio delle maggiori città italiane. Se a questa ultima trovata aggiungiamo, con la scusa dell’ultimo giro di vite sulle intercettazioni, le minacce di arresto per i giornalisti; se aggiungiamo la possibilità di chiudere i migranti nei centri di permanenza, come previsto dall’ultima direttiva europea, anche per 1 anno e mezzo e la criminalizzazione di tutti i migranti senza permesso di soggiorno; se aggiungiamo la minaccia di manganelli ed esercito per chi ostacola l’accesso, anche con un pacifico sit-in, ad altre pattumiere a cielo aperto nella già martoriate terre campane; se aggiungiamo i rastrellamenti nei quartieri a più alto tasso di popolazione straniera e gli sgomberi dei campi nomadi; se aggiungiamo, infine, i tanti piccoli atti di razzismo che si moltiplicano e si stanno verificando ormai quotidianamente, ne viene fuori un quadro ben poco felice del nostro Paese.




Come per il lupo, anche per la destra, vale il detto: “perde il pelo, ma non il vizio”.

Tutti questi brutti segni sono, inequivocabilmente, segnali di fascismo. Come il sindaco di Roma, che sotto la camicia porta la croce celtica, numerosi componenti del governo Berlusconi nascondono sotto il vestito la vecchia camicia nera. E, come accadde nel ventennio mussoliniano, anche oggi si sta cercando di stringere nella morsa autoritaria le nostre città, mentre i poteri economici più forti possono fare il loro comodo più indisturbati che mai.



Ecco quindi, la vera faccia del governo Berlusconi: è la faccia inconfondibile del fascismo.


Ora si tratta di contrastarlo, prima che faccia danni irreparabili e ci faccia tornare indietro di cento anni. L’appello a tutti i cittadini democratici è chiaro e semplice: apriamo gli occhi, organizziamoci, formiamo gruppi spontanei in tutti i nostri quartieri e poniamo una barriera nonviolenta contro la dilagante violenza che si sta preparando. Non permettiamo a questi nostalgici di “ordine e disciplina” di rosicchiare pezzo dopo pezzo la sovranità popolare e costruiamo una società più radicalmente democratica, che non dia mai più la possibilità ai fascisti di prendere il potere.




Carlo Olivieri - Roma

28.5.08

la chiesa prima di fare le solite crociate guardfi dentro se stessa

Le ultime dichiarazioni del cardinal Bagnasco sull'allarme   pornografia nelle  Tv  satellitare mi fanno venire  in mente   questa strofa  di Dio è morto di Guccini  più precisamente questa : << (... ) il perbenismo interessato\ la dignità fatta di vuoto\l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto\e un dio che è morto (...) >> ciò mi permette  di ricollegarmi e di riprendere la discussione intrapresa ad un mio precedente post
Bagnasco potrebbe anche non avere ha tutti i torti ad essere preoccupato ma non è solo attraverso la televisione la disponibilità di film porno è già molto ampia. Sul digitale terrestre sono già iniziate le grandi manovre del Consorzio Glamour, società svizzera, capitali francesi e italiani, dieci milioni di euro investiti che dovrebbero diventare 70 milioni in pochi mesi, per far partire un nuovo bouquet di canali porno sul digitale terrestre, canali criptati e a pagamento, ovviamente. Ma non c´è bisogno di attendere il 2012, già oggi, comunque, sono molte le televisioni private  locali soprattutto  che trasmettono porno
a pagamento utilizzando il satellite, e moltissime le tv che si muovono ai confini fra erotismo e  porno, trasmettendo a tutte le ore del giorno e dopo  la mezzanotte le più  "sobrie " in chiaro telefonate hard in diretta, restando al di qua del porno ma facendo grande pubblicità alle hotline telefoniche. Infatti come dice questo articolo ( di cui  rilascio sotto un estratto  )
la pornografia o erotismo spinto che dir si voglia : << (...) E' l'ultima frontiera della pubblicità, quella che ama far scandalo, quella che vuole farsi notare a tutti i costi e che, negli ultimi tempi, ha scelto con sempre maggior frequenza la strada del sesso spinto.       Magari simulato,come può notare chi osserva anche  in rete  nella campagna pubblicitaria di due anni fà  della Diesel, fatta di tre piccoli clip in cui le immagini all'inizio sembrano essere  come quelle di un film porno ma che poi,nel finale, dimostrano di essere sicuramente più innocue. La nuova tendenza è comunque quella del sesso esplicito, come nella campagna promozionale della ditta tedesca di sigari Independance, che ha realizzato un video promozionale nel quale due ragazze arrotolano un sigaro in maniera tutt'altro che tradizionale. O patinato, come la serie di manifesti in stile "fetish" realizzati dalla catena di negozi Cosmos,in Austria,per pubblicizzare prodotti di elettronica di consumo. (...) A dettar legge in questo campo sono soprattutto le campagne promozionali delle aziende internazionali di profumi, di moda e di prodotti di bellezza, che hanno spostato di molto nel corso del tempo il confine del comune senso del pudore. Ma a giocare il ruolo più importante nell'uso di immagini sempre più esplicite è Internet, che ha permesso ad aziende come la Cosmos o la Shai di mettere in circolazione spot decisamente più osé proprio perché non sono dirette al grande pubblico televisivo. >> di repubblica  non ricordo al data  .
Quindi ecco che il Cardinale scopre l'acqua calda perchè come dice Antonio dipollina su repubblica d'ieri ( 27\5\2008 : << (...)
Insomma, se proprio è un problema, la Chiesa sarebbe dovuta scendere in campo da tempo, al massimo della potenza e schierando tutte le proprie divisioni. Il richiamo invece alla sola tv e al moltiplicarsi dei canali (in realtà atteso come manna e segno di libertà in senso buono) rischia di indebolire il tutto: perfino l´avvio del discorso di Bagnasco, quello contro i modelli negativi che escono dal piccolo schermo e in programmi che di pornografico, a prima vista, non hanno nulla.(..) >> trovate l'intero articolo nell'archivio del sito  giornalistico http://stage7.presstoday.com/
Ecco che  l'appello   lanciato da  Bagnasco  mi puzza e mi sa  un po'  d'ipocrisia e falso moralismo  perchè  : 1) prima di fare le solite ( giuste o sbagliate , condivisibili o meno ) crociate non si guarda casa e pretende da loro prima di farla a gli altri un po' di morale soprattutto sulla pedofilia Il più orrendo dei crimini. L'ombra peggiore sulla Chiesa. I silenzi, il dolore, le reticenze. Le parole delle vittime. Due dati, tra gli altri, che si possono leggere in Viaggio nel silenzio di Vania Lucia Gaito (Edizioni Chiarelettere, 273 pagine, 13 euro): in Italia i casi noti di pedofilia clericale sono una cinquantina ma le segnalazioni molte di più. L'elenco dei sacerdoti condannati per pedofilia è disponibile. Nel libro vengono ricostruiti episodi e si fanno nomi e cognomi. Ma quel che si vuol capire è il perché. Partendo dall'educazione nei seminari. Ne viene fuori un quadro allarmante: la mancanza di uno sviluppo psico-sessuale normale può spiegare la tendenza alla pedofilia. Le diocesi americane, dopo lo scandalo che le ha investite, hanno chiuso
i seminari minori. In Italia continuano a essercene più di 100. E la testimonianza dell'ex sacerdote Alessandro Pasquinelli (che patteggia e sconta ingiustamente una condanna per pedofilia) accende i riflettori sul problema: "Ho l'impressione che nei seminari ci fosse una percentuale di omosessuali molto alta. È capitato anche a me di ricevere proposte". Oppure esponenti ecclesiastici che in barba al celibato hanno figli e mogli o rapporti sessuali . 2) Invece di preoccuparsi solo di televisione e digitale e non solo dove l'hard e l'erotismo sono in canali a pagamento o criptati o i quelli locali a notte tarda , non fa la stessa campagna su internet dove a differenza delle tv non si può scegliere il canale , e la pornografia ( o erotismo estremo ) spinta è dilagante ed è quasi imposta, spesso con furbizia e stratagemmi vari , ai navigatori e dove soprattutto non si fa come avviene in tv o nei giornali porno differenze fra le varie perversioni ed è bandita la pedofilia .


Ora Ora molti\e di voi leggendo tale post crederanno che

sia un bacchettone e simili invece sono come ho già dimostrato sempre in un  altro 
mio precedente post  un pornodipendente di 2 livello infatti al test del sito di psicolinea  risulta : <<
Un po’ ti capita, ma sicuramente molto fai tu stesso/a per entrare in contatto con la pornografia: è un mondo che ti incuriosisce e ti affascina, nel quale ti senti veramente libero/a di poter ‘ascoltare’ ed esprimere i tuoi istinti meno confessabili. In ogni caso la tua vita appare ancora sotto controllo e non sembra vi siano rischi gravi di compromissione dell'equilibrio affettivo e sessuale >> . Infatti ,  a causa  di questa mia  "sindrome"  ancora non acuta  mi  sono capitati  equivoci con utenti  splinder che hanno il blog  privato  .  Ecco un a chiaccherata recente  in una chat  con una utente splinder   ommetto  per  ragioni di privacy  ogni riferimento,indicandola solo con il generico Lei, alla persona in questione e l'url della chat  fuori da   splinder  in questione 






Io = il  tuo nik e la tua foto sensuale e arrapante , mi incuriosisce , cosi pure quei puntini di sospensione del tuo profilo ,  mandami l'autorizzazione ad entrare nel tuo blog


 Lei  = di cosa sei curioso? ieri ho già avuto problemi con qualche curioso un pò troppo arrapato  come dici tu. se non ti dispiace dovresti spiegarmi meglio la tua curiosità prima di farti entrare.
 

Io =  ho scambiato un semplice un semplice blog privato  un blog erotico . E sto cercando di sconfiggere  la mia pornodipendenza concentrandomi sull'erotismo
Lei = immagino che la tua eroticodipendenza ed i tuoi interessi a riguardo io possa considerarli un tuo problema e non mio;) me lo permetti ? Le foto che ho adoperato non sono neanche erotiche.
Se sei un estimatore della materia penso tu lo sappia e lo abbia appurato quando sei passato.ti ringrazio della tua presenza.
Ma per ora scusami.;) non desidero essere circondata da studiosi di anatomia femminile e connessi. ciao.;)


Io = certo . Ma sappi  che   , lo  ripeto ancora  , NON SONO SOLO QUELLO  come  puoi vedere dal mio blog  .  Ok fa niente pazienza , mi sarebbe piaciuto visti i tuoi interessi che hai lasciato nei profilo , scambiarci pareri , sui libri , musica e quant'altro . ma se non vuoi pazienza . spero cmq di ritrovarti o come utente  visto che ti ho mandato  l'invito  o  come commentatrice  nel mio blog .
con amicizia
Lei = per ora vorrei starmene tranquilla.con i miei nuovi amici.tranquilli anche loro;) ti ringrazio dell'invito; )hai un bel blog e anche molti interessi;)
mi complimento con te.ciao.

 IO = ciao spero  se lo vorrai  ( altrimenti pazienza  è stato belo conoscerti  )  di poterci rincontrare e di leggere , quando lo vorrai , ,sul tuo  se  mi autorizzi   a leggere  i tuoi post   o sul mio  se accetti il mio invito o se  commenti  . Faccio presente    che  era già  successa una cosa simile con una mia utente poi ci siamo chiariti , lei mi ha mandato l'invito ,di solo lettura - cioè impossibilità di scrivere e commentare sul suo blog -- dei suoi post

Lei =  grazie della tua compresione.

23.9.07

l'ennesima vergogna di Mastella

Proprio  mentre  leggo  l'inniziativa a  favore  del giudice  de magistris    dei compagnidistrada  dei cosidetti ragazzi  di Locri  noti anche  come  www.ammazzatecitutti.org ennessima  gaffè   di Mastella  dopo  il   caso Maoloni (  1,2 ) , ma  soprattutto questo  commento Scritto da ale-trebe@libero.it il  22-09-2007 08:48   dal  titolo  il  giudice, non il deputato, rappresenta  all'articolo di ammazatecitutti.org  :

<<
Ancora una volta si sta ripetendo quell'assurda manipolazione che caratterizza l'intreccio tra politica e mafia (in mezzo ad un sporco giro di affari e potere)! Ancora una volta le persone oneste vengono lasciate sole, ma ora peggio! i "rappresentanti" della politica, invece che mettere le persone competenti (come il giudice De Magistris) nelle condizioni di poter operare, li ostacolano! La politica dovrebbe aprire possibilità, non chiuderle. E' questo il suo compito! Ricordo che "Ammazzatecitutti" aveva già denunciato gli errori di Mastella nell'amministrare una giustizia che non rende giustizia a chi opera contro la mafia (ho firmato anch'io quella petizione). In una democrazia un giudice rappresenta più onestamente i cittadini che non un deputato. Quindi la mobilitazione a Catanzaro è tanto vera quanto necessaria. Anche De Magistris ha bisogno di sentire l'appoggio dei calabresi!  
Cari Aldo, Alessandro, Rosanna, Simone..., bisogna muoversi in fretta!E' una questione di tempo!(se la mobilitazione sarà venerdì 27 io non potò esserci sicuramente, ma se sarà il venerdì dopo cercherò di esserci assolutamente!). A presto
>>
mi  viene in mente   questa  canzone di baccini  da  Nomi e  cognomi del 1992  prima che si " prostituisse "  nei reality  show  dedicata  Giulio andreotti (  cambia  a distanza  d'anni  il nome  ma non la  sostanza  del resto  isa  ci si può aspettare  da  un  girovago  della politica  che dopo il crollo dela  ex  D c  ondeggia   da  una parte  all'altra   e  ne  fa  di cotte  e di crude   leggetevi  gli  articoli   dell'unità  e in particolare della  rubrica  Ulivood Party   riportatati dal  blog 
vivamarcotravaglio )

Giulio Andreotti

Giu',giu',giu'giu',giu-lio-o (5 volte)
Chi ha mangiato la torta?
Andreotti
Chi ha permesso il calo della borsa?
Andreotti
Ma lasciatelo stare, poverino
questo dargli addosso e' assurdo e cretino.
Chi ha sbagliato manovra?
Andreotti
Chi c'e' dietro la piovra?
Andreotti
Siamo tutti pieni di pregiudizi
convinti di pulir l'Italia da tutti i vizi.
Giulio ti salvero'u-uo u-uo
saro' il tuo don chisciotte eh eh
Giulio ti difendero' u-uo u-uo
sarai la mia mascotte eh eh
e come fece balilla che un giorno perse il controllo
le malelingue io lapidero'-o'-e io ti difendero'
Giu',giu',giu.giu,giu-li-o (4 volte )
Chi ha baciato cicciolina?
Andreotti
Chi non paga mai in tribuna?
Andreotti
Ma lasciatelo stare, poverino
questo dargli addosso e' tipico italiano
Chi incasina il partito?
Andreotti
Ma perche' non ho marito?
colpa di Andreotti
Siamo tutti pieni di pregiudizi
convinti di pulir l'Italia da tutti i vizi
Giulio ti salvero' u-uo u-uo
saro' il tuo don chisciotte eh eh
Giulio ti difendero' u-uo u-uo
sarai la mia mascotte
e come fece balilla che un giorno perse il controllo
le malelingue io lapidero'-o e
a mani nude
io ti, io ti,io ti,
Giu, giu, giu, giu', giu-li-o
Giu, giu. giu. giu, giu le mani
Giu',giu', giu', giu',giu-li-o
Giu', giu', giu', giu, giu-li-


infatti  senttie  qua  travaglio da  santoro giovedi  scorso  su Mastella








Un Ministro della Giustizia che si chiama Clemente già la dice tutta. Pensate che quando ha fatto visita ai detenuti di Regina Coeli avrebbe detto qualcosa tipo <<sarò sempre più vicino a voi e sempre meno ai magistrati>>.

E lo sta dimostrando, ovviamente. Infatti Mastella ha chiesto ieri al Consiglio Superiore della Magistratura un "trasferimento cautelare" per Luigi De Magistris, sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro.
Ecco alcuni personaggi che sono stati toccati dalle inchieste del pm De Magistris:

Romano Prodi: indagato per abuso di ufficio. Secondo l'accusa, Prodi e i suoi collaboratori avrebbero avuto un ruolo nel "pilotaggio" dei fondi pubblici europei destinati all'Italia nel periodo 2004-2007.
Lorenza Cesa (Udc): indagato per truffa e associazione per delinquere nell'inchiesta denominata "Poseidone".
Pino Galati (Udc)
Giancarlo Pittelli (FI)
Elisabetta Spitz:
la moglie di Follini
Clemente Mastella (che strano... ): intercettato mentre parla con una delle persone successivamente indagate dalla procura di Catanzaro, tale Antonio Saladino: imprenditore accusato di associazione per delinquere, truffa aggravata e violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete.
Giovambattista Papello: personaggio molto vicino all' ex ministro Gasparri (AN). Sarebbe implicato in un traffico di tangenti destinate alle segreterie nazionali dei partiti.
Fabio Schettini: ritenuto vicino all'ex ministro Frattini (FI). Anche lui indagato per tangenti.
Giuseppe Chiaravalloti: ex presidente della Regione Calabria.
Nicola Adamo: esponente di punta dei Ds calabresi. Si ipotizzano a suo carico i reati di truffa, abuso d'ufficio e associazione a delinquere.
Agazio Loiero: presidente della Regione Calabria, indagato in relazione a reati connessi al settore della sanità.
Giovanni Dima (An)
Paolo Poletti:
capo di Stato maggiore della Guardia di Finanza.



De Magistris è, per intenderci, quel giudice che nelle sue inchieste sta indagando gli intrecci tra politica, malaffare e massonerie deviate in Calabria.
Semmai dovessero trasferirlo, ovviamente, perderebbe la   ossibilità di portare a termine tutte queste inchieste, in una delle quali - l'inchiesta "Why Not" - è coinvolto direttamente anche lo stesso Ministro Mastella, più volte intercettato telefonicamente assieme ad uno dei principali indagati.Eccco  perchè  la Cdl  si è schierata   con lui  .
E adesso trasferiteci tutti! Organizzeremo assieme ad altre associazioni ed ai movimenti calabresi una giornata di mobilitazione a Catanzaro, davanti al Tribunale per manifestare la nostra vicinanza al PM De Magistris, e speriamo che tutta la Calabria degli Onesti sia con noi in questa battaglia di Civiltà. Nelle prossime ore comunicheremo la data definitiva dell'iniziativa, che comunque salvo variazioni dovrebbe essere quella di venerdì 28 settembre prossimo.



PRIMO APPUNTAMENTO:
LUNEDI' 24 SETTEMBRE, ORE 16.30 PIAZZA MATTEOTTI A CATANZARO
(DI FRONTE AL PALAZZO DI GIUSTIZIA): SIT-IN SPONTANEO DI SOLIDARIETA' AL DR. DE MAGISTRIS E RICOGNIZIONE ORGANIZZATIVA PER LE INIZIATIVE FUTURE.

per informazioni ed adesioni alle mobilitazioni e per aderire al Comitato spontaneo :


 



15.6.06

Senza titolo 1336


L'ISOLA CHE NON C'E
(E. Bennato)



Seconda stella a destra
questo è il cammino,
e poi dritto fino al mattino
poi la strada la trovi da te,
porta all'isola che non c'è.

Forse questo ti sembrerà un strano,
ma la ragione ti ha un po' preso la mano.
Ed ora sei quasi convinto che
non può esistere un'isola che non c'è.

E a pensarci, che pazzia,
è una favola, è solo fantasia
e chi è saggio, chi è maturo lo sa:
non può esistere nella realtà!

Son d'accordo con voi
non esiste una terra
dove non ci son santi né eroi
e se non ci son ladri,
e se non c'è mai la guerra,
forse è proprio l'isola che non c'è
... che non c'è.

E non è un'invenzione
e neanche un gioco di parole
se ci credi ti basta perché
poi la strada la trovi da te.

Son d'accordo con vo
iente ladri e gendarmi,
ma che razza di isola è ?
Niente odio e violenza,
né soldati, né armi
forse è proprio l'isola che non c'è
... che non c'è.

Seconda stella a destra
questo è il cammino,
e poi dritto fino al mattino
non ti puoi sbagliare perché
quella è l'isola che non c'è!

E ti prendono in giro
se continui a cercarla,
ma non darti per vinto perché
chi ci ha già rinunciato
e ti ride alle spalle
forse è ancora più pazzo di te!


Ho ricevuto una email che mi diceva  commentando il post  sul referendum del  25-26\06\2006   che   mi batto per le cause perse  e  contro i mulini   a vento  .
 Poichè non è la prima  email   del genere  ( oltre a  quello che mi dicono i miei vecchi e  alcuni  amici  \  conoscenti  )  non riuscendo a trovare  qualcosa di  originale  e  non ripetitivo    rispondo  con questa storia di  una coppia della mia regione .  A voi decidere  se  etichettarmi come un matto o come un donchisciotte 



 dalla   nuova sardegna  del  15\6\2006

«Avremo un figlio da embrioni selezionati»
La scelta di una coppia dopo aver scoperto che la primogenita è talassemica Il padre è un giovane sardo portatore della malattia che nell’isola è endemica



REGGIO EMILIA. Gioca felice con la sorellina e mostra alla mamma il segno dell’ennesima puntura che le è stata fatta poco prima. Chiara, 6 anni, non sa di essere malata e quando, ogni sera, si sottopone alla terapia, pensa che sia tutto normale e si chiede quando toccherà anche alla sorella, che di anni ne ha tre. La diagnosi è arrivata quando Chiara aveva tre mesi: talassemia, una malattia ereditaria causata da un difetto genetico. Ora, per cercare di curarla con un trapianto, la madre e il padre hanno deciso di far nascere un terzo figlio. Per non correre il rischio che sia malato, si affideranno alla procreazione medicalmente assistita. Lo faranno a Londra, però, dove è possibile selezionare gli embrioni sani. In Italia la legge lo vieta.
 Proprio martedì il comitato ministeriale per la bioetica, presieduto da Giuliano Amato, ha ribadito la necessità che la legge 40 - quella sulla procreazione assistita, che nemmeno il referendum del giugno 2005 riuscì ad abrogare almeno in parte - venga applicata nella sua interezza. Ma il tempo, per Chiara, è prezioso e i suoi genitori hanno deciso di non perderne altro aspettando, invano, che la legge cambi. Così andranno all’estero, in una clinica privata di Londra, per concepire un figlio sano che, se tutto andrà come sperano, possa essere compatibile con la bambina e aiutarla a guarire.
 Raica Zanellato, 29 anni, originaria di Rovigo, delle zone del Delta del Po, e il marito Fabrizio Pilurzi, 27 anni, arrivato nella Bassa reggiana con la famiglia, originaria di Siniscola (Nuoro), sono entrambi portatori sani della malattia e la probabilità di far nascere un bimbo talassemico, per loro, è del 25%. Per questo, ora, hanno deciso di affidarsi alla procreazione assistita.
 I rischi li conoscevano bene anche quando hanno concepito Chiara, ma lo specialista che seguiva la gravidanza della donna aveva detto ai coniugi che non ci sarebbero stati problemi e non sono stati sottoposti ai test necessari.
 E invece, purtroppo, i problemi sono emersi, in tutta la loro gravità, quando Chiara aveva tre mesi di vita: la piccola non mangiava più, non dormiva più, era molto pallida, aveva l’emoglobina molto bassa e il cuore che batteva fortissimo. Stava per morire e venne ricoverata d’urgenza all’ospedale Maggiore di Parma dove, tuttora, è seguita costantemente dagli specialisti del reparto di oncoematologia pediatrica, dove - insieme a lei - vengono curati tanti bambini che soffrono di leucemia e talassemia.
 Spietata la diagnosi. Da allora è iniziato un lungo calvario che, finora, non ha comunque impedito a Chiara di avere una vita normale, di frequentare la scuola materna del paese e di avere tanti amichetti. Ma, una volta ogni 20-25 giorni, la bambina deve sottoporsi a una trasfusione di sangue in ospedale e, tutte le notti, attraverso una pompa di infusione, i genitori la sottopongono a una terapia che dura 12 ore.
 La speranza di guarire, per chi soffre di talassemia, è legata a un trapianto di midollo osseo. Ma nessuna tra le persone consanguinee è compatibile con Chiara, a partire dai genitori per arrivare alla sorellina Lisa, nata tre anni dopo di lei.
 Ma, assicurano i genitori, quando hanno concepito la seconda figlia non avevano ancora pensato all’idea del trapianto. Raica e Fabrizio non nascondono però che, quando è nata Lisa, la loro speranza era che potesse essere compatibile con Chiara ma così, purtroppo, non è stato. Il cordone ombelicale della piccola, però, è stato conservato: anche quello, comunque, potrà essere utile a Chiara.
 Grande speranza i coniugi Pilurzi l’hanno poi riposta nel referendum di un anno fa ma il mancato raggiungimento del quorum l’ha subito spenta. Speravano di poter concepire il terzo figlio in Italia, evitando così onerose spese per le casse della famiglia (entrambi lavorano come operai in due ditte di Castelnovo Sotto), ma la legge lo vieta.
 Escluso a priori il trapianto di midollo osseo con una persona non consanguinea (Chiara non è nemmeno stata inserita nelle liste d’attesa), giudicato dai familiari troppo rischioso per la piccola - che rischierebbe la vita in caso di rigetto - e non volendo rinunciare a regalare alla figlia un futuro lontano dagli ospedali, a Raica e Fabrizio Pilurzi è rimasta la carta del terzo figlio, da concepire per forza all’estero. Il 2 giugno la coppia è andata alla clinica E-gea di Londra per una consulenza e per i prelievi del sangue. La prossima volta porteranno anche Chiara, che verrà sottoposta all’esame Hla. La madre verrà poi sottoposta a una stimolazione ormonale, in modo che produca un buon numero di ovociti, che verrà inseminato in vitro con gli spermatozoi del marito. Una volta ottenuti gli embrioni in provetta, gli stessi verranno selezionati: tre, fra quelli sani, verranno impiantati. Il rischio è che tutta questa operazione non porti alla nascita di nessun figlio o che questi non siano compatibili con Chiara. In caso contrario, il cordone ombelicale del neonato potrà essere utilizzato per tentare di guarire la bambina con il trapianto.

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«Andremo a Londra perché in Italia queste pratiche sono vietate Dopo l’inseminazione torneremo a casa»
La mamma: «Il cordone ombelicale seconda chance per la piccola Chiara»

Raica, la motivazione che l’ha spinta a concepire un terzo figlio in provetta è per aiutare Chiara?
 «Non è una medicina ma un figlio che voglio, so che è un essere umano. Non lo faccio solo per Chiara».
 Eppure avete già una seconda figlia, Lisa.
 «L’ho cercata. E’ nata sana ma non è compatibile con Chiara».
 Poteva scegliere la strada della donazione.
 «E’ pericoloso. Il trapianto lo fai una volta ma se non va bene non c’è più speranza».
 Cosa la spinge a questo passo, la fede in Dio?
 «Se Dio c’è, non può permettere di far soffrire queste creature. Tante volte ho pianto in ospedale per il bambino vicino di letto di mia figlia. Penso a Chiara da adulta come una persona indipendente, non legata a una macchina per le trasfusioni».
 In lei c’è coraggio o incoscienza?
 «Tanta paura. So a cosa posso andare incontro. Spero che vada tutto bene ma potrei ritrovarmi da capo. Con un terzo figlio sano ma non compatibile con Chiara. Ma ciò non mi impedisce di compiere questo passo. Ogni madre lo farebbe per salvare la propria figlia. Oggi non esiste un sessantenne talassemico, hanno solo 30, 35 anni».
 Perché non getta la spugna e accetta la realtà?
 «Quando Chiara mi guarda negli occhi voglio poterle dire: almeno ci ho provato. Non mi va che lei pensi che non ho voluto aiutarla. E’ un peso insopportabile sentirmi dire: quando iniziano a farle il buco a mia sorella? Sì, perché per lei le trasfusioni ogni venti giorni e l’applicazione della pompa di infusione appartengono alla normalità. Quando capirà, temo che avrà il rigetto per questa sua vita».
 E adesso come vive questa sua “normalità”?
 «Da quando aveva tre mesi la sua vita è scandita dagli appuntamenti in ospedale. E’ una bambina e quando arriva il momento brontola ma è una consuetudine che vorrei cancellare, toglierle questa dipendenza. Per noi lei non è diversa rispetto alle altre bambine della sua età».
 Quando ha capito che Chiara era malata?
 «A tre mesi le hanno diagnosticato la talassemia. Ce ne siamo accorti perché stava per morire. Non c’erano problemi evidenti ma a un certo punto non mangiava, non dormiva, era sempre più pallida. Aveva un soffio al cuore dovuto all’emoglobina molto bassa. La sera stessa l’abbiamo ricoverata a Parma. Era iniziato il suo calvario».
 Voi sapevate di essere, entrambi, portatori dell’anemia mediterranea ma allora perché avete concepito un figlio?
 «Ci avevano assicurato che era possibile. Ogni volta che raccontiamo la nostra storia mi sento accusata di essere stata incosciente, perché abbiamo voluto Chiara».
 Cosa dirà al terzo figlio?
 «Che lo amo come Chiara e Lisa».
 Perché Londra?
 «Perché questa clinica privata è specializzata in inseminazioni artificiali e selezione pre-impianto. Dopo la bocciatura del referendum, in Italia, non si può».
 Come ha vissuto quel referendum?
 «Sentivo la gente che diceva “non vado a votare perché amo la vita” e io gli rispondevo “ma che vita è quella di Chiara?”. Non mi sono collegata a movimenti ma a tutti quelli che conoscevo ho scongiurato di andare a votare».
 Le vostre famiglie sono al vostro fianco?
 «Coinvolge la vita delle nostre famiglie».
 Perché ha deciso di raccontare la sua storia?
 «Abbiamo sempre tenuto conto solo delle nostre forze. Pensavamo anche questa volta di farcela ma l’incidenza di questo percorso è elevato».
 Vi serviranno almeno ventimila euro?
 «Solo per l’inseminazione servono 11mila euro, poi c’è il soggiorno a Londra. Confidavo di fare questa inseminazione in Italia ma la legge 40 ce lo impedisce».
 Non vi siete rivolti al Comune o a centri sociali?
 «In noi c’è sempre stato un certo pudore e anche reticenza ad accettare soldi da estranei. Provavo un po’ di vergogna a dire “sì, ne abbiamo bisogno”. Non abbiamo mai chiesto niente a nessuno anche se alla Tecnogas di Gualtieri, dove lavora la madre di mio marito Fabrizio e alla Smeg, dove è impiegato suo fratello, c’è stata una mobilitazione spontanea. Vorrei ringraziarli di cuore, perché è stato un gesto che ci ha fatto sentire la loro vicinanza».
 Non si è mai sentita sola?
 «Tutti quelli che conoscono la mia storia mi sono stati vicini e mi hanno appoggiata».
 Ha già iniziato l’iter per l’inseminazione?
 «Il 2 giugno siamo andati a Londra per una prima consulenza e per i prelievi del sangue, per vedere se siamo sani. A giorni avremo un prossimo appuntamento e dovremo andare con Chiara, per un esame specifico che non è possibile svolgere in Italia, perché non ci sono gli strumenti idonei. Per fortuna a Londra abbiamo un medico italiano, Lisa Vampa, che ci fa da referente. Lei lavora per la ricerca in un’altra clinica».
 Cosa succederà dopo?
 «Il giorno dopo l’inseminazione, torno a casa. Poi andrò dalla mia ginecologa Orietta Bolondi, a Poviglio, per vedere se ha attecchito. Se tutto va bene a settembre dovrei essere incinta».
 E quando nascerà il terzo figlio cosa accadrà?
 «Il cordone ombelicale sarà messo in una sacca e congelato in attesa del trapianto. Sarà il sangue del cordone ombelicale a ridare la vita a Chiara».
 Avverrà subito?
 «Voglio prima crescere il mio terzo bimbo, non voglio che resti solo, perché quando Chiara farà il trapianto dovrà stare sei mesi in clinica e io sarò accanto a lei. Sarà come vederla rinascere».

  meditate  gente  meditate  . 

2.6.06

Senza titolo 1314






Solo ora , causa molti impegni leggo le velenose e abberranti dichiarazioni : << Farò saltare la moschea di Colle Val d'Elsa - dichiara Oriana Fallaci al New Yorker - Andrò dai miei amici anarchici, con loro prendo gli esplosivi e la faccio saltare in aria! >> .di quella che prima delle faerneticazioni post 11 settembre consideravo ( anche se non condividevo alcune cose ) uno spirito libero , ma che ora che si è lasciata trasformare in un prodotto, quella personalità viene riplasmata e trasformata in una parte fondamentale del prodotto stesso. Infatti dopo aver appellato gli attuali leader italiani come "fucking idiots" ( comporensibilissimo , soprattutto per berlusconi ) la neocon in trasferta riesce a far parlare di sè scagliandosi ulteriormente contro il mondo musulmano con la consueta patetica virulenza: «I blow it up! With the anarchists of Carrara. I do not want to see this mosque —it’s very near my house in Tuscany. I do not want to see a twenty-four-metre minaret in the landscape of Giotto. When I cannot even wear a cross or carry a Bible in their country! So I BLOW IT UP!». Quale sarà, dopo l'inopinato conferimento dell'Ambrogino d'Oro 2005, il tributo adatto a questa signora ? S'ignora. Ma è possibile degradar sin d'ora a "chiacchiere" l'argomento. (Articoli sul Corriere e sul New Yorker)


Proprio da questo sdegno che nasce il post di oggi e che deciso di farlo sotto forma di lettera aperta .


Cara Signora Fallaci


Mi accingo a scrivere questa lettera aperta, a Lei indirizzata, pur sapendo con certezza che non la leggerà, e non solo perché -come scrive a pag. 41 del suo libro "La rabbia e l’orgoglio"- nel suo tipo di vita "non c’è posto per i messaggeri di pochezza o di frivolezza", o perché coloro che non la pensano come lei "sono persone senza idee e senza qualità, frivole sanguisughe che per esibirsi s’attaccano all’ombra di chi sta al sole" (sic!), ma perché …Lei non c’è su questa terra , come giusta mente dice Rosalba Satta Ceriale ecco la sua homepage www.rosalbasatta.it)Mi pare di vederla…, dopo circa 11 anni di silenzio, ha deciso di scagliare qualcosa di "intelligente",senza nemmeno preoccuparsi di prendere la mira…tanto, laggiù, siamo tutti, come lei ama definirci, dei "minchioni", perciò…a-chi-tocca-tocca, il bersaglio si colpisce in ogni caso!! Insomma, proprio ieri 20 ottobre 2002, mi è caduto addosso, con la pesantezza di un macigno che odora di fiele, il suo ultimo libricino, con dentro non la sua rabbia, e tantomeno il suo orgoglio…ma il suo odio.Un odio feroce che, mi creda, inizialmente mi ha lasciato di stucco, perché non pensavo che una persona - ed in particolare una signora come lei - potesse partorirlo, e poi, con la forza dell’acredine e del livore, buttarlo addosso agli altri. O, meglio: a tutti. Perché i suoi problemi, signora Fallaci, nascono proprio da qui: lei ce l’ha col mondo intero. A parte il sindaco Giuliani – del quale Lei tesse le lodi- e Bobby, il bambino americano che non sa più come tornare a casa perché manca il punto di riferimento delle due torri, e il doganiere americano che la saluta con un "Welcome home" (sic!) che tanto la commuove, e i nostri e i suoi antenati più o meno famosi, da Piero Maroncelli a Garibaldi ad Emilio Lussu, che, come lei, a suo dire, hanno vissuto la stessa condizione di esiliati… lei lancia sterco - e non è una metafora !! - addosso al mondo intero . Le sue accuse contro l'islam sarebbero condivisibili se : 1) non fossero pieni di preconcetti , pregiudizi e gneralizzazioni ; 2 ) errori storici , culturali , politici . In particolare quello quello di negare l'esistenza di un islam moderatio e non fondamentalista . Esso esiste , anxch se è difficile riconoscerlo , in quanto dipende dai governi che usano la religione strumentalizzandola e servendosi ed incitando i fondamentalisti . come dimostra il caso dele vignette satiriche pubblicate in danimarca e in Francia qualche tempo fa la cui protesta pè stata inizialmente pacifica , poi è stata fomentata da fondamentalisti incitati da alcuni esponenti politici del medioriente che hanno ingigantito la cosa riportando anche news non vere . Ora Se vuole approfondire e corrreggere i suoi erorri e mettere indiscussiuone i suoi pregiudizi le consiglio il libro "Ragioni senza forza, forze senza ragione: una risposta a Oriana Fallaci". Stefano Allievi sociologo dell'università di Padova, è il massimo esperto di Islam in Italia. E ci aiuta a ricordare che esiste un mondo cattolico rispettoso e sensibile, spesso invisibile ma assai migliore della schiera dei cristianisti o teocon all'italiana. Quello di Stefano Allievi è un antidoto importante per l'ubriacatura da scontro di civilta e i suoi profeti fra cui Marcello Pera , che ci fannno vedere ovunque il terrorismo islamico o le teorie del capo espriatorio ; gli articoli di Di Sherif El Sebaie. è un egiziano che vive in Italia e che cura un blog interessante ( che le consigliodi vedere o di rivedere se lo conosce già ) blog
la risposta datati da Tiziano Terzani al tuo articolo sul corriere della sera cha ha anticipato il suo libro  la rabbia e l'orgoglio  eccoti l'url
http://snipurl.com/r7h2 e quelle di altri intellettuali trattwe da questo sito culturale http://snipurl.com/r7o4 oppure quest'altre Visto che sei cattolica leggiti ( anche se fa parte di quei cattolici che la tua generazione chiama cattocomunisti o cattolici del dissenso 'intervista che lascio padre Ernesto Balducci a Controradio di Firenze la trova qui in un nostro precedente post
Per finire anche se a tipi come lei è come dare le perle ai porci le segnalo ; 1) bel film Un bacio appassionato di Kean Loach che tratti dei rapporti fra islam e cattolici ; 2) i libri : la santità di boesch gajano in particolare il cap IV “confronti” ; I fondamentalismi di Enzo Pace -Renzo Guolo ; il corano di Massimo camparini .
La saluto con q due ciotazioni i : << Ma quante sono le menti umane capaci di resistere alla lenta, feroce, incessante, impercettibile forza di penetrazione dei luoghi comuni? >> di Primo Levi e con quest'altra frase : << le diverse tradizioni religiose se autentiche sono diffeenti riflessi dela stessa verita e in eugual misura preziosi . Ma di questo non ci si rende conto perchè ciascuno vive una sola di queste tradizioni e percepisce le altrte dall'esterno . >>  di Simone Weil 


Uno che per parafreasare Padre Ernesto Balducci non posso definirmi solo cristiano

24.4.06

Senza titolo 1255

finalmente  era ora   Ciampi si è deciso a  a rimediare alla figura  di merda ...  ehm... barbina fatta   nel dare la medaglia d'oro ad un  mercenario ( ovviamente  nel  rispetto dela persona  )  Quattrocchi  , dando la medaglia  d'oro  alla famiglia di Bartali  . Essa  è anche  un ottimo modo di celebrare in maniera  non retorica  la resistenza    perchè  :  [....] Importante inoltre la sua attività in favore dei rifugiati ebrei, svolta dal settembre 1943 a giugno 1944, quando compì numerosi viaggi in bicicletta verso Assisi per trasportare documenti e foto tessere nascosti nei tubi del telaio della bicicletta, affinché una stamperia segreta potesse falsificare i documenti necessari alla fuga di ebrei rifugiati. Ricercato dalla polizia fascista, sfollò a Città di Castello, dove rimase nascosto da parenti ed amici cinque mesi.[...] ( continua  su wikpedia ) . Una delle l pochissime cose  su cui andavo d'accordo con mio nonno paterno  burocrate fascista e è fascista della  prim'ora   . Il quale  e rimasto  ( come Bartali  d'altronde  ) coerente   nel passaggio dal fascismo  alla repubblica  preferendo  essere epurato ( anche se per poco perchè poi intervenne l'ammistia di Togliatti )    da colleghi di  grado inferiore  a lui  e  perdere perchè s'era rifiutato  di abiurare   e riciclarsi nella Dc  il suo ru9olo  ed essere relegato  ad un grado inferiore  .


 APPUNTi DI VIAGGIO
Su bartali 


sul ciclismo 


  • Il Ciclismo nella rete
    I link ai migliori siti dedicati alla storia di questo sport, gli eventi, i campioni, i ricordi.





3.3.06

Senza titolo 1162

Colonna sonora del post 

 non è tempo  per  noi di Luciano Ligabue

Ci han concesso solo una vita
Soddisfatti o no qua non rimborsano mai
E calendari a chiederci se
stiamo prendendo abbastanza abbastanza
Se per ogni sbaglio avessi mille lire
Che vecchiaia che passerei
Strade troppo strette e diritte
Per chi vuol cambiar rotta oppure sdraiarsi un po'
Che andare va bene pero'
A volte serve un motivo, un motivo
Certi giorni ci chiediamo e' tutto qui?
E la risposta e' sempre si'
Non e' tempo per noi che non ci svegliamo mai
Abbiam sogni pero' troppo grandi e belli sai
Belli o brutti abbiam facce che pero' non cambian mai
Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai
Se un bel giorno passi di qua
lasciati amare e poi scordati svelta di me
che quel giorno e' gia' buono per amare qualchedun'altro
qualche altro
dicono che noi ci stiamo buttando via
ma siam bravi a raccoglierci.
Non e' tempo per noi che non ci adeguiamo mai
Fuorimoda, fuoriposto, insomma sempre fuori dai
Abbiam donne pazienti rassegnate ai nostri guai
Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai
Non e' tempo per noi che non vestiamo come voi
Non ridiamo, non piangiamo, non amiamo come voi
Forse ingenui o testardi
Poco furbi casomai
Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai


siamo tutti come vil coyote di Eugenio finardi

C'e' chi nasce come Paperino
sfortunato e pieno di guai
C'e' chi invece e' come Topolino
carino, intelligente,
simpatico alla gente.
C'e' chi e' come Paperon de' Paperoni
pieno di fantastiliardi di milioni
ma poi sta sveglio tutte le notti
per paura che arrivi la Banda Bassotti.
Ma io mi sento come Vil Coyote
che cade ma non molla mai
che fa progetti strampalati
e troppo complicati
e quel bip-bip non lo prendera' mai.
Si siamo tutti come Vil Coyote
che ci ficchiamo sempre nei guai
ci puo' cadere il mondo addosso,
finire sotto un masso
ma noi non ci arrenderemo mai!
C'e' chi sembra come Eta Beta
che sia arrivato sulla terra
da un altro pianeta
ma non si alza la pmattina
se non si spara un po' di pnaftalina.
E c'e' chi come Pietro Gambadilegno
e' sempre preso in qualche loschissimo disegno
e c'e' chi vorrebbe avere tutte le risposte
come dal Manuale delle Giovani Marmotte.
Ma io mi sento come Vil Coyote
che cade ma non molla mai
che fa progetti strampalati
e troppo complicati
e quel bip-bip non lo prendera' mai.
Si siete tutti come Vil Coyote
che vi ficcate sempre nei guai
vi puo' cadere il mondo addosso,
finire sotto un masso
ma voi non vi arrenderete mai!
Si siamo tutti come Vil Coyote
che ci ficchiamo sempre nei guai
ci puo' cadere il mondo addosso,
finire sotto un masso
ma noi non ci arrenderemo mai!

E  io che influenzato dale  vignette  di mafalda il  fumetto di  Quino ( per  chi  non la  conoscesse  o l'avesse dimenticata  e volesse rinfrescarsi la memoria  trova  a una  foto a  sinistra  e  news  sull'autore e  il  fumetto nei collegamenti  ) . Influenzato  anche  dalla  letteratura  del 1800 e del prima  parte del  190 1900  in particolare    dalle poesie e dalle opere   pessimistiche di Foscolo e  di Leopardi  ; Ma  anche la musica  in particolare  dalle canzoni dei Doors (  e le poesie di Jim morisson ) e dei Nirvana (  e gli scritti  di  kurt cobain)   e dalle storie  diTiziano Sclavi  ; e  trasmissioni radiofoniche  in particolare    il pessimoismo  di  Diego Cugia (  jack folla   , albatros  ,  ora  Zombie ;  da alcune trasmissioni tv  in particolare blu notte di Carlo  Lucarelli   e i  dai cartoni ( che  nei momenti di svago in particolare  quando viene  a trovarmi  un nostro  nipote  d'intrattura  --  alla  lontana  o acquisito  -- di  6  anni ) di Walter disney ( Paperino e pluto in particolare )  , tom e  jerry   e  willy il coyote credevo che il mondo fosse solo  una merda . Invece  orta  che  ho compiuto 30 anni  sto  a  ricredermi forse   dai  30 (   compiuti 5  giorni  fà  )  si diventa  più saggi ? . Ecco   una  news  stà iniziando a  farmi cambiare  idea  , insomma  a rimettere indiscussione questo mio pessimismo cosmico

 fonte  www.corriere.it del  3 marzo 2006
















Il Wwf: «Proteggiamo questo patrimonio con un santuario delle Pelagie»Balena di 24 metri col piccolo a Lampedusa

L'enorme cetaceo è il più grande avvistato nella zona. Deve aver dato alla luce il suo cucciolo nell'area




















Un piccolo di balena, accompagnato dalla mamma, è andato ad alimentarsi vicino all'isola di Lampedusa. Essendo probabilmente nato tra settembre e novembre nel canale di Sicilia, l'esemplare di 10 metri è il primo ad essere stato avvistato così piccolo vicino alla costa siciliana, dove ogni anno, tra febbraio e marzo, le balenottere comuni che abitano nella parte più meridionale del Mediterraneo vengono a rifocillarsi. Il piccolo con la mamma, di 24 metri, sono stati identificati stamattina alle 11 assieme a una coppia di animali adulti della specie Balaenoptera physalus, dal biologo marino, Silvestro Greco, coordinatore della campagna di ricerca dell'Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (Icram) e membro del Comitato Scientifico del WWF. «L'esemplare di 24 metri - dice Greco, che si trova a bordo della nave Urania con l'equipe di studiosi dell'Icram - è l'animale più grande che abbiamo visto da quando abbiamo cominciato la nostra attività nel 2004. Ma la vera notizia è l'identificazione del piccolo, molto probabilmente nato vicino a Lampedusa. Ci siamo avvicinati, seguendoli per quattro ore, ma non siamo riusciti a marcarli, inserendo sul dorso il trasmettitore che ci avrebbe permesso di rintracciarli con il satellite durante i loro spostamenti».
IL WWF: «SERVE UN SANTUARIO» - «Nel Mediterraneo vivono circa 3.500 balene - spiega Greco - minacciate dall'inquinamento chimico, dalle collisioni con le navi, dal rumore prodotto dal traffico marino. Per questo il Wwf sollecita di proteggere Lampedusa e il mare circostante, un vero paradiso marino del Mediterraneo, con l'istituzione di un santuario delle Pelagie. Per regolamentare il traffico navale, in particolare quello turistico, e attivare un presidio contro minacce d’inquinamento o attività illegali: «I nuovi avvistamenti di balenottere comuni e della seconda più grande balena al mondo rappresentano la conferma del valore dell’area per l’alimentazione invernale di questi splendidi giganti del mare. Questo dimostra quanto sia urgente l’istituzione di un Santuario per la Biodiversità - ha dichiarato Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia - Sarebbe il primo di questo genere nel Mediterraneo e comporterebbe benefici non solo al patrimonio naturale, ma anche a chi opera nell’area. Infatti, non ci sarebbero particolari restrizioni alle attività di pesca - e comunque ci sono presupposti per trovare soluzioni sostenibili - e si potrebbe attivare un turismo naturalistico, ovviamente compatibile con la tutela».








      
Ulteriori foto  tratte da http://multimedia.repubblica.it  del 2 marzo 2006




con questo è tutto  quando avrò altri elementi  su quersto mio  viaggio appena iniziato ve lo comunichero .

10.2.06

Senza titolo 1125

Cercando  su  google news   notizie  che non  fossero i pastoni o  le  veline  di rai mediaset ( salvo poche eccezioni )  e  dei giornali servi  ( salvo  due  o  tre  )  ho trovato  questa news    riportata   ---- come potete  vedere   da  i  link virtuali  ---- inizialmente   dai giornali stranieri e poi  da  alcuni giornali nostrani  altrimenti   come quasi   sempre  accade nei giornali " ufficiali "  rimasta  sotto  silenzio  o  relegata  in  qualche trafiletto  ( per i  giornali  nazionali )  flash  d'agenzia per  le tv   senza approfondimento e  commenti   .
La  news in questione di cui   parlo  nel  post  d'oggi   è  tratta  daun sito \ portalòe locale  http://redazione.romaone.it/ e  da un quotidiano  nazionale    repubblica online   entrambi del 8.c.m


"Roma attenta, il cimitero inglese cade a pezzi"




L'allarme arriva dal New York Times in un lungo articolo dedicato allo storico luogo di sepoltura per i non cattolici di Monte Testaccio, che ospita le spoglie di poeti come Keats e Shelley: "Questo pezzo di paradiso è in rovina. Si sta deteriorando per colpa dell'inquinamento e dell'incuria"


Roma, 8 febbraio 2006 - Il cimitero degli Inglesi di Roma, quello che ospita le tombe degli stranieri e dei non cattolici, versa in situazione disperate ed ha bisogno di un profondo restauro: se ne preoccupa il New York Times, dedicando oggi un lungo articolo a quello che ufficialmente si chiama il cimitero acattolico del Monte Testaccio ''Oggi - scrive il prestigioso quotidiano della Grande Mela - questo prezioso pezzo di paradiso, in rovina e in crisi finanziaria, e' stato recentemente aggiunto nella lista dei 100 siti maggiormente in pericolo sulla Terra. Molti dei monumenti stanno cadendo a pezzi come le ossa che ospitano, danneggiati dall'inquinamento e da anni di incuria archeologica''.IL cimitero, detto anche dei protestanti, ospita tombe illustri come quelle dei poesi inglesi John Keats e Percy Bysshe Shelley, del rivoluzionario Antonio Gramsci, del poeta Dario Bellezza, dello scrittore Carlo Emilio Gadda.




dal quotidiano  repubblica :
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Al cimitero degli acattolici di Roma, ricorda Rosenthal, sono sepolti, tra i tanti, i poeti Shelley e Keats, la famiglia Bulgari, l'unico figlio di Goethe, il padre fondatore del comunismo europeo Antonio Gramsci, decine di diplomatici. Potrebbe essere il Père Lachaise (il cimitero parigino degli artisti) di Roma, ma soffre per una cronica mancanza dei fondi necessari al suo mantenimento ottimale (vedere , qui  a destra la foto fatta  dal New York Time  al  cimitero  degli acattolici )        "Oggi questa preziosa parte di paradiso - si legge nell'articolo - è in decadenza e in crisi finanziaria, tanto da essere stato recentemente aggiunto alla 'World monument fund's 2006 watch list' che comprende i cento siti più a rischio estinzione della terra. Parte dei problemi del cimitero, fondato nel 1734, derivano dal fatto che è da sempre stato considerato come un qualcosa di estraneo in una città cattolica come Roma, dove il Vaticano per tradizione ha sempre pagato i più costosi lavori pubblici. Oggi però neanche il governo italiano lo ritiene degno di un aiuto finanziario. Per questo il sito è gestito da una commissione volontaria di ambasciatori stranieri a Roma. Ma anche questa struttura creata appositamente non ha le risorse finanaziarie necessarie al suo mantenimento". Tuttavia sul sito del cimitero si mostrano le immagini di un recente restauro, avvenuto nel 2000, e che ha avuto per oggetto sia alcune tombe di particolare importanza che alcuni reperti di epoca romana. " Ci si potrebbe innamorare della morte, pensando di poter essere sepolti in un luogo così dolce", scriveva Shelley. Forse anche adesso che il cimitero sta morendo a poco a poco, con la vegetazione selvatica che cresce indisturbata. "Sembra bello e romantico, ma le lapidi stanno cadendo a pezzi", denuncia Valerie Magar, una specialista nella conservazione dei beni culturali del Centro per lo Studio e la Conservazione e il Restauro dei beni Culturali dell'Onu. Questo è un sito che richiede molte cure - spiega ancora l'esperta - ma il loro costo va oltre il budget del cimitero". Anche perchè, rimprovera l'autrice dell'articolo, non ci sono contributi da parte italiana. I visitatori sono invitati all'ingresso a dare un contributo, ma evidentemente neanche questo è sufficiente. E così quello che lo scrittore Oscar Wilde definì "il luogo più sacro di Roma", rischia di precipitare nel degrado.
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Sono queste le cose  che  mi fanno vergognare  d'essere italiano e  odiare  il mio paese   . Meditate  gente  meditate ( come diceva  una  famosa pubblicità deglianni '70\80   interpretata da renzo arbore  )  in cui paese  siamo  che non  ha  rispetto  dele sue  opere  d'arte  e del  suo patrimonio
  artistico  perchè,ebbene si cari cdv ,  anche  i cimiteri posso essere    sono  arte  come dimostra  sia il cimetero  degli artisti  di parigi pere-lachaise.com  ( qui il sito  del cimitero  per chi volesse veederlo   prima   di andare  o  se non  può andarci   )-- in cui  fino a  qualche tempo   fa  era  sepolto  anche jjm morrison  leader dei doors ---   e  come  ha dimostrato  Philippe Daverio ( foto  a destra  ) ----  un  comunista   perchè  fà cultura  ma  che   in realta  è di destra  ) con la trasmissione  "Passepartout" ( trasmissione che si  occupa   ogni volta ad un tema specifico che trae i suoi spunti dal patrimonio culturale, dalla storia, dalle notizie di cronaca e dalle mostre in corso) .di  Rai Tre per  che  và in nonda ogni  domenica  alle  13.20  su rai tre e  che  lòa scorsa settimana  si occupato dei  cimiteri artistici italiani  fra  cui  quello   sopracitato di Roma  concludo  con questa canzone dei dooors  per  il cui testo ringrazio    questo  bellissimo sito http://web.tiscali.it/Until_The_End/   di un\a  fans    dei gruppo   fra  i più  importanti  degli anni  '60\70 i Doors (il sito  ufficiale  http://www.thedoors.com/ )   


THE END



This is the end
Beautiful friend
This is the end
My only friend, the end
Of our elaborate plans, the end
Of everything that stands, the end
No safety or surprise, the end
I'll never look into your eyes...again
Can you picture what will be
So limitless and free
Desperately in need...of some...stranger's hand
In a...desperate land
Lost in a Roman...wilderness of pain
And all the children are insane
All the children are insane
Waiting for the summer rain, yeah
There's danger on the edge of town
Ride the King's highway, baby
Weird scenes inside the gold mine
Ride the highway west, baby
Ride the snake, ride the snake
To the lake, the ancient lake, baby
The snake is long, seven miles
Ride the snake...he's old, and his skin is cold
The west is the best
The west is the best
Get here, and we'll do the rest
The blue bus is callin' us
The blue bus is callin' us
Driver, where you taken' us
The killer awoke before dawn, he put his boots on
He took a face from the ancient gallery
And he walked on down the hall
He went into the room where his sister lived, and...then he
Paid a visit to his brother, and then he
He walked on down the hall, and
And he came to a door...and he looked inside
Father, yes son, I want to kill you
Mother...I want to...fuck you
C'mon baby, take a chance with us
C'mon baby, take a chance with us
C'mon baby, take a chance with us
And meet me at the back of the blue bus
Doin' a blue rock
On a blue bus
Doin' a blue rock
C'mon, yeah
Kill, kill, kill, kill, kill, kill
This is the end
Beautiful friend
This is the end
My only friend, the end
It hurts to set you free
But you'll never follow me
The end of laughter and soft lies
The end of nights we tried to die
This is the end


e  con la  citazione degli ultimi versi  dei sepolcri di  Ugo Foscolo ( opera  considerata stucchevole  quando la studiai alla  superiori  , ma  ora rivalutata  conoscendo  1)  la  storia  "  occulta  "  -- stragi  , misteri   del  nosro amato\ odiato paese  negli ultimi 200 anni  ; 2)  lo scempio che  questo governo sta facendo  , aiutato  dai centro sinistra) e la  loro  parafrasi \ commentio  curato  da   questo sito  letterario

[...]

Proteggete i miei padri. Un dí vedrete

mendico un cieco errar sotto le vostre

antichissime ombre, e brancolando

penetrar negli avelli, e abbracciar l'urne,

e interrogarle. Gemeranno gli antri

secreti, e tutta narrerà la tomba

Ilio raso due volte e due risorto

splendidamente su le mute vie

per far piú bello l'ultimo trofeo

ai fatati Pelídi. Il sacro vate,

placando quelle afflitte alme col canto,

i prenci argivi eternerà per quante

abbraccia terre il gran padre Oceano.

E tu onore di pianti, Ettore, avrai,

ove fia santo e lagrimato il sangue

per la patria versato, e finché il Sole

risplenderà su le sciagure umane.

[...] 279-fine: Le tombe risponderanno (funzione ispiratrice della poesia, grazie alle tombe dei grandi uomini) e parleranno di Ilio (Troia, Ilio, dal nome del suo fondatore) distrutta due volte (da Ercole e dalle Amazzoni) e due volte risorta in silenzio per rendere più gloriosa la conquista ai greci, portati dal Fato. Il sacro profeta (Omero) calmando gli eroi morti con la poesia, renderà, col suo canto eterni i capi greci per uno spazio quasi infinito per tutto il mondo (ai tempi di Omero il mondo si pensava circondato da un immenso fiume, l'Oceano). E tu, Ettore (figlio di Priamo) sarai onorato in tutti i posti dove è ritenuto sacro il sangue versato per la Patria fino a quando il sole illuminerà le infelicità della vita.


con questo  è tutto  alla prossima


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