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22.11.21

care femministe non celebrate il 25 novembre solo con le panchine rosa altrimenti anche tale giornata finirà per diventare come giornate rompi quelle del 27 gennaio e del 10 febbraio

Anche quest’anno, il 25 novembre, le scarpe e le panchine rosse ci inviteranno a ricordare che la sfida di oggi è un sentire comune, di una “femminilità” non di genere ma di valori come condivisione, empatia, cura. È la storia delle donne. Per un incontro fatto di rispetto e una domanda d’amore che non può tollerare sopruso e violenza. Un dovere morale, umano e di civiltà da promuovere insieme, uomini e donne. Senza omertà e indifferenza. Ogni giorno .   Ma  basta  con articoli    come ad  esempio    questo     qua  sotto preso a caso  cercando    su google    come ispirazione   la parola  femminicidio    

 

Mancano pochi giorni al 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. E l'Italia arriverà con un bilancio pesantissimo: nel 2021 si conta un femminicidio ogni tre giorni. L’ultimo in ordine di tempo è quello avvenuto a Sassuolo, nel modenese, dove un uomo ha ucciso a coltellate la compagna, i figli di 2 e 5 anni e la suocera, prima di togliersi la vita con la stessa arma. È successo mercoledì pomeriggio: Elisa Mulas era tornata a casa della madre per allontanarsi dal compagno violento, Nabil Dahari, tunisino di 38 anni. Lui non accettava la fine della relazione e aveva già minacciato di morte la donna. 

                         da   https://www.ilmessaggero.it/italia   di Giovedì 18 Novembre 2021, 11:34

Ed come al solito l'articolo prima citato è correlato dalla solita ormai classica sono dal Era il 2009 quando Elina Chauvet utilizzò trentatré paia di scarpe rosse in un’installazione artistica (Zapatos rojos) davanti al consolato messicano di El Paso, in Texas, per ricordare le centinaia di donne rapite, stuprate, mutilate e uccise nella città di Juarez. immagine di Una panchina rossa


Certo     sarà pure    un simbolo  come   dice  


[...] 
Rosso, colore dai tanti significati. Per i cinesi rappresenta fortuna e felicità, per gli indiani protezione, fertilità, purezza. In Sud Africa è associato al lutto. Percepito come simbolo di indipendenza e emancipazione o di forte identità, il rosso, in Occidente, significa energia, amore, passione e seduzione, feste natalizie.
Le scarpe rosse, come il colore del sangue, sono il simbolo, per tutto il mondo, della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
Dietro quelle scarpe, sistemate nelle strade e nelle piazze delle città, ci sono storie di paura, di solitudine e di sofferenza delle donne e disprezzo della vita da parte di mani e menti criminali di alcuni uomini. Simbolicamente, un fiume rosso è quel che resta di un numero impressionante di vite travolte dalla brutalità.
Ma le “scarpette rosse” testimoniano anche la ferma volontà di opporsi alla violenza, in qualsiasi forma e in ogni latitudine. Protagoniste, nella giornata del 25 novembre, del grido di denuncia di tutte le donne contro una delle più terribili violazioni dei diritti umani.
E sempre maggiore è il numero delle “panchine rosse” nei parchi e nelle piazze, per sensibilizzare la società ricordando il vuoto lasciato dalle vittime. Sono proprio quelle panchine ad esortare le donne ad “uscire fuori” e a chiedere aiuto senza paura e vergogna di svelare il proprio incubo.
È il monito delle istituzioni, pubbliche e private, delle scuole, della cultura e delle associazioni femminili, per diffondere un messaggio di memoria e, insieme, di coraggio e di speranza.
Il tempo presente ha una memoria che si accresce ogni giorno di una nuova violenza. Sempre più inaccettabile, feroce e inaspettata.
In Italia, ogni tre giorni una donna viene uccisa, spesso da un uomo che diceva di amarla. Quasi ad evocare ancora il delitto d’onore, abolito solo nel 1981.
È un “flagello mondiale”, un fenomeno trasversale senza distinzione di classe sociale né di livello d’istruzione. Spesso per mano di individui cosiddetti “normali”. La violenza si annida in ogni ambiente e contesto. Vissuta tra storie di sesso, droga, alcool, stupri e festini in appartamenti di lusso come nell’anonimato della “porta accanto”.

  Ma   ora   cerchiamo   qualcosa  di  nuovo per  sensibilizzare  ,  onde  evitare  che     succeda     quanto detto nel  titolo   . Infatti   Care femministe non è solo , non è con convegni ( alcuni anche interessanti come quello da me segnalato qualche post fa ) o panchine rose , o editoriali più o meno ben scritti come quello da me riporto nel post : << contro il femminicidio senza e se e senza ma >> che si combatte i femminicidio \ violenza di genere .

IL male va affrontato alla radice .
Infatti il 25 novembre non è solo una data per le donne o dedicata alle donne . ma è una data contro l'orrendo fenomeno della violenza o di genere \ femminicidio .
In tale fenomeno << La donna può essere vittima due volte: prima per mano del maltrattante, e poi nel processo. La paura di questa seconda forma di colpevolizzazione può portare le vittime a scegliere di non querelare >>( dal dataroom di Milena Gabanelli di qualche tempo fa qui se volete oi rivederlo o ve lo siete persi )
. Quindi se invece di inaugurare solo panchine rosa caltro si promuovessero è programmi o corsi in: centri d'aggregazione , parrocchie , dopo scuola o scuola , o come si sta già iniziando a fare
anche i giornali da parrucchiere come il  settimanale   Giallo ( vedere foto sotto a destra ) che ha inaugurato una nuova rubrica  ed non solo per specialisti o gente già formata come il lodevole ma troppo limitato , almeno per ora , di https://ovd.unimi.it/ si farebbe con più facilità un programma di prevenzione o sarebbe una lotta seria per arginare e contrastare tale fenomeno sempre più in aumento . Avrebbe più risultati di : mille convegni molto spesso retorici e parolai ., delle panchine rosa che vengono continuamente inaugurate tanto pe r far vedere che si fa qualcosa e non si resta insensibili davanti a tali tematiche . Sempre il continuo aumento . Infatti basta confrontare i dati degli anni passati per rendersi conto che la curva delle morti non accenna a scendere. Tra l’1 gennaio e il 7 novembre di quest’anno, in Italia sono stati registrati 247 omicidi, con 103 vittime donne. Di queste, 87 sono state uccise in ambito familiare e affettivo. Altre 60 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex partner. Emerge dal report sugli “Omicidi volontari” curato dal Servizio analisi della Direzione centrale della polizia criminale.Rispetto allo stesso periodo del 2020, si nota un lieve decremento (-2%) nell’andamento generale degli eventi (da 251 casi di omicidio si è passati a 247), ma le vittime di genere femminile sono aumentate da 97 a 103, facendo registrare un +6%.
Anche per quanto riguarda i delitti commessi in ambito familiare e affettivo c’è stata una leggera crescita, del 2%: si è passati da 124 a 127. Nel periodo che va dall’1 gennaio al 7 novembre 2020, le vittime di genere femminile sono state 83, mentre nello stesso periodo relativo al 2021 sono state 87, con un incremento del 5%.

 


 Lo stesso incremento è stato registrato per le donne vittime di partner o di ex compagni: passano da 57 a 60. In termini assoluti, le donne vittime di omicidi sono state 141 nel 2018, 111 nel 2019 e 116 nel 2020, ma la percentuale di vittime donne sul totale degli omicidi volontari è salita dal 35% del 2019 al 40,5% del 2020. Quest’anno, fino al 7 novembre, risulta un’ulteriore ascesa: 41,7%.

Quindi  basta   dibattiti  inutili    ,  i cui interventi  finiscono nel  vento  ma  fatti  concreti    come  ad  esempio  un  iniziativa ( immagine  a  sinistra  )   che  affronta  il problema  degli stereotipi \  luohghi comi che   sono   l'anticamera  della  violenza  del genere  \  femminicidio che   ormai sempre  più  radicati    non  solo  sui media   e  nella pubblicità ma  anche   nelle persone di sesso maschile  ma  anche in persone  , SIC  , di sesso femminile    scoperta   da poco  del comune    di Monterotondo    che  ha ripreso    \  copiato    secondo altri     la  campagna di Hella Network collettivo di professionisti\e  della comunicazione.
Con questo  è tutto .  Non so  che  altro  aggiungere    se  non ne  rilanciare  l'appello ,   fin ora  caduto  nel  vuoto  ,  fatto  sul mio  fb  , mentre il post   era  ancora  in word  progress  
ecco un estratto di un post che sto scrivendo per il blog per la giornata del 25 ( se qualcuna\o di voi ha suggerimenti ovviamente serie e non quelle dei : classici populisti #legaioli e #pillonisti ben vengano me lo può far sapere o qui nei commenti o l'email del blog redbeppe@gmail.com )





19.2.09

grazie alla disiformazione che capellacci ha vinto le elezioni sarde

 ditemi voi  se  questo    metodo  di fare informazione  è corretto  ( tenendo presente  che  poi   non è rimnasta traccia  nelle altre edizioni dei  tg  ) indipendentemente      da  quale   rete  tv  ( o organo   di stampa  )  esso sia  .
 Ringrazio  www.youtube.com/user/SidVicious86  per il video e  al cdv  di youtube www.youtube.com/user/Giuseppe939393   per  avermi segnalato il video in questione 







Ennesimo esempio della campagna mediatica a sostegno di Ugo Cappellacci portata avanti dai mezzi d'informazione Mediaset negli ultimi due mesi. Tratto dal TG5 del mattino del 12.02.2009. Ennesimo esempio della campagna mediatica a sostegno di Ugo Cappellacci portata avanti dai mezzi d'informazione Mediaset negli ultimi due mesi. Tratto dal TG5 del mattino del 12.02.2009. Ora  discutendo di tale cosa  nel  newsgroups  it.media.tv   Poppi   qui il suo profilo di googlegroups  (   che ringrazio  per  avermelo   ricordato  )   : << bazzecole in confronto a quanto fatto dalle tv e principali quotidiani   sardi ! Videolina ed Unione Sarda, é  e secondo alcuni anche  il  giornasle  di sardegna sia l'edizione   nord   che sud  legata  al gruppo epolis  ] le principali fonti d'informazione in Sardegna,  [  sono   di prestyanomoi  e  gente  legata  a doppio  filo  al cavaliere  ] spalano merda su Soru dal primo giorno di governo.
Hanno collezionato diverse querele per diffamazione, dimostrato cosa sia il vero giornalismo prezzolato e servile. In 5 anni il principale giornale e la principale tv sarde non hanno MAI  chiesto un'intervista a Soru ma hanno montato una campagna contro che   farebbe impallidire la censura cinese.
Ci si chiederà perchè.
Il titolare di questo polo di disinformazione è Zuncheddu, berlusconiano impresario edile a cui le leggi paesaggistiche di Soru hanno portato difficoltà nel continuare a speculare devastando le nostre cose.L'attuale Presidente, Cappellacci, era assessore al Bilancio della giunta che precedette Soru e firmò come ultima delibera, a Giunta sciolta, l'acquisto da parte della regione di stabili per 180 milioni da Zuncheddu.
180 MILIONI DI EURO di soldi nostri. Ed ora Cappellacci è presidente, soprattutto grazie all'aiuto della campagna terroristica dei media, Zuncheddu in primis. Dite che in qualche modo dovrà restituire il favore?  Poveri noi.

14.11.08

NO ALLA LEGGE LEVI/VELTRONI!

DAL BLOG DI BEPPE GRILLO:


Se tutti i blogger del mondo si dessero la mano...


freebloggers.jpg
Clicca l'immagine


Il disegno di legge ammazzablogger non è figlio di nessuno. Sarà forse figlio di puttana. Di padre ignoto e di madre incerta. Nato in provetta o per partenogenesi. Non una voce dei nostri parlamentari, a parte quella di Antonio Di Pietro, si è levata a favore della Rete. Eppure dovrebbe importargli qualcosa. Milioni di italiani ci vivono, la frequentano, discutono e INFORMANO.
Il disegno di legge è stato presentato da Franco 'Ricardo' Levi. Levi è del PD. Il segretario del PD è Veltroni. O non sa nulla, come mi dicono gli succede spesso, o è d’accordo.
I veri giornalisti stanno in Rete, alcuni li conoscete, si chiamano Ricca, Martinelli, Byoblu. Mi scuso per coloro che non cito, ma sono migliaia. E questi dovranno essere iscritti al Registro operatori della comunicazione per essere assoggettati alle regole fasciste della stampa. La Rete esprime un Paese diverso. Se i lobotomizzati dalle televisioni e dal trio CorriereRepubblicaLaStampa si informassero in Rete, lo psiconano sarebbe ospite permanente di Putin in Siberia e Topo Gigio Veltroni una maschera del cinema.
La legge ammazzablogger non va presa alla leggera.  Mi sento una lepre mannara, con i denti a sciabola. E’ una bella sensazione. All’inseguimento invece che in fuga. Centinaia di blogger stanno mostrando la faccia, il nome e cognome, il loro indirizzo http con l’iniziativa “FREE BLOGGER”. Sono loro il cambiamento. Non lo fermerete.
"Se tutti i blogger del mondo si dessero la mano..."


Inviate le vostre foto con la scritta: "FREE BLOGGER":
Invia una mail a freeblogger@beppegrillo.it con:
- Oggetto: il tuo nome
- Testo: indirizzo del tuo blog
- Allegato: la tua foto con un cartello "Free Blogger"
Le foto appariranno nella barra superiore del blog.

- Articolo di "Punto Informatico"
- Analisi di Daniele Minotti












Diffondi l'iniziativa

23.9.07

l'ennesima vergogna di Mastella

Proprio  mentre  leggo  l'inniziativa a  favore  del giudice  de magistris    dei compagnidistrada  dei cosidetti ragazzi  di Locri  noti anche  come  www.ammazzatecitutti.org ennessima  gaffè   di Mastella  dopo  il   caso Maoloni (  1,2 ) , ma  soprattutto questo  commento Scritto da ale-trebe@libero.it il  22-09-2007 08:48   dal  titolo  il  giudice, non il deputato, rappresenta  all'articolo di ammazatecitutti.org  :

<<
Ancora una volta si sta ripetendo quell'assurda manipolazione che caratterizza l'intreccio tra politica e mafia (in mezzo ad un sporco giro di affari e potere)! Ancora una volta le persone oneste vengono lasciate sole, ma ora peggio! i "rappresentanti" della politica, invece che mettere le persone competenti (come il giudice De Magistris) nelle condizioni di poter operare, li ostacolano! La politica dovrebbe aprire possibilità, non chiuderle. E' questo il suo compito! Ricordo che "Ammazzatecitutti" aveva già denunciato gli errori di Mastella nell'amministrare una giustizia che non rende giustizia a chi opera contro la mafia (ho firmato anch'io quella petizione). In una democrazia un giudice rappresenta più onestamente i cittadini che non un deputato. Quindi la mobilitazione a Catanzaro è tanto vera quanto necessaria. Anche De Magistris ha bisogno di sentire l'appoggio dei calabresi!  
Cari Aldo, Alessandro, Rosanna, Simone..., bisogna muoversi in fretta!E' una questione di tempo!(se la mobilitazione sarà venerdì 27 io non potò esserci sicuramente, ma se sarà il venerdì dopo cercherò di esserci assolutamente!). A presto
>>
mi  viene in mente   questa  canzone di baccini  da  Nomi e  cognomi del 1992  prima che si " prostituisse "  nei reality  show  dedicata  Giulio andreotti (  cambia  a distanza  d'anni  il nome  ma non la  sostanza  del resto  isa  ci si può aspettare  da  un  girovago  della politica  che dopo il crollo dela  ex  D c  ondeggia   da  una parte  all'altra   e  ne  fa  di cotte  e di crude   leggetevi  gli  articoli   dell'unità  e in particolare della  rubrica  Ulivood Party   riportatati dal  blog 
vivamarcotravaglio )

Giulio Andreotti

Giu',giu',giu'giu',giu-lio-o (5 volte)
Chi ha mangiato la torta?
Andreotti
Chi ha permesso il calo della borsa?
Andreotti
Ma lasciatelo stare, poverino
questo dargli addosso e' assurdo e cretino.
Chi ha sbagliato manovra?
Andreotti
Chi c'e' dietro la piovra?
Andreotti
Siamo tutti pieni di pregiudizi
convinti di pulir l'Italia da tutti i vizi.
Giulio ti salvero'u-uo u-uo
saro' il tuo don chisciotte eh eh
Giulio ti difendero' u-uo u-uo
sarai la mia mascotte eh eh
e come fece balilla che un giorno perse il controllo
le malelingue io lapidero'-o'-e io ti difendero'
Giu',giu',giu.giu,giu-li-o (4 volte )
Chi ha baciato cicciolina?
Andreotti
Chi non paga mai in tribuna?
Andreotti
Ma lasciatelo stare, poverino
questo dargli addosso e' tipico italiano
Chi incasina il partito?
Andreotti
Ma perche' non ho marito?
colpa di Andreotti
Siamo tutti pieni di pregiudizi
convinti di pulir l'Italia da tutti i vizi
Giulio ti salvero' u-uo u-uo
saro' il tuo don chisciotte eh eh
Giulio ti difendero' u-uo u-uo
sarai la mia mascotte
e come fece balilla che un giorno perse il controllo
le malelingue io lapidero'-o e
a mani nude
io ti, io ti,io ti,
Giu, giu, giu, giu', giu-li-o
Giu, giu. giu. giu, giu le mani
Giu',giu', giu', giu',giu-li-o
Giu', giu', giu', giu, giu-li-


infatti  senttie  qua  travaglio da  santoro giovedi  scorso  su Mastella








Un Ministro della Giustizia che si chiama Clemente già la dice tutta. Pensate che quando ha fatto visita ai detenuti di Regina Coeli avrebbe detto qualcosa tipo <<sarò sempre più vicino a voi e sempre meno ai magistrati>>.

E lo sta dimostrando, ovviamente. Infatti Mastella ha chiesto ieri al Consiglio Superiore della Magistratura un "trasferimento cautelare" per Luigi De Magistris, sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro.
Ecco alcuni personaggi che sono stati toccati dalle inchieste del pm De Magistris:

Romano Prodi: indagato per abuso di ufficio. Secondo l'accusa, Prodi e i suoi collaboratori avrebbero avuto un ruolo nel "pilotaggio" dei fondi pubblici europei destinati all'Italia nel periodo 2004-2007.
Lorenza Cesa (Udc): indagato per truffa e associazione per delinquere nell'inchiesta denominata "Poseidone".
Pino Galati (Udc)
Giancarlo Pittelli (FI)
Elisabetta Spitz:
la moglie di Follini
Clemente Mastella (che strano... ): intercettato mentre parla con una delle persone successivamente indagate dalla procura di Catanzaro, tale Antonio Saladino: imprenditore accusato di associazione per delinquere, truffa aggravata e violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete.
Giovambattista Papello: personaggio molto vicino all' ex ministro Gasparri (AN). Sarebbe implicato in un traffico di tangenti destinate alle segreterie nazionali dei partiti.
Fabio Schettini: ritenuto vicino all'ex ministro Frattini (FI). Anche lui indagato per tangenti.
Giuseppe Chiaravalloti: ex presidente della Regione Calabria.
Nicola Adamo: esponente di punta dei Ds calabresi. Si ipotizzano a suo carico i reati di truffa, abuso d'ufficio e associazione a delinquere.
Agazio Loiero: presidente della Regione Calabria, indagato in relazione a reati connessi al settore della sanità.
Giovanni Dima (An)
Paolo Poletti:
capo di Stato maggiore della Guardia di Finanza.



De Magistris è, per intenderci, quel giudice che nelle sue inchieste sta indagando gli intrecci tra politica, malaffare e massonerie deviate in Calabria.
Semmai dovessero trasferirlo, ovviamente, perderebbe la   ossibilità di portare a termine tutte queste inchieste, in una delle quali - l'inchiesta "Why Not" - è coinvolto direttamente anche lo stesso Ministro Mastella, più volte intercettato telefonicamente assieme ad uno dei principali indagati.Eccco  perchè  la Cdl  si è schierata   con lui  .
E adesso trasferiteci tutti! Organizzeremo assieme ad altre associazioni ed ai movimenti calabresi una giornata di mobilitazione a Catanzaro, davanti al Tribunale per manifestare la nostra vicinanza al PM De Magistris, e speriamo che tutta la Calabria degli Onesti sia con noi in questa battaglia di Civiltà. Nelle prossime ore comunicheremo la data definitiva dell'iniziativa, che comunque salvo variazioni dovrebbe essere quella di venerdì 28 settembre prossimo.



PRIMO APPUNTAMENTO:
LUNEDI' 24 SETTEMBRE, ORE 16.30 PIAZZA MATTEOTTI A CATANZARO
(DI FRONTE AL PALAZZO DI GIUSTIZIA): SIT-IN SPONTANEO DI SOLIDARIETA' AL DR. DE MAGISTRIS E RICOGNIZIONE ORGANIZZATIVA PER LE INIZIATIVE FUTURE.

per informazioni ed adesioni alle mobilitazioni e per aderire al Comitato spontaneo :


 



30.6.07

aiutiamo www.ammazzatectutti.org

ricevo ed  inoltro questo drammatico SOS dagli amici di Locri ( vedere l'approfondimento sotto per saperne  di più )  che sono la dimostrazione  diun antimafia dal basso e di quanto  si gridava dopo  l'eccidi di Falcone  e Borsellino  : <<

NON LI AVETE UCCISI - LE LORO IDEE CAMMINANO SULLE NOSTRE GAMBE." "LA MIAFIA UCCIDE IL SILENZIO PURE  >>

Carissime amiche, carissimi amici,


se un anno e mezzo fa, quando scendevamo a manifestare per la prima volta pubblicamente contro i mafiosi per le strade di Locri, ci avessero detto che oggi saremmo diventati quello che effettivamente siamo, non ci avremmo mai creduto. Ed invece siamo qui, ad aver costruito mattone su mattone, passo dopo passo, un grande Movimento antimafia che oramai ha varcato i confini sia della semplice mobilitazione, sia della Calabria.
Siamo passati, seppur con mille difficoltà ed insidie, dalla fase della protesta a quella della proposta. E per questo veniamo oggi a scriverti questo messaggio nella bottiglia, questo appello a sostenerci, ad aiutarci a continuare ad esistere e diventare sempre più incisivi nelle nostre lotte di civiltà.Essere persone libere paga, ma la libertà ha un costo, ovviamente, e la nostra scelta di non legarci politicamente ed economicamente a nessun carro per poter essere veramente liberi di dire,fare e denunciare ci vincola all'autofinanziamento.
L'impegno contro tutte le mafie di tutti noi ragazzi e ragazze del Movimento Ammazzateci tutti è volontariato sociale (per sapere qualcosa in più su quello che è Ammazzateci tutti puoi dare un'occhiata in fondo a questa e-mail), ma il sito internet, il forum, uniti alle centinaia di biglietti del treno per incontrare i ragazzi nelle scuole di tutta Italia, nel momento in cui abbiamo deciso di non bussare alla porta di nessuna regione, provincia o comune per avere alcun contributo o finanziamento, diventano un impegno per il quale è fondamentale l'aiuto ed il sostegno di più gente possibile.Pertanto chiediamo, non tanto ai ragazzi quanto agli adulti, un piccolo contributo economico per poter continuare liberamente la nostra missione di cittadinanza. Perchè un Paese fatto di silenzi ed omertà non è un Paese democratico. A noi, a voi il compito di rompere, di scegliere, di impegnarsi, spendersi.Vorremo strutturarci, stampare e diffondere gratuitamente materiale informativo sulle mafie in tutte le scuole d'Italia. Vorremmo far sì che il maggior numero possibile di quelli che oggi sono bambini e ragazzi e domani la futira classe dirigente di questo Paese sappia scegliere: se stare dalla parte della legalità e dell'onestà, o dall'altra.Ma questa rivoluzione culturale non possiamo vincerla certamente armati solo di belle parole e buone intenzioni.
Vogliamo, dobbiamo fare crescere il Movimento in tutt'Italia, non solo nei cuori della gente, ma nelle strade, nelle città, con dei veri presidi di legalità. Ecco il perchè perchè dell'autofinanziamento, perchè siamo convinti che con l'aiuto ed il sostegno di tutte le persone che, per dirla con il giudice Giovani Falcone "fanno il tifo per noi", questa partita possiamo davvero vincerla.



                     Non lasciaMOci soli!

 








28.6.07

il caso maoloni

fonte articolo www.ilquotidiano.it/

 di Adamo Campanelli e Mimmo Minuto



San Benedetto Del Tronto
Proposta in Piazza di alcune mamme, che si sono unite per la difesa dell'infanzia a favore delle sig.ra Maria Pia Maoloni e le sue due figlie, una bambina di tre e una di sette anni. La video intervista delle "mamme coraggio". Perchè proteggere un bambino è salvare l'umanità intera".Con questo slogan oggi mamme e cittadini sono scesi in piazza per una raccolta di firme a sostegno della vicenda che vede coinvolte la sig.ra Maria Pia Maoloni e le sue due figlie, una bimba di tre e una di sette anni.Mamme coraggio, potremmo definirle, perchè unite, non da uno spirito esibizionistico mediatico, ma semplicemente dal fatto di essere mamma, sensibili alla vicenda e di voler far qualcosa per aiutare l'infanzia che molte volte viene negata.Nella video intervista oltre alla testimonianza della sig.ra Maoloni, l'intervento di Cinzia Rottoli, motore infaticabile di questa iniziativa, e Annapiera Boellis durante la raccolta di firme.A coloro che hanno aderito, spille rosa con scritto "infanzia ferita, salviamo due bambine" e nastri celesti e rosa a sostegno dell'iniziativa.


                                       









P.s


Se nel caso ci fossero difficoltà  con il video  potete vederlo  ache  sul ilquotidiano  oppure i su  censurati.it
Per chi volesse  approfondire la vicenda in questione e trovare dei link  dove poter firmare  la petezione  vada su questo url che combatte  quotidianamente  contro la pedofilia e  legga i commenti in particolare  il primo  quello di  c antonella serafini di censurati





6.6.07

Gatti

Salve a tutti gente!
Ho una piccola domanda a cui chiedo una risposta plausibile.
Sò che esiste una legge nata da poco: Chi effettua maltrattamenti o abbandona animali,questo rischia fino a tre anni di galera grazie a una denuncia.
Ieri sera,hanno ucciso di proposito un animale,ci sono anche dei testimoni,ma mi chiedevo se era possibile denunciare il responsabile,poichè comunque ha effettuato un maltrattamento in condizioni del tutto propositate senza aver specifici problemi mentali o cose.......Tutti,nel mio quartiere sappiamo che costui che ha ucciso l'animale,(sanissimo fino all'incidente!),ha avuto altri comportamente del genere,poichè appena vedere anche solo un gatto per strada lo arrota perchè gli piscia nel giardino.
Ricordo che l'animale in questione ucciso apparteneva alle mie vicine di casa.
Aspetto al più presto una risposta per aiutarle...........Grazie millissime a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...