Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta silenzio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta silenzio. Mostra tutti i post

14.10.25

Tutti zitti a destra sulla discussione tra Roccella e Segre. La ministra rincara la dose facendo ridere : “Li ho toccati su un nervo scoperto”

Prima  di  parlare  della replica   della  Rocella     c'è  da  dire una  cosa    del suo  discorso    che  avevo dimenticato dire  parlare nel precedente  post     come tutti  d'altronde  , salvo eccezioni  a  a freddo  ,    che     c'è  un passaggio, dell’intervento sconcertante che ha fatto ieri la ministra Roccella, passato quasi inosservato, ma che per certi versi è persino più grave delle gravissime frasi su Auschwitz. Riguarda le università. Più esattamente, riguarda la postura che il governo italiano e la destra sovranista mondiale ha assunto nei confronti delle università e di tutti i luoghi in cui si faccia cultura. "Le università sono state tra i peggiori luoghi di non riflessione". E ancora: la ministra si è spinta ad attaccare direttamente i giovani studenti che “manifestano in modo del tutto inconsapevole” (Ma come si permette?)Questo è quello che sta facendo Trump negli Stati Uniti: la criminalizzazione dei luoghi di cultura e di sapere non controllabili.
Un governo, il potere costituito di uno Stato, che attacca in modo così esplicito, aggressivo le università - e insieme i suoi studenti - queste sono cose che avvengono nei regimi, non in una democrazia.
Questo è il metodo Orban. Guai a sottovalutare i segnali.
Ma     veniamo     alla  sua  replica   e  al  fatto  che   Il governo non si è ancora dissociato dalle dichiarazioni di Roccella sulle "gite" ad Auschwitz, che per lei sono state solo "un modo per ribadire che l’antisemitismo era una questione fascista". M5s: "Meloni e i suoi ministri tentano di riscrivere la storia. Disprezzano la cultura". La presa di distanza del governo rispetto alle dichiarazioni di Eugenia Roccella, auspicata dalle opposizioni, non è ancora arrivata. In compenso la ministra della Famiglia ha continuato a cercare di giustificarsi rispetto alle parole che ha pronunciato sulle “gite” ad Auschwitz, che per lei sono state solo “un modo per ribadire che l’antisemitismo era una questione fascista e basta”. Un’uscita che ha provocato lo sdegno in primo luogo della senatrice a vita Liliana Segre, secondo la quale “la verità storica fa male a chi ha degli scheletri nell’armadio”. E in seconda battuta delle opposizioni. Per Sabrina Licheri, Ada Lopreiato e Marco Croatti, esponenti del M5S in commissione Antidiscriminazioni al Senato, “derubricare i viaggi educativi delle scuole a Auschwitz a gite scolastiche evidenzia tutto il disprezzo di questa destra per la cultura, ma soprattutto per il ricordo di una delle pagine più nere della storia dell’umanità”.
  Infatti     sminuisce  al limite  del ridicolo    chi    in quei luoghi  è  morto   o   è  tornato    qui  in «  ministra  Rocella  ad  Auschwitz   non si  fanno gite  e  l'antifascismo  èmla  più  bella  delle  parole  »  di   https://www.fanpage.it/politica  tutto in  elenco   e  le  loro  esperienze  
La ministra ha affidato la sua autoassoluzione alle pagine de Il Giornale, a cui ha rilasciato un’intervista. “È una vita che sono vicina al mondo ebraico, una vita che sono impegnata in questa battaglia contro pregiudizio e discriminazione, non dimenticate che vengo dai
Radicali, che hanno sempre avuto una posizione molto chiara. La politica purtroppo oggi ribalta e strumentalizza qualsiasi cosa. La verità è che li ho toccati su un nervo scoperto. Il tentativo è quello di rovesciare i fatti appigliandosi al nulla”. Secondo Roccella il suo ragionamento era chiaro ( mah sentendo le sue parole e le repliche della Segrè e della Bucci non sembra ) : “Ho detto che se non si riconosce l’antisemitismo che si respira oggi e non lo si spiega ai ragazzi, si rischia di ridurre le visite ai campi di concentramento a semplici gite”, aggiunge.
Le parole della ministra Roccella sono gravissime. Derubricare i viaggi educativi delle scuole a Auschwitz a gite scolastiche evidenziano tutto il disprezzo di questa destra per la cultura ma soprattutto per il ricordo di una delle pagine più nere della storia dell’umanità.Il silenzio del governo sulla discussione tra Roccella e Segre fa ancora più rumore se confrontato con la levata di scudi che c’è stata appena pochi giorni fa, non solo da destra, contro il presunto attacco di Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu sui territori palestinesi occupati, alla senatrice a vita. Attacco che è difficile riscontrare nelle dichiarazioni letterali di Albanese: “Nutro un grandissimo rispetto nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre. Esiste chiaramente un condizionamento emotivo che non la rende imparziale e lucida davanti a questa cosa”, in rifermento al fatto che Segre abbia ribadito più volte di non riconoscere come “genocidio” il massacro israeliano dei palestinesi a Gaza. Lorenzo Tosa
Replico alle polemiche create dal mio post precedente .  
E´ vero che << se non si riconosce l’antisemitismo che si respira oggi e non lo si spiega ai ragazzi, si rischia di ridurre le visite ai campi di concentramento a semplici gite” >>  come  ha  detto    lei arrampicandosi  sugli specchi    . Ma qui si fa del vittimismo. Infatti se anche una di Destra ( uso la maiuscola per indicare il termine classico prefascista e antifascista rispetto a quella neofascista e attuale ) come Liliana Segre l'ha cazziata un motivo ci sarà . la Rocella mette sullo stesso piano le due 💩🤬 , cioe antisemitismo classico e antisemitismo moderno, per motivi propagandistici ed elettoralistici .
infatti anche se la radice e la stessa c'è una differenza seppur sottile tra antisemitismo classico e moderno essa  è profonda e riflette il mutamento delle ideologie, dei contesti storici e dei mezzi di diffusione. Ecco una panoramica chiara e articolata: 

🕍 Antisemitismo classico

  • Origine religiosa: nasce principalmente come antigiudaismo, ovvero ostilità verso gli ebrei per motivi teologici. Il cristianesimo, ad esempio, li accusava di deicidio (la morte di Cristo).

  • Contesto storico: si sviluppa nel Medioevo e nell’età moderna, con pogrom, ghettizzazione e conversioni forzate.

  • Narrativa dominante: gli ebrei erano visti come “altri” religiosi, colpevoli di non accettare la verità cristiana.

  • Strumenti di diffusione: prediche religiose, testi ecclesiastici, leggi discriminatorie.

  • Obiettivo: spesso mirava alla conversione o all’esclusione sociale.

🧬 Antisemitismo moderno

  • Origine razziale e ideologica: si afferma nel XIX secolo con l’idea che gli ebrei costituiscano una “razza” inferiore o pericolosa. Wilhelm Marr coniò il termine “antisemitismo” nel 1879 proprio in questo contesto

  • Contesto storico: culmina con le leggi razziali, il nazismo e la Shoah. Dopo la Seconda guerra mondiale, assume forme più sottili ma persistenti.

  • Narrativa dominante: gli ebrei sono accusati di controllare finanza, media, politica, e di minare la società dall’interno.

  • Strumenti di diffusione: stampa, pseudoscienza, propaganda politica, oggi anche social media.

  • Obiettivo: non più la conversione, ma l’eliminazione o l’esclusione totale.

📱 Oggi: antisemitismo postmoderno

  • Forme nuove: negazionismo, relativizzazione della Shoah, teorie del complotto, attacchi contro Israele che sfociano in odio antiebraico.

  • Ambiguità ideologica: può provenire sia da estrema destra che da estrema sinistra, spesso mascherato da “critica politica”.

Quindi  cara ministra   chi  sarebbe  l'ipocrita coloro   che   usano   l'antisemitismo come
arma di demonizzazione e strumentalizzazione politica   o coloro che gli lo fanno notare non solo avversari politici ma anche sopravvissuti della shoah ? o chi l'ha usata o mandata come kamikaze per distrarci da qualche legge porcata e poi stanno zitti e fanno finta di niente   ?

24.9.25

Il Potere Incolore: quando un leader religioso sceglie il silenzio di ©️ Cristian A. Porcino Ferrara alias

C’è qualcosa di inquietante nel potere quando si presenta in punta di piedi. Quando governa, decide, indirizza… ma senza mai veramente esporsi. È il caso dell’attuale pontefice della chiesa cattolica, Leone XIV: un uomo potente, rispettato, indubbiamente influente. Ma anche, inevitabilmente, incolore. 
Lo si ascolta parlare, ma raramente dire. I suoi discorsi scorrono come acqua liscia su una superficie di vetro: puliti, levigati, privi di attrito. Mai un’espressione fuori posto, mai un’affermazione che rischi di dividere, turbare o infiammare. Il suo stile è quello della neutralità assoluta – e forse anche dell’opacità. Non è che manchino i temi su cui prendere posizione. Il mondo è attraversato da fratture profonde: crisi climatiche, guerre, disuguaglianze crescenti, conflitti etici. In molti guardano a lui aspettandosi una parola chiara, una direzione, un coraggio. Ma le risposte sono spesso fumose, ambigue, incapsulate in una prudenza che rasenta l’inazione.Il confronto con il predecessore diventa inevitabile. Papa Francesco era un uomo dai modi meno raffinati, a volte irruenti, certo. Ma vero. Esposto. A tratti persino scomodo. Le sue dichiarazioni erano oggetto di critiche, satire, interpretazioni forzate… ma mai di indifferenza. Perché dietro ogni sua parola si sentiva la volontà di esserci, anche nel rischio, anche nell’errore.Ora invece regna una calma sospetta. Nessuno scandalo, nessuna gaffe, nessun titolo controverso. Ma anche nessuna scossa. Si respira una leadership prudente fino all’afonia, incapace di scuotere le coscienze o di infiammare un dibattito. Un governo del silenzio, che tiene in ordine tutto ma non accende nulla.E allora viene da chiedersi: è questo ciò che serve oggi? Un’autorità che si limita a evitare il conflitto, o un uomo che, pur sbagliando, si espone, si compromette, si fa carico del peso del proprio tempo?Forse, oggi più che mai, abbiamo bisogno di voci imperfette ma vere. Non di eco impeccabili.

23.7.25

si è perso il buon gusto del tacere dopo Gaia Costa adesso anche Valetina Greco vittima del chiacchericcio

 Retorica  ed  ovvietà  a parte   concordo   da   chhiaccherone  ex  ( o quasi incallito )   quanto  'dice  Luigi Almiento   nella  rubrica  Caffè scorretto   sull unione  sarda  23\7\2025 

Tutti pazzi per Internet, la sede della democrazia nel mondo perché lì tutti avrebbero potuto esprimere liberamente il proprio pensiero. Lo credevamo nel 1994, quando il web sbarcò in Europa. Mai è stato vero.

Lo dicevano tutti ma non Umberto Eco, che ci spiegò che razza di postaccio può essere Internet: «I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli. Prima parlavano al bar dopo un bicchiere di vino e venivano subito messi a tacere, ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel».
L’ennesima prova arriva dalla vicenda della cagliaritana
scomparsa per dieci giorni in Tunisia, in circostanze dubbie, e poi ritrovata nell’armadio di casa, dove sostiene di essere rimasta semisvenuta per dieci giorni.
Sì, tanto è da chiarire ma c’è un tempo, e c’è pure un luogo, per tutte le cose. Finché la donna è in Tunisia non è il tempo; Facebook & affini non saranno mai il luogo. Eppure, tanti che nulla sanno di questa storia sparano su Fb e Instagram tremende boiate e offendono la cagliaritana, dandole della «drogata».

                            Luigi Almiento

13.11.24

A VOLTE PER RIFLETTERE SUI FEMMINICIDI MEGLIO IL RUMORE CHE L'IPOCRITA MINUTO DI SILENZIO . LA BELLISSIMA INIZATIVA PER GIULIA CECCHETTIN

I movimenti studenteschi, compatti, avevano chiesto di organizzare un minuto di rumore in occasione dell’anniversario della morte di Giulia Cecchettin.Sapete chi è che ha rifiutato questa proposta di civiltà? Il Preside del Tito Livio, ovvero proprio il liceo di Padova che aveva frequentato Giulia.
“Niente rumore, serve silenzio, ma ognuno a casa sua, magari con una candela accesa sul balcone di casa.”
Questa la sintesi della allucinante circolare del preside Luca Piccolo, ovviamente uomo. 
Un preside che affossa l'iniziativa dei ragazzi è    a mio aviso  non dovrebbe ricoprire quel ruolo perché significa che non ne capisce l'importanza.Infatti ormai qualunque esperienza collettiva sembra sovversiva, mentre c'è un bisogno enorme di partecipazione e appartenenza, specie tra i giovani. Si può pregare e accendere candele sul proprio balcone, naturalmente, ma se i compagni di scuola si sentono di fare un piccolo gesto di memoria non mi pare proprio il caso di vietarlo  . Ecco quini che   la risposta più bella è arrivata dai ragazzi, dagli ex compagni di scuola di Giulia, che sono rimasti fermissimi sulla propria volontà.
“Il Preside non vuole? E noi lo facciamo lo stesso.” Hanno applicato quella che una volta si chiamava disobbedienza civile, ed è qualcosa che raramente si impara e s'apllica sui banchi di scuola.
Altro che silenzio, questi ragazzi ci stanno dicendo, anzi urlando, che abbiamo bisogno di rumore per Giulia e le quasi cento donne ogni anno vittime di femminicidio. Abbiamo bisogno di alzare la voce, di “far casino” se necessario. Mai tacere.E' questo che ci hanno voluto dire dando una grande lezione a chi dovrebbe insegnare loro.

11.9.24

11 settembre 2001-11 settembre 2024

 Poichè una  è poco    e  due  sono troppe  preferisco   il  silenzio  è   lasciar  parlare  le  immagini  




comunque se foste interessati ecco un video interessante


con il supporto di ricostruzioni 3D - in parte inedite -analizziamo le cause del collasso dal punto di vista tecnico-ingegneristico. Spiegheremo come le Torri Gemelle sono cadute in meno di 10 secondi dopo l'impatto degli aerei e perché la Torre 7 è crollata ore più tardi, pur senza essere stata colpita direttamente. Esamineremo i dubbi, le teorie del complotto e la questione dietro la temperatura dell'acciaio. Un mini documentario per ripercorrere cosa è successo l'11 settembre.


9.12.23

ora basta parlare ancora di Filippo turretta e giulia chettin ed facciamo silenzio ed lasciamoli in pace

 LEGGI   ANCHE 
https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/12/quando-finiranno-i-femminicidi-e-non.html


N.B
non sto mettendo     nessun  divieto     e  nessuna  censura  . Ma dopo il necessario, sacrosanto, rumore, i genitori di Giulia ( e delle altre vittime ) meritino adesso di essere lasciati in pace in attesa dell’unica verità che speriamo di poter raccontare senza imbarazzi e ad alta voce: quella processuale.Il resto è voyeurismo gratuito e oscena morbosità ed un pescare nel torbido




Infatti concordo con

Magari sono io, per carità, ma proprio non riesco a cogliere l’utilità giornalistica, informativa e l’opportunità di pubblicare in prima serata - e a social unificati - l’audio di Filippo Turetta mentre esprime giudizi personali e processualmente irrilevanti sulla donna che ha massacrato e accoltellato a morte.Quale altro senso può avere un audio del genere se non quella di stuzzicare l’immonda morbosità di qualcuno che vuole sentire che voce ha un assassino e un femminicida, cercare tracce di quello che farà, frammenti del mostro? Per di più su un passaggio che non dimostra nulla di nulla e che, diciamoci la verità, avrebbe potuto pronunciare chiunque.Sono ben altri i (tantissimi) indizi che dimostrano la maniacale possessività di quell’uomo, senza bisogno di aggiungerne (o, peggio, inventarne) di nuovi.Per quanto mi sforzi, continuo a credere che Gino Cecchettin, la sorella Elena e tutta la famiglia, dopo il necessario, sacrosanto, rumore, meritino adesso di essere lasciati in pace in attesa dell’unica verità che speriamo di poter raccontare senza imbarazzi e ad alta voce: quella processuale.Il resto è voyeurismo gratuito e oscena morbosità.



17.7.23

Apprezzamenti osceni sulle atlete e commenti razzisti: il caso dei telecronisti Rai al mondiale di tuffi.

E'  vero che  in tutti noi ( sottoscritto compreso ) a prescindere : dal livello d'istruzione e formazione culturale è presente un maschio alfa cioè propenso a simili battute . Ma la maggioranza sa quando e come dirle . Ma soprattutto se si è , come il caso di uno di questi giornalisti ( o pseudo tali ) , già stati cazziati ed ha subito provvedimenti disciplinari , si cerca di non essere recidivi .E se lo si è s'inventano scuse migliori o si stata zitti si fa più bella figura visto che la gente dimentica in fretta . cosi gli si da un pretesto per ricordare e continuare a parlarene ed a straparlarne. .... Da uomo che lotta e cerca di tnere a freno il suo maschio alfa non riesco a dire altro ed preferisco lasciare la parola a chi è più avanti me in tale processo di liberazione .

da
22 m 

Peggio dei “telecronisti” Rai dei tuffi che pensano di essere al bar sono le centinaia, migliaia di commenti che li stanno difendendo sui social e addirittura li incensano in nome di un presunta e inesistente censura del politicamente corretto. Non esiste alcuna libertà di vomitare frasi sessiste (“Le donne a letto sono tutte uguali”), becerate maschiliste (“Gli uomini devono studiare sette note, le donne solo tre: Sì La Do”), razzismo nei confronti dei cinesi, bodyshaming (“Le olandesi sono grosse”). Il tutto dopo vari precedenti di uno dei due (mai sanzionati) e addirittura gli auguri a Hitler in occasione dell’anniversario della nascita. Ma chi l’avrebbe mai detto??La buona notizia è che entrambi sono già stati sospesi e torneranno a casa.La cattiva è che ci sia voluto tutto questo tempo.La pessima è che, per questo, sono già diventati martiri ed eroi.Prima Facci, poi Insegno, ora questi. Ma, di preciso, cosa abbiamo fatto per meritare un Servizio pubblico così indecente?

2.6.23

le lacrime ipocrite dei vicini di giulia Tramontano. La 29enne, al settimo mese di gravidanza, è stata uccisa a coltellate

  LEGGI 


 tra i tanti bla  .... bla  ...   sull'ennessimo cas fmminicido  ,  reso ancora  più brutale   per  il fatto che      fosse  al 7 mese di gravidanza  , c'è  anche ipocrisia  da  parte   dei vicini    di  casa  o di condominio 


nessuno vede o sente niente stranamente però a piangere ed arrabbiarsi soprattutto  davanti a media   vere    video   sotto     sono buoni . Avrebbero fatto meglio a stare in silenzio come hanno fatto mentre la uccideva e gridava aiuto


consiglio anche  se  è  come dare  le perle  ai porci  


"Sopravvissute" è un libro potente.
Doloroso e coraggiosissimo.
Pagine che restituiscono voce e dignità alle donne vittime di violenza.
Pagine di vita che scorrono nei loro racconti senza mediazione.
Resti dentro le loro storie.
Anzi, sono loro e le loro storie che restano dentro di noi.
Percepisci cosa accade nel tempo che passa dal riconoscimento della violenza alla denuncia.
Fra le difficoltà di "dare un nome alle cose" e trovare chi sa ascoltare "quelle" cose.
Passando dalla paura ai sensi di colpa, fra insicurezza e vergogna, fra dolore e disperazione, fra rassegnazione e fiducia, dalla rabbia alla libertà.
Leggi e ti arrabbi con loro scorrendo le pagine di questo libro.
Amiche, sorelle, vicine di casa.
Sconosciute che riconosci.
Leggi e provi sollievo per loro sapendo che sono sopravvissute.
Leggi e sai che per quanto possa sembrare difficile, a volte irreversibile, è possibile uscirne.
Che non si è sole.
Che capita e può capitare a chiunque, ovunque senza nessuna distinzione di sorta.
Grazie a Milena Meo e alle autrici Flaminia Saccà e Rosalba Belmonte.

27.12.22

IL silenzio non sempre è indifferenza anzi è d'obbligo ( o almeno dovrebbe ) per una tragedia così grande come un suicidio

opera  di   Cecilia  Cosci  
 


Di cosa  stiamo parlando 

per i miei post sulla tragedia di un suicidio  avvenuto  nel mio paese   alla  vigilia  di natale 
 sia sul blog sia su fb da cui post rimosso vista la shit storm meritata come noterete dal secondo commento riportato sotto , con critiche cattive fatte in privato e per giunta codarde perché come le capre che anziché dirti la loro mettono like alla critica principale come le pecore . Ma per fortuna la maggior parte dei commenti erano si duri ma senza perdere la tenerezza . Infatti gli ho salvati ed  li  trovate  sotto  



Efisio Coni


Ti rispondo come vicario Urbano di questa città. Non si tratta di indifferenza, ma di rispetto per una scelta, non comprensibile e non condivisibile in nessun caso. C’è chi scrive per avere dei likes e per fare sfoggio di emozioni che dopo poco sono sfumate. Non si cavalca l’onda, ma si naviga in cerca di una meta. Assieme a questa defunta in questi giorni stiamo accompagnando purtroppo tante altre persone, per tutte la nostra preghiera. Ti pregherei, se ci fosse qualcosa da aggiungere di scendere dalla piazza digitale e di venire a parlarne. Con cordialità ti auguro buon proseguimento
16
  • Mi piace
  • Rispondi
  • 4 h
  • Giuseppe Scano
    Efisio Coni ok . la mia era solo un osservazione visto che credo che il silenzio sia uguale a indifferenza . e quuindi mi ha lasciato perplesso i fatto cosi attenti non avevate riportato neppure un post su tale fatto . E non credo che riportare la notizia senza alltro aggiungere perchè giustamente come dite voi rispetto per una scelta, non comprensibile e non condivisibile in nessun caso.
    • Mi piace
    • Rispondi
    • 4 h
  • Efisio Coni
    Giuseppe Scano non sempre il silenzio è indifferenza, anzi, talvolta è anche rispetto. Nella nostra amata città dobbiamo iniziare ad essere più reali . I social ci stanno privando della nostra umanità. Pensa a quanta gente fa delle cose solo per postarla nelle storie. Vogliamoci bene, è una esigenza.

    Anna Paola Aisoni
    Giuseppe Scano a Tempio non ci sono stati eventi in quelle tristi giornate. Confermo quanto detto da don Efisio Coni , il silenzio è d'obbligo per una tragedia così grande. Lascia perdere fb....almeno questa volta.

Lo so è vero me lo dice anche mio padre mia madre ( se solo  gli avessi  ascoltato  non passivamente   e  seguito  i loro  consigli   anziché  che aspettare  che me  lo  dicessero  gli altri  chi mi  vuole  bene    e  chi  mi  stima  )  avrei  evitato    grossi  guai   e  figure    di 💩 e altre    guai  . Allora  che   ho ritornato   e ripotato a  casa  :  gioie  e dolori  ,   il dolce  e l'amaro [ cit   cinematografica  ]  ,  adesso   riuscire   e affrontare  questo mio  problema    di non tenermi     tutti den tro    e  voler  dire  sempre  tutto    anziché  trovare  un  equilibrio o  una mediazione    fra  decidere  quando  è  tabù e   quando    parlarne    . Lo  so    che  sarà  difficile    da  mettere    in  pratica   essendo  fin  dalla   tenera  infanzia  ecco   perchè  ho  pochi amici    veri   abituato    a   alla  vecchia    scuola  cioè   aportare  tutti  fuori  e   a  non tenermi  nient e dentro    .  Ma  come     ,  si dice    un famoso detto  “Ogni Avventura Comincia Sempre Con Il Primo Passo o meglio   anche  Un lungo cammino, inizia sempre con un piccolo passo.   Vi lascio  con   questa  mia  colonna  sonora  

  colonna    sonora 
ovunque proteggi live -Vinicio Capossela
Let It Be - Norah Jones (Live At The Empire State Building)
lascia  - Gian Maria  Testa 

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...