partendo dall 'horror club di Dyla Dog n 471
Una finestra Sull'abisso (
SOGGETTO\SCENEGGIATURA
Giovanni Eccher DISEGNI
Luigi Siniscalchi ) mi chiedo spinto da tale aricolo in un opuscolo \ rivista mi pare
Svegliatevi dei testimoni di Geova lasciato in bottega cosa voglia dire la parola speranza cercando ovviamente d'anda re olttre il classico significato e se La speranza è sempre e solo una pia illusione, un modo per rifugiarsi in qualcosa di irreale? Oppure ci sono valide ragioni per considerare la speranza qualcosa di più, uno stato d’animo di cui tutti abbiamo bisogno per godere di buona salute e felicità, che ha una solida base e che porta benefìci concreti?
Infatti ho provato ad analizzare il termine sia in senso religoso sia in senso laico .
In senso religioso in particolare nel Cristianesimo, il concetto di speranza acquisisce una dimensione completamente diversa e più profonda, fondata sulla fede e sulle promesse divine.
🕊️ La Speranza come Virtù Teologale
Nella teologia cattolica e in gran parte del Cristianesimo, la speranza è considerata una delle tre Virtù Teologali (insieme a Fede e Carità/Amore).
La speranza è la virtù teologale mediante la quale desideriamo il Regno dei Cieli e la Vita Eterna come nostra felicità, confidando nelle promesse di Cristo e appoggiandoci non sulle nostre forze, ma sull'aiuto della grazia dello Spirito Santo. (Parafrasi del Catechismo della Chiesa Cattolica)
Elementi Chiave del Concetto Religioso Oggetto (Il Fine Ultimo): Non è un bene terreno, un successo personale o un miglioramento sociale (anche se questi non sono esclusi), ma è primariamente la Salvezza e la Vita Eterna (il Paradiso o il Regno di Dio). È l'attesa certa del compimento delle promesse divine.
Fondamento (La Certezza): A differenza della speranza laica che implica una possibilità ("spero che succeda"), la speranza religiosa (cristiana) implica una certezza o una fiducia incrollabile. Non è basata sulla nostra capacità, ma sulla fedeltà di Dio e sul fatto storico della Resurrezione di Cristo, che è la garanzia che le promesse si realizzeranno.
Un noto paragone è che non si spera che il sole sorga domani (è probabile), ma lo si attende con certezza. La speranza cristiana è attesa di qualcosa che è già stato compiuto in Cristo.
Fonte (Dono Divino): È considerata un dono di Dio (una grazia infusa) che eleva le capacità umane. Non è solo un'inclinazione naturale.
Dinamismo (La Perseveranza): Anche qui, non è passività. La speranza spinge il credente alla pazienza e alla perseveranza ($hypomonē$ in greco), cioè a "tener duro" e a operare il bene (la carità) in questo mondo in attesa del compimento finale.
In sintesi, mentre la speranza laica è la fiducia nelle forze umane e nelle possibilità di questo mondo, la speranza religiosa è la fiducia assoluta nelle promesse di Dio, orientata primariamente al destino eterno dell'anima.
Ma basandosi sul principio di tesi e antitesi ho voluto analizzarla anche dal punto di vista Laico
La speranza, spogliata della sua dimensione religiosa o trascendente, smette di essere un'attesa passiva di un intervento divino e si trasforma in qualcosa di molto più terreno, attivo e umano. Infatti In senso laico, la speranza non è la garanzia che "tutto andrà bene", ma la convinzione che le nostre azioni abbiano un senso. È una forza pragmatica.
Ecco un'analisi di cosa significa sperare in un contesto puramente laico:
1. La Speranza come "Azione" (Agire Propositivo)
Mentre la speranza religiosa può talvolta scivolare nel fatalismo ("Dio provvederà"), la speranza laica è intrinsecamente legata all'agire.
È la capacità di immaginare un futuro diverso dal presente e lavorare attivamente per costruirlo.
È il motore della scienza, della politica progressista e dell'attivismo. Chi lotta contro il cambiamento climatico o cerca una cura per una malattia lo fa mosso da una speranza laica: la fiducia nelle capacità umane di risolvere problemi.
2. La Distinzione tra Ottimismo e Speranza
Questa è una distinzione cruciale, spesso evidenziata dal filosofo e statista Václav Havel.
L'ottimismo è la convinzione che le cose andranno bene (spesso basata su un calcolo delle probabilità o un'illusione).
La speranza, invece, è uno stato della mente e dello spirito. Secondo Havel:
"La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che qualcosa abbia un senso, indipendentemente da come andrà a finire." In senso laico, si spera non perché il successo è garantito, ma perché l'impegno verso quell'obiettivo è la cosa giusta da fare.
3. Il "Principio Speranza" (Ernst Bloch)
Il filosofo tedesco Ernst Bloch ha definito la speranza come un "sogno in avanti" (docta spes).
Per Bloch, l'essere umano è caratterizzato dal "Non-Ancora". Non siamo mai completi; siamo sempre in divenire.
La speranza laica è l'apertura verso il possibile, la ribellione contro lo status quo. È rifiutare di accettare che il mondo così com'è sia l'unico mondo possibile.
4. Una Risposta alla "Casualità"
Senza una Provvidenza divina che ordina il cosmo, il mondo laico può sembrare dominato dal caso o dal caos.
In questo contesto, la speranza è lo strumento psicologico che ci permette di tollerare l'incertezza.
È una forma di resilienza cognitiva: di fronte all'imprevedibilità della vita, la speranza laica è la scelta di investire nel futuro nonostante l'assenza di garanzie assolute.
5. La Dimensione Collettiva
La speranza laica è raramente un atto solitario; è spesso un progetto sociale.Si fonda sulla solidarietà tra esseri umani.
Si basa sulla fiducia che, unendo le forze, l'umanità possa correggere le ingiustizie. La democrazia stessa è un esercizio di speranza laica istituzionalizzata: la scommessa che possiamo governarci meglio insieme che da soli.
In sintesi
La speranza laica è l'accettazione del rischio della vita. È guardare in faccia la realtà, con tutte le sue difficoltà e la sua mancanza di un "copione" prestabilito, e decidere comunque di piantare un albero, scrivere un libro, o crescere un figlio.
Non è un anestetico contro il dolore del presente, ma uno stimolo a trasformarlo.
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