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13.10.22

In abito da sposa al cimitero per rendere omaggio al papà morto

  la  storia  di queste  due spose   che decidono  prima di celebrare il loro matrimonio  di rendere  omaggio ai  loro padri   Descrive benissimo  miei lutti parentali e di amici fraterni avuti tra la primavera  e l'inizio  autunno di quest'anno  e  tutto il periodo   adesso un po'  più calmo  (  sono arrivato  quasi  all'arcobaleno )   della triologia  sulla  malinconia   ed  i post ad essa  collegati   . Prima  di lasciarvi  ad  essa   devo fare   chiarire  una  cosa   non si  tratta    di  un  elogio  del patriarcato   ma il  ricordare   un genitore \ un punto di riferimento  , il padre  in  questo  caso  , che non c'è più.  Infatti  leggendo e  storie  sotto  riportate  , sono convinto che esse  avrebbero fatto la stessa  cosa     se  ad essere  morti   fossero le  loro madri .   Adesso basta  con il  pistolotto   e veniamo  alle  storie d  di   Alessia e  Gianna


  fonte    fanpage Napoli  

La giovane sposa va al cimitero per rendere omaggio alla tomba del papà pochi minuti prima di convolare a nozze. La fotografa del matrimonio scatta una immagine che inevitabilmente diventa oggetto di affettuosi commenti e commozione. Il padre della sposa riveste uno dei ruoli più particolari in quella grande macchina organizzativa e turbinìo di emozioni rappresentato da un matrimonio. Nell'unione tra due persone che si amano spesso i genitori sono gli specchi dentro i quali gli sposi si guardano. E ci sono delle situazioni in cui la presenza di uno o di entrambi i genitori genera enorme commozione anche tra gli invitati.  Quando il papà o la mamma non ci sono più spesso gli sposi affidano ad un ricordo, ad un simbolo, la loro presenza durante il matrimonio.




A Mugnano, popoloso centro a Nord di Napoli, Alessia, in quello che spesso viene definito «il giorno più bello» ha deciso di fare una deviazione prima di andare in chiesa e convolare a nozze. Si è recata nel cimitero del paese e si è fermata a rendere omaggio e saluto al papà scomparso.  La fotografa, Angelica Casaccia, ha deciso con molto tatto ma anche con estremo tempismo, di scattare una foto.Su un frequentatissimo gruppo Facebook di Mugnano, la fotografa racconta :La foto che mai e poi mai avrei pensato di fare. Una sposa al cimitero. Ho riflettuto un po’ se pubblicare o meno questa foto: come la vedranno? La capiranno? Troppo personale? Alessia è speciale, una di quelle persone che nonostante le difficoltà incontrate durante il suo cammino, è grata alla vita! È una donna che ringrazia, ringrazia tanto ed è riconoscente alle persone che ama, alle persone che sono presenti, ed essere riconoscenti purtroppo è una prerogativa per pochi. Probabilmente queste sono le caratteristiche che mi hanno colpito di più in lei. Ieri Alessia mi ha mandato un vocale, dicendomi che il suo desiderio più grande prima di andare in chiesa era quello di passare al cimitero a salutare il papà. “Angelica possiamo?!” “Possiamo? Sei la sposa, è il tuo giorno andiamo dove vuoi. ”Ha continuato a ringraziarmi tutta la giornata e a scusarsi se “per caso in qualche modo mi ha fatto perdere tempo”. Faccio il lavoro più bello del mondo, mi impegno tanto per lasciare qualcosa alle persone, ma probabilmente non vi accorgete di quanto siate voi a lasciare qualcosa a me. Entrando in quel cimitero stamattina mi sono resa conto di quanto “sono piccola” ma soprattutto di quanto sono fortunata. Mi si è stretto il petto e avuto un nodo in gola. Quando entri nelle case delle persone diventi parte di un qualcosa questi aprono i loro sentimenti a te e ti raccontano le loro storie e credetemi quando vi dico che è un privilegio.

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Dalla Finlandia, dove vive, ha deciso di sposarsi nella sua Ischia, dove è cresciuta: Gianna, nel giorno delle nozze, prime del sì ha voluto però farsi immortalare al cimitero sulla tomba del padre.

Ha voluto, in qualche modo, che al suo matrimonio fosse presente anche il padre, nonostante questi sia morto circa 10 anni fa: così, in abito da sposa, nel giorno delle nozze, si è fatta immortalare sulla tomba del papà, sulla quale si è recata a rendere omaggio. La storia, e lo scatto, molto commoventi, arrivano dall'isola di Ischia, dove Gianna, la sposa, ha deciso di convolare a nozze, nonostante lei e suo marito – anch'egli partenopeo – vivano ormai in Finlandia da qualche anno: la donna ha voluto fermamente fare ritorno sull'isola dove è cresciuta per convolare a nozze, per avere vicino a lei gli affetti più cari e, in qualche modo, anche il padre, morto quando Gianna, che ora ha 28 anni, ne aveva solo 19.

Con l'abito bianco e il bouquet tra le mani, la neo sposa si è fatta immortalare mentre rende omaggio alla tomba del padre. Lo scatto (realizzato dal fotografo Luca D'Ambra) è stato pubblicato dalla stessa Gianna su Instagram; la donna, come didascalia, ha scritto una sorta di lettera al padre: Quando ho camminato verso quell’altare tu non c’eri al mio fianco. Non c’eri quando ho conosciuto l’uomo che oggi è mio marito, quando ci siamo fidanzati, non ci sei stato quando abbiamo litigato. Non hai avuto la possibilità di conoscere questo meraviglioso uomo che amo così tanto, non potrai conoscere i nostri figli che, se Dio vorrà, forse un giorno ci saranno. Ma non c’è stato neanche un momento in cui io abbia pensato che tu non ci saresti stato per me, se ti fosse stato concesso più tempo qui con noi. Non c’è stato neanche un attimo in cui io abbia creduto che tu non saresti fiero di me, che non ameresti alla follia la tua nipotina, che non avrei potuto chiamarti e chiederti di sistemare qualsiasi cosa io abbia combinato. Quando ho camminato verso quell’altare io ti portavo con me, non solo come una foto nel ciondolo appeso al bouquet, ma soprattutto nel mio cuore, nella forma dei mille ricordi bellissimi che ho di te  Sono sempre di più le spose, che hanno perso affetti cari, che nel giorno delle nozze decidono di recarsi, in abito bianco, al cimitero per rendere omaggio a genitori e parenti in generale che non ci sono più

31.10.20

Nel Regno Unito ( e chi sa nel resto del mondo ) oltre 12 milioni di zucche finiscono nella spazzatura dopo i festeggiamenti di Halloween perché molte persone non sanno che sono commestibili.

se proprio non pote fare a meno di festeggiare l'halloween Usa anzichè quello nostrano facciamolo in maniera equa e solidale ecco i consigli dell'articolo  di  https://www.lifegate.it/mangiate-le-zucche-di-halloween-lappello-inglese-contro-lo-spreco riportato sotto 

Cosa c’è di più spaventoso di streghe, fantasmi e demoni ad Halloween ? Secondo l’associazione ambientalista Hubbub a fare davvero paura sono le 18.000 tonnellate di zucche ancora commestibili che finiscono nel l’immondizia ogni anno in occasione di questa festa.



Un’indagine condotta da Hubbub e Knorr ha infatti scoperto che il 40% dei consumatori del Regno Unito acquisterà zucche da intagliare in occasione di Halloween, ma il 60% di loro non riutilizzerà le zucche dopo i festeggiamenti.


Si stima che, solo nel Regno Unito, oltre 8 milioni di zucche finiranno nella spazzatura dopo Halloween. Un vero e proprio spreco alimentare, poiché le zucche intagliate sono ancora commestibili e possono essere utilizzate per preparare gustose ricette come queste:


Anche i semi di zucca che finiscono normalmente nell’immondizia possono essere consumati. Basta lavarli e asciugarli e dopodiché possono essere tostati e sgranocchiati come spuntino, oppure aggiunti alle insalate e alle zuppe.
La polpa e i semi di zucca si possono utilizzare anche per realizzare prodotti di bellezza: dai semi di  zucca tritati si ricava un latte, commestibile, che può essere impiegato anche come struccante, mentre la polpa si può usare per preparare maschere per il viso.
Per combattere lo spreco di zucche durante Halloween, Hubbub ha lanciato nel 2014 la campagna Pumpkin Rescue che negli anni ha ottenuto sempre più successo. 
Alla campagna Pumpkin Rescue aderiscono ogni anno numerose organizzazioni, associazioni, aziende e singoli cittadini che si impegnano attraverso eventi e iniziative per diffondere un semplice messaggio: dopo Halloween, non buttate le vostre zucche, ma mangiatele o riutilizzatele.
Finora Pumpkin Rescue ha portato alla realizzazione di ben 239 eventi in tutto il mondo, a cui hanno partecipato 18.600 persone. Milioni di persone sono state raggiunte per merito della stampa e dei Social Network grazie all’hashtag #PumpkinRescue. Questo ha permesso di salvare 17.500 zucche dalla spazzatura.

Leggi anche:
i miei precedenti post  

30.10.20

ma la chiesa invece di limitarsi a condannare Halloween cosa propone contro tale americanata omologante e standardizzante ?

sfoglio  la pagina   fb dell'unione  sarda  e   trovo    tale  articolo 

 Oggi alle 12:45, aggiornato oggi alle 12:53

Halloween, l'allarme degli esorcisti: "C'è chi festeggia pro satana"
"L'evento non è innocuo o commerciale, ma porta le persone che lo festeggiano a un'introduzione all'esoterismo e all'occultismo"

(foto www.pixabay.com)


"In questi giorni diversi soggetti stanno reclutando le future vittime della notte di Halloween o i futuri adepti delle sette. La cosa più scioccante che avviene nella notte del 31 ottobre e che nessuno racconta è che qualcuno sparirà, non si vedrà più e nessuno ne darà notizia. Chi festeggia Halloween in questi termini non è un soggetto innocuo ma qualcuno che adora Satana, perché si parla di compleanno di Satana".
A lanciare l'allarme sulla festa di Halloween è l'esorcista fra' Paolo Carlin, frate cappuccino, coordinatore nazionale e portavoce dell'Associazione Internazionale degli Esorcisti. Lo ha fatto nel corso della presentazione a Roma del libro "Il mio nome è Satana - Storie di esocismi dal Vaticano a Medjugorje" (Edizioni San Paolo) del vaticanista Fabio Marchese Ragona.
ESOTERISMO E OCCULTISMO - L'esorcista Carlin ha precisato che "Halloween così come si presenta può sembrare un evento innocuo o commerciale, di fatto è un evento che porta le persone che lo festeggiano a un'introduzione a ciò che è l'esoterismo e l'occultismo. Certamente non è una festa cristiana", ha aggiunto il francescano, "qualcuno vuole occultare la festa di tutti i Santi, che si festeggia appunto l'1 novembre, e proporre Halloween, ed è una cosa che va avanti da alcuni anni. Educare i bambini alla morte, alla paura, alle maschere dei vampiri, dei teschi e degli zombie non è un'educazione alla vita. Sarebbe bello invece, anziché studiare la festa delle streghe e dei fantasmi, studiare i Santi e fare le maschere dei Santi".  .....  continua  qui sul sito

Ciò, oltre  alla  domanda  espressa nel titolo  ,  mi porta  a domandarmi   1)  ma allora  perchè non ho   (  magari  ce  ne sono  ) mai sentito i cattolici e  cristiani  ed  loro esponenti  religiosi   Usa opporsi  e fare  crociate  eppure  li  Halloween  è più  diffusa  ed  radicata    che  da  Noi  ?   2)  come mai  la  chiesa  di  Roma  ... il Vaticano  e quindi il papa  non ha   mai  condannato  , che io ricordi  ed ho letto  per  l'esame  di storia  delle tradizioni popolari  ,  con tale  vemenza   come  fa  con H  le  tradizioni funebri \  mortuarie simili  a  H     sempre  presenti  in Italia   (  specie   nel Meridione  vedere   url   del  post  precedente     di cui  trovate  l'url     fra   leggi anche  a  fine  post  )    fino a  gli anni  1960\70  e che  ancora  resistono    e vengono riscoperte  in contrapposizione   all'omologante  e  standardizzato    H  Usa   

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...