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10.2.25

se proprio vogliamo una menoria condivisa sul 10 febbraio \ giorno del ricordo ricordiamo quello che è stato a 360 gradi non solo quello che ci fa comodo

 Oggi   10 febbraio   giorno del ricordo     si celebra giustamente  le foibe  e  l'esodo   \  sradicamento     delle  polazioni italiane   o  miste   vista  la  situazione  tipica  di confini come  quelli    dove   convivevano  tra  alti e bassi    e si mescolavano \  contaminavano  etnie   diverse    fino all'esplodere   \  all'esacerbarsi    ne  nazionalismi ed  arrivare    alle brutture    delle  pulizia   etnica  . Ma   che altro dire   su  tali eventi    che  non sia  già stato detto  o  scritto   ,  che  non sia  solo retorica   nazionalista  \  patriottarda ?  Io nel mio  piccolo  posso   solo   ripetere  quanto  già  detto , da  quando  ho messo   su  il  blog  (  prima  con  splinder  poi  con  blogger )   ed in  particolare    in quest'ultimo post   scritto  di  qualche  fa   ,  quello  che da  fastidio    a  coloro  che vogliono    celebrando tali eventi   a senso  unico   e  solo  in  parte  ,  sminuendo  e  accusando   chi  fa  il  contrario   di negazionismo  \    giustificazionismo    oscurando il resto     delle  vicende 
Quindi  posso  lottare  finchè    sia  ricordato     tutto  la  pulizia  etnica   e  l'italianizzazione     forzata   e  la  cancellazione    etnica    e  le  brutalità  con i  nazisti   


 non  solo     i  crimini    del  foibe  e    del regime  di  Tito .Per  e  per  parafrasare  la  mia  patria  di Sabina  Guzzanti ( qui il testo  integrale  )   le vele al vento del mio pensiero al finche' quel vento resisterà'  e   soffierà  ancora  (   canzone   di  Pierangelo  Bertoli )   lottare  affinché   non si  speculi  con  la  scusa  di  trovare  una  memoria  condivisa  su  tali  vicende   cosi   dolorose e  "  divisive  " e   ancora   per  la politica  della  guerra  fredda   \  congiura  del silenzio  e    degli italiani  brava  gente   (  url  )   . Ma  sopraqttutto  non   siano   ogetto   propagandistico   e usato   cone  speculazione  politica  contro  gli  avversari ( destra )  e  negazionista     e  giustificazionista    con distruzione   e deturpamento  di  monumenti  e sacrari   con vergognose  scritte  





  Quindi   ho  già  detto   tutto  quello  che dovevo  dire  .   Che  altro  aggiungere    quindi ?    se  non  



oppure    visto  che  zitto non  riesco  a stare     segnalando  ( è  dell'anno  scorso ma  l'ho  scoperto  solo  oggi  )    un ottimo lavoro letterario e musicale  scevro     quasi  del tutto  dalla  retorica  patriottarda  e  nazionalista  ma  carico  di  nostalgia     esodo   



di Chiara  atzeni   qui la  sua  pagina   facebook  o  con  una  bellissima  testimonianza   da  sinistra   perché    l'esodo e lo sradicamento     da quelle    terre    riguarda  tutti e  non guarda  in faccia  nessuno

  da  

  • Il Fatto Quotidiano
  • » Adriano Sansa


  • Foibe, la memoria sia almeno giusta: tutto va ricordato e nulla giustificato

    Sono nato a Pola; il nonno era medico a Dignano: morì d’infarto in quei giorni tremendi. Fummo costretti dalle minacce e dal terrore di Tito a lasciare la nostra terra. Passammo tempi di angustie. Poi i miei genitori ricominciarono, senza troppi lamenti. Si riunivano con altri esuli ogni anno a cantare il “Va pensiero”. Ma ancora dopo decenni altri profughi meno fortunati vivevano in squallide caserme fra corde tese a separare con qualche coperta le famiglie.

    Al principio l’italia non fu sempre generosa. Il Partito comunista subiva l’egemonia sovietica, simpatizzava per Tito; gli esuli furono stoltamente chiamati fascisti, talvolta insultati e molestati. Paradossalmente il fascistume seguace del corresponsabile del loro dramma fece mostra di difenderli. Per molti anni non si parlò onestamente della tragedia istriana e dalmata.

    Tuttora, nonostante il Giorno del ricordo, e anzi proprio in questa occasione, certe analisi sono inquinate dall’ideologia. I crimini del fascismo, la persecuzione della popolazione slava richiedono giustamente una memoria e possono spiegare in parte la ferocia dei titini, le foibe, la sostituzione etnica che ne seguì. Ma non le giustificano. Gli eventi pur connessi della storia esigono uno ad uno un giudizio. Gli istriani patirono tremende crudeltà, violenze, sevizie di ogni sorta.

    Le ultime parole di mia madre furono “perché devo morir cussi’ lontan?”. Nata a Lussino, cresciuta tra Trieste e Pola, aveva insegnato nella minuscola isola di Unie. Per tanti esuli il Giorno del ricordo arriva tardi: che sia almeno giusto.


    buona celebrazione a  tutti\e 


    27.12.13

    Il carabiniere del Pci che salvò Emilio Lussu


    In Sardegna. Per punizione. Colpa di un ritardo dopo una libera uscita. Giovanni Chabert, sottufficiale dei Carabinieri reali, fu spedito ad Armungia nel '17 con una missione ufficiale e un'altra più riservata: inaugurare la caserma in quel paese del Gerrei e controllare un intellettuale che aveva fatto parlare di sé, Emilio Lussu. Arrivò da solo in sella a una bici, requisì una stalla, la elevò al rango di sede dell'Arma e si accorse che lì l'italiano era lingua straniera. Riuscì a ricevere a stento la prima denuncia: mi è sparito un paiolo di rame, forse me l'hanno rubato i Lussu . Niente male come battesimo: una perquisizione nella casa della famiglia più in vista di Armungia.Chabert non trovò la preziosa pentola, era una calunnia. Il suo sguardo incrociò quello di Maria, vedova del fratello di Emilio Lussu, Peppino, morto di tisi in un campo di prigionia. Fu amore. Il maresciallo che doveva controllare il fondatore del Psd'Az ne divenne parente, amico, complice: gli fece persino arrivare denaro durante la latitanza parigina.Questa storia d'amore e politica non compare sui libri di storia. Fa bella mostra nei ricordi di una famiglia che ancora oggi ha una casa in pietra ad Armungia. Sì, proprio quella costruita dal maresciallo piemontese che arrivò nel Gerrei per punizione e ci rimase per sempre. Così benvoluto che alla caduta del fascismo fu nominato sindaco pro tempore in quota Partito comunista.

    30.6.09

    Analisi Errate e sogni inconfessabili

    Occupati come sono a cercare di capire in che modo il cavaliere saprà uscire dal Trappolone abilmente teso, se non attraverso l’ipotesi del “Governissimo”, i “sinistri” rischiano di non comprendere – ancora una volta - come il  mondo stia letteralmente cambiando. Non si comprende, per esempio, che il comunismo è ormai un‘ideologia archiviata dalla storia. Nulla ormai potrà risuscitare Marx, Lenin, o Mao Tse Tung, nemmeno la recessione economica già in atto. Per questo motivo l’iniziativa di riunire le forze di sinistra e libertà con il Partito Radicale appare una cosa sensata oltre che auspicabile. La gente non ha nessuna voglia di rinunciare alla ricchezza, alla popolarità, al desiderio di possedere cose belle in numero sempre crescente. Persino chi fa il cameriere sogna di vincere un terno al lotto e cambiare la sua vita in modo veramente radicale. Il sogno inconfessato della sinistra radicale è appunto questo: capovolgere le parti e passare dalla parte dei vincenti. Tutto qui. Chiunque abbia raggiunto livelli di prestigio sociale alti, difficilmente saprà rinunciarvi in nome dell’equa redistribuzione delle ricchezze (Bertinotti docet). Persino i migranti, che hanno cominciato come camerieri o “vu cumprà”, sognano di diventare proprietari di liberi esercizi. La dissoluzione della proprietà privata fondata sul lavoro personale è inattuabile in tempi come questi, oltre ad essere fallimentare sotto il profilo economico. Così pure la socializzazione dei mezzi di produzione che in parte fu fatta propria persino dal fascismo. Nessuno pensa ad una cooperativa di camerieri che diventano gestori di un ristorante. Insomma è l’ego la molla più forte, la molla che li fa scattare in piedi la mattina presto, non il desiderio di solidarietà che alberga in poche anime elette.Questo sentimento, moralmente elevato, deve essere lasciato alla libertà dei singoli, non imposto per legge o, peggio, reso cogente attraverso l’uso della violenza.

    emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

    Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...