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A uccidere non è più il virus ma il nostro modo di gestirlo ha ragione stefano feltri d il domani

 Stefano feltri  ha  ragione  , facendo cosi  non ne  usciremo  mai   e  in tanto  la  gente  continuerà  a morire  ed  le attività a chiudere  . Molti  mi diranno allora  come fare  ? semplice    : 1)   coordinamento  nazionale o  al limite regionale   mettere  da  parte  i loro localismi e campanilismi  ., 2)  vaccinare  tutti  indistintamente   ad esempio  se   quel  giorno     dedicato a  gli  80  anni si presenta  un 25   enne  vaccinare    anche lui  .  cioè  quel giorno  ci sono  100 dosi    e fra i 100 si presenta  anche un  25  enne vaccinare  anche lui    concordo  con  l'editoriale di Stefano Feltri  31 marzo 2021 A uccidere non è più il virus ma  il nostro modo di gestirlo Quando si leggono questi numeri, bisogna fermarsi a riflettere un attimo: 529 morti in un giorno. E non fanno neanche più notizia, perché siamo troppo presi a discutere del successo politico delle destre che sono riuscite a far inserire nel prossimo decreto legge misure per accelerare le riaperture, o

Un matto? Forse. Sicuramente Carlo Torrighelli è stato un anticipatore. Degli writer urbani,

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  mia   colonna  sonora  Non è tempo per noi_Ligabue (testo) il matto - modena city ramblers Giorgio Gaber - C'è solo la strada Rino Gaetano - I miei sogni d'anarchia per chi volesse approfondire ( anche se credo che questo articolo sia più che sufficiente ) trova qui trova qui qualcos'altro    : https://it.wikipedia.org/wiki/C.T._(writer) A chi mi accusa d'essere complottista e di vedere , infatti mi chiamano l'ispettore scanu per via di questa parodia fattami 20 anni fa  misteri e complotti ovunque  Sappia che matti sono quelli che vedono lontano ed anticipano gli altri . Ecco la storia di Carlo Torrighelli (  Laveno ,  1909  –  Milano ,  4 novembre   1983   )  è stato un anticipatore. Degli writer urbani, con le sue scritte e la sua grafia inconfondibile.  Ringrazio    Daniele De Luca   e   lo staff    del bellissimo  e neo  nato   portale    giornalistico      estreme conseguenze per    aver  raccontato   la 

Un pezzo della nostra storia Una strada al professore Luongo, la strana Cassandra con i palloncini Indimenticabile volto di una città che non c’è più. I figli, ammoniva, hanno troppi soldi in tasca!

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  Grazie  tina galante https://www.facebook.com/tina.galante  e  https://www.facebook.com/dr.antfus   per  avermi  fatto apprendere da   http://www.orticalab.it/   questa news   Un pezzo della nostra storia Una strada al professore Luongo, la strana Cassandra con i palloncini Indimenticabile volto di una città che non c’è più. I figli, ammoniva, hanno troppi soldi in tasca! Staglianò - Nigro Mercoledì, 17 Ottobre 2012 Avellino è una piccola città, con i suoi pregi e i suoi difetti. Qualcuno non vede l’ora di fuggirne via, qualche altro, invece, non saprebbe farne a meno. Ed è giusto che sia così. Quello su cui, però, tutti devono per forza di cose concordare è che ha una sua storia, fatta di eventi, tradizioni, cultura e, soprattutto, uomini. Uomini come l’indimenticato, almeno per quelli che hanno più di vent’anni, professore Giovanni Luongo. Sì, proprio quel dolce anziano che se ne andava in giro esponendo cartelli e regalando palloncini colorati ai bambini. Un’ “