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La mafia di Casarano, in provincia di Lecce, esegue omicidi e attentati ma è la cronista pugliese Marilù Mastrogiovanni, a processo, a dover dimostrare che la mafia esiste

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colonna sonora   il matto - mcr Chi vede lontano  , o addirittura anticipa le cose  , viene  punito . Nonostante poi le  sue  inchieste   anticipatrici  confermino  la cosa   . E' il caso della  giornalista  pugliese  Marilù Mastrogiovanni  chè  è a processo per  aver  scoperchiato il vaso di pandora   sulla quarta mafia   ,  cioè la Sacra Corona Unita,  ben   prima    che  v'indagasse  la  magistratura  .   Infatti  Dopo l’ennesimo omicidio di mafia a Casarano (Le) in un parco giochi in pieno centro, tutto il Salento ha reagito alla morsa della sacra corona unita con una grande marcia per la legalità organizzata dal sindaco Ottavio De Nuzzo. Lo stesso che, insieme al suo predecessore e altri ex assessori, sta infliggendo un vero e proprio calvario giudiziario alla giornalista pugliese Marilù Mastrogiovanni, giornalista professionista, direttrice del giornale d’inchiesta www.iltaccoditalia.info   e   dal ricco curriculum che trovate qui :<< Profilo professionale

personaggi tipici , italiani di serie b , rabbia popolare ed altre storie

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La  prima    storia  mi ricorda   che mi ricorda la canzone " in Monti di Mola" di De andre . Con tale  termine   \  denominazione  in dialetto gallurese \ sardo corso , lingua in cui è cantato tutto il brano., s'intende    quelle  campagne     che  oggi    costituiscono  la   Costa Smeralda .   In essa si narra di un amore insano e impossibile tra un giovane uomo e un'asina bianca che si incontrano una mattina su questi monti. L'intero paese arriva persino ad organizzare il loro matrimonio, matrimonio che però non potrà essere realizzato, ma non per la differenza di specie quanto piuttosto per un problema legato alle pratiche burocratiche: secondo i documenti ufficiali i due risultano essere parenti stretti. E' scometto che se faber fosse ancora vivo , leggendo questa news , ci avrebbe fatto un pensierino per qualche canzone da   h ttp://iltirreno.gelocal.it/cecina/cronaca/2017/07/23 Sposa l’amore di una vita: ma lei è una... bistecca A Marina di Bi

IN PRINCIPIO ERA CHIARA di © Daniela Tuscano

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per  approfondire https://it.wikipedia.org/wiki/Chiara_Lubich C'è voluta una spaventosa scia di sangue perché ci guardassimo negli occhi, riscoprendoci fratelli e sorelle. Eppure, un tempo, eravamo amici. Un tempo in cui una cristiana, una donna, un'italiana di nome Chiara Lubich poteva salire su un minbar e proclamare la bellezza dell'unico Dio. Senza rinunciare a uno iota del Vangelo ma parlando una lingua universale. da  Wikipedia Forse perché il Padre Nostro - per usare la definizione d'un giovane intellettuale siriano - è una preghiera "neutra", plasmata su tutti; o forse perché tutti vogliamo la stessa cosa. Stare in pace. La vita è così breve e preziosa. Le donne lo sanno, perché da esse tutto origina. Sono le sentinelle che anticipano l'aurora. Insieme arrivano prima e insieme procedono. Se oggi papa Francesco può proclamare che non è la religione, ma il potere e il denaro a scatenare le guerre, lo si deve a quel princip

Un pezzo della nostra storia Una strada al professore Luongo, la strana Cassandra con i palloncini Indimenticabile volto di una città che non c’è più. I figli, ammoniva, hanno troppi soldi in tasca!

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  Grazie  tina galante https://www.facebook.com/tina.galante  e  https://www.facebook.com/dr.antfus   per  avermi  fatto apprendere da   http://www.orticalab.it/   questa news   Un pezzo della nostra storia Una strada al professore Luongo, la strana Cassandra con i palloncini Indimenticabile volto di una città che non c’è più. I figli, ammoniva, hanno troppi soldi in tasca! Staglianò - Nigro Mercoledì, 17 Ottobre 2012 Avellino è una piccola città, con i suoi pregi e i suoi difetti. Qualcuno non vede l’ora di fuggirne via, qualche altro, invece, non saprebbe farne a meno. Ed è giusto che sia così. Quello su cui, però, tutti devono per forza di cose concordare è che ha una sua storia, fatta di eventi, tradizioni, cultura e, soprattutto, uomini. Uomini come l’indimenticato, almeno per quelli che hanno più di vent’anni, professore Giovanni Luongo. Sì, proprio quel dolce anziano che se ne andava in giro esponendo cartelli e regalando palloncini colorati ai bambini. Un’ “