non esiste la storia muta . per quanto le diano fuoco . per quanto la frantumini , per quanto la falsifichino , la storia umana si rifiuta di tacere
Eduardo Galeano
per chi volesse farsi un ulteriore idea ecco alcune delle recensioni ottenute
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
non esiste la storia muta . per quanto le diano fuoco . per quanto la frantumini , per quanto la falsifichino , la storia umana si rifiuta di tacere
Eduardo Galeano
per chi volesse farsi un ulteriore idea ecco alcune delle recensioni ottenute
basta non guardarlo, al consumatore è rimasto questo potere ... a giudicare dalla foto, le stoffe, la copertina del bimbo... anche i costumi sono di qualità "verosimile" :) ... non merita, si presenta come polpettone/soap
nel finale visto lo svilupparsi e svolgersi della trama \ vicenda
idem |
Leggendo le critiche e le stroncature sulla , per me discreta ( ho visto cose peggiori che non ti lasciano niente ed sono effimere ) serie tv di netflix linda poet in particolare quest articolo di Open mi sono detto : << ma insomma non è piaciuta nessuno . In Italia la fantasia e l'immaginazione sui fatti i le persone storiche sembra bandita.
Mentre il potere politico mediatico \ culturale riscrive la storia vedi #10febbraio #25aprile e nessuno o quasi s'indigna o si lamenta >> Ma poi il commento sagace , che condivido , diGianpaolo PioGrande successo di pubblico, le atmosfere vittoriane stile London, Whitechapel, tutto proibito e peccaminoso, Sherlock Holmes, assenzio oppio e sesso. Ci sta, come sempre tutto, anche l'indignazione di parenti e serpenti. Sembra come per Elly Schlein, il voto popolare ribalta il voto di partito e tutti a strapparsi vesti e capelli. Potere al popolo.
cercando un film contro la noia ed i polpettoni tv e politici ho trovato questo noir spagnolo .
Esso è Quando Dio imparò a scrivere è un giallo spagnolo diretto da Oriol Paulo . Questo nuovo film di Netflix è destinato ad entrare nella lista degli amanti dei film all'insegna del mistero: è una pellicola basata sul romanzo di Torcuato Luca de Tena (1979), in cui misteri intricati e menzogne si aggrovigliano gli uni con le altre, per un mix che vi farà scontrare con mille sorprese e colpi di scena, che condurranno anche la protagonista stessa a vivere un viaggio folle dove i fatti nn sono quello
Tutte le diverse versioni della storia, create dalla mente di Alice, sembrano una prova schiacciante del fatto che lei abbia manipolato la realtà per adattarla alla narrativa che più le conveniva: prima quella in cui veniva assunta per indagare un omicidio, poi il fatto che il marito l’avesse incastrata per liberarsi di lei ed impadronirsi del suo denaro. La sua mente ha creato delle giustificazioni per il delitto terribile che aveva quasi compiuto, ossia l’omicidio del marito per cui è stata scoperta. , possiamo sempre credere alla versione di Alice. Infatti, se diamo per scontato che Heliodoro avesse assunto un falso García del Olmo, e poi avesse corrotto tanto Donadìo come Alvar, potrebbe aver anche chiesto alla stessa persona che interpretava inizialmente García del Olmo di interpretare Donadìo (con la collaborazione di Alvar magari), per far nuovamente credere ai medici che Alice avesse inventato tutto. Per quanto il finale ci mostri un’Alice estremamente confusa di fronte al nuovo venuto, non ci viene mai confermato che lei lo riconosca come il dottor Donadìo. Non abbiamo una prova certa, quindi, che lui sia veramente chi dice di essere. La decisione su quale sia la verità definitiva viene quindi lasciata allo spettatore, che può scegliere di credere ad Alvar e a Donadìo, e quindi nella follia di Alice, oppure di credere ancora alla donna, che potrebbe essere stata incastrata in un elaboratissimo piano a suo danno. Chi è il vero folle e chi il sano di mente ?
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Inizialmente ero dubbioso incerto se dover scrivere un altro post aggiornato sulla recensione della serie di netflix tutto chiede salvezza visto che quella precedente si fermava alla recensione - analisi delle prime due puntate oppure modificare il precedente , ora che l'ho vista tutta , mettendoci qualche aggiunta . Ma poi ha prevalso , fncl se capiterà come credo e si verifica ogni volta che scrivo nuovi post in cui aggiorno l'argomento i un precedente post, ci siano meno visualizzazioni rispetto al precedente non aggiornato rispetto al nuovo aggiornato , l'idea di scrivere un nuovo post con la recensione \ analisi globale definitiva visto che ho appena finito di vedere tutta la serie .
Infatti Ho capito , in quanto mi sono trovato più o meno nella situazione del protagonista che i " normali " sono più matti dei " matti " stessi . Un ottimo cast e un otima recitazione tanto da non sapere dire chi è il più bravo perchè tutti sono stati sublimi ed eccezionali . Ogni con i suoi problemi ed i propri incubi rimorsi ed rimpianti, sensi di colpa , insomma il proprio vissuto con i quali lottano e convivono . Infatti concordo con wired
[...] merita l'appellativo ‘gioiello’, a volte riservato a produzioni molto meno significative. Di un gioiello si tratta, perché riesce a toccare corde nascoste in ognuno di noi. Sì, in ognuno di noi. Perché ‘da vicino nessuno è normale’. La malattia mentale fa paura, respinge, è qualcosa che spesso fingiamo di non comprendere perché, sotto sotto, sappiamo che vive nella mente di tutti, nascosta, pronta a balzare fuori in modo del tutto inaspettato. [...]
Anche s' è passato più d'un mese da quando è sul netflix ed sta scalando le classifiche delle serie più viste preferisco fare , non basta quanto ne ho fatto nel post precedente , troppi spoiler perché lo spettatore dovrà conoscere piano piano, le vicende \ il viaggio interiore come Daniele ( il protagonista ) , i suoi compagni di stanza , i medici e paramedici , e la sua ragazza ne usciranno cambiati . Preparatevi quindi ad innamorarvi di Gianluca, di Mario, di Giorgio e di tutti gli altri personaggi. Ognuno di loro entrerà in punta di piedi (o un pochino meno delicatamente) nella vostra testa e ci rimarrà come sta succedendo a me . Tenete pronti anche i fazzoletti, perché si piange. Eccome se si piange. Ma non perché il modo di raccontare della serie sia del genere artefatto e acchiappalacrime, è l'esatto contrario. È delicato, ironico, vero, fiero ed indigesto Ci sono momenti (le macchinine in fila sul tavolino di Alessandro, il ragazzo in stato catartico , il pigiama del professore, il ricordo di Daniele della madre che lo va a prendere a scuola, il sacchetto di vestiti di Gianluca ) che colpiscono come coltelli nel cuore. e nell'animo Ma al di sopra di tutto c'è un racconto straordinario di empatia, di solidarietà e di unione in un mondo che fa male anche quando tutto sembra “normale”. Quel male di vivere che spesso non viene riconosciuto, viene sminuito. Il mondo dei “pazzi” da tenere lontano perché ci fanno paura e ci fanno paura perché sono come noi. Il punto di vista non è unico, la serie ci dà la possibilità di entrare nelle vite dei pazienti ma anche in quella degli infermieri, dei medici e dei parenti di chi soffre di un disturbo mentale. Non ci sono buoni e cattivi. Solo esseri umani. “Lascia il tuo sguardo libero, non farti raccontare il mondo da nessuno” dice Mario a Daniele. Ed è proprio questo che ci regala Tutto chiede salvezza. Uno sguardo libero che ci permette di capire senza pregiudizi, che ci insegna ad accogliere e a fare quel passo in più per capire che dietro ognuno c'è sempre una storia che merita di essere ascoltata. La serie andrebbe davvero proiettata ovunque, perché i suoi insegnamenti sono preziosi. Scuole, uffici, luoghi pubblici. Dove ci sono persone che ogni giorno affrontano quel mondo che può fare male. Concludo parafrasando la frase finale del film dove il titolo viene spiegato c'è una parola che contiene tutto bellezza ai margini . con questo è tutto alla prossima fiction
P.s
non ho come dicevo ne post precedente bisogno del valium solo due scene drammatiche i cui ho pianto . .....
una scena della serie |
una scena della serie Infatti ancora la stessa fonte "Il Covid è stato una sveglia per molti che non guardavano al proprio mondo interiore", continua l'autore. "Non credo che esista un momento della Storia più adatto [di questo] per la serie. Il mondo, come possiamo ben vedere, vacilla da più parti e lo fa perché tanti uomini, secondo me soprattutto di grande potere, non hanno mai avviato un lavoro vero di dialogo con il loro mondo interiore. La serie semplicemente mostra questo: che esiste un mondo interiore e che ad affrontarlo insieme conviene. Perché affrontarlo da soli pesa troppo. E schiaccia". I personaggi di : Giorgio e madaonnina è come se fossero presi dai film di Verdone e cinico tv \ mery per sempre di Risi . Promette bene . A continuare e finire di vederla è anche la bellissima risposta datemi alla richiesta di un parere , da parte del nostro amico ed utente Cristian Porcino |
nonostante sia ormai passata quella malinconia ,di cui ho parlato nella triologia di post precedenti , sfociata a tratti in melanconia ( vedi nei link lasciati su : << : << basta maliconia [ fine della triologia " anche la malinconia può essere preziosa ] che si sta trasformando in melanconia . la vita va avanti >> ultimo capitlo della mia triologia malinconia ) continuo ancora per un po' ond e evitare di ricaderci a vedere film maliconici ma profondi . Ecco gli ultimi due .
Titolo originale: Uncle Frank
Anno: 2020
Paese: USA
Genere: Drammatico
Produzione: Parts and Labor, Your Face Goes Here Entertainment
Distribuzione: Amazon Prime Video
Durata: 95 min
Regia: Alan Ball
Sceneggiatura: Alan Ball
Fotografia: Khalid Mohtased
Montaggio: Jonathan Alberts
Musiche: Nathan Barr
Attori: Paul Bettany, Sophia Lillis, Peter Macdissi, Steve Zahn, Judy Greer, Margo Martindale, Stephen Root, Lois Smith, Burgess Jenkins
Fotogramma ritraente Beth, Frank e Wally in viaggio verso Cheekville |
accompagnato, oltre che dalla nipote, dal suo compagno Wally (Peter Macdissi), che dovrà affrontare l’ardua sfida attorno a cui si snoda la vicenda: scontrarsi con la mentalità di una famiglia del Sud e fare i conti direttamente con un passato ancora troppo vivido e irrisolto. Che Ball sia riuscito a traslare su schermo anche una storia piuttosto ordinaria in cui più d’uno possa identificarsi è certamente innegabile, ma prima di tutto, a farsi starda è la necessità vera e propria di autobiografismo marcato e la riscoperta di un’intimità che chiede di essere narrata del regista stesso, che ne influenza l’intera poetica a tal punto da vantare all’interno del cast del progetto Peter Macdissi (nei panni di Wally, compagno di Frank) nonché reale compagno di vita di Alan Ball.
Uno dei film più belli che ho visto sulle tematiche Lgbt .
Insomma, Zio Frank è un viaggio – letteralmente – catartico all’insegna della (ri)scoperta più intima e profonda dell’essere, necessario e voluto su due fronti di cui l’uno è lo specchio dell’altro: Frank Bledsoe e lo stesso Alan Ball. E’ un road movie imbevuto d’intimità e dolce ottimismo sul finale che ne fanno un moderno Bildungsroman splendidamente riuscito. Infatti Anche se sono film diversi ci ho visto per la fotografia le stesse anche se un contesto diverso del bellisimo Green Book . Infatti ci sono ed questo uno dei casi Ci sono film piccoli capaci di trsformarsi in qualcosa di molto grande .
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Titolo originale Skyggen i mit øje Titolo internazionale The Shadow In My EyeData di uscita
9 Marzo 2022 (Italia, Streaming) Genere Drammatico Anno2021 Regia Ole Bornedal
Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...