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23.12.24

LE ANIME BELLE ESISTONO E RESISTONO ... Lei si chiama Chiara Trevisan, ha 46 anni e di mestiere legge libri agli sconosciuti.

  da  

Mauro Domenico Bufi  21 dicembre alle ore 11:05 
il suo carretto carico di libri, frasi, parole, storie.
In testa un buffo cappello blu a falde flosce, nella voce un frammento di vita da regalare al mondo.
Si definisce “lettrice vis-à-vis” e da cinque anni la potete trovare in piazza Carignano, a Torino, con la sua cesta di libri e una scatola piena di frasi scritte su quadrati di carta. “Scegline cinque - dice a chiunque si avvicini - In base a quelle che senti più tue, ti leggerò un brano.” Un saggio, un classico, un racconto di Hemingway, i versi della Szymborska, non importa: Chiara ti ruba l’anima e te la restituisce in forma di  parole, riallacciando miracolosamente una relazione tra esseri umani a cui abbiamo rinunciato
Non è una semplice performance e Chiara non è solo un’artista di strada. Chiara è una archeologa delle relazioni sociali, un’artigiana della cultura che, pazientemente, ricostruisce reti emotive attraverso il potere di un linguaggio universale.
In quest’epoca di tenebre attraversate da odio, violenza e ignoranza, in cui metà degli italiani dichiara orgogliosamente di non aver letto neanche un libro in un anno, in cui la cultura è tornata ad essere vista con sospetto, Chiara è una lanterna accesa all’angolo della strada.
Non lasciamola spegnere per nessuna ragione.

16.10.23

LIBRI Il fuoco dentro. Janis Joplin – Barbara Baraldi

 Esso   è il mio  primo  libro    di barbara  Baraldi  che  leggo. MaXi solito se un libro mi attrae , cime questo , nel giro diuna massimo sue lo finisco . Ma qui ci ho impiegato  un estate. Infatti esso è  scritto magistralmente /  talmente  bene   che   si  legge tutto  d'un  fiato  un   capitolo  dopo  l’altro,  salvo  che  non siate sensibili  ed  impressionabili    alle storie   tristi  da leggerlo  con lentezza  . 
Durante  la lettura     sembra   di  riascoltare  (  a  scoltare  per  chi  non la  conoscesse  o non  la  ricorda  ) la sua voce  della  Joplin    che   esplode in un torrente di colori e sensazioni, è ruvida e levigata allo stesso tempo, possiede la solennità del gospel, la grinta del rock e il dolore del blues. Un romanzo   avvincente  con  punte   di poesia . Sembra   se vogliamo essere  fiscali \  pignoli    nonostante  il genere  sia  diverso , una eccellente  sceneggiatura  cinematografica  del  tipo  di   ray  donovan [ serie  di netflix ]  o    di un una  di  una  storia  dylan  dog  fumetto di cui è curatrice editoriale 
La  sua scrittuta  è  talmente : intensa , realistica  ed  suggestiva  , credo che  prenderò  o  in  biblioteca  o acquisterò   gli altri  suoi  romanzi ,  che  sembra   che fosse  amica  della  stessa  JJ  o  abbia  visto   le  sue  vicende    dal vivo   \  indiretta  o  deve   a ver  gfatto dei sopraluoghi o  reali  o  virtuali   in  california     per  come descrive  i locali  e la  città   .  Un libro  inteso  ed  vissuto    che  rifugge  , o almeno  lo fa   talmente  bene che   non si nota  esplicitamete    nelle  note   a  fine  libro in particolare nelle  ultime  18  rghe   di  pagina  426   e  tutta  427









 ,  da  quel  processo di  revevail  \  santificazione  \ mitizzazione iconoclastica   del personaggio    di certi artisti   e protagonisti   delle generazioni  passate  . Infatti ha evitato ,  se  non  un  lieve  accenno sia  durante  la presetazione  a cui ho assistito  sia   nell'appendice   la  vita  dopo te    in cui   c'è   come   si  fa nelle fitcion    e in certi film  una  discalia   per  spiegare  cosa  hanno  fatto   i personaggi dellla  vicenda  narrata    , per  spiegare  l'importanza e del perchè   JJ  sia    ancora  viva nella storia  del rock 
E'  valsa  la pena  fare il rompiscatole     con amici\che   comuni e  non  ,  conoscienti  ,  estranei   per  avere  un passaggio  per  poi alla  fine  costringere  i miei   a d  accompagnarmi loro    per  vederla     quest'estate  a time  in jazz 



  ( qui in : << chi lo  ha  detto     che il  rock  sia   solo sesso  e  droga   ed  edonismo ?  il caso  del  triller   Il fuoco dentro. Janis Joplin.di Barbara Baraldi >>la  mia  cronaca  con  una mia  foto ripresa  sdal post  e   riportata  qui sopra   ) . La baraldi   con questo  romanzo    conferma   la  frase  Pietro pelù : <<   janis  joplins  faceva la  spola per  noi   tra   lle orte   dell'inferno e le  porte   del paradiso  >>  . Infatti 

<< Non le piacciono i suoi occhi, così piccoli e sperduti nell’ovale del viso. Non le piacciono le sue labbra, sottili come l’orlo di un abito cucito male. Il naso è troppo grosso e l’acne deve essere una punizione divina per essere atea. La sua faccia è un campo di battaglia, ma lei è già stanca di combattere.Eppure  , c'è una  cosa   che le  piace  di se' . La  sua  voce >>  quarta  di  copertina  del  libro  

Seguire la storia della Baraldi, che ha mischiato eventi reali ad altri di pura invenzione lo ha  fatto   cosi   magistralmente  \  talmente  bene     che    chi  non conosce   e  s'avicina  per la  prima  volta    a Janis  Joplin    da  non  riesce   a  distinguerli . Ma  è stato  anche  affascinante ed  catarchico   (   vedere    il mio post  : <<  il mio fuoco dentro e miei sensi di colpa >> )  perchè    mi  ha  anche   spronato  a  conoscere meglio  la  JJ   oltre le  sue  canzoni  . Infatti   e forse quello che mi ha colpito di più è stato scoprire che non solo la Joplin, ma molti degli artisti di quegli anni avevano lo stesso animo distrutto dalla realtà che vivevano. Mi viene da chiedermi se  cio' sia stato perché tutti loro cercavano di colmare un vuoto doloroso (che è quello che li ha resi più grandi e unici) o se siano stati invece il frutto di quegli anni così aggressivi e potenti ed  il  desiderio  di  aprire  le porte  della percezione   . Amici e critici sono d’accordo nel sostenere che Janis Joplin aveva un fuoco dentro quando cantava, che sapeva infiammare le folle. E questa è stata forse una delle cause del suo turbamento: quando scendeva dal palco e l’adrenalina si stemperava, non le restava altro che un grande buco da colmare; tornava la ragazza insicura di sempre. E’ come se la musica che le bruciava dentro l’abbia consumata, lasciandola ogni volta più carica di dolore. Un gran peccato che una voce così straordinaria e una donna così rivoluzionaria siano andate perse nel caos di quegli anni; rimangono le sue canzoni, con la sua voce bassa e graffiante che sembra salti fuori dai vinili per entrarti nel sangue, e questo splendido romanzo della Baraldi, cupo e noir che  ci  ha  fatto     entrare per un po’ nel suo mondo, nel suo dolore, ma anche nel suo paradiso.Un  classico  esempio    di quando un romanzo  è meglio  di  una  biografia  . Sarebbe   ineressante   , e qui  concludo   ,   vederlo   a  fumetti   magari  per  Dylan  Dog  .  Una   artista  rock  (  per  parafrasare  Adriano  Celentano  )  , e  qui   concludo   ,  un autrice   completa  e non  inquadrabile  in  un  solo genere    letterario .  Una  di  quegli autori     che  smonta la  convenzione   che  il noir    debba per  forza  parlare     di  omicidi e  assasini    o  d crimini  . Un libro  fiero  ed indigesto insomma .  Potrei continuare  a parlarne  ancora   ma   :  1)  sarei troppo prolisso    e  noioso   ., 2) rischierei  di essere  scambiato   per   un lachè  . Quindo   mi fermo  qui     .  Con  questo   è tutto   augurandovi  buona lettura  o rilettura     se  lo  avete  già letto 

 

23.11.22

[ terzo giorno senza mondiali ] dopo Mussolini il capo banda di cazzullo sto leggendo i primi due capitoli di Le origini della seconda guerra mondiale di Richiard Orvery

per  capire   l'oggi bisogna  conoscere il passato ed in virtù di ciò  sto leggendo  le  origini della  seconda  guerra mondiale  dello storico Richard Overy  .   Un modo   sia   per passare  il tempo essendo convalescente   per  via  di un herpes  \  fuoco   di sant'Antonio ( anche  questo  ci mancava  in quest'anno orribile , vedere  post  precedenti  ) , sia   per  tenere fede  a quanto detto nei post precedenti   sul  mio  rifiuto      di non guardare  e possibilmente  di non parlare     dei   mondiali del Qatar 2022 Dopo aver letto ( lo avevo già iniziato e finito prima del problema di salute ) l'ultimo  saggio  uscito per  i centenario della   marcia   su roma   dell'ottobre  1922  di     Aldo Cazzullo, inviato ed editorialista del Corriere della Sera, Mussolini il capobanda un saggio che ci fa riflettere sul perché dovremmo vergognarci del fascismo.    
Sto  iniziando  , sono al secondo capitolo  il  saggio   di R. 
Lo  so  che   non si dovrebbe  fare  paragoni  ed  attualizzazioni visto l'enorme  differenza   tra le due  epoche   ma la  situazione    è  simile  . Infatti  , come       gli stati   Europei   gli Usa  e  L'Urss   ebbero  in insieme    grandissime responsabilità sul come  s'arrivo alla seconda  guerra  mondiale   sta  avvenendo  la stessa cosa nel conflitto fra Russi ed  Ucraina. A  prescindere   da   questa mi interpretazione    personale   esso  è un   saggio    interessante    ed  notevole   che  analizza    le  cause  della    seconda  guerra  mondiale    a  360  gradi  non soo  dando  la  colpa   che certamente  ci fu   alle potenze  dell'Asse  ( Germania  , Italia  , Giappone  ) Infatti    nella   nota  introduttiva   di Amazon si legge  










  



Il primo settembre 1939 le truppe tedesche attaccavano la Polonia due giorni dopo Francia e Gran Bretagna dichiaravano guerra alla Germania. Iniziava un conflitto europeo che due anni dopo, con l'ingresso
di Urss, Giappone e Stati Uniti, avrebbe raggiunto le dimensioni di una guerra mondiale. Il volume ricostruisce puntualmente le ragioni all'origine del conflitto, mettendo in luce come esso non fu soltanto la "guerra di Hitler", ma più in generale l'esito di una fondamentale instabilità del quadro internazionale che vedeva il declino dei vecchi imperi coloniali di Gran Bretagna e Francia e l'emergere di nuove potenze ambiziose e aggressive come la Germania, l'Italia e il Giappone.

  

6.6.21

L'Alienista" di Caleb Car recensione di Daniela Bionda

Potrebbe essere un'immagine raffigurante libro 
 
Letteratura "L'Alienista" di Caleb Car recensione di Daniela Bionda
 
A partire dalla metà del diciannovesimo secolo, furono definiti "Alienisti" i dottori che avevano il compito di studiare ed assistere i pazienti a superare la loro "alienazione mentale". Essi furono influenzati dalle teorie di Freud, Jung, nonché Cesare Lombroso.
Il romanzo ci fa conoscere una New York del 1816 in cui si compiono efferati delitti che hanno come vittime ragazzini di strada che si prostituiscono, o di figli di immigrati. La polizia corrotta, non considera degne di attenzione queste povere vittime e così, una squadra composta da un giornalista di cronaca nera, il suo amico Lazlo Kreizler di professione Alienista e tre poliziotti, tra cui una donna, effettueranno un indagine per fermare il killer attraverso le nuove scoperte nell' ambito della criminologia moderna. Il lavoro di Lazlo, consisterà, appunto, in quello di tracciare un profilo dell' assassino partendo proprio dalle sue vittime. Questo libro differisce dal giallo classico a causa della sua rivoluzione sociale e culturale, che rende giustizia anche agli ultimi, ed all'utilizzo delle scoperte scientifiche in campo della criminologia e psicologia

 

26.3.20

la mia libertà al tempo della quarantena da corona virus

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Se  fino a qualche giorno  fa   la  mia  ora  di libertà  in questa  quarantena   (  vedere  i leggi anche   )  oltre il lavoro , anche se  solo la  mattina  visto che all'orto  può lavorare    ed  andare  solo una persona  ,   era l'uscita  in un clima spettrale   per prendere  i  giornali    ed la loro  lettura  di sera  insieme  alla  tv ( ovviamente    cercando le  perle   tra  la spazzatura   e all'ossesione   del coronavirus  )  , allo  streaming   cinematografico  a   manetta  grazie  a  vari  gruppi di telegram . Adesso oltre a queste cose che ho un leggero raffreddore da reflusso la mia ora di libertà sono : aiuto nelle corvée domestiche , ma soprattutto la radio  (  dove    sembra  un po'    facile  la  scelta  di  cui  parlavo prima   visto  l'ottima  radio tre   che fa oltre  cultura   informazione  ed  approfondimento   dei  fatti nazionali     ed  internazionali  senza  ossessione   e con un smontaggio  delle fake news  )   perchè 




Infatti   :   Con la radio si può scrivere  \ Leggere o cucinare  \Non c'è da stare immobili  \Seduti lì a guardare  \ E forse proprio questo  \Che me la fa preferire  \  È che con la radio non si smette di pensare


Ecco quindi    che  oltre (    non sto   cambiando  religione \  cultura   ma ,  perchè  In un’epoca in cui l’estremismo ed  il fondamentalismo   dilaga il confronto tra le fedi è un modo   per ottenere la pace , mi  sto aprendo  ad  un  altra   cultura con cui  ci sono    oltre  le diversità  ed  differenze molti punti  di contatto come  dice questo interessantissimo articolo  https://it.zenit.org/,   i soliti esercizi    per   rafforzare  nella pratica  ed  apprendere  ulteriormente  (  non si  finisce  mai   di farlo  ) l'arte  d'imparare  da  ogni cosa  ovvero   ad essere    ed  applicare  la  consapevolezza  .  Ora  molti mi  chiederanno  spiegazioni i merito a  tale  termine   ecco la bellissima definizione  di  https://www.channelhealing.it/


Che cos’è la consapevolezza? Se ne parla a proposito di crescita personale, olismo, spiritualità; sia le discipline olistiche, sia quelle psicologiche, sia chi tende al conseguimento del risveglio spirituale, hanno a che fare con la consapevolezza. Ma che cos’è esattamente? Ci avete mai pensato?
Chiarire che cos’è può servirci a delineare meglio il nostro cammino evolutivo, a conoscere più a fondo noi stessi.
Consapevolezza è propria dell’essere umanoLa consapevolezza è propria dell’essere umano, e lo distingue dalle altre forme di vita di questo pianeta. Se osservate un sasso, un fiore, un animale, noterete che ci sono; se la vostra consapevolezza è abbastanza evoluta, noterete che una sola vita, un solo Essere scorre all’interno di ciascuna di queste creature; tuttavia, esse non sono consapevoli di sé, solo l’essere umano può esserlo.
Ogni essere umano possiede la consapevolezza? Potenzialmente sì. La consapevolezza contraddistingue la natura umana, se con questo termine intendiamo la vera natura, l’essenza, e non la condizione umana, soggetta all’ego, e alle fluttuazioni della mente e delle emozioni.
La consapevolezza è innata nell’uomo a livello potenziale, sia nell’essere più evoluto, sia in quello meno evoluto; nel primo caso, essa è semplicemente più sviluppata, espansa e perciò evidente, nel secondo caso è nascosta o latente: essa attende di essere svelata. Per alcuni, ci vogliono più vite per scoprire la consapevolezza; ecco perché si dice che le anime giovani -quelle che si sono incarnate poche volte come esseri umani- hanno da passare attraverso ripetute esperienze che servano a indirizzarli verso la consapevolezza, per poter scoprirla e incominciare a vivere in connessione con essa. [...] continua  qui in questo interessante articolo del  già citato https://www.channelhealing.it/ ] 


Esercizi  che mi aiutano   a non peggiorare  la mia  complessa  (  chi  mi segue    qui o sui  social  ,  sa  di cosa  parlo ed  i  nuovi  e  saltuari lettori    ne  hanno   avuto  anche   testimonianza   recente    leggendo questi due  articoli :   I ) il  fatto  II )   la  rettifica \ le precisazioni   chi     la  conosce  ) psicologica     ed  applicare  \  usare  cuoe& mente  per non essere  d'assente  .  con questo è   tutto    dalla quarantena  . Un po' triste   perchè  


 vorrei essere    al limbara  (  venti minuti di machina  da  casa  )   o  al massimo anche  se   è  solo nevischio  a   giocare  con la neve  . Ma la  vita   bella  o brutta , perfetta  o non perfetta  è troppo importante   per buttarla  via  o complicarsela   nel migliore  elle ipotesi   per  una  cosa  da poco  . Io sono qui  citazione  fumettistica bonelliana 





20.1.18

riflessioni varie ( ripredere un libro interrotto , siamo o non siamo italiani , imigrazione e le generalizzazioni malpaciste )

   colonna  sonora




La  prima  riflessione  d'oggi è  una  riflessione   " letteraria  "  .  Dopo   aver letto i  due (  e credo  per come si è concluso   ne esca un altro ) ultimi libri di Saviano : La paranza dei bambini e bacio feroce  ed   ho  lasciato  interrotto   ( managgia  a me   che vedo prima i  film  \  serie  tv     e  poi  leggo i libri dovrei  fare  il processo inverso  ) , ma  credo che mi farò coraggio   e  faro  la  stessa  cosa di cui parlo  oggi , Suburra  di Carlo Bonini,Giancarlo De Cataldo . Mi sono detto    : basta   mafia\e  e  sisema  corrotto  (  band a  della magliana  , Mafia  capitale , ecc  )    e d  guardando    fra  la pila di libri  da  leggere  ho   trovato  un libro  lasciato a metà :   Il libro di Johnny ( edizione   filologica  \  criica   de  il partigiamno  jonny ) di Beppe Fenoglio




In un primo momento, Beppe Fenoglio aveva ideato un unico grande ciclo di Johnny, che partiva dagli anni del liceo di Alba, proseguiva con il corso ufficiali a Roma, l'8 settembre, il complicato e pericoloso ritorno in Piemonte e l'adesione alla guerra partigiana, fino al passaggio dai garibaldini ai badogliani, a cui seguirono i vari scontri e la morte di Johnny. Successivamente, però, Fenoglio riscrisse la prima parte di questo suo ambizioso "progetto" narrativo, facendo di Primavera di bellezza un romanzo autonomo. Tagliò tutta la parte iniziale e aggiunse un finale che non c'era. E mise mano alla seconda redazione del Partigiano Johnny, che poi abbandonò. In questa edizione, curata da Gabriele Pedullà, viene per la prima volta ricostruito il continuum narrativo del grande romanzo, così come Fenoglio l'aveva inizialmente pensato e concepito. E la saga di Johnny, frammento dopo frammento, riemerge in tutta la sua forza storica e romanzesca.  da   https://www.lafeltrinelli.it/libri

Oltre  i motivi  spiegati  nell'articolo riportato sopra  , a  farmelom interrompere ,  ci  sono  : 1) l'abbondandare    e   la presenza  d'intere  frasi     dovute  al fatto che  lui  pensasse  e scrivesse  in inglese     e  poi traducesse  in italiano    2) la  lingua   3) la  tormentata  vicenda  editoriale  ( qui maggiori  dettagli  )  che  lo  porto a  riscriverlo  e  farne  diverse stesure   . Infatti usci   postumo  perr morte  prematura  dell'autore  .
Ma    a  farmelo riprendere   sono  1) il senso di colpa  che   mi  viene    , nel  non portare  alla fine  libnri  anche  pessimi   e  noiosi  ., 2)  che  fu  un autore  fiero ed  indigesto a  certi partigiani perchè descrisse la resistenza senza filtri e senza retorica oltre la vulgata eroica ., 3) perchè a parlarne ( come feci io con i miei primi post del blog quando ancora era splinder ) o a farne un disco o concerto come hanno fatto gi ex Csi con il live La terra, la guerra, una questione privata Pubblicato nel 1998, è la registrazione di un concerto dedicato alla memoria e all'opera di Beppe Fenoglio tenutosi il 5 ottobre 1996 ad Alba, nella chiesa di San Domenico.( ....  continua wikipedia  : La terra,la_guerra,una_questione_privata ) prova quieste emozioni : << Picchia duro. Riascoltata un anno dopo la registrazione della serata ci ha turbato. Abbiamo deciso di fermarla, trasformarla in un disco. Un disco eccessivo che non si può tenere nascosto né si può consumare a cuore leggero. Difficile da gestire. Non è un disco live, nemmeno un concerto, è una serata in onore e a memoria di Beppe Fenoglio. Un luogo, un pubblico, un contesto irripetibile. (Giovanni Lindo Ferretti) >>

la  seconda  è nata  da  un cazzeggio  su https://www.facebook.com/gelocalcronacaitaliana/ da cui  (  chi mi segue  anche   sui  social   lo sa ) prendo   e riporto   tali news    \  storie  . 





Roberto Padrin promette di andare fino in fondo per capire cosa non ha funzionato nel programma di Rai 1 “Meraviglie” di Alberto Angela - Pagina Fan Ufficiale, che mercoledì sera ha fatto tappa sulle Dolomiti. La puntata ha ottenuto il record di spettatori ma per i bellunesi si è rivelata una delusione profonda, perché tutto il servizio è stato girato in provincia di Trento con qualche citazione per Bolzano e nessuna per gli altri territori interessati (via Corriere delle Alpi più precisamente qui ). Infatti secondo il corrieredellealpi : << [....] è necessario andare oltre il piagnisteo di chi vede Trento e Bolzano approfittare di privilegi sempre più odiosi, perché il problema principale della puntata di “Meraviglie” è stata la disinformazione: «Quando si fa un servizio pubblico servirebbe una maggiore accuratezza», rileva Irma Visalli, che da assessore provinciale si occupò dell’iter per il riconoscimento delle Dolomiti a Patrimonio dell’umanità. «Io a un certo punto ho smesso di sentire la voce di Angela perché ero rapita dalle immagini che erano davvero fantastiche. Il servizio aveva degli aspetti positivi, ma anche alcuni errori clamorosi e pochi contenuti e su questo il rammarico è inevitabile, perché c’è molto da dire sulle Dolomiti». Nel complesso, però, la Visalli cerca di essere positiva: «Credo che oggi ci siano più persone che conoscono le Dolomiti e va bene così» >>


La puntata è stata molto interessante, accontentare tutti è impossibile  infatti

Cinzia Finco Pufffffff ... sempre bastian contrari ... anche quando ha fatto la seratona a Venezia c'è stato il malcontento tra i veneziani. Ma per chi non abita nei contesti proposti è comunque uno spettacolo. Per poter parlare di tutto dovrebbe fare puntate su puntate. Godiamoci quello che ci offre. Penso che anche a lui piacerebbe spaziare di più

Gestire


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Cinzia Finco Pufffffff ... sempre bastian contrari ... anche quando ha fatto la seratona a Venezia c'è stato il malcontento tra i veneziani. Ma per chi non abita nei contesti proposti è comunque uno spettacolo. Per poter parlare di tutto dovrebbe fare puntate su puntate. Godiamoci quello che ci offre. Penso che anche a lui piacerebbe spaziare di più
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Daniela Cucchiara C'è sempre da polemizzare su tutto!! Una volta che viene proposto un programma intelligente..
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Marta Fassi Forse si poteva dare spazio ad altri luoghi ma almeno è stato bello ed interessante
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Virginio Zampieri Alberto vai tranquillo, la puntata è stata molto interessante, accontentare tutti è impossibile. Continua che sarai sempre seguito.
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Rispondi22 h
Rita Rielli In un programma di poche ore qualcosa viene sacrificato. Sempre

 si vede   proprio di come l'essere   italiani     sia  solo   un fatto  storico-politico  , ma   non  antropologico  \  cuturale  . Nessuno   è  profeta in patria  e  chi  lo dice    viene deriso ed  accussato  di disfattismo     come   le  due cnzoni  citrate  all'inizio (   mi scuso  per  chi  mi segue  da  vecchia data  se   le  ripropongo ma  purtroppo  è cosi    non c'è niente  da  fare   abbiamo fatto l'italia    ma  non abbiamo  fatto gli italiani    e  non  cisomno riusciti    la monarchia, il fascismo  , la repubblica  )  .
Confermo   i  suoi  limiti   , per   quel poco  che   sono riuscito a vedre  ,   causa  abbuiocco    e cattiva  prgrammazione rai  :   le  puttanate    fesserie  iniziano presto le cose interessanti       ,  quando va bene  dalle  21.30  . E la  continua   pubblicità  nonostante  si paghi  ( anche se  non possiedi  tv  )    un lauto  canone  ,  neppure   fosse  un tv commerciale  \  privata  .  . Ma  allo stresso   tempo   dico  che  era  un ottima  trasmissione   e  gli divo  di fregarsene   e   ed  andare  avanti   . La perfezione assoluta   non esiste  .La  prossima sarà migliore   e riuscirà meglio 


La  terza    deriva  ,   sempre  tramite  la  pagina   faceboook  di geolocal , da  la  Gazzetta di Modena  del   20\01\2018

Modena, «Qui ormai è un ghetto e la mia attività affonda»

di Stefano Totaro

Gloria del ristorante Glamour in via Mazzoni chiuso per 15 giorni dal questore di Modena: «Penalizzata da connazionali che stanno in strutture e non cercano integrazione» Infatti   come dichiara  lei stessa  : «Sono ormai 25 anni che vivo a Modena e qui, con mio marito e la mia famiglia, abbiamo investito nella nostra attività che consiste in un negozio ed un pubblico esercizio. Qui abbiamo la nostra vita, sono mamma di quattro figli, la più grande frequenta il liceo le altre varie scuole cittadine. Ho quindi gli stessi problemi che hanno tutti gli altri cittadini, problemi legati al lavoro, all’economia, quelli legati al bilancio famigliare. Ma da qualche anno non è più così, si è aggiunto un grosso ed enorme problema e a crearlo sono i miei connazionali, quelli che sono qui a spese dello stato italiano» 

MODENA. «Sono ormai 25 anni che vivo a Modena e qui, con mio marito e la mia famiglia, abbiamo investito nella nostra attività che consiste in un negozio ed un pubblico esercizio. Qui abbiamo la nostra vita, sono mamma di quattro figli, la più grande frequenta il liceo le altre varie scuole cittadine. Ho quindi gli stessi problemi che hanno tutti gli altri cittadini, problemi legati al lavoro, all’economia, quelli legati al bilancio famigliare. Ma da qualche anno non è più così, si è aggiunto un grosso ed enorme problema e a crearlo sono i miei connazionali, quelli che sono qui a spese dello stato italiano».
Gloria ha 47 anni, è nigeriana e divide le sua giornate tra il lavoro di mamma, quello all’interno del bar ristorante Glamour in via Mazzoni e al negozio di parrucchiera in viale Crispi. Proprio l’altro giorno ha ricevuto, relativamente al bar ristorante Glamour, la notifica del provvedimento di chiusura temporanea per 15 giorni. Una misura scattata perché, negli ultimi controlli effettuati dalle forze dell’ordine nella zona del Tempio e della stazione dei treni, era stato trovato qualche pregiudicato all’interno del suo locale. E cosi per motivi di ordine pubblico si è deciso di abbassare le serrande al locale.
«È questo il vero problema e anche se sono miei connazionali io non ci sto. Sono nelle vostre stesse condizioni». E con quel “vostre” Gloria intende dire modenesi. «Quando mia figlia arriva in autobus alla stazione dei treni mi chiama al telefono - dice - perché ha paura a fare il portico per raggiungere il locale o il salone da parrucchiera. Devo andarla a prendere: ha paura a fare lo slalom tra chi fuma marijuana e chi beve, è stata importunata. Questo per dire che capisco benissimo il disagio di abita da queste parti o di chi frequenta questa zona».
«Per quel che mi riguarda la situazione è insostenibile - spiega Gloria- ho giovani che mi entrano nel locale, prendono una bottiglia di birra, la lasciano sul bancone, escono, vanno sotto ai portici a fare i loro affari di droga, poi tornano, stanno qui, vanno in bagno e poi riescono, come fosse casa loro. Sono tutti richiedenti asilo, mi hanno già fatto perdere clienti, operai della zona, altri miei connazionali. Quando dico loro che sto per chiamare la polizia mi sfidano, mi urlano contro “fallo, dai , chiama la polizia, tanto non ce ne frega niente, non ci fanno nulla”. E in effetti questi non hanno nulla da perdere, sono alloggiati nelle strutture ma passano il giorno qui in stazione». «Quello che non capisco è come si possa ancora sopportare una situazione del genere - conclude Gloria - non si
crea integrazione, sono loro stessi che ormai hanno il businness della droga e non gli importa nulla di imparare l’italiano, di integrarsi, di fare qualcos’altro. E così mi danneggiano e danneggiano tutta la zona. Qui è ormai un ghetto. Io vorrei lavorare e ho i miei diritti».

Considero questa presa di posizione  una risposta   che sono  " buonista  " verso  gli mmigrati  e  mi lascio  fare   ed  accetto  tutto . Non dimentichiamo che  essi  vengono   da noi  , non solo  per delinguere   e  sfuggire  ala giustizia  dei loro paesi  , ma per ( la maggior  parte  cercare   un futuro migliore  , una speranza  , cosa che  gli abbiamo tolto   con le nostre  sciagurate politiche  estere  ed economiche  . 


Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...