riflessioni varie ( ripredere un libro interrotto , siamo o non siamo italiani , imigrazione e le generalizzazioni malpaciste )

   colonna  sonora




La  prima  riflessione  d'oggi è  una  riflessione   " letteraria  "  .  Dopo   aver letto i  due (  e credo  per come si è concluso   ne esca un altro ) ultimi libri di Saviano : La paranza dei bambini e bacio feroce  ed   ho  lasciato  interrotto   ( managgia  a me   che vedo prima i  film  \  serie  tv     e  poi  leggo i libri dovrei  fare  il processo inverso  ) , ma  credo che mi farò coraggio   e  faro  la  stessa  cosa di cui parlo  oggi , Suburra  di Carlo Bonini,Giancarlo De Cataldo . Mi sono detto    : basta   mafia\e  e  sisema  corrotto  (  band a  della magliana  , Mafia  capitale , ecc  )    e d  guardando    fra  la pila di libri  da  leggere  ho   trovato  un libro  lasciato a metà :   Il libro di Johnny ( edizione   filologica  \  criica   de  il partigiamno  jonny ) di Beppe Fenoglio




In un primo momento, Beppe Fenoglio aveva ideato un unico grande ciclo di Johnny, che partiva dagli anni del liceo di Alba, proseguiva con il corso ufficiali a Roma, l'8 settembre, il complicato e pericoloso ritorno in Piemonte e l'adesione alla guerra partigiana, fino al passaggio dai garibaldini ai badogliani, a cui seguirono i vari scontri e la morte di Johnny. Successivamente, però, Fenoglio riscrisse la prima parte di questo suo ambizioso "progetto" narrativo, facendo di Primavera di bellezza un romanzo autonomo. Tagliò tutta la parte iniziale e aggiunse un finale che non c'era. E mise mano alla seconda redazione del Partigiano Johnny, che poi abbandonò. In questa edizione, curata da Gabriele Pedullà, viene per la prima volta ricostruito il continuum narrativo del grande romanzo, così come Fenoglio l'aveva inizialmente pensato e concepito. E la saga di Johnny, frammento dopo frammento, riemerge in tutta la sua forza storica e romanzesca.  da   https://www.lafeltrinelli.it/libri

Oltre  i motivi  spiegati  nell'articolo riportato sopra  , a  farmelom interrompere ,  ci  sono  : 1) l'abbondandare    e   la presenza  d'intere  frasi     dovute  al fatto che  lui  pensasse  e scrivesse  in inglese     e  poi traducesse  in italiano    2) la  lingua   3) la  tormentata  vicenda  editoriale  ( qui maggiori  dettagli  )  che  lo  porto a  riscriverlo  e  farne  diverse stesure   . Infatti usci   postumo  perr morte  prematura  dell'autore  .
Ma    a  farmelo riprendere   sono  1) il senso di colpa  che   mi  viene    , nel  non portare  alla fine  libnri  anche  pessimi   e  noiosi  ., 2)  che  fu  un autore  fiero ed  indigesto a  certi partigiani perchè descrisse la resistenza senza filtri e senza retorica oltre la vulgata eroica ., 3) perchè a parlarne ( come feci io con i miei primi post del blog quando ancora era splinder ) o a farne un disco o concerto come hanno fatto gi ex Csi con il live La terra, la guerra, una questione privata Pubblicato nel 1998, è la registrazione di un concerto dedicato alla memoria e all'opera di Beppe Fenoglio tenutosi il 5 ottobre 1996 ad Alba, nella chiesa di San Domenico.( ....  continua wikipedia  : La terra,la_guerra,una_questione_privata ) prova quieste emozioni : << Picchia duro. Riascoltata un anno dopo la registrazione della serata ci ha turbato. Abbiamo deciso di fermarla, trasformarla in un disco. Un disco eccessivo che non si può tenere nascosto né si può consumare a cuore leggero. Difficile da gestire. Non è un disco live, nemmeno un concerto, è una serata in onore e a memoria di Beppe Fenoglio. Un luogo, un pubblico, un contesto irripetibile. (Giovanni Lindo Ferretti) >>

la  seconda  è nata  da  un cazzeggio  su https://www.facebook.com/gelocalcronacaitaliana/ da cui  (  chi mi segue  anche   sui  social   lo sa ) prendo   e riporto   tali news    \  storie  . 





Roberto Padrin promette di andare fino in fondo per capire cosa non ha funzionato nel programma di Rai 1 “Meraviglie” di Alberto Angela - Pagina Fan Ufficiale, che mercoledì sera ha fatto tappa sulle Dolomiti. La puntata ha ottenuto il record di spettatori ma per i bellunesi si è rivelata una delusione profonda, perché tutto il servizio è stato girato in provincia di Trento con qualche citazione per Bolzano e nessuna per gli altri territori interessati (via Corriere delle Alpi più precisamente qui ). Infatti secondo il corrieredellealpi : << [....] è necessario andare oltre il piagnisteo di chi vede Trento e Bolzano approfittare di privilegi sempre più odiosi, perché il problema principale della puntata di “Meraviglie” è stata la disinformazione: «Quando si fa un servizio pubblico servirebbe una maggiore accuratezza», rileva Irma Visalli, che da assessore provinciale si occupò dell’iter per il riconoscimento delle Dolomiti a Patrimonio dell’umanità. «Io a un certo punto ho smesso di sentire la voce di Angela perché ero rapita dalle immagini che erano davvero fantastiche. Il servizio aveva degli aspetti positivi, ma anche alcuni errori clamorosi e pochi contenuti e su questo il rammarico è inevitabile, perché c’è molto da dire sulle Dolomiti». Nel complesso, però, la Visalli cerca di essere positiva: «Credo che oggi ci siano più persone che conoscono le Dolomiti e va bene così» >>


La puntata è stata molto interessante, accontentare tutti è impossibile  infatti

Cinzia Finco Pufffffff ... sempre bastian contrari ... anche quando ha fatto la seratona a Venezia c'è stato il malcontento tra i veneziani. Ma per chi non abita nei contesti proposti è comunque uno spettacolo. Per poter parlare di tutto dovrebbe fare puntate su puntate. Godiamoci quello che ci offre. Penso che anche a lui piacerebbe spaziare di più

Gestire


Mi piaceVedi altre reazioni
Rispondi18 h
Cinzia Finco Pufffffff ... sempre bastian contrari ... anche quando ha fatto la seratona a Venezia c'è stato il malcontento tra i veneziani. Ma per chi non abita nei contesti proposti è comunque uno spettacolo. Per poter parlare di tutto dovrebbe fare puntate su puntate. Godiamoci quello che ci offre. Penso che anche a lui piacerebbe spaziare di più
Gestire


Rispondi1 g
Daniela Cucchiara C'è sempre da polemizzare su tutto!! Una volta che viene proposto un programma intelligente..
Gestire


Rispondi1 g
Marta Fassi Forse si poteva dare spazio ad altri luoghi ma almeno è stato bello ed interessante
Gestire


Rispondi22 h
Virginio Zampieri Alberto vai tranquillo, la puntata è stata molto interessante, accontentare tutti è impossibile. Continua che sarai sempre seguito.
Gestire


Rispondi22 h
Rita Rielli In un programma di poche ore qualcosa viene sacrificato. Sempre

 si vede   proprio di come l'essere   italiani     sia  solo   un fatto  storico-politico  , ma   non  antropologico  \  cuturale  . Nessuno   è  profeta in patria  e  chi  lo dice    viene deriso ed  accussato  di disfattismo     come   le  due cnzoni  citrate  all'inizio (   mi scuso  per  chi  mi segue  da  vecchia data  se   le  ripropongo ma  purtroppo  è cosi    non c'è niente  da  fare   abbiamo fatto l'italia    ma  non abbiamo  fatto gli italiani    e  non  cisomno riusciti    la monarchia, il fascismo  , la repubblica  )  .
Confermo   i  suoi  limiti   , per   quel poco  che   sono riuscito a vedre  ,   causa  abbuiocco    e cattiva  prgrammazione rai  :   le  puttanate    fesserie  iniziano presto le cose interessanti       ,  quando va bene  dalle  21.30  . E la  continua   pubblicità  nonostante  si paghi  ( anche se  non possiedi  tv  )    un lauto  canone  ,  neppure   fosse  un tv commerciale  \  privata  .  . Ma  allo stresso   tempo   dico  che  era  un ottima  trasmissione   e  gli divo  di fregarsene   e   ed  andare  avanti   . La perfezione assoluta   non esiste  .La  prossima sarà migliore   e riuscirà meglio 


La  terza    deriva  ,   sempre  tramite  la  pagina   faceboook  di geolocal , da  la  Gazzetta di Modena  del   20\01\2018

Modena, «Qui ormai è un ghetto e la mia attività affonda»

di Stefano Totaro

Gloria del ristorante Glamour in via Mazzoni chiuso per 15 giorni dal questore di Modena: «Penalizzata da connazionali che stanno in strutture e non cercano integrazione» Infatti   come dichiara  lei stessa  : «Sono ormai 25 anni che vivo a Modena e qui, con mio marito e la mia famiglia, abbiamo investito nella nostra attività che consiste in un negozio ed un pubblico esercizio. Qui abbiamo la nostra vita, sono mamma di quattro figli, la più grande frequenta il liceo le altre varie scuole cittadine. Ho quindi gli stessi problemi che hanno tutti gli altri cittadini, problemi legati al lavoro, all’economia, quelli legati al bilancio famigliare. Ma da qualche anno non è più così, si è aggiunto un grosso ed enorme problema e a crearlo sono i miei connazionali, quelli che sono qui a spese dello stato italiano» 

MODENA. «Sono ormai 25 anni che vivo a Modena e qui, con mio marito e la mia famiglia, abbiamo investito nella nostra attività che consiste in un negozio ed un pubblico esercizio. Qui abbiamo la nostra vita, sono mamma di quattro figli, la più grande frequenta il liceo le altre varie scuole cittadine. Ho quindi gli stessi problemi che hanno tutti gli altri cittadini, problemi legati al lavoro, all’economia, quelli legati al bilancio famigliare. Ma da qualche anno non è più così, si è aggiunto un grosso ed enorme problema e a crearlo sono i miei connazionali, quelli che sono qui a spese dello stato italiano».
Gloria ha 47 anni, è nigeriana e divide le sua giornate tra il lavoro di mamma, quello all’interno del bar ristorante Glamour in via Mazzoni e al negozio di parrucchiera in viale Crispi. Proprio l’altro giorno ha ricevuto, relativamente al bar ristorante Glamour, la notifica del provvedimento di chiusura temporanea per 15 giorni. Una misura scattata perché, negli ultimi controlli effettuati dalle forze dell’ordine nella zona del Tempio e della stazione dei treni, era stato trovato qualche pregiudicato all’interno del suo locale. E cosi per motivi di ordine pubblico si è deciso di abbassare le serrande al locale.
«È questo il vero problema e anche se sono miei connazionali io non ci sto. Sono nelle vostre stesse condizioni». E con quel “vostre” Gloria intende dire modenesi. «Quando mia figlia arriva in autobus alla stazione dei treni mi chiama al telefono - dice - perché ha paura a fare il portico per raggiungere il locale o il salone da parrucchiera. Devo andarla a prendere: ha paura a fare lo slalom tra chi fuma marijuana e chi beve, è stata importunata. Questo per dire che capisco benissimo il disagio di abita da queste parti o di chi frequenta questa zona».
«Per quel che mi riguarda la situazione è insostenibile - spiega Gloria- ho giovani che mi entrano nel locale, prendono una bottiglia di birra, la lasciano sul bancone, escono, vanno sotto ai portici a fare i loro affari di droga, poi tornano, stanno qui, vanno in bagno e poi riescono, come fosse casa loro. Sono tutti richiedenti asilo, mi hanno già fatto perdere clienti, operai della zona, altri miei connazionali. Quando dico loro che sto per chiamare la polizia mi sfidano, mi urlano contro “fallo, dai , chiama la polizia, tanto non ce ne frega niente, non ci fanno nulla”. E in effetti questi non hanno nulla da perdere, sono alloggiati nelle strutture ma passano il giorno qui in stazione». «Quello che non capisco è come si possa ancora sopportare una situazione del genere - conclude Gloria - non si
crea integrazione, sono loro stessi che ormai hanno il businness della droga e non gli importa nulla di imparare l’italiano, di integrarsi, di fare qualcos’altro. E così mi danneggiano e danneggiano tutta la zona. Qui è ormai un ghetto. Io vorrei lavorare e ho i miei diritti».

Considero questa presa di posizione  una risposta   che sono  " buonista  " verso  gli mmigrati  e  mi lascio  fare   ed  accetto  tutto . Non dimentichiamo che  essi  vengono   da noi  , non solo  per delinguere   e  sfuggire  ala giustizia  dei loro paesi  , ma per ( la maggior  parte  cercare   un futuro migliore  , una speranza  , cosa che  gli abbiamo tolto   con le nostre  sciagurate politiche  estere  ed economiche  . 


Commenti

Post popolari in questo blog

s-come-selen-sposa-s-come-sara-sex due destini che s'incrociano

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise