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Graziano Stacchio è il benzinaio del Vicentino che ha sparato a un rapinatore uccidendolo, diventando una sorta di eroe per molti cittadini impauriti dai furti. Ma al quotidiano "La Repubblica" spiega di non voler diventare un esempio per nessuno:"L'effetto mediatico mi ha stordito.
Però davvero non possiamo vivere in un mondo che va in questa
direzione. È storta. Non voglio rassegnarmi alla legge della giungla, al
terrore, che lavori e torni a casa guardandoti alle spalle".
Al Corriere del Veneto assicura di aver ricevuto proposte di candidatura,
ma non vuole specificare da parte di quale partito: La sicurezza non è
né di Destra né di Sinistra, è un tema su cui tutti i partiti dovrebbero
riflettere, invece di continuare a scaricarsi le colpe l’uno addosso
all’altro. Anche se, a dirla tutta, c’è una cosa che non mi so
spiegare...Qui sono venuti i leader di molti partiti, Matteo Salvini,
Giorgia Meloni, il candidato alle regionali del Movimento 5 Stelle... Ma
nessuno di centrosinistra si è fatto sentire».
L'uomo avverte però che il clima è molto teso:
"Il problema è che la gente ha paura, sta perdendo la testa. Ci vuole un attimo. Il mio è stato un atto di istinto, di disperazione. Vorrei dire anche di umanità, perché quella ragazza (dentro la gioielleria, ndr ) era sotto scacco di cinque banditi armati di mitra. La volta prima era stata addirittura sequestrata. Quando quel rapinatore mi ha puntato l'arma addosso, ho mirato. Stando attento a non fare andare in giro colpi. Se i suoi complici l'avessero lasciato lì gli avrei messo subito un laccio emostatico, avrei provato a salvarlo. Ambulanza e via".
Lo avrebbe fatto davvero?
"Lo giuro sui miei figli e nipoti. La vita vale più di tutto. Sa quanti lacci ho messo qui davanti (indica lo stradone, via Riviera, che attraversa il paese)? Incidenti stradali. Uno aveva il femore fuori".
Non le chiedo se vota Lega perché non me lo direbbe. Ma Salvini l'ha eletta a eroe. E il 14 marzo a Vicenza lei sarà guest star della "Festa della sicurezza" (colore dei manifesti: verde e nero).
"La sicurezza è un tema che non ha colori. Dovrebbe essere di tutti, di destra di sinistra e di centro. Le persone che ho sentito più vicine sono quelle co- muni e gli alpini della mia associazione. Poi certo: se anche i politici mi esprimono solidarietà fa piacere. Solo della sinistra non si è fatto vivo nessuno ".
Stima enorme , Non è un commento ironico, per lui e per le sue dichiarazioni : << “Bisogna lavorare sulle scuole, sull’educazione. Alla pace, al rispetto. Lo dice uno che ha sparato, è vero. Ma non l’ho fatto per aggredire. L’ho fatto perché in quel momento ero minacciato di morte, e quella ragazza anche”.Non sono un eroe né un modello da imitare. Né tanto meno un simbolo. Lo dico subito: la gente non deve sparare in mio nome, né in Veneto né in Sicilia. Solo l'idea mi fa paura. >>
Ma soprattutto perche' Questo pover'uomo lo stanno strumentalizzando in una maniera imbarazzante cercando di farne un simbolo Infatti con cordo con Michele Cicero quandi su https://www.facebook.com/pages/Becero-populismo-dei-link-di-FB/ dice : << Vile e pusillanime chi gli cuce addosso le bandiere del suo partitino. Spero ne esca il più sereno possibile, come se non bastasse dover vivere col pensiero di aver ammazzato una persona... massima solidarietà >>