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una fiction su mia martini senza scadere nella santificazione ed idiolatria come i fu fatto con il principe libero su de andrè

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Bellissimo il film andato in onda ieri su  # miamartini . Altro il film su  # deAndre  o  su #Rinogaetano questo sulla   anche se incompleto perché non affronta il periodo post 1989 fino alla sua morte discussa . Descrive senza cadere nella mitizzazione ,  o caderci di sfuggita ,  veramente la sua fragilità e tutto quello che ha passato durante la sua tormentata vita  come  si evince  da questa  discutibile   visto che  alcuni \e   Sembra un plotone d'esecuzione! ma  molto  meglio   rispetto al ciarpame  d'oggi   a Mia Martini tratta dalla trasmissione "Si rilassi" del 1974 e condotta da Enzo Tortora.

Perchè elogio la fragilità [ elogio della fragilità reprise ]

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con il sottofondo di  questa bellissima canzone  (  chi se  ne  frega  s'è di  quell'antipatico di Vasco Rossi )  cantata    da una delle cantati italiane  più  brave   Rispondo ad  alcune domande  che mi vengono fatte  sul mio post  precedente   per  quel che  riguarda  la fragilità (  ecco perchè  o messo  nel  titolo  anche reprise  ) .  In particolare  a chi mi chiede: 1)    Perché un elogio della fragilità ?    Perché un volto fragile comunica ed infonde forza perché non confida nell'arroganza , nella sicurezza di chi non sbaglia mai ,di chi non si lascia attraversare dal dubbio .Infatti  Un volto fiducioso crea volti fiduciosi, un volto accogliente crea volti accoglienti, un volto buono crea volti buoni, un volto fragile comunica e infonde forza perche’ non confida nell’arroganza, nella sicurezza di chi non sbaglia mai o nasconde gli errori, di chi non si lascia attraversare dal dubbio. Le fragilità vanno amate e custodite gelosamente

superare le barriere grazie ad un basso

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per  chi volesse saperne  di più  su di lui e  sulla  sua musica   www.manuelmuzzu.com e  questo video qui   sotto   

elogio fragilità

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Dopo aver letto l'introduzione dell'agenda del 2013 di giorni non violenti mi ritorna alla mente : questa citazione « Il mare non fa mai doni, se non duri colpi, e, qualche volta, un'occasione di sentirsi forti. Ora io non so molto del mare, ma so che qui è così. E quanto importi nella vita, non già di esser forti, ma di sentirsi forti, di essersi misurati almeno una volta, di essersi trovati almeno una volta nella condizione umana più antica, soli davanti alla pietra cieca e sorda, senza altri aiuti che le proprie mani e la propria testa. »> ( racconto La carne dell'orso di Primo Levi, edito nella collana ET di Einaudi all'interno di Primo Levi - Tutti i racconti  )  contenuta  nel film   http://it.wikipedia.org/wiki/Into_the_Wild_-_Nelle_terre_selvagge Ma   a   spronarmi e  a bloccare questo mio  viaggio interiore  è  questo pezzo  jazz  Nel mio rimettermi in discussione \  autocritica   ho   deciso di fare , come suggerisce  l'agenda