premetto che non ho avuto il coraggio di rivederlo perchè come ho già detto da qualche parte sui social
io l'ho visto in streaming e posso dirti di prenditi prima e dopo una tisana pe far passare la rabbia perch è molto crudo e duro . e tieni a porta di mano i fazzoletti perchè in certe scene si piange ( almeno per me è stato cosi ) tantissimoInfatti Sia Lorenzo Tosa : « [... ] Raramente ho visto un documentario capace di unire senza apparente contraddizione la più alta grazia alla più spietata e raccapricciante delle denunce sulla violenza inumana dei coloni israeliani. L’arte al servizio della verità, e viceversa. Ora forse è più chiaro a tutti quelli che lo hanno visto perché hanno fatto di tutto perché non lo vedeste.Da stasera nessuno potrà più dire: non sapevo. Non ci sono più alibi. Non ci sono scuse.Certa gente, anche qui in Italia, non ci dovrebbe dormire la notte. Invece non ci dormiremo noi, come ieri e come domani.Loro, tranquilli,
dormiranno benissimo.» Sia Roberto D'Adorante : «Anche se ci hanno provato in tutti i modi a nasconderlo, “No Other Land” è arrivato nelle nostre case. E chi lo ha visto stasera su Rai 3 non potrà più dire di non sapere.Un film che non si limita a denunciare: mostra. Senza retorica, senza filtri, senza indulgenza. È difficile chiamarlo “documentario”, perché va oltre: è una prova, una memoria incisa nella carne della storia.La grazia delle immagini convive col gelo della realtà: case che si sbriciolano, vite strappate e un silenzio che pesa come macerie. Quel silenzio è il motivo per cui molti non volevano che vedessimo questo film.Ma adesso lo abbiamo visto.E se loro, qui, come altrove dormiranno sereni nonostante tutto, noi stasera no. Né domani.Perché l’indifferenza non è un’opzione.Nessuno può più dire: “Non lo sapevo”.» confermano quando dicevo negli articoli precedenti



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