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16.11.25

Ci sono voluti dei mesi e almeno due rinvii, ma alla fine ieri sera siamo riusciti ad assistere su Rai 3 a quel capolavoro senza tempo eppure attualissimo che è “No Other Land”.


 premetto che  non ho  avuto  il coraggio    di rivederlo  perchè   come  ho già   detto   da qualche  parte  sui social 

io l'ho  visto  in streaming   e  posso   dirti   di  prenditi prima  e   dopo   una  tisana  pe  far  passare  la  rabbia  perch è molto    crudo  e  duro .  e  tieni  a  porta  di mano  i  fazzoletti   perchè  in  certe  scene  si piange  (  almeno  per  me è stato  cosi )    tantissimo  

Infatti Sia  Lorenzo  Tosa  : « [... ] Raramente ho visto un documentario capace di unire senza apparente contraddizione la più alta grazia alla più spietata e raccapricciante delle denunce sulla violenza inumana dei coloni israeliani. L’arte al servizio della verità, e viceversa. Ora forse è più chiaro a tutti quelli che lo hanno visto perché hanno fatto di tutto perché non lo vedeste.Da stasera nessuno potrà più dire: non sapevo. Non ci sono più alibi. Non ci sono scuse.Certa gente, anche qui in Italia, non ci dovrebbe dormire la notte. Invece non ci dormiremo noi, come ieri e come domani.Loro, tranquilli,
dormiranno benissimo.» 
Sia  Roberto D'Adorante : «Anche se ci hanno provato in tutti i modi a nasconderlo, “No Other Land” è arrivato nelle nostre case. E chi lo ha visto stasera su Rai 3 non potrà più dire di non sapere.Un film che non si limita a denunciare: mostra. Senza retorica, senza filtri, senza indulgenza. È difficile chiamarlo “documentario”, perché va oltre: è una prova, una memoria incisa nella carne della storia.La grazia delle immagini convive col gelo della realtà: case che si sbriciolano, vite strappate e un silenzio che pesa come macerie. Quel silenzio è il motivo per cui molti non volevano che vedessimo questo film.Ma adesso lo abbiamo visto.E se loro, qui, come altrove dormiranno sereni nonostante tutto, noi stasera no. Né domani.Perché l’indifferenza non è un’opzione.Nessuno può più dire: “Non lo sapevo”.»   confermano   quando   dicevo   negli articoli  precedenti 



20.9.25

Divertimento (2022) di Marie-Castille Mention-Schaar, il film ispirato alla vera storia della direttrice d’orchestra di fama mondiale e di origini algerine Zahia Ziouani




ieri mio padre , ha scelto su my movies ,ha scelto il film divertimento diretto dalla regista francese Marie-Castille Mention-Schaar. Ispirato alla biografia della direttrice d’orchestra di fama mondiale e di origini algerine,Zahia Ziouani . Un bellissimo film consigliato a chiunque abba voglia di una boccatga di posività e ami senza distinzione di genere la musica . Un film in cui appunto la musica è strumento di riscatto sociale . 
Un  film   in  cui  gli  interpreti   cisa  difficile    nei  fil   muicali    sono   all'altezza delle bellezza delle musiche sono rimasto incantato dalle scelte dell'autore. Un film  trascinante, emozionante, coinvolgente  in linea  con  molti  dei giudizi  lasciati     su  https://www.mymovies.it/one/movie/18073-divertimento/
La forza di sentire fluire le proprie passioni e di dare spazio alle stesse nasce proprio dalla capacità genitoriale di rafforzarle e di condurle. cco che     con cordo  con la recensione di  Pedro Armocida su https://www.mymovies.it/film/2022/divertimento/ .

N.B

E' vero che  il film è  di due  anni fa   e    quindi  a questione dello spoiler diventa più sfumata.e  quindi  mi  viene  da  chiedermi   i 📅 Film “vecchi” e spoiler: serve ancora l’avviso?  il mio grillo  parlante   mi  ha      suggerito  come    risposta       che  Dipende dal contesto e dal pubblico:
  • Se il film è poco conosciuto, anche se ha due anni, è buona norma avvisare prima di rivelare dettagli cruciali.

  • Se è un film molto noto o storico, si presume che chi legge ne conosca già la trama, quindi lo spoiler è più tollerato.

  • Se il contenuto è una recensione o un’analisi approfondita, come nel tuo post su Blogger, è accettabile raccontare di più, ma magari si può inserire una breve nota tipo: “Attenzione: contiene dettagli sulla trama.”

Ho   accolto  il  suo ultimo suggerimento    cioè   “Attenzione: contiene dettagli sulla trama.” e  sul  finale  del film . Quindi   decidete     voi    se  anare avant nella  lettura  della mia   recensione  e  passare direttamente agli approfondimenti     che  lascio   sempre  o quasi alla  fine di  ogni  post  

 

8.6.25

The Lady in the Van Regia di Nicholas Hytner e L'abbaglio L'abbaglio è un film del 2025 diretto da Roberto Andò

 


The Lady in the VanRegia di Nicholas Hytner. Un film con Maggie Smith, Dominic Cooper, James Corden, Jim Broadbent, Frances de la Tour. Cast completo Titolo originale: The Lady in the Van. Genere Biografico, Drammatico - Gran Bretagna, 2015


un film << da guardare per la presenza di Dame Maggie Smith, magnifica nelle sequenze più stereotipate come in quelle più intense.>> (  da  https://www.mymovies.it/ più  precisamente  da https://www.mymovies.it/film/2015/theladyinthevan/  )  Infatti esso  è  Un film  bello  , humor  British  a  parte  , profondo ed  emozionante  .  Unico  neo   troppo lento   e  quindi  un  poi  pesatino   per chi  è  abituato a  film rapidi  .  Spezzato    ed  appesantit  da  troppi  dialoghi  interiori    tra  i  due 

lati  del  protagonista  .  era  meglio  se  si  faceva  un  flashback  ,  cioè lui  che    fa  un  libro  sulla  sua  vicenda  e    da li inizia  a nnarrare la  stroria  . Comunque  bello mi    ricorda  l'atsmosfere  di A spasso con Daisy (Driving Miss Daisy) è un film del 1989 diretto da Bruce Beresford, tratto dall'omonima opera teatrale di Alfred Uhry, vincitore del Premio Pulitzer  Il film è stato un successo di critica e commerciale alla sua uscita e ai Premi Oscar 1990 .,   e  del recente  Non così vicino (A Man Called Otto) è un film del 2022 diretto da Marc Forster.Il film, con protagonista e produttore Tom Hanks, . Ottima  la  brillante  sublime    interpretazione     che  vale  da  solo   quasi  tutto il  film   di Maggie Smith  


L'abbaglio  L'abbaglio è un film del 2025 diretto da Roberto Andò.  con Toni Servillo , SalvatoreFicarra Valentino Picone Tommaso Ragno Giulia Andò Leonardo Maltese

 Una  versione  comica  ma  non troppo purtroppo sul nostro rorgimentio . Infatti Su Avanti! Gianmarco Cilento lo definisce "una Iliade dei furbacchioni, un canto gregoriano sull’arte di arrangiarsi, un romanzo sull’ambiguità degli ultimi".Esso   fa  riflette sul fatto che l'impresa di Garibaldi ha parzialmente costituito un abbaglio in quanto incapace di portare tutto il popolo italiano a lottare onestamente per il proprio futuro.Esso  è  riuscito a    a  fondare  insieme      talmente  bene   con  più vigore  le  tematiche  espresse   da   :  il Gattopardo  nella  versione " classica"   cioè  il film del 1963 diretto da Luchino Visconti.  che    nella   miniserie è creata e co-sceneggiata (in collaborazione con Benji Waltersed) da Richard Warlow (già ideatore di The Serpent (2021)), mentre la regia degli episodi è suddivisa tra Tom Shankland (episodi 1-2-3-6), Giuseppe Capotondi (episodio 4) e Laura Luchetti (episodio 5 .,   2)  Noi   Credevamo film del 2010 diretto da Mario Martone su sceneggiatura dello stesso regista e di Giancarlo De Cataldo, liberamente ispirato a vicende storiche realmente accadute e al romanzo omonimo di Anna Banti . Un mix di riflessione e comicità in un film sincero   e  disturbante  che racconta una pagina fondamentale del passato italiano.  Infatti  esso    racconta il Risorgimento dalla prospettiva dei combattenti in alto grado ma anche da quella di due malcapitati che non vorrebbero farne parte. Ottime recensioni  in particolare  : quella   << L'abbaglio - Film (2025) - MYmovies.it .  Un buon film  il  migliore   con Ficcarra  e  Picone   i   franco e  ciccio  degli anni  90\2000 

26.4.25

quando un film thriller descrive la realtà . . l'aumento dello streaming del film Conclave di Edward Berger. coincidenza o casualità con l'imminente conclave ?

 in attesa  della risoluzione  dei problemi tecnici   stanno ridando  due  film  di fine  2024  primo trimestre  2025   : Il ragazzo dai pantaloni rosa diretto da Margherita FerriLa pellicola racconta la storia realmente accaduta di Andrea Spezzacatena, vittima di bullismo e cyberbullismo omofobo, che si tolse la vita impiccandosi con una sciarpa in casa sua a Roma il 20 novembre 2012 all'età di 15 anni appena compiuti il 14 novembre e  Conclave  di Edward Berger.Basata sull'omonimo romanzo di Robert Harris, la pellicola è interpretata da Ralph Fiennes, Stanley Tucci, John Lithgow, Sergio Castellitto e Isabella Rossellini.Il film è stato inserito dalla National Board of Review nella lista dei migliori dieci film dell'anno .
Avendo   visto  su netflix   il primo   ho optato   per il secondo  .




N.B
per  chi  volesse  aprofondire    trova  come sempre a  fine  post    l'elenco dei siti consultati    per  questo post 

Ma  ora  bado ale ciancie   e  veniamo   alla  recensione del film  


Conclave 
 un  buon  thriller con un ottimo cast . 
Un film   dirrompente   , un  pizzicco di rilevanza sociale . Infatti . Il film è da vedere : perché : rispecchia la realtà 'curiale' e clericale all'interno dello stato vaticano. Rappresentazione , secondo alcuni , immensa sulla differenza tra potere ecclesiastico e fede , questo film propone un cast di altissimo livello dove basta solo uno sguardo vedesi la Rossellini e un Fiennes direttore d'orchestra stratosferico. secondo altri \e invece è : Tradizionslismo contro islamismo e wokismo ! Questo é il senso. Del film...e anche della realta ., Intrighi molto terreni che evidenziano che, nonostate gli abiti e gli insegnamenti religiosi siano di elevata moralità, di base l'uomo resta sempre un uomo. 

Corruttore ecorruttibile. Ottima cast ed ottima fotografia . Ma purtroppo uso abbondante dei clichè .
 Infatti << [...] Come impongono regole e convenzioni dei generi cinematografici, anche quello che ruota intorno alla Santa Sede deve abbracciare cliché e personaggi facilmente riconoscibili, precisi schemi narrativi e semplificazioni che se da una parte rendono più agevole per il pubblico il viaggio tra mondi possibili, dall’altra rischiano di irritare, e non poco, coloro che sono invece convinti della necessità di maggiore attenzione, approfondimento e sfaccettature quando si decide di affrontare temi così complessi. [ .... ] da quest articolo
Il Conclave visto come un thriller diventa un’involontaria parodia d'Avvenire >> . Uno dei tnti film complottisti . Un film da cassetta che difficilmente lascerà ( per il momento vista la concomitanza il vero conclave è il più visto e ricercato in streaming ) qualcosa nella memoria a lungo termine degli spettatori . Infatti Il film è stato accolto positivamente dalla critica. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 93% basato su 319 recensioni, con un voto medio di 8,1 su 10. Su Metacritic ottiene un punteggio di 79 su 100 basato su 54 recensioni.Kyle Buchanan del New York Times definisce il film «esattamente ciò che attrarrà la giuria degli Oscar, che amano premiare un racconto dirompente purché sia ben fatto e con un pizzico di rilevanza sociale», mentre Benjamin Lee del Guardian dà al film un voto di 4 stelle su 5, definendolo un buon thriller con un ottimo cast, lodando particolarmente la performance di Fiennes.Nella stampa italiana, Davide Turrini in una recensione su Il Fatto Quotidiano ha invece evidenziato l'abbondante uso di cliché nella pellicola.Angelus, settimanale dell'Arcidiocesi di Los Angeles, ha elogiato l'interpretazione degli interpreti principali, scrivendo al contempo: "Il problema non è che [Conclave] sia pieno di pregiudizio contro la Chiesa cattolica, ma che sia un film scadente […] Il discorso cruciale [di Benitez] è così pieno di banalità che sembra scritto con ChatGPT". Il prelato statunitense Robert Barron lo ha definito "un film sulla Chiesa cattolica che sembra sia stato scritto dal comitato editoriale del New York Times".Nella stampa italiana, Avvenire   recensiuone  citata   nelle  righe  precedenti. (pubblicazione della CEI) ha definito il film "un'involontaria parodia" .  Da  vedere    se  appassionati   deletematiche del complotto  e del mistero    o delgenere thriller  . Voto  6-


Perché il Conclave è così intrigante in 12 film, libri, podcast che lo raccontano da dentro | GQ Italia
Conclave - Wikipedia


3.2.25

rapito di Bellocchio un film indigesto ai tradizionalisti cattolici

 In  una domenica  piovosa     ho  visto con  i  miei   con   rai  replay   Rapito   film del 2023 diretto da Marco Bellocchio, basato sul caso di Edgardo Mortara, un bambino ebreo di Bologna sottratto alla


famiglia dalle autorità ecclesiastiche nel 1858, al fine di essere convertito al cattolicesimo. e  morto da  prete  cattolico   .  Il film   andato   in onda   il   giorno  prima su Rai 3 .  <<  il  film ha suscitato un forte dibattito sulla sua rappresentazione della storia e il suo impatto sulla società contemporanea >> ciakmagazine.it
Un  film  che  ai David di Donatello 2024 il film ha ricevuto 11 candidature,aggiudicandosi cinque premi, fra cui quello per la miglior sceneggiatura adattata. Un  film fiero ed  indigesto  , coraggioso  .  Un esempio di  come  la religione   ,  in questo caso quella  cattolica  ,  se  imposta   e  forzata   ( senza contradditorio     direbbe    qualcuno )    può portare  a  delle conseguenze  drammatiche   sulla  psichè   dell'individuo   come  èsucesso al protagonista   della  vera storia     da  cui è  tratto il  film .  un buon  cast  fatto anche d'attori    soprattutto      nel ruolo  di  Edgardo Mortara   . Per    ulteriori   informazioni  e  approfondimenti 

https://it.wikipedia.org/wiki/Rapito_(film)
https://www.cinefilos.it/tutto-film/approfondimenti/rapito-storia-vera-dietro-film-marco-bellocchio-666840

https://it.wikipedia.org/wiki/Caso_Edgardo_Mortara


Caso Edgardo Mortara - Wikipedia

9.10.24

Diario di bordo n 81 anno II . lode ai 130 soldati israeliani che si sono rifiutati di combattere per proteggere gli ostaggi , il 7 ottobre non è solo il vigliacco atacco di hamas , cento anni della radio , in rai non sarebbe mai successo che Flavio Insinna dia al ministro Salvini una sottilissima bordata.

stavo iniziando questo  n  dellla rubrica ( strana 😁😲🤔✍🏼🎙🎵 coincidenza visto che uno dei post parlerà de 100 anni della radio ) e  quindi cambio   l'ordine dei post  d'apertura  . leggo  su  msn.it   che 130 soldati israeliani , a cui va tutto il mio appoggio e la mia solidarietà   anche  se  pur  critica  perchè l'hano  fatto  per  gli ostaggi  e  non per   la  pace ,  ma   è  già un  qualcosa anche  se  una  goccia  in mezzo  al mare   delle operazioni militari   , si sono

Gaza, 130 soldati israeliani si sono rifutati di combattere per salvaguardare gli ostaggi
Storia di agi
• 3 ora/e 



AGI - Si rifiutano di combattere a Gaza per non "sottoscrivere la condanna a morte" degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Un gruppo di 130 soldati dell'esercito israeliano si sono opposti alla continuazione dei combattimenti nella Striscia poiché rappresentano una "sentenza capitale" per i 101 ostaggi ancora nell'enclave palestinese."E' chiaro che la continuazione della guerra a Gaza non solo ritarda il ritorno degli ostaggi ma mette anche in pericolo la loro vita" si legge in una lettera inviata alle autorita' israeliane "molti sono stati uccisi dai bombardamenti dell'Idf, molti di più di quelli che sono stati salvati nelle operazioni militari". "Noi, che abbiamo servito e continuiamo a servire con dedizione, rischiando la vita, annunciamo che se il governo non cambia immediatamente rotta e non si adopera per raggiungere un accordo per riportare a casa gli ostaggi, non saremo in grado di continuare a combattere", prosegue il testo. 

 Adesso veniamo a  quanto  programmato  .   Iniziamo con  una mia  riflessione  a  freddo    sul #7ottobre  

 
Manifestare (pacificamente) per la Palestina non significa negare l’atrocità ingiustificabile degli attacchi del 7 ottobre né essere filo-Hamas o non riconoscere l’enorme complessità di una questione in cui tutti a turno hanno sbagliato con vari gradi di colpe e di responsabilità. Infatti    ciascuno dei  protagonisti  in causa :  Dall'impero  turco\ottomano al Mandato britannico della Palestina, detto anche Palestina mandataria (in inglese Mandatory Palestine; in arabo الانتداب البريطاني على فلسطين?Filasṭīn al-Intidābiyah; in ebraico המנדט הבריטי על פלשתינה (א״י)?haMandát haBríti ʿal Palestína (E.Y.), dove "E.Y." significa Erétz Yisra'él) o semplicemente Palestina  1917\1920-1948  dall'Onu  ,  dagli Arabi   ,  dagli Israeliani e  dai Palestinesi  ha   commesso  come  dicevo  prima   degli errori  e  delle atrocità  .  Significa non piegarsi all’unica e sola voce martellante e a media unificati che dal 7 ottobre scorso ci vuole convincere che Israele ha “diritto di difendersi” con qualsiasi forma e mezzo.Significa ricordare ai sordi e agli indifferenti che dal 7 ottobre scorso, in nome del diritto alla difesa e con la scusa di Hamas, il criminale di guerra Netanyahu ha provocato e s ta  provocando  la morte di oltre 40mila civili innocenti, tra cui un numero incalcolabile di donne e bambini, per la sola colpa di essere nati.Significa rivendicare il diritto e il DOVERE di chiamare le cose col loro nome: e questo si chiama genocidio.Significa distinguere chiaramente la maggioranza silenziosa di israeliani che chiede solo pace, due popoli e due Stati e l combatte  ’oligarchia politica, militare e mediatica di Netanyahu.  e  vuole  vivere  e  coesistere  gli uni  con gli altri  


Domenica 6 ottobre, Pescara per la Palestina.
Foto di Piero Rovigatti
«Siamo qui nella fede che ci sarà la possibilità di costruire una Terra Santa migliore, un Israele, una Palestina in cui si può vivere in pace e nella mutua accoglienza. Certamente non sarà facile e ci vorrà tanto tanto sforzo ma è l’unica vera soluzione possibile.
E i segnali ci 
sono, piccoli, nascosti… La continua amicizia tra individui e gruppi israeliani e palestinesi, la lotta non violenta dei rabbini per i diritti umani che sostengono e accompagnano famiglie e villaggi beduini minacciati, il rifiuto alle armi di alcuni giovani israeliani che preferiscono la prigione all’uccisione, l’impegno delle chiese cristiane nel dialogo con ebrei e mussulmani…»
da La forza del popolo di Gaza - Comune-info di (Giovanna Sguazza, missionaria comboniana)



Significa scegliere di difendere e sostenere la parte in causa in assoluto più debole, abbandonata, dimenticata, sradicata, deumanizzata e perseguitata della Terra negli ultimi decenni. Che non è né Israele né Hamas. È la popolazione civile palestinese di Gaza.Questo non vuol dire né odiare Israele e meno che mai - con quel ricatto insopportabile che prima o poi esce fuori - essere antisemiti.Significa solo essere, e possibilmente restare, umani. E mi aspetto, anzi pretendo, che una sinistra (  ed  eventualmente  anche se ci credo poco )  degna di questo nome abbia ancora la forza, la capacità e la credibilità per urlarlo anche in piazza, civilmente e a testa alta. Senza paura.Questo post, come tutti quelli che parlano di Israele e Palestina, avrà una portata organica prossima allo 0 virgola.Se volete, possiamo diffonderlo maggiormente condividendolo, col potere del passaparola, e questo vale per tutti i contenuti sul tema prodotti da chiunque, non importa quanto la pagina sia seguita.

......

In questi   giorni   ricorrono   i   100  anni dellaradio  . A  differenza dei rispett a vari bla.. bla ... bla che sentiamo in tv o sui giornali non saprei cosa dire lascio che a parlare per me ed a testimoniare di come la radio nonostante i. cambiamenti epocali a ci essa a dato origine e partecipato sia ancora viva ed infliuisca sulle nostre vite e creazioni , sono ( io ne ho trovato solo tre magari ci saranno altre , se le avete segnalatemele nei commenti o qui sulle appendici social )







il film radio freccia 


e l'albetto voci dall'incubo allegato al n 457 di dylan l'anteprima contemporanea di Prix Italia speciale Dylan Dog alla Radio: Voci dall'Incubo Un evento di pura sperimentazione multimediale e



multipiattaforma, ideato e scritto da Armando Traverso e realizzato in collaborazione con Sergio Bonelli Editorie, Rai Radio e RaiPlay Sound che andrà in onda il 12 ottobre
A vestire i panni dell'indagatore dell'incubo Lino Guanciale, che insieme ad un eccezionale cast di doppiatori propone un medley delle sceneggiature a fumetti più iconiche di Dylan Dog : Grand Guinol e Ghost hotel firmate da Tiziano Sclavi, riadattate per l'occasione.  IL  che  dimostra      che la  radio  ha  ancora     la  si  ascolti in  internet   \  cellulare , dalla macchina  ,  dalla  tv ,  dallo  stereo   ,  radio   è  un mezzo  che   lascia  molt  o spazio all'immaginazione   e  alla   fantasia e     ti  fare  certi viaggi con la mente   più  che    le  droghe   ed i paradisi artificiali   oltre che  di denuncia  politico sociale 
 da : Radio Sardegna che   fu  la prima radio libera in Italia dopo venti anni di dittatura.
Nacque a Bortigali nel 1943 ed è stata la prima radio al mondo ad annunciare, da Cagliari il 7 maggio 1945, la fine della guerra in Europa. radicalle  radio   dei  movimenti   e  delle  battagli e  civili     degli  anni  60\80  (    radio alice del  movimento  del 77  ,radio out di peppino impastato , radio sherwood  dei   centri sociali  del nord  est  ,  radio   gap   del movimento  no  global  genova2001 ,   radio radicale  , ecc  )   e   tutte le  altre radio  private   e  locali    


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Ieri sera Flavio Insinna ci ha regalato una piccola perla delle sue, dando al ministro Salvini una sottilissima bordata.Rivolgendosi scherzosamente a un giovane concorrente, ha detto:“Loro fanno dei lavori veri. Tu, invece, Manuel, sei un tiktoker… Fai video su TikTok?”“Esatto”.“E da
grande vuoi fare il ministro? Che poi vai in giro a fare i tiktok con i salami.”
Uno scherzo, ma neanche troppo.Immaginatevi solo cosa sarebbe successo se Insinna avesse detto un quarto di tutto ciò in Rai: denunce, post, interrogazioni parlamentari In fondo, è anche la ragione per cui uno come Insinna piaccia o non mi piaccia ( a me per esempio non piace granchè ) , uno con un pensiero proprio e uno spirito critico, in questa Rai non c’è e non ci sarà mai. Un po' pessimista ma purtroppo al di là delle commento ideologico del Tosa è vero conoscendo la storia dei 70 anni della Rai e del suo asservimento e lottizazione ai partiti governativi prima e poi ai vari presidenti del consiglio dopo la fine della prima repubblica

23.9.24

film per l'autunno \ inverno . un mondo a parte di Il film di Riccardo Milani con Albanese e Raffaele

In  una  malinconica  giornata     tra  autunno (  inziato   da poco   astronomicamete   )  e inverno , in  una  tv  ancora  estiva    ho  visto  su primevideo  il  commovente  ed  bellissimo     film  Un mondo a parte  un film del 2024 scritto e diretto da Riccardo Milani  con Antonio Albanese e Virginia Raffaele . Un film    che  secondo    (ci ha  azzeccato in pieno ) Flavio Natalia di Ciak la regia di Milani basata sul «raccontare l’umanità delle persone con la chiave della commedia» riesce a «calarci in realtà rurali molto più diffuse di quanto si pensi . Raccontare l’umanità delle persone con la chiave della commedia» riesce a «calarci in realtà rurali molto più diffuse di quanto si pensi».IL regista «mettere in luce un
fenomeno spessissimo  trascurato come la scomparsa di comunità rurali e montane. Infatti   alcuni critici  hanno  affermato    riguardo alla tematica   che vi siano solo « un paio di situazioni che interrompono il ritmo oliato della storia »  Si apprezza    inoltre l'intervento di credibili attori per un giorno , sostenuti da una « credibile » Raffaele e « la mimica da fuoriclasse » di Albanese.
Infatti  Antonio Albanese è ancora una volta all'altezza, in una favola sulla solidarietà umana. Sorprendente Virginia Raffaele   i netto  miglioramento    che va al di là  delle  sue  imitazioni (  per   la  quale  è conosciuta     nonostante      un buon  curricula     cinematografico  \  teatrale   )     che  hanno dato  fastidio  e creato polemiche   e fastido    del  potere    politico  \  intellettuale  



Valerio Sammarco del Cinematografo afferma che il film mantiene in tutta la durata «un’indiscutibile vitalità», trovando tuttavia «qualche linea narrativa di troppo» come il tema dell'omosessualità adolescenziale. Ma  che  sinceramente  a mio avviso   non da  fastidio   anzi il contrario  è un  valore aggiunto . Il recensore sottolinea che sia leggibile la «consueta cifra» del regista, sebbene vi siano affinità riguardo agli aspetti culturali visibili in Io speriamo che me la cavo e  benvenuti  al  sud  Riccardo Milani torna a scegliere Antonio Albanese come suo alter ego, con cui condivide le caratteristiche di generosità d'animo, impegno civile e comune decenza, facendone un eroe per caso, come era successo anche nel suo recente Grazie ragazzi.Una  bella  La colonna sonora originale è stata composta da Piernicola Di Muro e si compone di undici tracce. Le due canzoni del cantautore abruzzese Ivan Graziani presenti nel film sono Agnese e Taglia la testa al gallo, entrambe incluse nell'album Agnese dolce Agnese pubblicato nel 1979.Ottime le fotofrafie    el Abruzzo nelle località montane del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise di Pescasseroli, Opi, val Fondillo, Villetta Barrea, lago di Barrea e Civitella Alfedena, nel paese abbandonato di Sperone e nella piana del Fucino a Gioia dei Marsi. Discrete   le  altre    quelle   con l'utilizzo di neve artificiale, sono state girate lungo la strada statale 83 Marsicana e nella città dell'Aquila, mentre quelle iniziali sono state realizzate a Roma. Ora  La formula cinematografica non è nuova, e attinge appunto  tanto a Benvenuti al Sud quanto a Io speriamo che me la cavo, ma anche a Baby Boom e ad un film precedente dello stesso Milani, Come un gatto in tangenziale (sempre protagonista Albanese), sia per il contrasto fra due provenienze sociali opposte, sia per il bagno di realtà che Michele, votato ad un'ideologia bucolica di sostenibilità ambientale, dovrà fare a confronto con una popolazione immersa in una natura non sempre amena, e stanca della fatica ingrata che comporta fare gli agricoltori in certe zone d'Italia.
E'  vero    che  La sceneggiatura, di Milani e Michele Astori, dipinge forse gli abruzzesi come un po' troppo arretrati, e c'è anche qualche caduta di tono a scopo comico, come il suggerimento che un bambino marocchino "puzzi" (sarebbe bastato evidenziare che la bambina che lo dice riecheggia il pregiudizio del padre) o l'equiparare un ritardo cognitivo a "fare lo scemo" di alcuni abitanti di Rupe. Ma in generale si avverte il genuino affetto che Milani ha per la sua terra di origine, e il suo rispetto per l'istituzione scolastica come baluardo di civiltà. È interessante anche il modo in cui la sceneggiatura inserisce certi accomodamenti all'italiana come un tentativo di raddrizzare le storture della burocrazia, invece che di frodare le istituzioni.
Albanese è come al solito all'altezza del ruolo, ma sorprende    per  il   miglioramento  in  woirdo progress    come  ho già scritto  nelle   righe  precedenti  per efficacia Virginia Raffaele sia per la capacità di calarsi a fondo, lei romana, nell'accento di sua madre, sia per quella di impersonare in modo riconoscibile una delle tante figure scolastiche che combattono una quotidiana battaglia per difendere il diritto all'apprendimento dei bambini, e aggiornarlo con corsi di storytelling, educazione digitale e sessuale che non sono solo goffi tentativi di seguire i trend del momento ma argini all'isolamento e all'oscurantismo: e anche su questo Milani evita di romanticizzare la realtà locale.
Un mondo a parte è una favola intenzionata a tradurre in forma di commedia popolare un depauperamento tangibile e lo spettro di una generale rassegnazione "a perdere una cosa dopo l'altra", riconducendoci ad un principio base di solidarietà umana. Nella sua semplicità ha molto cuore, e chiude su Ivan Graziani, abruzzese doc, che incarna nella sua musica la sincerità delle intenzioni artistiche. E siamo abbastanza certi che il tormentone "la montagna lo fa" diventerà...virale. 
Ecco      che  Vedi Antonio Albanese arrancare per una strada di montagna, quasi inghiottito dalla neve, lo vedi bloccarsi con le ruote che non vanno né avanti né indietro, e un lupo che lo guarda. E pensi: “Ecco," dira  qulcuno " un altro film come Benvenuti al Sud, con qualcuno che si ritrova in un paesino di un’Italia ignota, con mille difficoltà da superare, e che alla fine si innamorerà di quel paesino  finendo  per   rimanerci  ".  Infatti  agli amanti     del cinema italiano  sembra di aver già visto questa storia,  di  quest’Italia di paesini, innocente e comica, senza trucco ma con un gran cuore, che ti gira dentro gli occhi fin da Pane, amore e fantasia, per arrivare a due film girati poco più giù, Basilicata coast to coast e Un paese quasi perfetto. Tanti piccoli paesi quasi perfetti, abbiamo visto nel cinema italiano degli ultimi anni. Buoni per ambientarci una favola, per raccontarci che l’Italia è ancora bella, che non siamo brutti, sporchi e cattivi  e  che  esiste   un  anche un  altritalia  (  cit  musicale ) 

2.9.22

rifugio sulle piattaforme digitali . Virtus , la tigre bianca

in sottofondo 
 Lasciami Andare - Gianmaria Testa 


Oggi propongo dei film ,  soprattutto il secondo   tristi e malinconici   erano quelli che  mi  ci  volevano   dopo un estare  di  merda    ( vedere   il post  : <<  la  malinconia    può essere preziosa  - autunno 2022 >>  ) che   anora  mi tormenta   

Vitus  2006 diretto da Fredi M. Murer


un bambino prodigio, di dodici anni, in grado di suonare il pianoforte con maestria sin dall'età di sei anni, gran giocatore di scacchi e lettore di enciclopedia. I genitori, date le sue capacità, lo iscrivono in una scuola prestigiosa, ma frequentata da ragazzi più grandi.In cuor suo Vitus vorrebbe essere un ragazzo normale e frequentare i suoi coetanei, e l'unico in grado di capire il suo stato è suo nonno, con cui condivide la passione per il volo. Una notte si butta dal balcone e finge, per la caduta, di aver perso tutte quelle capacità che lo contraddistinguevano dagli altri bambini, e, si considera una persona normale: ciò porta allo sconforto dei genitori, in particolare della madre che cade in depressione. Il nonno scopre l'inganno, ma mantiene il segreto. Grazie alla sua intelligenza, Vitus fa diventare ricco suo nonno e fa riavere il posto di lavoro a suo padre. Il giorno seguente il nonno di Vitus si fa male e due giorni dopo muore. Alla fine, per non scoraggiare ulteriormente i genitori, Vitus torna ad essere se stesso e a riacquisire tutte le capacità che la natura gli ha dato e che lo rendevano speciale e praticamente unico.

Un fim  bello  ,  favolistico , un po' prevvedibile  il finale  msbello.lo.stesdi .  Sulla  scia   di Will Hunting - Genio ribelle (Good Will Hunting) del 1997 diretto da Gus Van Sant e interpretato da Matt DamonRobin WilliamsBen AffleckCasey AffleckStellan Skarsgård e Minnie Driver.

La tigre bianca

(The White Tiger) è un film del 2021 scritto e diretto da Ramin Bahrani.Si tratta dell'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Aravind Adiga del 2008. Il film è interpretato da Adarsh Gourav nel suo primo ruolo da protagonista, insieme a Rajkummar Rao e Priyanka Chopra, che sono anche i produttori esecutivi del film.



 L'epico viaggio di un povero autista indiano che deve usare il suo ingegno e la sua astuzia per liberarsi dalla servitù, in un'India iniqua in cui il riscatto sembra essere possibile solo attraverso l'illegalità. esso  è la  storia  di Balram, ricco fondatore di una startup di Bangalore, racconta  in una lettera indirizzata al primo ministro cinese la sua storia. Nato in un povero villaggio del nord dell'India con il nome di Balram, inizia a lavorare come autista per una ricca famiglia corrotta. Spinto dalla voglia di riscattarsi socialmente e di vendicarsi dei soprusi ricevuti in qualità di servo appartenente ad una casta bassa, l'astuto Balram riesce ad ingraziarsi il suo padrone Ashok, arrivando ad ucciderlo e a prendere il suo nome e il denaro usato per corrompere la classe politica indiana, per poi recarsi a Bangalore e diventare un imprenditore di successo.Il consenso dei critici del sito web recita: "Ben interpretato e ben fatto, The White Tiger distillano i punti di forza del suo materiale originale in un dramma cupo e avvincente"  . Cinico e  divertente .  Un ottima  metafora    quella    della  stia di  polli  

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...