Visualizzazione post con etichetta cancel culture. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta cancel culture. Mostra tutti i post

1.2.25

risposta a chi dice che L'ulisse di omero è portavoce di una mascolinità tossica

 

Sapete che nell’Odissea c’è una delle scene d’amore più belle e commoventi di tutta la letteratura? E no, non sto parlando di Penelope. So che oggi va di moda dire che Omero è il capostipite della <<mascolinita tossica >>, eppure quest’autore ci ha lasciato una delle scene d’amore più commoventi mai scritte! Vedete, la storia di Ulisse è una storia di viaggi, di avventure, ma soprattutto la storia di un uomo che desidera una cosa sopra tutte: tornare a casa! E finalmente dopo vent’anni Ulisse torna nella sua amata Itaca.
Questo è uno dei momenti, a mio avviso , più intessi di tutta l’Odissea: Ulisse vede la sua città, vede suo figlio Telemaco che ormai è diventato un uomo. E in quell’istante lo assale un moto di nostalgia, perché si accorge di quanto il tempo sia volato. Ulisse però si traveste da mendicante per non farsi riconoscere dal Proci che avevano usurpato il suo trono. E cosa accade? Che nessuno lo riconosce !Non lo riconosce suo figlio, non lo riconosce sua moglie, non lo riconosce la sua gente! Tutti vedono soltanto i suoi abiti laceri, i suoi capelli incolti e lo scambiano per un << vecchio mendicante>>. Soltanto uno tra tutta la gente di Itaca , lo conosce: Argo , il suo cane. Vedete, per un cane puoi essere un principe, un re o un mendicante , un cane ti ama a prescindere. Ad Argo non gli importa nulla dell’aspetto di Ulisse, non si cura di cosa indossa, di come appare, gli basta sentire la sua voce per riconoscerlo! E subito dopo muore. Ecco, io mi ricordo che quando lessi questa scena, ero alle scuole medie , per la prima volta mi commossi. Argo aveva conservato il suo ultimo respiro per Ulisse. E si, un’epoca di relazioni usa e getta, vi diranno che in fondo non c’è nulla di così straordinario in questa scena. Perché cose come l’amicizia la realtà e l’amore che sopravvive alla lontananza sono riconpensibili in una società che ha fatto dell’assenza dei legami una coda. Ecco perché in un mondo tanto cinico come quello di oggi vi auguro di avere qualcuno che vi ami non per ciò che siete, ma per chi siete, e che vi guardi negli occhi con la stessa dedizione che Argo ha avuto per Ulisse.

12.1.24

Certo il patriarcato esiste ma la cortellesi esagera nel vederlo dove non c'è e mette in mezzo i cartoni della Disney per l’ennesima polemica sterile su patriarcato e sessismo

 Paola Cortellesi ha fatto un bellissimo film. Però mettere in mezzo i cartoni della Disney per l’ennesima polemica sterile su patriarcato e sessismo è davvero troppo anche per lei. Infatti per  i  puristi   della tradizone     che non capiscono che  le  tradizioni    non sono  qualcosa  di fisso  ed  immutabili ma  soggette   soprattutto     se  orali    a  rimaneggiamenti  e    cambiamenti   
 Primo: Biancaneve  come  tutti  i  protagonisti  delle  fiabe   gli eroi son tutti giovani e belli,è bella e non una cozza non perché il principe sia maschilista, ma per lo stesso motivo per cui le attrici e le modelle (e lo stesso dicasi per i maschietti) vengono scelti di bella presenza: perché purtroppo  "vendono" meglio. Secondo: il principe riconosce Cenerentola dalla scarpetta e non dalla faccia, non perché sia un puzzone sessista, ma perché altrimenti sarebbe stato un film poliziesco e non una fiaba. E terzo: Biancaneve non è “la colf” dei sette nani, ma solo una persona disperata e senza una casa a cui i nani danno ospitalità e lei, per ricambiare, li aiuta nelle faccende domestiche.  Vi rendete conto, oppure no, che non c’è nulla di patriarcale, cattivo e stereotipato in banalissime fiabe con cui siamo  cresciuti  tutti    ?

I  primi  due  punti      sono  da ignoranti e dimostrano   come  la destra italiana è ossessionata dalle fiabe perchè   nell'arte  niente  rimane  fisso ed  immutabile  ma  si  trasforma  o deforma   ma  soprattutto  esiste    anche la  parodia   . Per  il terzo   punto  non gli biasimo perchè  si  può anche   essere  anche   letto    come  un  sterotipo  sessisita  e   culturale  e  come  tale  trasformato  combattutto    non   con  (  vedere  ; << ALLA PAURA DEL CLASSICI NON SI RISPONDE CON LA CANCEL CULTURE MA LEGGENDOLI  >>  )    con la  cancel  culture  \ in nome  del politicamente  corretto  ma   istruendo   gli uomini   a dar e una  mano in casa  per  esempio .  


31.7.23

OMOLOGAZIONE O AUTOCENSURA QUESTO è IL PROBLEMA

CANZONI   CONSIGLIATE \  CCOLONNA  SONORA 
  •  CARA  DEMOCRAZIA  -  FOSSATI
  •  linea gotica - C.S.I
  • La tua Libertà" - FRANCESCO GUCCINI
  • Oltre    alla guerra        MCR *
"Oltre la guerra e la paura… ci aspettano grandi sfide, e grandi prove! Contro l’imperante cultura del terrore, che si fonde col qualunquismo e la sfiducia e ci rende egoisti, e deboli. Una canzone sui questi tempi bui ed inquieti."  dal sito ufficiale dei Mcr *
Infatti  Ogni volta che scrivo  \  condivido   sul blog e  sui social , ogni volta che parlo o faccio battute  mi domando: questo si potrà scrivere, questo si potrà dire  questa battuta  si può fare ? Brutto affare. La libertà è minacciata, i suoi spazi si stanno restringendo. Dopo l'ordine di eliminare dalla mente e dal vocabolario personale le parole dichiarate politicamente scorrette anche se linguisticamente correttissime; dopo l'obbligo di praticare la cancel culture vestendo il cilicio dei penitenti; 
 dopo l'ordine di aderire acriticamente alle regole della costosissima economia verde perseguendo il velleitario obiettivo di costringere la Terra, secondo certuni impazzita, a rinsavire;   dopo l'istituzione della gendarmeria dei controllori, ora ha fatto irruzione il concetto dell'emergenza. Dichiarare uno stato d'emergenza consente al potere di imporre regole straordinarie limitative della libertà personale. 
  cit   tacitus  unione  sarda  30\7\2023


Il risultato è l'omologazione globale: tutti devono parlare allo stesso modo e pensare allo stesso modo. Vietato obiettare. Bisogna accettare, astenersi, fingere, ignorare, tacere, ingoiare, rassegnarsi. Per chi non s'adegua vengono applicate le norme non scritte di un indeterminato codice etico e ideologico.  vedi     i   le recenti   censure   e  bandi    dalla  rai I moralisti scrivono sulla lavagna i nomi dei buoni e dei cattivi, assegnano premi e laudi, infliggono castighi e penitenze. Per la libertà delle idee il sismografo segna  un  continuo  terremoto in corso.



4.7.23

no al bavaglio del politicamente corretto

   colonna     sonora    

la  tua  libertà  - francesco  Guccini *


Non è facile definire la libertà. Si tratta della possibilità di votare? Di seguire le nostre inclinazioni? Di fare ciò che vogliamo? Un primo passo per definire questa parola è, senza dubbio, partire dal pensiero: siamo liberi solo se possiamo ragionare liberamente. Ma  ultimamente   la  : <<[...] La tua libertà\Se vuoi, la puoi trovare\E un uomo saggio\Regole farà\Una prigione fatta di parole;\I carcerieri\Di una società\Ti impediranno di cercare il sole;\La tua libertà\Se vuoi, la puoi avere [...]   La tua libertà  \Cercala, che si è smarrita . \Cercala, che si è smarrita >>*
Ora   Secondo Ortega y Gasset ( Madrid, 9 maggio 1883 – Madrid, 18 ottobre 1955 filosofo e sociologo spagnolo  )  per esempio, ogni società realmente libera dovrebbe accettare anche “idee estreme alle quali riferirsi nella disputa”. Tutto dunque è concesso. ?  secondo  alcuni  me  compreso  ( vedere  faq  ed  manifesto blog  ed appendice  social   ) Tutto ha cittadinanza ed è solo nello scontro intellettuale - quello vero, non quello dei talk show e dei maistream  - che una tesi può vincere sull’altra.Ma  purtroppo da un po’ di anni a questa parte, però, viviamo una sorta di censura collettiva. Infatti   La storia  sia   che  venga  usata  in maniera  faziosa    e strumentale  ( la  rilettura     faziosa     ed  ideologica    degli ultimi 170  anni     della  storia  nazionale  soprattutto   dal 1920   in poi  )      fa paura nella  sua  realtà  e, non potendo cancellare   fisicamnte  il passato, si eliminano o si propone    di farlo  i monumenti che lo ricordano. La  stessa  cosa    per  le  forme   del pensiero non  conforme  .  Infatti   Il pensiero fa paura e - non potendo (almeno apparentemente) entrare nella testa degli altri - si vietano parole, e dunque riflessioni, tabù. E non  almeno non solo  per un buonismo peloso. Ma perché ci si immagina una società diversa. Una cultura diversa. Uomini e donne diverse, come spiega Valerio Savioli nel suo L'Uomo Residuo. Cancel culture, "politicamente corretto", morte dell'Europa (Il Cerchio): "L'obiettivo dello scontro in corso è chiaro: rendere l'uomo solo innescando scontri tra generi, popoli e generazioni che portino alla distruzione di ogni corpo intermediario tra l'individuo e il Potere, privandolo del diritto alla dignità di contestare ciò. Il risultato sarà un uomo privo della  propria   identità culturale, religiosa e sessuale. Un essere vivente che vivrà per affogare in bisogni artificiali e scambierà questo effimero momento per libertà. Triste e desolante è il destino di ciò che rimane dell'Uomo, o meglio dell'Uomo Residuo".
Siamo uomini a metà. Restiamo ancorati a ciò che c'è di buono e di giusto, mentre ci scontriamo contro l'onda progressista. Vogliamo essere coraggiosi mentre abbiamo paura di tutto. Ambiamo, più di tutto, ad essere sicuri. "La paura è diventata la lente attraverso la quale si osserva il presente, questa predisposizione tende costantemente a calcolare il quantitativo di rischio in rapporto a ogni singola decisioni". Vogliamo essere certi che tutto vada bene. Che sulla nostra strada non incontreremo pericoli. E forse crediamo anche che sia meglio non uscire di casa, come durante la pandemia di Covid-19. "Che succede se mi infetto?", si chiedeva un terrorizzato Giuseppe Conte. È la cultura, sottolinea Savioli, del safetism. Dell'esser sicuri a tutti i costi. Questo termine "compare per la prima volta nell'opera The Coddling of the American Mind di Greg Lukianoff e Jonathan Haidt. Il termine safetism viene usato per denotare una cultura morale in cui gli individui non sono disposti a concedere compromessi rispetto ad altre pratiche morali. Per intenderci, la sicurezza diviene quindi la prerogativa principale. Una ragione essenziale. Le principali minacce alla sicurezza percepite si circoscrivono entro le tematiche di razzismo, sessismo - sul cui contesto si applica generosamente il suffisso 'fobia', concetto di per sé non comprensibile, proprio perché la fobia è considerata dalla stessa psichiatria un disturbo psichico che consiste in una paura angosciosa dettata da determinate situazioni   incrementate     da  una politica  malpancista    che ha  strumentalizzato (  e continua  )    e  sfruttato  m\  alimentato la pancia   della  gente     davanti      al distanziamento sociale indotto dalle politiche di contenimento per la pandemia".È per questo che - se non segui il pensiero dominante  \ comune (che rende l'uomo comune)   anzichè  parlare   con il cuore  e con la mente   ed  fare  autocritica  





ed  provi ad  usare    il  tuo  spirito critico   \  libero arbitrio    - ti viene appiccicata l'etichetta di omofobo, di zenofobo, e ovviamente anche di retrogrado. E poco importa che tu non lo sia. Il tuo pensiero viene giudicato tale solo perché va controcorrente. E si ostina a farlo. La marea politicamente corretta sale. Armiamoci di libri  per salvarci. Per comprendere ciò che sta accadendo attorno a noi. Per discernere la realtà. Per essere uomini. Veri. Completi. Per riprenderci la nostra integrità ed la nostra  libertà decidendo   cosa  è  giusto  o sbagliato  ed  non siano  gli altri   a imporcelo .

22.12.22

ogni natale i soliti gesti dei buonisti d'accatto che per non offendere le altre culture e religioni non festeggiano la natività

  di  cosa    stiamo parlando  

Ogni anno la solita rottura di ..... del il solito buonismo d'accatto che annulla le differenze . che ignora che anche i mussulmani stimano Gesu . Ci mancano le reazioni dei tradizionalisti ed exenofobici leghisti ma non solo .
come  dice   giustamente      un mia  amica  ,atea   per   giunta 

Ogni anno questa rottura di scatole! Se in Italia si festeggia il natale cristiano non vedo perché non si debba rappresentare e festeggiare la natività. Certo non sono i bambini ad offendersi, ma i genitori con chiusure mentali. Non capisco perché la scuola si debba preoccupare. Invece di rinunciare al proprio Natale dovrebbe festeggiare ANCHE le festività dei bambini musulmani o ebrei, quanto meno parlarne in classe. Questa è una rinuncia ipocrita. E dico tutto questo da atea convinta !


Infatti  o  cercare    forme  di  coesistenza   magari    alternare  all'interno  di  una recita   il modo  con  cui  lo  festeggiano   gli altri     a  quello     nostro  .  


16.5.21

"Il museo Lombroso di Torino va chiuso: è razzismo scientifico" La richiesta dei un senatore ex 5 Stelle al ministro della cultura Francheschini. quanta ignoranza

 

 su  una bacheca  dei miei  contatti social  ho letto questa    assurdità  questo  abomino   che    riporto sotto 

 

da  https://torino.repubblica.it/cronaca/    14\5\2021

Una richiesta di chiudere il museo Lombroso a Torino per il suo "razzismo scientifico" è stata presentata al ministro della Cultura dal senatore Saverio De Bonis, ex 5 Stelle, eletto nel 2018 nel collegio di Potenza. "Si chiede di sapere - si legge nell'interpellanza-  quali iniziative il ministro intende intraprendere perché quanto rappresentato nel museo dedicato a Lombroso per avvalorare le sue insensate e balorde teorie basate sul razzismo scientifico vadano smentite".

"Immaginate - scrive De Bonis sulla sua pagina Facebook - se a Torino ci fosse un museo (ma esiste) dedicato alla superiorità del Popolo settentrionale rispetto ai


meridionali, e se in questo museo fossero esposti (e lo sono)  i resti dei Patrioti meridionali che resistettero all'invasione piemontese. Questo è il quadro di un'Italia inconsapevole". Fondato nel 1876 da Cesare Lombroso, esponente di spicco della fisiognomica, la disciplina oggi relegata all'ambito delle pseudoscienze che pretendeva di dedurre i caratteri psicologici di una persona attraverso l'aspetto fisico, il museo ha visto nascere numerosi comitati nel corso degli anni che ne chiedono la chiusura considerandolo una sorta di celebrazione razzista contro i briganti meridionali del XIX secolo. E che invocano anche la restituzione dei reperti."E' inaccettabile che un senatore senza conoscere il museo e il suo contesto territoriale ne chieda la chiusura - replica il presidente del consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia - Sarà mia premura prendere contatto con il Museo di antropologia criminale, oltre a farci visita, per valutare con la sua direzione quali possono essere le necessità della struttura per farlo rivalutare oltre i confini di Torino"."Scriverò poi al ministro della Cultura Dario Franceschini di venirlo a visitare per rendersi conto in prima persona della sua peculiarità e caratteristica unica nel suo genere - aggiunge Allasia, esponente del Carroccio - Soffermarsi a teorie ottocentesche oramai lasciate ai libri di storia, come ha fatto il senatore, vuol dire non cogliere l'essenza stessa del museo, che rappresenta un'istituzione riconosciuta per il suo ruolo storico e scientifico in tutto il mondo".



Ora    come dicevo tempo fa  su fb

20itc oSpoSsnhsorded 
Contenuto condiviso con: Tutti
Tutti
Essere imbecille è un diritto inalienabile, ma tu te ne approfitti. ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale ed involontario
Potrebbe essere un'illustrazione
Carlo Vasino, Protti Ines e 1 altra persona
Commenti: 2
Mi piace
Commenta
Condividi


Infatti niente di che stupirsi se ancora si considera , un libro attualissimo scritto

 Trecentocinquanta anni fa, nel 1670, ad Amsterdam veniva pubblicato anonimo il Tractatus theologico-politicus, scritto da Baruch Spinoza. Il libro, che i contemporanei hanno definito «pieno di abomini deliberati e un cumulo di idee forgiate all'inferno» e che è stato censurato e discusso per secoli, è un punto di svolta per la filosofia moderna. Un testo chiave del naturalismo, del secolarismo e di una concezione scientifica della realtà. Spinoza elabora teorie filosofiche, etiche e politiche, strettamente intrecciate con la propria biografia e con la storia coeva, e le sue conclusioni sono di grande attualità. .... segue su qui    sul  portale   https://www.lastoriatutta.org/


 è vero che  con Lombroso e  i  suoi allievi    in  particolare   Niceforo  noi sardi ne  sappiamo qualcosa  in merito 

   ( non sono riuscito ad  ingrandirlo  meglio  ma lo trovate  qui       )  diedero   con il loro pensiero   appreso   dalla cultura  dell'epoca   base   \  fondamenta    al  nazismo  e  al fascismo   e  che    come   evidenzia lo stesso  de Bonis  : <<   le sue insensate e balorde teorie basate sul razzismo scientifico vadano smentite"  >>  . Ma  non è    con :  con la censura  , la rimozione  , la  cancellazione perchè   , come   si  vede  dalla  vignetta   presa    dalla home di Facebook (     non ricordo  da  chi .
se  il proprietario    ne  dovesse rivendicare   la proprietà   resto  come sempre  a  disposizione  per  la    rimozione  o la citazione  )  non servirebbe   in quanto   tali  ideologie  \ pensieri aberranti continuano lo stesso   . E poi  la  storia   non si  può cancellare  e  se  lo    si riesce  a  farlo  sarà peggio  perchè   non avremo argomenti  per  poter   combattere  culturalmente  tali   cose   visto che  non  se  conoscerebbero  le  origini    




emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...