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25.11.22

[ quinto giorno senza mondiali ] come faccio ? risposta non c'è

Molti di voi lettori  \ lettrici    ma  anche   non mi  chiedono  come   faccio   a resistere     a  non  guardare   i mondiali o 

  il meno possibile . Sinceramente   per  parafrasare   la  traduzione  di Mogol  di   una  delle  prime  canzoni di  Bob Dylan     risposta  non c'è 
Certe  cose accadono  perché  siamo  noi  che  decidiamo  di  non farle  accadere   come  in questo  caso  .
Infatti   non  saprei    spiegare      come   stia facendo   a  tenere   fede  al mio proposito   di  boicottaggio  anche  se  non  è proprio  il termine    adatto perché basta  che  apra  un  tg  o  un portale  d'informazione   che    non si parla  d'altro  direttamente  o  indirettamente    per l   proteste    ipocrite    o disunite  ed   senso unico .  visto    che     a  parole  sostengono la  causa  LGBT m  poi   quando  si tratta  di passare  dalla teoria  alla   pratica  si defilano  o  fanno il  cazziatone   o  denunciandoli come  infami     chi  lo mette  in pratica    addirittura     censurandolo non trasmettendone  le  immagini   del gesto . Posso solo dire  che  confermano    quando detto da  


stefano massini ieri a piazza pulita su la 7

22.11.22

[ secondo giorno senza mondiali ] pur di non guardare i mondiali del qatar 2022 mi rifugio in quelli storici .il primo gol della prima partita dei primi Mondiali

 Sono passati due giorni  ed  ancora   non ho ceduto  ed  non sono venuto meno   dicevo nel  post  introduttivo di questo diario  - Infatti   fin ora  no ho seguito   nessuna  partita  in diretta  o  visto programmi  tv in merito anche  se   ho solo  visto  , purtropo è  impossibile  non vederli   se  vuoi cercare 
notizie    come   le  prime repressioni   ed  sequestri  a  chi  porta cappelli arcobaleno
o il gesto  sia   della  nazionale  Iraniana   





 che    non ha  cantato  l'inno nazionale  rimanendo in silenzio   sia   quello di  Alex Scott, ex calciatrice della Nazionale inglese femminile, oggi commentatrice per la Bbc

dalla pagina fb di Lorenzo Tosa  Ieri alle 18:41
 
C’è Harry Kane, la Nazionale inglese e più o meno l’intera Europa del calcio che si è “tolta” dal braccio la fascia arcobaleno per paura delle reazioni della Fifa.E poi c’è lei, Alex Scott,
ex calciatrice della Nazionale inglese femminile, oggi commentatrice per la Bbc, che si è presentata ai microfoni a bordo campo sbattendo allegramente in faccia agli sceicchi la fascia arcobaleno.Una donna che mostra al mondo il simbolo dei diritti della comunità Lgbtq+ in uno dei Paesi più misogini e omofobi al mondo. Non so se è chiara la differenza.



 










  o  storie    come  quella  che  riporto sotto   in quanto   sono fra  le  prime   pagine di tutti i  portali d'informazione  .  Il mio  cercare fra  gli speciali i retroscena   avviene    senza  ipocrisia  ed  cadute  dal pero  dei nostri giornalisti   che  adesso s'accorgono   di quello  che sta  succedendo in questi  mondiali  .

  repubblica  18\11\2022

Lucien Laurent, primo marcatore dei Mondiali 
Il primo gol della prima partita dei primi Mondiali .Lo segnò il francese Lucien Laurent ( foto sora sinistra ) a Montevideo, in uno stadio che non c'è più

 scommetterei qualcosa che questo sia l'unico al mondo. Si trova a Montevideo, capitale dell'Uruguay, e segna con un palo, un accenno di traversa e una striscia sul marciapiede il punto esatto in cui fu segnato il primo gol nella prima partita del primo Campionato mondiale di calcio, il 13 luglio del 1930

A vederlo non sembra un granché, ma c'è un motivo: lo stadio di Pocitos, in cui era stata giocata la partita, fu abbattuto già pochi anni dopo, al suo posto sorse un quartiere residenziale, e per ritrovare l'ubicazione del campo e della porta è stato necessario un lungo studio su foto aeree e documenti d'epoca. Alla fine non era rimasto abbastanza spazio per un monumento più grosso, una porta intera avrebbe sconfinato nel giardino di un vicino. A qualche metro di distanza, davanti a una tintoria all'incrocio tra le vie Coronel Alegre e Charrua, compare un cippo ancor più minimalista (e, a quanto risulta dalla foto di Google Street View, vandalizzato da una scritta), lì dove c'era il centro di centrocampo.
La partita era Francia-Messico, finì 4 a 1 per i francesi, e il primo a segnare fu Lucien Laurent, operaio della Peugeot e calciatore dilettante (come tutti i suoi compagni). La fabbrica gli aveva concesso un permesso speciale: per andare, giocare e tornare dall'Uruguay in piroscafo mancò dal lavoro per quasi due mesi. Quei primi Mondiali erano nati un po' in sordina, boicottati dai britannici, chiusi nel loro sdegnoso isolamento da inventori del football, e anche dalla maggior parte degli altri Paesi europei, restii a costose spedizioni dall'altra parte del mondo in tempi di crisi post-1929. Ma alla fine il torneo fu un successo, con una finale giocata in uno stadio nuovo di zecca, quello del Centenario, davanti a 93 mila spettatori, e vinta dai padroni di casa dell'Uruguay con un 4-2 contro l'Argentina.
Lucien Laurent morì nel 2005 a 98 anni e fece in tempo a vedere i primi Mondiali vinti dalla Francia, in casa, nel 1998. E c'è un altro filo che lo lega ai campionati che cominciano domenica in Qatar: nel 1930 in nazionale con lui c'era anche suo fratello, il difensore Jean (che però non giocò neanche una partita). Per la prima volta da allora, la Francia ha di nuovo due fratelli in squadra: Théo e Lucas Hernandez.



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