canzone sugerita
l'italiano medio - articolo 31
Iniziamo dalla prima è una storia di sorellanza
Chi sono le sorelle baresi Serena e Noemi Brancale: la cantante e la maestra d'orchestra protagoniste a Sanremo
Storia di web@gazzettadelsud.it
Il Festival di Sanremo sta vedendo due talentuose sorelle baresi: Serena e Nicole Brancale. Serena, cantante e polistrumentista, ha incantato il pubblico con la sua esibizione, mentre Nicole, direttrice d'orchestra, ha guidato magistralmente l'orchestra durante la performance della sorella.
Serena Brancale: la voce soul di Bari
Nata a Bari il 4 maggio 1989, Serena Brancale proviene da una famiglia di musicisti. Fin da piccola, ha mostrato una forte inclinazione per la musica, studiando violino e pianoforte. Dopo aver conseguito una laurea in canto jazz presso il Conservatorio di Bari, ha ampliato le sue competenze artistiche dedicandosi anche al teatro e alla danza. Nel 2003, ha recitato nel film "Mio cognato" di Alessandro Piva. La sua carriera musicale ha preso slancio con la partecipazione al Festival di Sanremo 2015 nella sezione Nuove Proposte, presentando il brano "Galleggiare". Negli anni successivi, Serena ha pubblicato diversi album, tra cui "Vita da artista" (2019) e "Je so accussì" (2022). Nel 2024, ha raggiunto una vasta popolarità grazie al singolo in dialetto barese "Baccalà", diventato virale su TikTok. Al Festival di Sanremo 2025, Serena ha presentato il brano "Anema e core", un omaggio a Pino Daniele, che ha ricevuto ampi consensi dalla critica e dal pubblico.
Nicole Brancale: la maestra d'orchestra
Nicole Brancale, nata a Bari nel 1982, è la sorella maggiore di Serena. Anch'ella cresciuta in un ambiente musicale, ha intrapreso una carriera nel campo della musica classica. Dopo gli studi, è diventata docente di pianoforte presso il Conservatorio "N. Piccinni" di Bari, lo stesso istituto dove si è diplomata Serena. La partecipazione al Festival di Sanremo 2025 come direttrice d'orchestra per l'esibizione della sorella ha rappresentato un momento di grande emozione e orgoglio per entrambe, sottolineando il profondo legame familiare e la comune passione per la musica.
Un legame musicale indissolubile
La collaborazione tra Serena e Nicole al Festival di Sanremo 2025 non è solo una testimonianza del loro talento individuale, ma anche della sinergia che le unisce. Cresciute in una famiglia dove la musica era parte integrante della quotidianità, le sorelle Brancale hanno saputo coltivare le proprie inclinazioni artistiche, supportandosi reciprocamente nel corso delle loro carriere. La loro esibizione congiunta sul prestigioso palco dell'Ariston ha rappresentato un momento culminante delle loro vite professionali, evidenziando come la passione condivisa possa tradursi in performance di altissimo livello.In un'epoca in cui la musica spesso trascende i confini tradizionali, la storia di Serena e Nicole Brancale è un esempio luminoso di come talento, dedizione e legami familiari possano convergere per creare momenti artistici indimenticabili.
La seconda l'uso strumetale del video messaggio del pontefice ,
cÈ nato un polverone mediatico inatteso intorno al video di Papa Francesco mandato in onda ieri sera durante la prima puntata del Festival di Sanremo condotto da Carlo Conti. Secondo un rumor circolato
dalla mattinata, il pontefice sarebbe stato avvisato soltanto stamattina del suo video in onda a Sanremo e non avrebbe reagito bene alla notizia.L'indiscrezione sul video di Papa Francesco a SanremoSecondo quanto trapelato nelle ore successive, Bergoglio non avrebbe registrato quel video per il Festival di Sanremo bensì lo scorso maggio, come ringraziamento agli artisti che avevano partecipato gratuitamente alla Giornata Mondiale dei Bambini allo stadio Olimpico.
La replica di Carlo Conti
Durante la conferenza stampa, un giornalista di Dagospia ha chiesto spiegazioni a Conti, sottolineando come le condizioni di Papa Francesco appaiano migliori nel video rispetto a quelle di qualche giorno fa, quando dovette interrompere l'omelia per difficoltà respiratorie.
"Siamo oltre la fantascienza. Il video è stato registrato sabato 1° febbraio" ha risposto il conduttore "La mia lettera [che chiedeva al pontefice un contributo in occasione del festival] è del 12 gennaio. Me lo ricordo bene perché dal 1° febbraio fino a ieri ho tenuto questo video segretissimo. Le dimissioni di padre Enzo Fortunato non mi riguardano. Il video non può essere vecchio perché fa riferimento a quello che farò al festival. Mi sembra abbastanza chiaro. Lo so che può sembrare strano ma delle volte le cose normali accadono, senza retropensieri. La vita delle volte è più semplice di quello che vogliamo credere".
concludo è qui concordo con Lorenzo Tosa e cercherò anch'io possibilmente di non usare il termie guerriero quando raccont storie di malato di tumore o di cancro
L’aveva detto espressamente: “Io non sono qui per fare la malata di cancro”.
Lo si è capito dal primo istante, quando Bianca Balti si è presentata con la testa completamente rasata, senza turbante, come a mostrare sé stessa per quello che è senza vergogna e senza protezioni: un gesto di accettazione e normalizzazione enorme per sé e per tante. E, invece, Carlo Conti cosa fa?
La presenta come una “guerriera”, con quella retorica insopportabile della malattia come guerra da vincere, ovvero tutto quello che lei gli aveva chiesto di non fare. Non solo. “Guerriera” e “madre”, tanto per aggiungere un tocco di sessismo che non poteva mancare.Lei, con classe, finge di non sentire.Ma quando Conti insiste: “Sei un grande esempio per tante donne”, Balti a quel punto lo gela con una risposta leggendaria: “Soprattutto noi donne siamo da esempio a molti uomini”.Carlo Conti è riuscito a trasformare un momento importante in un concentrato micidiale di compassione, stereotipi, luoghi comuni che ci riportano indietro di vent’anni nel vocabolario della malattia. Lei è stata straordinaria.Lui semplicemente imbarazzante.Una grande occasione persa.La fotografia esatta di questo Sanremo.