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23.2.22

L'australiano emigrato in Sicilia che cucina per chi è in difficoltà: "Ho comprato la casa a un euro, ora mi do da fare" Nel cuore dell’entroterra siciliano, a Mussomeli, paese in provincia di Caltanissetta con 10.300 anime, in piena pandemia è nata una cucina solidale dove il cibo recuperato viene preparato per famiglie e residenti in difficoltà. Ad animare il progetto “The Good Kitchen” è Danny McCubbin, blogger australiano e volontario della comunità di San Patrignano per i rapporti internazionali tra Londra e Italia, che a dicembre 2020 ha deciso di acquistare una casa a 1 euro nel quartiere di Sant’Enrico, nella badia vecchia di Mussomeli. “Sono arrivato prima della Brexit - dice - era il mio sogno vivere in Sicilia. Mamma e papà amavano la campagna. Per questo ne ho comprata una anch’io qui a Mussomeli grazie a un crowdfunding di 25mila euro. Ho ristrutturato casa e mi sono subito dato da fare. Mi sono chiesto: cosa mancasse in questo paese”. Così Danny McCubbin apre la sua piccola cucina ogni mercoledì e ogni domenica per preparare i pasti da consegnare a case famiglia, parrocchie e residenti in difficoltà., L'aeroporto costruito intorno a un orto, perché il contadino non se ne vuole andare.,

L'aeroporto costruito intorno a un orto, perché il contadino non se ne vuole andare




Takao Shito coltiva i suoi ortaggi nel terreno che appartiene alla sua famiglia da oltre 100 anni. Si trova nell'area dell'aeroporto di Narita, il secondo più grande del Giappone. Per l'agricoltore 70enne quello è l'unico posto in cui abbia senso continuare a vivere e coltivare.


Il blogger australiano emigrato a Mussomeli: "Ho comprato casa a un euro, ora cucino per i bisognosi" L'australiano emigrato in Sicilia che cucina per chi è in difficoltà: "Ho comprato la casa a un euro, ora mi do da fare"

Nel cuore dell’entroterra siciliano, a Mussomeli, paese in provincia di Caltanissetta con 10.300 anime, in piena pandemia è nata una cucina solidale dove il cibo recuperato viene preparato per famiglie e residenti in difficoltà. Ad animare il progetto “The Good Kitchen” è Danny McCubbin, blogger australiano e volontario della comunità di San Patrignano per i rapporti internazionali tra Londra e Italia, che a dicembre 2020 ha deciso di acquistare una casa a 1 euro nel quartiere di Sant’Enrico, nella badia vecchia di Mussomeli. “Sono arrivato prima della Brexit - dice - era il mio sogno vivere in Sicilia. Mamma e papà amavano la campagna. Per questo ne ho comprata una anch’io qui a Mussomeli grazie a un crowdfunding di 25mila euro. Ho ristrutturato casa e mi sono subito dato da fare. Mi sono chiesto: cosa mancasse in questo paese”. Così Danny McCubbin apre la sua piccola cucina ogni mercoledì e ogni domenica per preparare i pasti da consegnare a case famiglia, parrocchie e residenti in difficoltà. Mussomeli, cuore dell'entroterra siciliano. Un paese di 10.300 anime in provincia di Caltanissetta. Di saracinesche abbassate da anni e di portoni scalfiti dall'abbandono. C'è silenzio in piazza Umberto I. Un silenzio spezzato dal rumore di rare automobili. Poi il profumo della salsa di pomodoro, come fatta in casa. "Chef, che c'è di buono oggi?". Chiede una signora curiosa, avvicinandosi a quella che ormai è diventata la cucina del paese. Cibo recuperato tramite donazioni di scarti alimentari al mercato di Caltanissetta, cucinato con dedizione e un po' di creatività da giovani volontari per le famiglie in difficoltà. "Sembrava un'utopia. E invece ce l'abbiamo fatta". È orgoglioso col suo grembiule in cucina, Danny McCubbin, blogger e campaigner australiano, che a dicembre 2020, in piena pandemia, ha deciso di trasferirsi a Mussomeli, acquistando una casa a 1 euro. "Volevo vivere in mezzo al silenzio e alla natura - dice - allora ecco perché la Sicilia. Ma volevo fare anche qualcosa per questa terra". Dopo 17 anni di carriera al lavoro per il cuoco e conduttore televisivo inglese Jamie Oliver, McCubbin, 57 anni, ha lavorato per 10 anni come volontario nella comunità di San Patrignano, occupandosi dei rapporti internazionali tra Londra e Italia. E continua ancora oggi, ormai punto di riferimento per molte famiglie londinesi di tossicodipendenti. Ma dalla sua nuova casa a Sant'Enrico, quartiere tra i più antichi di Mussomeli, ha deciso di puntare sulle giovani generazioni, insegnando loro l'importanza del farsi comunità. "Qui a Mussomeli non ci sono attività ricreative per i più giovani - dice - finita la scuola, finisce tutto. Voglio dare loro nuovi sogni e nuove prospettive". In piena pandemia, ha avviato il progetto "The Good Kitchen", una cucina sociale per famiglie in difficoltà, dove a cucinare e trasportare il cibo nelle case dei residenti sono 10 giovani volontari, tre dei quali, tra i 10 e i 12 anni. Cucinano ogni domenica per le famiglie del paese. Nelle ultime due settimane, Danny e i suoi volontari hanno cucinato 259 pasti per 11 famiglie in isolamento da Covid-19. E per i più anziani, soli in casa, i volontari restano anche a mangiare insieme a loro. Tra i destinatari del progetto Casa Vanessa, comunità alloggio per minori. "Il cuore del mio progetto - racconta Danny - sta nello sguardo di questi bambini: è bello che i miei giovani volontari cucinino per loro. Giovani al lavoro per i giovani. Questo è il futuro". Donazioni di cibo e campagne social per raccolta fondi, Danny lavora attraverso catene solidali che dalla terra approdano alla rete: la sua pagina Instagram @dannyforgood conta già oltre 30mila follower, accresciuta con il racconto giorno dopo giorno delle sue avventure e ambizioni a Mussomeli. "Danny è uno dei 265 stranieri che hanno comprato casa a Mussomeli grazie alla campagna di ripopolamento che abbiamo lanciato nel 2017 - dice il sindaco Giuseppe Catania - è un progetto di integrazione sociale ben accolto dai mussomelesi e unisce la riqualificazione urbana alla sostenibilità alimentare". Ad adocchiare il progetto "The Good Kitchen" è stata anche Barilla che ha in programma di attivare dei tirocini all'interno della cucina solidale di McCubbin. Mussomeli è uno dei paesi dell'entroterra, che hanno subito lo spopolamento urbano. C'è una povertà nascosta dietro le porte serrate della casa. Ma quella che non esiste affatto è la diffidenza. "Ho trovato una comunità che mi ha accolto", dice Danny. "Lui ha fatto per questo paese quello che nessuno ha mai fatto - dicono i residenti - regalarci umanità".

20.12.21

Giacomo Rossi ha 31 anni e difende la porta dell'Ads Geotermica di Larderello (Pisa) in prima categoria batte l'imbattibilità di Gigi Buffon

   da   https://firenze.repubblica.it/sport/2021/12/20/


C'è un sussurro nel silenzio di Larderello, una frazione del comune di Pomarance in provincia di Pisa. Campo di calcio di Prima Categoria, dove la capolista Geotermica sta affrontando Caldana. Giacomo Rossi, 30 anni, sta difendendo i pali della squadra di casa. Dalle sue parti arrivano pochi tiri, merito della difesa e in generale dei suoi
compagni. Che attaccano, tengono il pallone lontano dalla loro area di rigore. Da questa posizione un portiere portiere può osservare tutti i movimenti dalla distanza. "Giacomo, manca poco ormai". "Ancora due minuti". "Ok, ce l'hai fatta", la cronaca in diretta di un dirigente che si era appostato proprio dietro la sua porta. Giusto un attimo, quello che ha diviso il portiere dei dilettanti da una leggenda del calcio italiano: Gianluigi Buffon. 990 minuti senza mai prendere un gol, ovvero 11 partite di fila nelle quali Geotermica ha messo in serie nove vittorie e due pareggi. E' Rossi il portiere imbattibile d'Italia. Certo, siamo in altre categorie e il paragone non può reggere. Ma i numeri non mentono. Buffon, con la maglia della Juventus, nella stagione 2015/16 si era fermato a 973 minuti di imbattibilità in Serie A. Prima di lui un altro Rossi, Sebastiano, che nel 1993/94 col Milan era arrivato a 929'.

Quando gli dicono del record, sognato per settimane, si distrae soltanto un attimo per realizzare. La gara termina 4-0 e lo speaker annuncia: "Complimenti al nostro portiere che supera il record di un certo Buffon". Non ci credeva, Giacomo. Ma era soltanto l'inizio della festa. "Sono piccole grandi soddisfazioni ma il merito non è soltanto mio - ripete con grande umiltà questo ragazzo che anche stamattina, come gli altri giorni della settimana che non siano la domenica, è in giro per lavoro - faccio il corriere e sto consegnando pacchi anche adesso". Un corriere nella vita, un record man tra i pali.

"All'inizio non ci pensavamo nemmeno, andavano in campo per vincere ma poi abbiamo iniziato a prendere atto che non subivamo gol - racconta Rossi - col passare delle partite lo score aumentava e iniziava a diffondersi la notizia. Ci abbiamo preso gusto e così il gruppo è sceso in campo ancor più forte. La nostra è una squadra costruita per vincere. Anche nell'ultima partita, zero tiri in porta da parte degli avversari". Uno squadrone, insomma. Certo, l'accostamento con Buffon mette un po' i brividi. "Non ho mai avuto l'onore di conoscerlo e certo, mi farebbe molto piacere incontrarlo. Non capita tutti i giorni - continua Rossi - ma non credo si interessi a noi, alla nostra squadra". E' consapevole che tutto, nella vita, scorre senza interruzione. E un giorno anche il suo record non resisterà più. "E' una vita che gioco a calcio, sempre in queste categorie. Mi diverto. Conta questo". Ha un pensiero anche per il suo allenatore, Claudio Ballerini. "Dico sempre che non è un mister ma un amico, ed è fondamentale in queste categorie un rapporto così tra giocatori, allenatore e società. Siamo tutti una famiglia". Rossi avrà ripensato anche ai suoi inizi nella squadra del suo paese, Guasticce. A 16 anni arriva in prima squadra, ragazzino in mezzo a tanti più esperti. Non lascia più la sua porta, gira la Toscana sempre tra Promozione e Prima Categoria. E il segreto, è semplice: "Fare il portiere in una squadra che prende decine e decine di tiri è facile, puoi sempre metterti in mostra - racconta - ma in una che subisce pochissimi tiri come la nostra, è davvero difficile. Noi non andiamo in campo per non prendere gol ma per vincere la partita. Poi siamo più forti e riusciamo a non subire gol. Lavoriamo per un unico obiettivo, quello di vincere il campionato. Ci aiutiamo, ci sosteniamo. La squadra è davvero forte e il segreto è il gruppo. Poi certo, ci metto anche del mio: altrimenti che mi hanno preso a fare?", sorride in maniera autentica mentre aumenta il passo per un'altra consegna in giro per la provincia di Pisa. Quando ha superato il record di Gianluigi Buffon e Sebastiano Rossi, lo speaker del campo sportivo di Larderello (frazione del comune di Pomarance, provincia di Pisa) l'ha annunciato a tutti gli spettatori. E lui, tra i pali concentrato ed emozionato, ha pensato subito a quei due portieri che è riuscito ad eguagliare e poi superare. Si chiama Giacomo Rossi, ha 31 anni e gioca in Prima Categoria all'ASD Geotermica. La sua squadra è in testa dopo 11 giornate di campionato: 9 vittorie, 2 pareggi. E lo "zero" sotto la casella dei gol subiti.  Infatti Rossi, che durante la settimana lavora come corriere prima di infilarsi i guanti da portiere, non prende gol da 11 gare di fila. Ovvero 990 minuti totali. Meglio di Sebastiano Rossi (929 minuti di imbattibilità) e Gigi Buffon (973 minuti). Giacomo gioca in Prima Categoria, dunque tra i dilettanti. Ma quando si è tra i pali, conta difendere la porta. Difendere il risultato. Giocare di squadra. Non è un caso, allora, se il suo primo pensiero è stato rivolto proprio al resto della squadra. Perché conta il collettivo e tutti cercano di fare il meglio.  L'ASD Geotermica nasce nel 2005 dalla fusione fra il GS Serrazzano e l'AC Valdicecina. La squadra allenata da Claudio Ballerini guida il girone G della Prima Categoria, con quattro punti di vantaggio sull'inseguitrice Massa Valpiana. E da oggi può contare su un portiere dei record: Giacomo Rossi.

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...