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7.9.23

Abiti eleganti realizzati con mozziconi di sigarette: questo sì che è riciclo !

https://www.casaegiardino.it/news/ del  22/08/2023



Elisa Cardelli



Nel mondo moderno, l’attenzione per l’ambiente è diventata una priorità fondamentale per molte persone. Uno dei settori che si è recentemente guadagnato notevole popolarità è quello della moda sostenibile, che ha introdotto la tendenza degli “abiti eleganti realizzati con mozziconi di sigarette”. Sì, avete capito bene: il riciclo di questi minuscoli rifiuti nocivi può diventare una forma d’arte e una dichiarazione ecologica.


Photo by geralt – Pixabay

Alexandra Guerrero, una talentuosa designer proveniente dal Cile, ha brillantemente affrontato il problema dei mozziconi di sigaretta abbandonati per terra, trovando un’approccio originale e creativo: li ha trasformati in una collezione di moda unica, con un’eleganza vintage che non passa inosservata . Oltre all’importanza di avere un comportamento educato e un senso civico adeguato, esiste un’altra soluzione per evitare che i mozziconi di sigarette vengano lasciati per strada: il riciclo. La giovane designer cilena Alexandra Guerrero ha dimostrato che è possibile trasformare queste cicche in qualcosa di prezioso, persino in capi di abbigliamento. Il progetto di Alexandra è iniziato come parte della sua tesi di laurea, ma è rapidamente cresciuto fino a diventare un’idea per proteggere l’ambiente. Ha notato una notevole quantità di mozziconi di sigarette sparsi sui marciapiedi della sua città, Santiago del Cile. Dopo aver condotto delle ricerche, la fashion designer ha scoperto che i mozziconi si potevano trasformare in fibre utilizzabili.
Il processo di trasformazione inizia con la sterilizzazione e la sanificazione delle cicche, che vengono poi lavate con un solvente e fatte asciugare. Una volta completata la fase di sanificazione, le cicche vengono tinte e filate insieme alla lana di pecora. Il risultato finale è una collezione di abbigliamento unica, contraddistinta dal marchio Mantis, in cui ogni capo contiene il 10 per cento di mozziconi di sigaretta purificati e il 90 per cento di lana di pecora.
Questo progetto mostra come sia possibile trasformare uno dei rifiuti più comuni al mondo in una risorsa preziosa, dimostrando che la creatività e l’attenzione all’ambiente possono andare di pari passo per affrontare le sfide legate alla sostenibilità.

31.3.23

sulla maternità surrogata non ci sarà un dibattito serio ed obbiettivo finchè ci sarà da una parte e dall'altra disiformazione .


📷 @oanabella_photography

 Sulla  
#maternitasurrogata  o quello  che  viene chiamato    #uteroinaffitto di tutto: faziosissime e disinformate narrazioni di stampa e TV, dove il contraddittorio non esisteva o veniva ridotto a un paio di macchiette reazionarie, ignorando del tutto la critica #femminista  e  non solo  campagne di vario genere su presunti "diritti negati" ai bambini,  vignette "cattoprogressiste"    \  radical  chic    sulla Madonna "surrogata" e sugli oppositori (notare il maschile) alla #gpa irrisi come fruitori di "vagine a pagamento".  S'è  udito dotte (o circa) dissertazioni sull'"autodeterminazione" del corpo femminile, quasi tutte da parte di maschi, come se quel corpo non ne recasse un altro, come se esistesse il diritto al figlio e fosse appannaggio dei soli adulti. S'è  udito  e si sente  di calciatori miliardari, cantanti e star di Hollywood  ed  non solo   , nazionali ed  internazionali  che si avvalgono della #maternitàsurrogata;  ultimamente alla lista si è aggiunta una ereditiera ricorsavi per "la paura del #parto", che ha annunciato d'aver congelato altri 7 embrioni, "tutti di maschi", per maternità future, ovviamente non biologiche. I media #mainstream, intanto, si profondono in lodi sperticate per la "forza e il  coraggio"   dell'illustre discendente nel raccontare (in un libro d'imminente uscita) "gioie e dolori di una vita che potrebbe somigliare a quella di molte altre donne". La qual cosa ci pare improbabile dati i costi non proprio popolari della Gpa, senza contare i rischi per la salute dell'anonima "gestante" - guai a chiamarla madre - cui nessuno pensa, a cominciare dalla "coraggiosa" rampolla.
L'uso  della   #gpa  per   scopi  solidali   come   il    caso   sotto   citato    sono  molto   bassi   rispetto al  fenomeno   globale ,  di gestazione  solidale     i  figli  sono  discriminati    e  senza  diritti  quando   in realtà  essi   "Queste bambine e questi bambini avranno gli stessi diritti di tutti (scuola, pediatra etc) perché questi diritti sono normalmente assicurati a tutti i bambini registrati all'anagrafe come figli di un solo genitore  ovvero   quello con cui esiste un legame biologico. Infatti   nel  caso   omosessuali    All'anagrafe vengono registrati come figli di uno solo per due motivi ovvi e banali. 1) essendo l'utero in affitto vietato dalla legge 40, ne consegue che la coppia, omo o etero che sia, non può rivendicarne a suo piacimento il ricorso pretendendo venga considerato un diritto. È come se uno rubasse poi volesse che il furto fosse legalizzato. 2) pertanto viene riconosciuto come genitore soltanto quello con cui esiste un legame biologico. 3) nel caso delle coppie di maschi questo vale ancora di più perché uno dei due partner col bambino non c'entra niente. A Milano il sindaco Sala aveva cominciato a procedere alla registrazione dei figli nati all'interno di una coppia di uomini che pretendeva fosse scritto all'anagrafe che il bambino era nato da ENTRAMBi i genitori  senza alcun riferimento alla donna che l'aveva concepito, neppure remoto. E sai come si chiama questo? Si chiama "falso in atto pubblico" e non è una "mia idea" come tu ti ostini a scrivere ma è alla base di TUTTE le legislazioni. In altre parole non puoi dichiarare il falso esigendo persino un suo riconoscimento legale. Dire che un bambino è figlio BIOLOGICO di due maschi senza alcun accenno alla madre è una balla sesquipedale di cui non dovremmo nemmeno stare a discutere, e mi sembra così assurdo non riusciate a capire una simile evidenza. A questo punto io dichiaro di essere figlia di Paperino, se vale una bugia perché non deve valere la mia ? per essere considerato padre del bambino, il partner non biologico deve fare richiesta di adozione in casi particolari. In questo modo potrà venire registrato anche lui come "secondo padre" con la seguente definizione: figlio di X e di padre adottivo Y, esattamente come avviene per coppie eterosessuali dove esiste un figlio nato fuori della coppia stessa, ossia da precedenti unioni. he compie questa scelta "in libertà e autonomia" io mi domando se parlo in austroungarico o se davvero non riesci a capire. Però  ci  sono    anche  sei  casi  in  cui  lo  è   Facciamo un esempio. Ci sono tre coppie che vanno all'estero per una inseminazione artificiale eterologa (cioè con ovuli o spermatozoi di altri) che in Italia è vietata, alla faccia dello stato laico. Una è formata da due donne. Una da un uomo e una donna. Una da una donna e un uomo (nato donna e che ha completato il processo di transizione).Nessuna di queste coppie avrebbe potuto avere un figlio senza procreazione assistita.I bambini della seconda e terza coppia potranno essere registrati con entrambi i genitori (seppure biologicamente due non sono genitori) mentre il bambino della prima coppia potrà essere registrato con un solo genitore. Capite facilmente che così non ha nessun senso ed è solo una discriminazione e un danno fatto ad un bambino che comunque è già nato e già esiste. Se sei contro il "turismo dei figli" devi vietarli tutti questi viaggi. Che siano coppie omosessuali o etero (che rappresentano la metà di chi va all'estero per avere un figlio).
Anche perché la mamma della prima coppia, che non è stata riconosciuta, potrà chiederne l'adozione. Così il bambino avrà finalmente due genitori, anche legalmenteUNA DONNA IN LIBERTÀ E AUTONOMIA PUÒ DECIDERE SOLO DEL PROPRIO CORPO. Nel caso p. es. della prostituzione, che in Italia è legale, se una donna vuol vendersi può farlo come e quando vuole, a patto che non decida di farne impresa poiché la prostituzione, essendo basata sulla mercificazione e la reificazione della donna, contravviene al principio della dignità dell'essere umano. Anche questo tocca spiegarvi. Però se una donna per conto suo vuol farsi sfruttare, pestare, violentare e sputare... affari suoi. Può anche ammazzarsi se ne ha voglia, ma pretendere che esista un diritto al suicidio è assurdo e demenziale.MA NEL CASO DI UTERO IN AFFITTO IL PRINCIPIO DI AUTODETERMINAZIONE NON È SUFFICIENTE.  Perché la donna ,  secondo molti  ,  non può mai fare tale scelta "in libertà e autonomia".  Ci  sono  casi come quello  riportato  sotto    in cui    vero  anche  il  contrario   La sua "scelta", infatti, pregiudica il destino di un'altra persona: il bambino/a. Solo quest'ultimo è titolare di diritti. inoltre  molti   sia   i  favorevoli  sia  i  contrati  confondono  e  mettono  sullo stesso  piano   maternità  surrogata  e  fecondazione  assistita   ,  Anche  se   il  confine   è labilissimo    la confondono    con l'eterologa   quando  le  tecniche  sono  diverse  

La maternità surrogata,  anche chiamata “utero in affitto”, avviene quando una coppia o un singolo si serve dell’utero di una donna per avere un figlio. Esistono due forme di maternità surrogata: tradizionale e gestazionale. Nel caso della “surrogazione tradizionale” l’ovulo della donna viene fecondato in vitro dal seme dell’uomo o di uno degli uomini della coppia e poi impiantato in utero: in questo caso la donna è anche madre biologica del bambino. Nel caso della “surrogazione gestazionale” l’ovulo viene fecondato in vitro e poi impiantato nell’utero della madre surrogata che non ha alcun legame biologico con il bambino 𝟣  
La fecondazione assistita, invece, è una tecnica che aiuta le coppie a concepire un figlio quando ci sono difficoltà a farlo naturalmente. Ci sono diverse tecniche di fecondazione assistita come la fecondazione in vitro (FIVET), la microiniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI) e la stimolazione ovarica controllata (SOC) 𝟐




24 MARZO 2023



Ragionare per categorie non serve. Strumentalizzare politicamente le donne ridurle a una categoria che enfatizza le posizioni prima che ingiusto è proprio sbagliato e inutile alla comprensione. Ecco cosa dice la storia di Rachel, una giovane donna canadese che sul proprio profilo Instagram ha deciso di raccontarsi alla ministra Eugenia Roccella e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


Rachel è una madre surrogata in un paese, il Canada, dove la gestazione per altri è regolamentata e altruistica.  Infatti  Nelle sue parole si può  ascoltare il tentativo di inserire nel dibattito   su  tale  argomento  quello che manca: uno sforzo di attenzione, informazione, comprensione che possa permettere al mondo politico  e non solo di distinguere prima di giudicare e decidere   se  contro  o  a  favore    un argomento    cosi  eticamente    complesso  ed  delicato   .


  da    https://www.instagram.com/the.lotus.woman/      da  cui  ho preso a  foto    sopra   

“It is so silly we are having these debates in this day and age, but at the end of the day, love always wins, and equality matters.” - Sophia Bush
The Italian government has recently forbidden transcribing two fathers on a birth certificate, and now the parents are forced to choose only one of them to be listed. Elia is BOTH of theirs, and that is NOT in question.
We will always fight for our rights. ✊🏼🏳️‍🌈 This current fascist government will inevitably meet its end as we all raise our voices for equality. LOVE ALWAYS WINS. No one can deny the rights of this family.
The root of why I wanted to be a surrogate was to support the LGBTQ+ community in a unique way. Altruism was at the heart of my decision to continue trying to help this couple become parents. It was an enduring and rewarding journey for us all.
Here, you see two humans living their dream of a family when they felt for so long that it would only be a fantasy. Those ten tiny toes belong to a beautiful baby who will grow up, continually seeing that love always wins.
❤🧡💛💚💙💜


«Se sei favorevole al divieto di maternità surrogata per favore ascolta», chiede Rachel e si rivolge a Eugenia Tognotti, storica della medicina, l’editorialista Lucetta Scaraffia, la ministra alle Pari Opportunità Eugenia Roccella e la Presidente Giorgia Meloni, «risponderò alle vostre preoccupazioni riguardo la maternità surrogata». Con semplicità e un sorriso mette in fila e in prospettiva i dubbi che circondano il dibattito mediatico su una pratica che è già vietata in Italia e forse anche per questo poco conosciuta. I dubbi, dicevamo: c'è stato qualche trauma nel dare via il bambino? «No, l'embrione messo nel mio grembo da cui è nato il loro bambino, non mi ha procurato alcun trauma. Ho portato con gioia e dato alla luce il loro bambino e non ho mai voluto tenerlo come mio». Era stata proprio la ministra Roccella a parlare di pericolo per la salute delle donne: «Mai». sottolinea Rachel «C’erano chiari documenti legalmente vincolanti che proteggevano i miei diritti di essere umano e proteggevano quelli del loro bambino». A chi parla di «nuova schiavitù» risponde con ironia: «L’unica volta in cui mi sono mai sentita vicino alla schiavitù è stato quando appartenevo a un gruppo religioso o quando ero sposata con qualcuno che in realtà non avrei dovuto sposare». Rachel illumina anche il punto fondamentale della questione: perché una donna libera e benestante, non in condizioni di necessità e non costretta, dovrebbe offrirsi a un’altra coppia come madre surrogata? «Volevo davvero essere incinta per qualcun altro e il vantaggio era che mi veniva semplicemente rimborsato qualsiasi spesa relativa alla gravidanza. Ho davvero apprezzato il fatto di sentirmi curata, rispettata e supportata dai genitori intenzionali e dall'agenzia che mi ha seguito» e aggiunge: «Sono stata elogiata, sollevata incoraggiata e mi sono sentita incredibilmente potente! Ho adorato le mie gravidanze e mi sono persino divertita a dare alla luce i miei figli. Non volendo più figli per me, ma sentendomi autorizzata ed entusiasta a essere di nuovo incinta, ho scelto la maternità surrogata. A causa della difficoltà che vivono tutte le coppie Lgbt volevo davvero donare una famiglia a una coppia dello stesso sesso. È stato un viaggio stimolante e bellissimo per la mia famiglia e per i genitori intenzionali che amo profondamente. Saremo amici per tutta la vita ormai». Lo schiavismo, la tratta delle donne, la sopraffazione, lo sfruttamento non hanno casa in questa storia. «Una volta ero contro le persone Lgbt e i diritti delle donne per via delle mie convinzioni religiose. Quando sono cambiate ho realizzato che solo perché non voglio fare qualcosa, non significa che anche gli altri non dovrebbero farla. Non posso e non devo controllare la vita degli altri». Quello di Rachel è un appello alla destra italiana al Governo, a chi si oppone alle famiglie arcobaleno: «Per favore, smettetela di cercare di controllare le famiglie degli altri che vivono diversamente da te. L’amore crea una famiglia. E a volte è necessaria un po’ di scienza. Spero che riusciate a vedere l’amore e la gentilezza che provo nei vostri confronti. Perché anche io, una volta, ero al vostro posto. Per favore, permettete agli altri di vivere a loro vita. Proprio come la vivete voi».

25.3.23

NON C'E' BISOGNO DI ESSERE CATTOLICI BIGOTTI E OLTRANZISTI PER DIRE NO ALLA MATERNITA' SURROGATA O AL MASSIMO CHE SIA REGOLAMENTATA





dopo il mio post precedente sulla maternità surrogata mi sono arrivate email alcune interessanti altre meno , altre contro in particolare quella di **** che mi ha suggerito il post di Cinzia Salomoni Siano 23 marzo alle ore 18:32  (  di  cui  condivido  solo  in parte ) ma  nella  sostanza   ha  ragione  )      e altre a favore tipo quella dell'amico Omar Eustat Arcano (Gandalf il Nero) :<< ognuno col proprio corpo può fare quello che vuole, anchd sfornare figli e venderli . >> E .Posso dire , soprattutto alle ultime che come dice il titolo del post preso il prestito dal post di Daniela Tuscano sul gruppo fb color porpora di cui faccio parte e che riprende il post di
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NON C'E' BISOGNO DI ESSERE CATTOLICI BIGOTTI E OLTRANZISTI per essere contrari alla maternità surrogata. Si puó esserlo serenamente e con convinzione da laici e anche da femministe/i. Io personalmente sono stato aspramente critico nei confronti del mio (allora) segretario Niki Vendola che pretendeva la maternità surrogata (cui fece ricorso in California con il suo compagno) come diritto universale e indiscutibilmente di sinistra. E vidi con molto favore la sua uscita dalla vita politica attiva quando portó in Italia il bambino che avevano avuto grazie alla gestazione per altri (GPA) di una donna che ebbe come compenso una cifra molto considerevole. Forse Elly farebbe bene a non dare per scontato quello che scontato non è, aprendo una pacata, profonda e pluralista discussione dentro il PD.
Anche perché diversa è la nascita di un bimbo all'interno di una coppia lesbica in cui una delle due donne ne è stata madre biologica grazie a un donatore (anonimo o no poco importa) di sperma rispetto alla gestazione di una donna che ospita il feto e alla nascita lo disconosce come figlio cedendolo a una coppia gay e recidendo ogni legame futuro. C'è poi il caso delle coppie eterosessuali che decidono di chiedere a un'altra donna di portare in grembo per nove mesi un ospite che poi non sarà suo figlio. Mi chiedo se un feto possa essere solo un "ospite", dal quale la gestante si separi per sempre come se per nove mesi quel bimbo non si fosse nutrito di lei...

  · Ora    da  laico    sono    contro  la maternità  surrogata   quando  essa   diventa    a  scopo   di lucro  . Infatti   concordo   con quanto   dice   sempre Gilberto   : <<  Non necessariamente una posizione etica sostenuta da politici di destra è obbligatoriamente retrograda, reazionaria, fascista. La stessa posizione, su determinati temi, e per ben altre motivazioni, e con ben altre argomentazioni, puó essere sostenuta da persone, gruppi, movimenti di sinistra, progressisti, assolutamente laici >> o  credenti progressisti  . Perchè   sempre  secondo   il  suo post    <<  non tutto ció che tecnicamente è oggi possibile per ció stesso è anche eticamente buono, giusto, opportuno. >> non  concordo    completamente con la  parte  finale  del  suo  discorso    quando dice  <<  Personalmente poi ritengo che come non esiste il diritto a esistere, essendo la vita solo un dono, così neppure esiste il diritto alla genitorialità, perchè anche diventare padri e madri è solo e semplicemente un dono. perchè  Dio    ci  ha  dato il  libero  arbitrio  ed  indicato  la strada   sta   a noi decidere  se  seguirla  criticamente  o  acriticamente  >>

Anche  se  le  discussioni  avvenute   via  email   e  su fb   su  questo tema  mi hanno  arricchito  e  fatto vedere sotto   un  altra  prospettiva  tale argomento  , resto   sulla  mia  che le  famiglie   o coppie  omogenitoriale ed  arcobaleno  sono  come le  coppie  di fatto etero    discriminante   in quanto    non mi  sembra    giusto  che   ad  essere   giuridicamente  genitore    sia  solo  uno  dei   dei due     cioè  solo  quello  biologico  e  non  se  c'è  un unione  stabile   anche  l'altro  indipendentemente    dal  fatto  che  i genitori  siano   omosessuali  o  etero  ., che  la  gestazione  per   gli altri   sia  che avvenga   con l'eterologa  sia      che  avvenga    con la maternità  surrogata  debba  essere   regolamenta   come     avviene   in molti  paesi  in modo  da   :   evitare  traumi al nascituro , ed  evitare  sfruttamento e  mercimonio  .  Mi   si  accuserà   di predicare  bene    ma razzolare  male   visto      che  sono   libertario  .  Ma  qui    non  è  un problema      di mancata   libertà   o meno perchè   un conto è quello  che   vuoi  fare   con il tuo  corpo  cioè  te  stesso\a    con piercing  ,  scarnificazioni  , tatuaggi  ,  chirurgia  estetica  pesante \ plastificazione   ,   venderlo  o  darlo   a chiunque  ,  di  farti  sfruttare   ecc   libera di  farlo     ma  qui   care  donne   e    cari  uomini     che la praticate  ed  usate  tratta   di  una  scelta    che   coinvolge   altre persone   .  Infatti   un conto   è  usare  la  surrogata    come dono      e senza  creare   traumi   eccessivi  ed  successivi     al nascituro   ed  alla  donna gestante      un  altro  è  non     dare    alla    donna   la  possibilità   di  scegliere    ed  eventualmente di   cambiare  idea      infatti 


 (  da   sempre   da   Cinzia Salomoni Siano 23 marzo alle ore 18:32

Volendo, i committenti possono anche ricorrere a pacchetti premium, pagare un sovrapprezzo per accaparrarsi il prezioso ovulo di una modella o il seme prestigioso di un accademico. [...] Una volta firmato il contratto, la portatrice rinuncia a qualsiasi diritto sul nascituro (non può ripensarci e tenere per sé il bambino, non può rifiutarsi di abortire se i committenti per qualche ragione lo ritenessero necessario, non potrà in futuro cercare informazioni sul proprio figlio) e si trasferisce in un ostello comune dove porta a termine la gravidanza nutrita e controllata come un pollo d'allevamento in batteria o le ancelle di Margaret Atwood. Solo che secondo quel romanzo avrebbe dovuto essere una religione oscurantista a ridurre le donne a vacche da monta, in realtà ci sta riuscendo il luminoso regno del progresso scientifico e del mercato senza frontiere non dare alla  donna      [...]

vietare e sanzionare il lucro ed i contratti capestro ed anti etici si alla libertà di di scelta se fatta come il modello canadese


Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...