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Visualizzazione dei post con l'etichetta violenza di genere

NEL 1996 IL DELITTO DI VICKY DANJI, GIOVANE MAMMA UNGHERESE ASSASSINATA E DECAPITA DAL FIGLIO DI LUI SU ISTIGAZIONE DELLA EX MOGLIE

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le polemiche di cui ho parlato in : << il  femminicidio   e  non solo   di  Giulia Cecchettin nel marketing morboso: dalla vita di Turetta in carcere alle relazioni tossiche trasformate in vanto >> mi hanno riportato alla mente questo fatto di cronaca locale che trovate sotto . Il che dimostra e spiega perchè non sempre i famminicidi o violenza di genere sono   di  tipo  patriarcale .  DA  GIALLO   SETTIMANALE                                                           Di Silvasna  Giaccobini  Maria Antonietta Roggio riuscì a convincere il figlio e un suo amico, entrambi minorenni, a compiere l’omicidio e ottenne il suo atroce trofeo. Non accettava che il marito l’avesse lasciata per un’altra, da cui aveva avuto un bimbo Una delle tragedie meno conosciute e più cruente scri!e da Shakespeare è “Tito Andronico”, il cui protagonista è un generale romano del tardo impero. Nella fitta trama in cui s’intrecciano tradimenti e assassini all’ombra del potere, spicca la ferocia con cui

perchè gli uomini dovrebbero parlare di femmnicidi e violenza di genere

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per  donne    Silvia Dai Pra 39 m · Giulia non c’è più, e non c’è più dopo una settimana di: è sempre stato un bravo ragazzo; non saltiamo subito alle conclusioni; ormai voi donne parlate solo di femminicidio; ma chi ve l’ha detto che è stato lui; un po’ di gelosia in fondo è normale; all’ultimo appuntamento non ci dovete andare; insegnate alle ragazze a scegliere meglio i fidanzati; ma come fate a non troncare certe relazioni; Giulia non c’è più dopo una settimana in cui, come sempre, è sembrato che la questione stia tutta sulle spalle di noi donne: noi dobbiamo capire, intuire, lasciare, evitare, noi ci dobbiamo salvare, tirarci fuori dalla palude per i capelli come il famoso Barone; ma forse noi abbiamo detto tutto quello che avevamo da dire e quindi, uomini, sarebbe ora che cominciaste a parlarne, ma non a parlarne per noi: a parlarne tra voi.

“Diverso da chi?”

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Forse è questa una delle domande che si è posto Cristian nello scrivere questo saggio biografico che percorre il suo passato come una cicatrice esposta a mo’ di medaglia. Un ricordo di una vittoria sofferta alla ricerca di sè stesso, sfuggendo dai dettami della tradizione sulla diversità. La reliquia del senso di angoscia, di pesantezza di questo “cavaliere inesistente desideroso di farsi vedere nella sua armatura di ferro splendente” è ben presente, come un sigillo, nelle memorie e nelle pagine del testo. Eppure questo senso di prigionia viene esorcizzato da aneddoti di vita vissuta e da citazioni di coloro che fecero della diversità, - di qualsiasi genere- un proprio punto di forza, personaggi provenienti da ambiti e ambienti diversi: da Franco Battiato a John Keating (“L’attimo fuggente), da Raffaella Carrà a Manlio Sgalambro. Diverso da chi, quindi? Diverso da ciò che viene imposto, diverso da chi si limita a seguire la “norma” come dettame immutabile. La libertà, soprattutto quell

dopo Vannacci e lo Stupro di Palermo: le parole shock del comandante dei vigili di San Gavino Monreale ( Cagliari ) : “Insegnate alle vostre figlie a non ubriacarsi”

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Lo so che come non ne potete più di sentire parlare,  ed  volete andare  anvanti,  degli stupri diOttaviano e di palermo . Ma nell'opinione pubblica c'è , il che dimostra quello che dicevo nei post precedenti  sui social siamo sempre di più davanti ad un emergenza sociale \ educativa , ancora una volta, dunque, spunta l’odiosa pratica di colpevolizzare la vittima del branco e non solo purtroppo . Infatti , ecco  una  discussione  trovata     su  twitter   elisabeth @ElicrinaMacrina mi spiegate cosa c'è di offensivo in questa frase? “Insegnate alle vostre figlie a non scimmiottare i maschi e a non ubriacarsi“ Stupro di Palermo: le parole shock del comandante dei vigili di San Gavino Monreale Cos @cosellemme Te lo spiego subito: Non e’ assolutamente nel contesto giusto. Intanto una figura autoritaria dovrebbe stare dalla parte della legge e di certo nn esprimere giudizi sulla pelle degli altri. Secondo, il danno subito da questa ragazza e’ stato MOLTO piu grave di quello che

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 Ogni  parola   in più  davanti a   simili fatti    è superflua  . Quindi  è meglio  meditare  in silenzio   , nel dolore  , nel rispetto   .  Infatti  è sempre più difficile trovare le parole che non siano demagogiche  o  soprattutto   già state  dette   e ripetute   da  diverse  intellettuali   femministe  ( ma anche no  )    davanti ad un femminicidio come quello di Giulia ancora più   abberrante visto che lei era al 7mese  di gravidanza e per le dichiarazioni rilasciate da mostro in fase d'interrogatorio  lascio come commento la suonata  del silenzio P.s Ho appena sentito al tg che ne hanno ucciso anche se non"in maniera atroce " un altra . Ancora più sgomento 

ma gli insegnanti sono complici dei bulli o hanno paura ? i caso della ragazzina bocciata per le assenze dovute a causa dei bulli ma promossa dal tar

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  Dopo un ottimo primo quadrimestre, una 12enne mancava spesso da scuola perché bullizzata: la mamma ha spedito ai prof parte degli oltre 300 messaggi vessatori che la figlia riceveva. Ma i docenti anziché intervenire per fermare i compagni aguzzini, hanno bocciato l'alunna. I genitori hanno fatto ricorso al Tar e i giudici hanno promossa la ragazzina e ammonito l'atteggiamento tenuto da preside e insegnanti . Infatti secondo https://www.sardiniapost.it/cronaca/ trovate qui l'articolo completo Il   Tar della Sardegna   ha promosso   in terza media un a 12enne  che quest’anno, per colpa dei bulli che la prendevano in giro, è mancata da scuola tanti giorni. Per via delle assenze   i professori hanno deciso di  bocciarla , “ma  senza una motivazione adeguata “, malgrado un primo quadrimestre con la media del 9. I genitori della ragazzina hanno quindi fatto ricorso al Tar: i giudici amministrativi hanno dato ragione alla studentessa che ha ricevuto più di

LE RIFLESSIONI DEL FILOSOFO SORRIDENTE - L'ultimo libro di Cristian Porcino

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Porcino dà alle stampe un nuovo lavoro, Ciao, Prof! , ed è subito gioia. Come definirlo? Diario d'un insegnante ai tempi del Covid? Riflessioni degli studenti alle prese con la DaD? Troppo poco, e anche scontato, per un autore la cui cifra è l'imprevedibilità. Assieme a Cristian Porcino si sa da dove si parte ma non dove si arriva. E ciò fa di lui, oltre che un narratore, un autentico docente: colui che conduce, stimola e fa emergere la creatività di ogni ragazzo/a. Un novello Socrate - uno dei ricordi del Nostro si apre proprio con questo nome - che prende per mano i suoi Fedone e le sue Diotima, infrange le loro certezze, li fa deragliare, li emoziona, li diverte, per poi condurli sui Campi Elisi del sapere infinito. E irrisolto. Porcino assomma l'entusiasmo del giovane alla saggezza del filosofo. Non fornisce risposte, non è il suo compito. Solo nella diuturna ricerca crescono le civiltà, solo in essa si diviene adulti. Un filosofo sorridente, come il Luciano De Cres

“Una riflessione sul sessismo e la violenza di genere”

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Dopo l’esplosione del caso Harvey Weinstein si è scoperchiato il vaso di Pandora e il mondo si è accorto delle molestie e violenze che quotidianamente subiscono milioni di donne nel mondo. Come si evince dalla lettura del libro di Porcino la violenza sulle donne non è un fenomeno contemporaneo ma addirittura affonda le sue radici nel libro sacro di ebrei e cristiani: la Bibbia. Spesso si tenta di ignorare il retaggio culturale che sta dietro al nostro pensiero. Lo stesso linguaggio che usiamo quotidianamente violenta insistentemente la vita e la dignità delle donne. Quest’odio atavico si riscontra, per l’appunto, nelle parole e negli atti di molti maschi. Per quanto mi riguarda ho trovato molto utile la parte sul sessismo linguistico e l’analisi dei modelli di giochi stereotipati che caratterizzano l’attività ludica delle bambine. Chi ha stabilito che i maschietti devono giocare con le macchine e le femminucce con fornelli e bambolotti? Molto interessante il racconto della battagli