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4.10.23

il mio fuoco dentro e miei sensi di colpa

Per tutti\e voi cari lettori che avete nostalgia delle mie elucubrazioni \ seghe mentali questo post è per voi .


IO  non è abbassandosi al loro  livello   che  si  soffocano i sensi  di colpa  .  

Coscienza  allora  come  si fa   dobiamo conviverci  o eliminarli  ?

IO  dipende     da  te    se  vuoi vivere apessantito o leggero  .  se  andare  avanti o rimanere  bloccato    \  fermo   . Possiamo trasformarli in qualcosa  di utile   per  poi  eliminarli  

Coscienza e  come     fare  ?

 IO  Il senso di colpa può essere un’emozione difficile da gestire, ma ci sono alcune strategie che possono aiutare o   ad  eliminarlo  direttamente     se    si  è  detterminati     : 

  •  Riconoscere il senso di colpa: il primo passo per convivere con i sensi di colpa è riconoscerli e accettarli. È importante capire che il senso di colpa è un’emozione naturale e che tutti ne hanno sperimentato almeno una volta nella vita.
  • Analizzare la situazione: una volta riconosciuto il senso di colpa, è importante analizzare la situazione che lo ha causato. Chiediti se hai fatto qualcosa di sbagliato o se il tuo senso di colpa è ingiustificato.
  • Chiedere scusa: se hai fatto qualcosa di sbagliato, chiedere scusa può aiutare a liberarsi del senso di colpa. Chiedere scusa dimostra che sei disposto a prendere la responsabilità delle tue azioni e a fare ammenda.
  • Imparare dalla situazione: se il tuo senso di colpa è giustificato, cerca di imparare dalla situazione. Chiediti cosa puoi fare per evitare di commettere lo stesso errore in futuro.
  • Perdonarsi: se il tuo senso di colpa è ingiustificato, è importante perdonarsi. Ricorda che tutti commettiamo errori e che è normale sentirsi in colpa. Non essere troppo duro con te stesso.
  • Cercare  se   sono tropo pesanti o  ha  troppa  difficolata   aiuto professionale: se i tuoi sensi di colpa sono troppo intensi o interferiscono con la tua vita quotidiana, potrebbe essere utile cercare aiuto professionale. Un esperto psicoterapeuta può aiutarti ad elaborare la tua colpa in vista di una riconciliazione con te stesso e con gli altri.

oppure     anche    anche    a   traformarlo    in qualcosa  d'utile  e  costruttivo  


  • Imparare dalla situazione: se il tuo senso di colpa è giustificato, cerca di imparare dalla situazione. Chiediti cosa puoi fare per evitare di commettere lo stesso errore in futuro. Ad esempio, se ti senti in colpa per aver ferito qualcuno, chiediti come puoi evitare di ripetere lo stesso comportamento in futuro.
  • Chiedere scusa: se hai fatto qualcosa di sbagliato, chiedere scusa può aiutare a liberarsi del senso di colpa. Chiedere scusa dimostra che sei disposto a prendere la responsabilità delle tue azioni e a fare ammenda.
  • Trasformare il senso di colpa in gratitudine: il senso di colpa può farti sentire erroneamente responsabile e far nascere pensieri inutili e malsani, in nessun modo capaci di aiutarti a migliorare i tuoi comportamenti futuri. Cerca quindi di trasformarli in sentimenti di gratitudine. Ad esempio, se ti senti in colpa per non aver passato abbastanza tempo con un amico, prova a concentrarti sul fatto che hai un amico che ti vuole bene e che apprezzi la tua compagnia.
  • Cercare aiuto professionale: se i tuoi sensi di colpa sono troppo intensi o interferiscono con la tua vita quotidiana, potrebbe essere utile cercare aiuto professionale. Un esperto psicoterapeuta può aiutarti ad elaborare la tua colpa in vista di una riconciliazione con te stesso e con gli altri.


 Coscienza ok  ma  come applicarli  ma  soprattutto come  evitarli ?

IO  Sull'ultima parte  della   domanda     posso dirti       che  esse sono  inevitabili  qualuque   decisione  prenda     anche  se   secondo me     nella  vita  non esistono decisioni  giuste  o  sbagliate  l'importante  è prenderne una  . Per  il resto   della  domanda     voirrei  poterti dare  un  consiglio meno  generico   . Ma   non sono   nè un psicologo  nè uno  psichiatra  Posso solo  dirti di  usare     l'empatia cioè  

L'empatia è la capacità di comprendere o sentire ciò che un'altra persona sta vivendo, cioè la capacità di "mettersi nei panni di un altro"Secondo l'American Psychological Association, l'empatia consiste nel comprendere una persona adottando il suo punto di vista invece che il proprio (un concetto molto simile alla teoria della mente) oppure fare esperienza indiretta e spesso involontaria degli stati mentali di una persona (un concetto sviluppato dopo la scoperta dei neuroni specchio). L'empatia non implica necessariamente la spinta motivazionale oppure emotiva a prestare aiuto, sebbene la sua evoluzione in simpatia o in contagio emotivo può determinare azioni e comportamenti di soccorso e aiuto.Le definizioni di empatia comprendono un'ampia gamma di processi sociali, cognitivi ed emotivi principalmente interessati alla comprensione degli altri (e delle emozioni degli altri in particolare). L'empatia può essere di diversi tipi: cognitiva, emotiva, fisica e spirituale .   segue su  Empatia - Wikipedia

oppure    se non ci riesci  l'individualismo .

Coscienza  Empatia  o  individualismo   nell'affrontare      le  scelte  della  vita   . Ma   non c'è altro modo    d'uscire  dalla logica   : <<  .....  al  votro posto non ci so stare  ..... >>   

IO  bella  domanda   quella  chje   proponi   ......  non ho  una   risposta   personalizzata  da  darti    se  non    che dipende  da  te   e  dalle  tue  scelte   .  che  decidi  d'intrapedere  .  Infatti non esiste   manuale  personalizzato    su  come   come  affrointare  la  vita  e   le  sue  scelte     . L'importante  è  <<  [...]  fare   tesoro  ,  sterzare   via  dal sentiero   che  porta  inesorabilemente   al medesimo risultato  . Se  anche  ci  fosse    le  sue  pagine  sarebberoi intrise    elle  lacrime  e  della saliva    di  chim ci ha  provato     e  ha  fallito   [...] >>  ( Barbara  Baraldi   in  IL  fuoco dentro   Janis  Joplin il romanzo    foto della  copertina  asinistra  )      ma     anche    di   chi   ha  avuto  successo ma    non  va  mai  avanti   è  rimane   bloccato  nella monotonia  ed  è  appesantito  dai sensi  di  colpa  oltre  chewda  successo effimero  \  momentaneo   visto  che  essi  posso   ritornare  ed  agiungersi ai  nuovi visto che    ogni azione  o  gesto  che  faccciamo  nel porta  sempre  dietro qualcuno  .   

Coscienza  ok    grazie  

stavo per  rispondergli  e continuare  eventualmente   la  " lka  diuscussione  "   ma  poi    l'alba  è sopraggiunta    facendola  finire  

2.2.23

partenza - arrivo ?

Rispondo     al  questo      del  contatto 

 Immagina di essere al giro di boa della tua vita (metà strada ipotetico).

Sei leggermente in ritardo sul ritmo del tuo primato personale ( ovvero la “vita” che pensi di meritare in funzione delle tue potenzialità).Quale/i domanda/e potresti farti per imprimere un cambio di passo?

Le risposte date nei commenti el tuo post sono diverse , ovviamente dipende dal tipo di viaggio , se si è arrivati ad un bivio o meno o se si preferisce le strade dritte o contorte e piene di curve cioè si segue il metodo << .....
la retta via è per chi ha fretta ( cit Csi ) >>* .
Per me , ancora non sono arrivato al giro di boa forse perché considero il viaggio unico e senza soste , considero entrambe le cose . Infatti o
gni inizio ha una fine e di conseguenza anche una partenza ha un arrivo. Se seguiamo i famosi paradossi Achille dopo aver consentito alla tartaruga un leggero vantaggio in una ipotetica gara non riuscirà mai a raggiungerla..   Infatti   si dice  l'inizio  della  fine  la  fine dell'inizio  . 
Mi piace  concludere   il  post     con la  poesia  

“L’inizio e la fine”  sempre  di  Wislawa Szymborska Kórnik2 luglio 1923 – Cracovia1º febbraio 2012 )


Dopo ogni guerra
c’è chi deve ripulire.
In fondo un po’ d’ordine
da solo non si fa.

C’è chi deve spingere le macerie
ai bordi delle strade
per far passare
i carri pieni di cadaveri.

C’è chi deve sprofondare
nella melma e nella cenere,
tra le molle dei divani letto,
le schegge di vetro
e gli stracci insanguinati.

C’è chi deve trascinare una trave
per puntellare il muro,
c’è chi deve mettere i vetri alla finestra
e montare la porta sui cardini.

Non è fotogenico
e ci vogliono anni.
Tutte le telecamere sono già partite
per un’altra guerra.

Bisogna ricostruire i ponti
e anche le stazioni.
Le maniche saranno a brandelli
a forza di rimboccarle.

C’è chi con la scopa in mano
ricorda ancora com’era.
C’è chi ascolta
annuendo con la testa non mozzata.
Ma presto
gli gireranno intorno altri
che ne saranno annoiati.

C’è chi talvolta
dissotterrerà da sotto un cespuglio

argomenti corrosi dalla ruggineBolormaa
e li trasporterà sul mucchio dei rifiuti.

Chi sapeva
di che si trattava,
deve far posto a quelli
che ne sanno poco.
E meno di poco.
E infine assolutamente nulla.

Sull’erba che ha ricoperto
le cause e gli effetti,
c’è chi deve starsene disteso
con la spiga tra i denti,
perso a fissare le nuvole.


Colonna sonora
  • Bolormaa - Csi

10.9.22

[ fine della quadriologia " anche la malinconia può essere preziosa " ] basta maliconia che si sta trasformando in melanconia . la vita va avanti





canzone suggerità
Per me lo so - CCCP   

e  tutte le  altre  della  triologia  

N.b
ringrazio   ****  del gruppo   della  sophiaanalisi    per  avermi   fatto notare  la  differenza  tra  malinconia  e  melanconia   riassumbile   negli url ( da me  letti   )  che trovate  a  fine post   in particlare questo  sito 


Dopo  la  precisazione  veniamo   al post  conclusivo  della  triologia     sul mio periodo , comune  a  tutti\e  man  mano  che  finsce  l'estatre  e  si  avvicina l'autunno  o chi  come  me  ha  sofferto   ed  a  tratti  ne  sofffre  ancora   in quanto  essa    se  non incanalata      creativamente  e non  solo   si  trasforma in melanconia    ( vedere  url  a  fine  post  ) . Comunque   è grazie   alla malinconia    con tratti  di melanconia  sta  passando   o almeno  attenuandosi  perchp  certe  dolori  per la  perdità  di  amici  e parenti ed  altre persone care   ti rimangono  sempre   dentro    l'autunno ,  nonostante le  giornate  s'accorciano  e  qualche nubifragio qua  e l'autuno  e la  sua frescura    tardano ad  arrivare  . Ora  mi  chiedo o  sono  io che  adesso sto meglio  e  sono riuscito  a   trasformala  in creatività come  suggerito  negli url  riportati  a    fine post     oppure la  malinconia    tipica  dell'autunnno non   ha avuto efetto   . Comunque  sia  adesso  cosi  tranquilizzo      chi mi  ha    : scritto  \   messaggiato  ( sms   , wtsapp  , messanger  , email  )  ,  telefonato  ,    chiesto di persona  ,  sto meglio   e  che   tale   uso    mi ha aiuto  a  non pensare troppo ai tristi momenti di quest'estate di .... 💩 di cui ho parlato vedere link sotto nella triologia sulla malinconia . Concludo con questa poesia della poetessa libanese  Joumana Haddad


Quando i tuoi occhi incontrano la mia solitudine

Quando i tuoi occhi incontrano la mia solitudine
il silenzio diventa frutto
e il sonno tempesta
si socchiudono porte proibite
e l’acqua impara a soffrire.
Quando la mia solitudine incontra i tuoi occhi
il desiderio sale e si spande
a volte marea insolente
onda che corre senza fine
nettare che cola goccia a goccia
nettare più ardente che un tormento
inizio che non si compie mai.
Quando i tuoi occhi e la mia solitudine si incontrano
mi arrendo nuda come la pioggia
e nuda come un seno sognato
tenera come la vite che matura il sole
molteplice mi arrendo
finché nasca l’albero del tuo amore
Tanto alto e ribelle
Tanto alto e tanto mio
Freccia che ritorna all’arco
Palma azzurra piantata nelle mie nuvole
Cielo crescente che niente fermerà.


  vedi post  precedenti 

https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2022/08/la-malinconia-puo-essere-preziosa.html
https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2022/09/autunno-stagione-di-passaggio-la.html

https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2022/09/verso-la-luce-la-malinconia-puo-essere.html

Melanconia   e malanconia    differenza  e  cure  

https://www.my-personaltrainer.it/salute/melanconia.html
https://www.psicologodellerelazioni.it/blog_melanconia.php

https://www.thewom.it/lifestyle/selfcare/qual-e-la-differenza-tra-nostalgia-e-malinconia
https://www.cure-naturali.it/articoli/terapie-naturali/naturopatia/rimedi-naturali-tristezza.html
https://www.riza.it/psicologia/depressione/3819/malinconia-una-porta-per-la-creativita.html

https://it.wikipedia.org/wiki/Malinconia

https://www.psicologodellerelazioni.it/blog_melanconia.ph



24.9.18

il senso di colpa si deve combattere \ rimuoverlo , rimuoverlo dopo averlo analizzato oppure conviverci e lasciare che t'attraversi \ ti scivoli insoma ( ma non sempre fare finta di niente ) ?

PER  APPROFONDIRE

Risultati immagini per SENSO DI COLPA
lottando per non cadere ne senso di colpa per  un recente  fatto accadutomi  in rete , anche se ho delle  gravi reponsabilità in uno  "scazzo " ( poi rimosso  dai  commenti  lasciati  sulla   loro pagina fb    diretti interessati  )   tra me ed i genitori di questa ragazzina (ne  avevo parlato anni fa  del  suo incidente  post  poi  rimosso  per  delle inesatezze  da parte mia  e  che  hanno creato  ulteriore  dolore  a  geniotori    anche  se   sono passati  7 anni ) morta  qualche anno  fa  (  I II   ) investita  ,pur non essendo il solo ad averne , ho deciso di ispirato anche da questo bellissimo post di




Matteo Bussola
20 hVi racconto una piccola storia, per la quale mi sento un po' in colpa.
Ero su un regionale che tornavo da una presentazione, dovevo andare a Milano Centrale. Sul regionale comincia a circolare la voce che, oggi, tutti i treni diretti a Centrale fermeranno a Milano Garibaldi. Seduto di fianco a me c'è un signore corpulento sui cinquantacinque, ha l'aria spaesata, entra subito in agitazione, continua a guardare il suo biglietto.
"Madonna come faccio", dice, "io devo andare a Verona, come si fa? Il treno per Verona passa anche da Garibaldi?"
"No", gli dico, "al limite passa da Lambrate. Ma tanto da Garibaldi basta prendere la metro verde e in cinque minuti si è in Centrale, stia tranquillo."
"Ma la metro quale?", dice. "Ma bisogna fare il biglietto?"
"Sì", dico, "ma non si preoccupi, tanto i biglietti della metro li vendono anche all'edicola appena scendiamo, problemi non ce ne sono."
"Ma tu dove vai?" dice, agitatissimo.
"Vado a Verona anch'io", dico, "probabilmente dobbiamo prendere lo stesso treno."
"Madonna, allora sai che faccio?", dice. "Ti sto attaccato fino a Centrale così non mi perdo, posso?"
"Ma certo", dico.
"Grazie", dice, "è che io treni non ne prendo mai, devo andare a Verona per un lavoro, almeno così sono sicuro."
"Non c'è problema", dico.
Quando il regionale sta per arrivare alla stazione di Garibaldi le persone si alzano e cominciano a prepararsi. Mentre sto sistemandomi lo zaino sulla schiena una signora di colore ci passa di fianco. Potrebbe essere di origine nigeriana, forse camerunense, indossa un lungo abito a fiori. Non ci spinge, non è maleducata in alcun modo, semplicemente ci supera mentre noi stiamo prendendo le ultime cose.
Il signore la guarda, poi si volta verso di me.
"Quanto mi stanno sui coglioni questi!", dice.
Lo guardo.
"Questi chi?", dico.
Mi guarda.
"I neri", dice come niente fosse.
Ci fissiamo.
Penso: ecco, ci siamo, è successo. Non è fantascienza. C'è un gentile signore di mezz'età che ha appena ammesso davanti a te di essere razzista, senza provare la minima vergogna. Sono talmente sotto shock che non riesco a dire nulla, esco in corridoio, ci mettiamo in fila per scendere, lui mi segue, continuo a pensarci nei venti secondi che impieghiamo per raggiungere la scaletta. Quando siamo sul binario mi volto verso di lui.
"Senti", dico, "ho deciso che non voglio assolutamente che tu mi segua."
"Eh?", dice.
"Ti trovi la metro e il tuo treno da solo, da qui in poi sono tutti cazzi tuoi", dico.
Mi guarda con un'espressione in bilico tra l'incredulità e il panico.
"Ma...?", dice.
"Porta pazienza", dico, "è che a me invece stanno sui coglioni quelli come te, ma proprio tanto."
Comincio ad allontanarmi prima piano, poi mi metto a correre, lo sento urlare un paio di imprecazioni.
Siccome sono fatto male, mentre scendo le scale per la metro comincio a sentirmi quasi un po' in colpa, come se avessi abbandonato qualcuno al suo destino.
Adesso che ve l'ho raccontata, vi confesso che in colpa non mi ci sento più, nemmeno un po'.

 di scrivere  ed  interrogarmi  con voi  questo post  d'oggi  .
Risultati immagini per SENSO DI COLPA

 Come  ho  già detto nel titolo  mi chiedo  : <<  il senso di colpa   si deve  combattere \   rimuoverlo  , rimuoverlo  dopo averlo analizzato   oppure  convverci e    lasciare  che t'attraversi \    ti scivoli  insoma (  ma non sempre  fare  finta di niente  )  ?   >>  Proviamo  a    ripondere  analizzando    senza  scordare  l'altro Io   ovvero il  leuco'   Pavesiano   o  l'epistole  di  Lucio Anneo Seneca.(  4 A.c - 65 D.c )   le   varie  opzioni 

Primo metodo 
Risultati immagini per SENSO DI COLPA è il più  dloroso    e per  coraggiosi    per  coloro   che  considerano  : <<  (...) Monito terrorista che la retta è per chi ha fretta\ Non conosce pendenze smottamenti rimonte (...) >>  ( CSI - Bolormaa   ) .  E'si efficace  ,  salvo che  tu   abituato  a non riempire   il  vuoto ( droghe   cibo in eccesso  , alcool , mastrubazine continua  ed  forsennata  )  e  quindi se  non gestita  bene   crea    circolo vizioso  perchè  poi ti risenti in colpa   e devi di  niovo lottare per  eliminarlo  .
secondo metodo
Il migliore  per  chi decide  d'appplicare il etodo  dell'equilibrio   efficace    ed meno doloroso  del primo . perchè almeno riesci  a  gestire  meglio il vuoto  d'esso creato  senza  doverlo necessariamente  riempire   a tuttti  i costi  e   subito  .  

 terzo  metodo  
t Sconsigiabile  almeno che  tu non voglia  ( se  non lo  sia  già )  diventare  bastard inside  ed cinico  verso te  stesso e verso  gli altri  . personaggi  come gli indifferenti di Gramsci   (  testo integale   dello scritto ) .  A  volte  è vero  lo uso  anch'io  che  prediligo   sia  il priimo che  il secondo metodo  . Anche  se  dopo     tormenti  ( lo  so  no poco coraggioso  ma  ancora non roesco a gestore  bene  il vuoto  che  esso mi crea  )   perchè  il lottare ti  togliere  energie   ed  quindi  convine  eliminarlo senza lottare  \ fare niente   aspetto che s'estingua da  solo  , ma   se lo  si fa  spesso   si diventa  apatici  e appunti   indifferenti   di cui si parlava prima   . 

24.5.18

la morte ed altre riflessioni

canzoni  consigliate
canzone per un amica- F. Guccini 
vivere - vasco rossi 
un senso  -Vasco rossi 




Appena sento di morti , in quest'ultimo caso d'incidente sia di conoscenti ed amici\che o di suicidi mi viene il magone e mi chiedo a cosa serve vivere se poi prima o poi devi morire . Ma poi tutto passa perchè tutto ha un ciclo con un inzio ed una fine , ma sopratutto nella vita \ opera d'arte non c'è mai niente di fisso ed di definitivo . Ma questa risposta sembra nn bastare perchè ciclicamente ad una nuova morte o evento luttuoso la domanda si ripresenta . E quindi lotto sempre per applicare questo concetto : <<[...[ Vorrei sapere a che cosa è servito vivere, amare, soffrire, spendere tutti i tuoi giorni passati se così presto hai dovuto partire, se presto hai dovuto partire... \Voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi, \voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi e che come allora sorridi [... ] >>
Un altro sistema   èquelo  d'immaginarmi    che  cosa    succederebbe   quello che  vienbe  descritto  da  Saramago  in  Le intermittenze della morte
Per il momento , non  mi sto  rasegnando , questa  è una  delle mie  tante  battaglie  quotidiane  dovute  al fatto  (  una  delle poche  cose  che  penso  fin da  quando  ero  piccolo )   che   ci sono  cose     contro  cui  si  combatte  e si combattere   semopre   proprio come i mulini  a ventoi  di  Don chisciotte  di  Miguel de Cervantes
, devo solo accettare che   ci  sono  cose    che vanno accettate   e  che non posso essere  combattute . Insomma  accettare il fatto che
Risultati immagini per la morte la vita

e  che

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 Ma   veniamo   a rifleessioni  più allegre  , altre strade da  seguire



L'immagine può contenere: una o più persone, persone sedute, albero e spazio all'aperto


                                                          Volevo parlare ma poi ho scritto


Piangere sopra un male passato 
è il mezzo più sicuro per attirarsi 
nuovi mali. Quando la fortuna 
toglie ciò che non può essere 
conservato, bisogna avere pazienza: 
essa muta in burla la sua offesa.




                                           da< Caffeina17 maggio alle ore 16:53

Le persone vere spaventano. Per questo spesso rimangono sole. Perché sono sincere, sono oneste e quando vogliono dire qualcosa, lo dicono nel modo più vero che conoscono. Margherita Hack ( 1922-2013 )








10.1.18

Ma perché il cervello umano e così feroce da tenere in memoria i ricordi peggiori ?



Rileggendo " il cuore di lombroso " ( copertina a sinistra ) di Davide Barzi - Francesco de Stena ultimo numero de le storie collana a fumetti di Sergio bonelli editore miho fatto mia questa che poi ha dato il titolo al titolo riflessiuone SPOLLER di una protagonista nel finale della storia raccontata abilmente ed impeccabilmente nel del fumetto in questione SPOLLER. 
Ora non essendo mai posto tale domanda ( ma anche come spesso mi è capitato , quando me le pongo e ripongo ) tanto d'essere sul punti di lasciarla volare nel vento cadere nel vuoto perchè credevo che fosse una semplice elucubrazione sega mentale un volo pndarico inutile , una di quelle zavorre che appesantisco il camino e la creazione di'opere d'arte .  Ma poi testardo come sono , ho deciso di farla mia applicando il metodo filosofico \ scientifico della dialettica : << uno dei principali metodi argomentativi della filosofia. Essa consiste nell'interazione tra due tesi o princìpi contrapposti (simbolicamente rappresentati nei dialoghi platonici da due personaggi reali) ed è usata come strumento di indagine della verità.
L'etimologia deriva dai termini della lingua greca antica  [ ..... ] continua https://it.wikipedia.org/wiki/Dialettica >>
In questo caso però ho scelto d'applicare  alla discussione avvenuta  sui  social   il pensiero dialettico di Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770 - 1831) che trovate riassunto sotto in questo articolo di http://www.oilproject.org/ : 
[----]

per Hegel la razionalità del reale e diventa lo schema di ogni processo della realtà, secondo la sequenza di tesi (come momento astratto o momento intellettuale), antitesi (come fase dialettica o momento razionale negativo) e sintesi (il momento speculativo o razionale positivo, che unifica ed eleva le opposizioni precedenti). Il dinamismo logico del processo è atemporale e costitutivo della ragione umana, che riproduce in sé le contrapposizioni del reale così come esso si presenta ai nostri occhi. Il confronto tra Kant ed Hegel è allora netto e decisivo: il secondo si spinge esattamente oltre i limiti imposti dal criticismo kantiano, postulando la ragione come identità di pensiero e realtà superiore all’intelletto e la dialettica come logica intima di tutta la realtà. Si apre così una nuova fase per il pensiero moderno. 
[---] 

 Ora  dopo   questo  spiegone   veniamo   alla mia elaborazione  

La  prima  risposta   che  mi sono  dato  ( capita    , mica  si  trova  tutto al primo colpo 😁🤩🙄 , magari )    è ovvia  e scontata  : <<  perchè la vita è uno schifo >>   e pensavo  come  mi  ha  suggerito L'amico woodstock live nella diuscussione a tale argomento  sul mio  facebook 


poi  riflettendo con ***** ( uno dei contatti  , ma  anche  un  amico non virtuale  , di watzapp    a  cui ho rivolto tale  domanda  )  :
[22:53, 1/1/2018] +39 328 684 9962: Ma perché il cervello umano e così feroce da tenere in memoria i ricordi peggiori ?[23:09, 1/1/2018] ***** : Le ragioni possono essere  tante,  ma quel che conta è che il cervello non è feroce;  tenere in memoria significa aumentare la conoscenza... però Giuseppe,  non so se questo messaggio era diretto  a me[23:10, 1/1/2018] +39 328 684 9962: Volevo sentire i vostri pareri ed esperienze[23:11, 1/1/2018]  **** Ah,  ok[23:15, 1/1/2018] ******i: Apparentemente tiene in memoria solo i ricordi peggiori,  ma in realtà quelli più belli  sono i più numerosi

Poi   ragionando   e  facendo   un viaggio  a riotroso  dai 14\15   anni fino  a 41   ho pensato   che potrebbe essere (  in effettiin parte  potrebbe esserlo  visto che  per  alcuni miei problemi   sono troppo personali. per  parlarne  qui   con tutti\e  li conosce  solo io   ed  mio   amico analista   a cui h  inviato anche  a lui    questa mia elucubrazione    via  wtzapp  ) come  miha  suggerito *****  un mio amico e  coetaneo prof  di filosofia   : <<   Perché non sono superati >> . Sembrava  finita qui  invece   ragionando  sempre  sul miopassato e    del perchè alcuni problemi sono  stati risolti o sono in via  di risoluzione   sono arrivato  ,  a volte  nel  viaggio   succede  ,  ale stesse conclusioni    anche  se  attraverso strade  divertse     di altri miei  contatti  social  e  di wtzapp  fra  cui   alcuni utenti di questo blog   , che  :  << Nessuno sa, forse  neppure  tu  ,  perché ci focalizziamo su alcuni episodi negativi enfatizzandoli, e tentiamo, ahimè, di archiviare   definitivamente  solo  quelli positivi. Se ci fai caso talvolta basta uno sbaglio e decidiamo di non parlare più con un amico e dimentichiamo, invece, tutte le volte che ci ha aiutato e  ci sono stati utili    >> .  Ma  poi    come  suggerisce   un altro amico   fotografo  ed artista  *****  <<  [09:13, 2/1/2018] Mario Bianchi: La risposta è molto semplice: è l’istinto di sopravvivenza che, per proteggerci, memorizza ciò che ci ha fatto più male per tenerci lontani una prossima volta >> .
Mi sembrava  d'aver  trovato la   risposta  ed  essere arrivato  alla  fine del percorso  .  Ma i   riascoltando , una delle   canzone  della mia infanzia

Lo vedi tu com'è... bisogna fare e disfare. Continuamente e malamente e con amore, battere e levare. Stasera guardo questa strada e non lo so dove mi tocca andare. Lo vedi, siamo come cani. Senza collare. Lo vedi tu com'è... è prendere e lasciare. Inutilmente e crudelmente e per amore, battere e levare. Ma non lo vedi come passa il tempo? Come ci fa cambiare? E noi che siamo come cani. Senza padroni. So che tu lo sai perfettamente, come ti devi comportare. Abbiamo avuto tempo sufficiente per imparare. E poi lo sai che non vuol dire niente dimenticare. E tu lo sai che io lo so e quello che non so lo so cantare. Lo vedi tu com'è... come si deve fare. Precisamente e solamente, battere e levare. Vedo cadere questa stella e non so più cosa desiderare. Lo vedi, siamo come cani. Di fronte al mare.
                              Battere  e  levare   - Francesco de  gregori


  e  leggendo    quanto mi   ha  scritto    su  fb  l'amica




Gabriella Piccolo questione di allenamento, quando arrivano bisogna spazzarli via come si soffia su una candela per spegnerla ... prova e sostituirli con pensieri e ricordi positivi 


  che   poi   corrisponde  a  quando  dice  il mio anlista  :<<  Vanno contrastati  >> .  Ecco   quindi  che   risolto il problema  , il viaggio  continuo  il  battere  e levare   (  vedere testo di De  Gregori sopra  citato )   riprende  

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...