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Visualizzazione dei post con l'etichetta 27 gennaio

Don Pozzi, il partigiano di Dio che mise in salvo gli ebrei

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 stavo cercando storie    da   raccontare  anziché  riportare  i  soliti pipponi   non  basta  quando    ce ne  saranno    nella  settimana  della memoria  ed ho trovato  questa    https://www.avvenire.it/agora/pagine/ del     11 febbraio 2023   Gianni Santamaria Il parroco di Clivio, insieme al maresciallo della Finanza Cortile e alla signora Molinari organizzarono una rete clandestina per far espatriare i perseguitati. Un libro ricorda la vicenda di eroismo La rete da cui passavano gli ebrei a Clivio - Archivio Comune di Clivio Don Gilberto Pozzi - Archivio Comune di Clivio «Questa è una storia di finanzieri, di sacerdoti, di gente comune e di fuggiaschi. Una storia di perseguitati, di spie, di delatori, ma anche un racconto di grande solidarietà.  Quell’autunno del 1943, a Clivio, accaddero molte cose: pedinamenti, rapporti segreti, arresti e scelte determinanti nell’Italia divisa in due dopo l’8 settembre ». Già l’incipit del volume di  Gerardo Severino  e  Vincenzo Grienti ,  Il p

«Alla Memoria della Shoah si deve accompagnare la coscienza della Storia» di Massimo Castoldi

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a  freddo  dopo    la  sbornia  retorico   celebrativa  sia  del  27 gennaio   sia  di  quella    del  10  febbraio   pubblico questo   interessante  articolo  di     Massimo Castoldi Il giorno della liberazione di Auschwitz è la data simbolo per non dimenticare lo sterminio degli ebrei per mano di nazismo e fascismo. Ma occorre evitare la vuota ritualità e restituire complessità ai fatti. Ridestando interesse e sgomento Il giorno della Memoria — 27 gennaio , in ricordo del 27 gennaio 1945, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz — non è una festa nazionale come sono il 25 aprile, festa della Liberazione, e il 2 giugno, festa della Repubblica, ma un giorno di lavoro, di studio, che dovrebbe essere pretesto per cercare di comprendere le ragioni storiche di quanto è avvenuto nel nostro Paese e in Europa tra anni Venti e anni Quaranta del secolo scorso. La legge del 2000 che lo ha istituito invita a riflettere «su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati mili

Suzette Tartarone l'Anna Frank napoletana: trovate altre lettere dalla prigionia , L’anarchico Luigi Peotta, che non arrivò mai a Mauthausen e Walter Schellenberg, Ss morto a Torino: le esequie pagate da Chanel

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in  sottofondo Nomadi la canzone del bambino nel vento(Auschwitz) Ecco  le  ultime  tre  storie   e  con questo     è  tutto    ed  adesso  prima  del  grande  silenzio per  parafrasare  la  canzone     citata  in  sottofondo  questa  poesia   piena  di speranza     repubblica    27\1\2023 di   Paolo Popoli Suzette, l'Anna Frank napoletana: trovate altre lettere dalla prigionia A recuperarle Gaetano Bonelli, fondatore e direttore del Museo di Napoli "Carissimo babbo, sono lieta di avere tue buone notizie. Vedo che la tua vita si svolge sempre metodica, regolata come un orologio, come pure la mia e se continua così non sarò di ritorno a casa nemmeno per Natale del 2.000": inizia così una delle nuove lettere ritrovate di Suzette Tartarone, la " Anna Frank napoletana". Nove epistole, indirizzate al padre Alfredo nella casa di via Roma, scritte tra il 1941 e il 1942 nei campi di prigionia delle Marche: a recuperarle sul mercato antiquario è stato Gaetano Bonelli, fo

MEMORIA, AMNESIA, INCOERENZA

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leggi anche Nella legge sul giorno della memoria e sul giorno del ricordo mancano la responsabilità dei fascisti    con il post  d'oggi   finisco   la  mia  contro  giornata settimana della memoria    del  27\1\2022   lo so  che   come  dice    Emiliano Antonino Morrone 11 h    ·  MEMORIA, AMNESIA, INCOERENZA Buongiorno per tutto il giorno. Oggi è il Giorno della Memoria. Molti scriveranno pensieri al riguardo: contro la violenza, l'odio, l'ingiustizia, la disumanità. Domani sarà, come ogni giorno, la Giornata dell'Amnesia e dell'Incoerenza: riprenderemo le nostre piccole guerre contro il vicino di casa, il compaesano, il confinante. Lo riempiremo di insulti, proveremo ad infangarlo, diremo ogni male possibile sul suo conto. Incapaci di costruire comunità, di valorizzare le diversità, di essere accoglienti, solidali, inclusivi. Il buonismo social(e) è interno al capitalismo, che ci induce ad essere mercanti della nostra immagine, megafoni del nostro ego in cerca

Auschwitz ’44 Rivolta contro il Male Storia di Nicolò Sagi da Trieste l’uomo che cercò di fermare i nazisti

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Sempre dallo speiale di robison di repubblica del 23\1\2021 riporto questa storia diun alòtro argomento poco trattato dalal memorialistica del27 gennaio . quelli che Primo un saggio di Primo Levi. Scritto , ultimo lavoro dell'autore, è un'analisi dell'universo concentrazionario che l'autore compie partendo dalla personale esperienza di prigioniero del campo di sterminio nazista di Auschwitz Auschwitz ’44 Rivolta contro il Male Storia di Nicolò Sagi da Trieste l’uomo che cercò di fermare i nazisti IL 7 ottobre 1944, alle due e mezzo del pomeriggio, nel cortile del Krematorium IV di Auschwitz-Birkenau entrò un camion con 70 SS. Un ufficiale fece uscire gli uomini che lavoravano nell’edificio e pronunciò loro un discorso tranquillizzante, ma chiaramente ingannevole: sarebbero stati “trasferiti” in un altro campo. Alla richiesta dei nazisti di avere 100 uomini per il “trasferimento”, tutti si rifiutarono di fare un passo in avanti, tranne un prigioniero che, con uno scatto,