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25.6.25

SARA, LA DONNA NELL’OMBRA serie TV italiana distribuita da Netflix.

  Su Netflix   c'è  una   serie italiana che si fa apprezzare per recitazione, approfondimento psicologico e trama di grande attualità. Sto  parlando di SARA, LA DONNA NELL’OMBRA, tratta dalla saga letteraria di Maurizio De Giovanni e composta da sei episodi. Un crime ambientato a Napoli, che convince sebbene abbia qualche affinità con le fiction della tv generalista     nella    quale    sono stati  trasmessi  fction  tratte  dai romanzo di  giovanni  e  non solo   . 
La miniserie Netflix è un cocktail di giallo, spy story, thriller e family drama che ha subito conquistato gli abbonati della piattaforma – malgrado l’assenza di un battage pubblicitario anche minimo  rispetto ad  altre  produzioni alcue  discutibili  – perché un prodotto convincente e ben confezionato.  Infati  tenere insieme le dcose è molto difficile e sicuramente molto "pericoloso" perchè  puà  detterminare il  flop   o il successo effimero    e raramete    come  in questo caso  duratuto   Paradossalmente, però, è così che   la  protagonista  torna a vivere e a far quello che meglio sa fare. Giustizia.Come dicevo all’inizio, ha affinità con le fiction delle tv generaliste, ma non lo vediamo un demerito se riesce a distinguersi per i suoi indubbi lati positivi. A cominciare dalle interpretazioni di un cast stellare, diretto egregiamente da Carmine Elia, che ha firmato il primo MARE FUORI e da qui ha voluto esportare parte del cast in SARA, LA DONNA NELL’OMBRA. In primis Carmine Recano, che tuttavia non si capisce perché sia sempre uguale nei flashback, seppure siano passati tanti anni. Avestire i panni di Sara, la protagonista dei libri di Maurizio De Giovanni, è Teresa Saponangelo (David di Donatello per “E’ stata la mano di Dio” di Sorrentino), che riesce perfettamente a immedesimarsi nell’ex agente dei servizi segreti   ( visto       che tra  il  suo  curriculum   di film e serie polizieschi  )  resa speciale sul lavoro da una dote non comune: leggere il labiale anche a distanza.

 Una donna che spesso comunica più coi suoi silenzi che con le parole, divorata dal senso di colpa per avere abbandonato il figlio piccolo, algida e determinata sul lavoro quanto capace di tenerezza anche con un solo sguardo e di ironia con l’agente Pardo (irresistibile Flavio Furnu).  Il suo contraltare è una Claudia Gerini altrettanto magnifica, perfettamente nel ruolo dell’ex collega dei Servizi pronta a mettersi contro il sistema pur di scoprire la verità su una morte che l’ha devastata. Fra le due attrici c’è   subito  chimica, nei loro continui battibecchi e nei dialoghi da cui traspare la loro grande amicizia nel  passato  .

 


La  serie  affronta un tema importante e di stretta attualità, lo sfruttamento politico della paura degli immigrati, scandagliandolo attraverso una trama che potrebbe benissimo essere superata dalla nostra realtà. Gli episodi si divorano grazie a un ritmo incalzante e a personaggi convincenti, ma i difetti :sono una trama complessa (compensano comunque alcune sequenze didascaliche) e l’uso del dialetto napoletano, che  certo   realismo  apporta realismo ma rischia    di rendere incomprensibili diversi passaggi e  di andare   troppo ad  intuito  . Il mio consiglio è di inserire i sottotitoli. In definitiva, la prova di  Netflix e Palomar è superata. Non resta che attendere la seconda stagione. Per  colmare ,  almeno  per  me  che  non ho-  lettoi romanzi    da cui è tratta  ,  il  passato    di  sara come    agente  dei servi , qui  solo eìaccenato e   quasi fumoso .  Essa  è  stata   una  serie  italiana è riuscita a distinguersi all’interno del vasto catalogo di Netflix, in mezzo alle tante uscite settimanali che si contendono l’attenzione del grande pubblico. E lo ha fatto senza far leva su campagne pubblicitarie importanti o sfruttando la spinta del clamore. Sentendo    gli elogi    della serie    mi  si chiede Ma qual è il segreto di Sara – La donna nell’ombra? Come ha fatto a conquistare tutti?
Uno dei punti di forza della serie italiana è senz’altro   come  ho già  detto  la credibilità della sua protagonista, un personaggio silenzioso ma determinato, reso ancor più temibile dalla ferita subita con la morte del figlio. Il resto lo fanno un intreccio avvincente e un’ambientazione carica di tensione. Sara – La donna nell’ombra è girata tra Roma e Napoli, due città che riflettono alla perfezione lo stato d’animo della protagonista, sempre agitato da ombre e luci. 
Sara – interpretata da Teresa Saponangelo – è un’ex agente dei servizi segreti che ritorna in scena dopo la misteriosa morte del figlio. La donna cerca risposte a un evento che l’ha spezzata interiormente e sospinta verso un profondo isolamento. Per trovarle si rivolge a Teresa (Claudia Gerini), amica e ex collega. Il mondo dello spionaggio però non fa nulla per nulla.
Ogni favore ricevuto ha un prezzo da pagare. Sara lo sa bene e inizia così un percorso alla ricerca della verità che finisce per sconvolgere tutte le sue certezze, non escluso il passato di suo figlio. Così, tra passato e presente, tra vecchi e nuovi nemici, la strada della donna si intreccia con una serie di eventi che la costringeranno a mobilitare tutte le sue risorse e le sue abilità da agente. 
Un thriller avvolgente , pieno  di colpi  di scena ,  alcuni prevvedibili  ovviament e per  conosce  le  vicende  storiche   politiche  dell'italia  che  sono il  contorno    del  romanzo  e    della   serie   ed  usa  come analisi  il  dubbio sule  versioni  ufficiali  e  un  complottismo  critio  o     o  per  chi 
Uno dei grandi pregi della serie sta nella capacità di abbinare suspense e profondità emotiva. Diversi spettatori hanno definito Sara – La donna nell’ombra come un «thriller calmo ma avvolgente, che cresce episodio dopo episodio». La scrittura della serie, molto coinvolgente, spinge quasi senza accorgersene lo spettatore a “divorarla”. Ben bilanciato anche l’equilibrio tra qualità visiva, tensione psicologica e interpretazione.
Infatti  Sara – La donna nell’ombra punta molto sull’atmosfera e sull’evoluzione del personaggio. È una serie che riesce a conquistare silenziosamente gli spettatori e che per essere potente non ha bisogno di correre e imprimere ritmi frenetici agli eventi. La presenza di Teresa al fianco di Sara aggiunge poi ulteriori sfumature e accenti a una dinamica mai banale tra le due donne. In sintesi, la serie diretta da Carmine Elia è un crime sofisticato che non parla solo di noir ma anche di dolore, memoria, identità, amicizie spezzate e ferite mai rimarginate.Un noir interiore tra silenzi e memorie: così appare Sara-La donna nell'ombra. La serie segna l'ingresso televisivo di un personaggio davvero particolare: non una detective tradizionale, ma una donna segnata dal dolore che usa le sue competenze professionali per una ricerca personale di verità e giustizia.Inoltre L'adattamento della saga letteraria di Maurizio de Giovanni vede Teresa Saponangelo in una grande interpretazione. La forza della serie, infatti, sta nella sua capacità di esplorare il lutto materno attraverso la sottrazione. È pacata, in controllo, quasi dimessa. Ci fa dimenticare i detective geniali e fuori dalle righe tutto genio e sregolatezza. Qui di genio ce n'è tanto, ma non è necessario strafare per mostrarlo. Gli altri personaggi non possono che rispondere alla recitazione di Saponangelo: nulla, così, risulta mai eccessivo.
Oltre a Teresa Saponangelo (Sara) e Claudia Gerini (Teresa), nel cast troviamo Flavio Furno (Pardo), Chiara Celotto (Viola), Carmine Recano (Massimiliano), Massimo Popolizio (Corrado Lembo) e Antonio Gerardi (Tarallo).Beh, il finale di Sara – la donna nell’ombra   sembra     per  chi   ha  letto i romanzi    che non ha lasciato nulla in sospeso, quindi è probabile che una seconda stagione dipenda dall’accoglienza dello show su Netflix.


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