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Visualizzazione dei post da luglio, 2015

Vive per 62 anni senza identità, scoperto dopo il ricovero in ospedale

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 storia  incredibile  per essere vera  e  quindi   a rischio bufala   \  leggenda metropolitana  . Ma  visti  il paradossi e l'assurdità della  burocrazia italiana    non  si sa  mai  che possa  essere  vero anche il contrario da l'unione   sarda  del  29 Luglio alle 21:20  Per 62 anni ha vissuto senza identità. Non ha mai avuto un documento, non aveva una residenza, non aveva un foglio di carta che attestasse la sua esistenza. E' la storia di Pietro,  Ha sempre vissuto come uno sconosciuto, mai censito in una scuola o su un posto di lavoro. Non è mai stato identificato dalle forze dell'ordine, non ha mai avuto un codice fiscale, un conto in banca, un telefono intestato, una casa con un affitto regolare. Ha sempre avuto occupazioni in nero ed ha sempre usato il contante. A dare una identità a Pietro e ad attestare formalmente la sua esistenza è stato l'ufficio Anagrafe del Comune di Genova al quale Pietro si è rivolto per avere un certificato di

gli altri Walter Palmer

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il precedente http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/07/un-volgare-assassino.html dopo  il  caso   (  vedere  url  sopra  )  Walter Palmer  ecco , foto e post  tratte dalla bacheca  di    https://www.facebook.com/francesco.pirrone.125/ Francesco Pirrone ha aggiunto 5 nuove foto . TUTTI FIGLI DI RICCHI MERDOSI, TUTTI BIANCHI E SFACCENDATI PARGOLI PADRONI DEL MONDO. IO VI AUGURO LE PIU' LUNGHE E ATROCI SOFFERENZE CHE LE MALATTIE POSSANO DONARE!!! IO VI MALEDICO, POSSA IL RESTO DELLA VOSTRA INUTILE ESISTENZA SCORRERE TRA PENE E DOLORI. e noi continuiamo a prendere i ricchi come esempio, mi raccomando.

Tempio Pausania, al centro della vita il Rispetto e l’Amicizia. Senza retorica, un esempio che arriva dalla musica.

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  da   http://galluranews.altervista.org/                        Tutti i musicisti di una favolosa serata (foto di Margherita Cossu) Tempio Pausania, 18 mag. 2015 Ho sempre presente nella mia mente le parole di mio padre. Diceva sempre, “ Antonio nella vita esistono persone e Persone, alcune le saprai conoscere meglio, altre non si faranno conoscere mai. Le saprai distinguere perché le migliori persone sono quelle che ti sanno ascoltare e non sovrappongono mai la loro voce alla tua, ti sapranno guardare negli occhi in modo diretto e accorreranno quando tu avrai bisogno, al tuo capezzale o al tuo matrimonio. E sorrideranno con te e sapranno anche piangere con te “                                                                           La vita mi ha insegnato che babbo aveva ragione. Lui, come tutti coloro che avevano conosciuto guerra, fame e dolori infiniti, era una persona semplice ma ogni dolore vissuto lo aveva temprato e reso forte. Solo quando siamo forti poss

Walter Palmer UN VOLGARE ASSASSINO.

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Fissate bene a mente il volto, e il corpo, dell'uomo a sinistra nella foto. Il suo nome è Walter Palmer, è americano yankee, di professione dicono faccia il dentista e lo descrivono "appassionato" di caccia. Sfoggia un sorriso fiero e vitaminico di fronte a una delle sue conquiste, un leone africano.  L'ultimo colpo l'ha messo a segno pochi giorni fa: ha abbattuto Cecil, 13 anni, uno splendido esemplare simbolo dello Zimbabwe, violando il parco in cui l'animale viveva protetto, dopo aver comprato la corruzione di alcune guardie locali. Poi l'ha decapitato. Ora, verosimilmente, mostrerà il trofeo agli attoniti e ammirati ospiti con lo stesso sorriso congestionato e ormonale, nel suo salotto wasp, che immaginiamo lindo, bianco, pacchiano. Uno come tanti. Difficile da ricordare altrimenti. Per questo abbiamo detto di ricordarne bene i tratti somatici. In una condizione normale, sarebbe quasi impossibile. Il suo, come quello del com

Napoli: quando la filosofia è una senzatetto

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da http://fascinointellettuali.larionews.com/napoli-quando-la-filosofia-e-una-senzatetto/ NAPOLI – È uscito ieri pomeriggio, 26 luglio, su  Internazionale  un  articolo  reportage   sulla tragica situazione che sta vivendo l’ Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli . Il giornalista  Angelo Mastrandrea ex  vicedirettore del  Manifesto ) documenta la storia gloriosa dell’ottantottenne  Gerardo Marotta,  che oggi resiste strenuamente alla  chiusura  del polo culturale da lui creato. Alla primavera del 1975 risale la fondazione dell’istituto, incoraggiata dal sostegno di  Enrico Cerulli,  al tempo presidente dell’ Accademia dei Lincei , e di  Elena Croce , figlia del filosofo  Benedetto Croce .  Da allora inizia l’attività quarantennale del centro, sintetizzata dal responsabile delle scuole estive,  Aldo Tonini : 27mila ospiti del mondo del sapere umanistica e scientifica, da filosofi a medici; borse di studio – in media, 2500 all’anno – garantite a giovani studiosi grazi

dopo la morte dj Ismaele Lulli parla La ragazza di Igli Meta, Ambera Saliji: "Lo ha ucciso per me. Ma lo aspetterò tutta la vita" .

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Dunque, è proprio lei che si autoaccusa, e lo fa con fierezza e ringhiosita', attaccando, accusando. Sbraita di razzismo (nei suoi confronti), difende con le unghie e i denti il "suo" uomo, o meglio, il suo diritto a esser posseduta, e poi si sa, lui la ama, l'ha fatto per lei [cfr.  http://www.huffingtonpost.it/ del 24\7\2015 ]. Certo, "non doveva", ma insomma... Amore origine di ogni bene e del più sordido male, direbbe Dante. Potrete chiamarla sindrome di Stoccolma, ma in questa vicenda atroce e selvaggia, che per certi versi ricorda quella di Rosa e Olindo, dove predominano istinto, sadismo, arcaicità, odio e dis-integrazione, una sola cosa risulta chiara: la nostra non è tolleranza, ma lassismo intellettuale e morale. Ed è facile approfittarsene.                                               © Daniela Tuscano

memoria delle persone che non ci sono più nelle memorie del cellulari e su i social

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morte  per  un amica  \   in morte di S.f  -  Guccini -Nomandi  Oggi cercando un nunero sul cell , ho trovato un numero di un carissimo amico morto  e mi è ritornato alla mente Emiliano Deiana 21 luglio alle ore 0.04  ·  Non so se vi capita pure a voi. Di scorrere la rubrica del telefono e ci sono persone, nella rubrica, che in realtà non ci sono più. Morte. Per davvero. Io non le cancello mai. Mi sembra un torto che non si meritano. Anche se un po', 'sta cosa, mi spaventa. Metti che chiamino. Un giorno. Anch'io vivo come lui   situazioni del genere  non solo nel celll  ma  anche su facebook   ,. Unica differenza  che  io  lo faccio  oltre  che per  sbadataggine  per  mantenerne vivo il ricordo e fare come i sepolcri di Foscolo   cioè ricordarli  . ma  sopratutto  forse ho paura di scordarli e di scordare chi ero e cosa sono oggi anche grazie a loro.

La prostituta bambina salvata da una telefonata

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L'UnioneSarda.it  »  Cronaca  » La prostituta bambina salvata da una telefonata CRONACA » PROVINCIA DI PAVIA La prostituta bambina salvata da una telefonata Oggi alle 14:48 - ultimo aggiornamento alle 15:19                                                            Prostitute L'ha notata a bordo strada mentre aspettava che qualche "cliente" si avvicinasse, ma quella prostituta era poco più che una bambina, così ha chiamato i carabinieri. I militari, sull'ex strada statale 494 Vigevanese, all'altezza della rotatoria per l'ingresso a un centro commerciale di Parona (Pavia), hanno trovato la ragazzina, una 15enne nigeriana che sembrava ancora più giovane.Attraverso una breve indagine hanno accertato che la minore era arrivata in Italia a maggio, sbarcata sull'isola siciliana di Linosa insieme ad altri immigrati; qualcuno negli ultimi giorni l'aveva portata in Lomellina per farla prostituire.Lei non ha neanche capito che qu

Bologna, come regalo di nozze chiede una mensa dei poveri: primo pranzo per 60 persone

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Come regalo di nozze ha chiesto una mensa per poveri, e la città gliel'ha finanziata in meno di un mese. E' una favola a lieto fine quella di Roberto Morgantini, 68 anni, vicepresidente dell'associazione Piazza Grande di Bologna. Dopo una convivenza durata 38 anni con la compagna Elvira, ha deciso di sposarsi e, come regalo, ha chiesto ai bolognesi un contributo per la prima mensa per poveri "laica" della città, non legata a congregazioni religiose. Avevano fissato un tetto di 20mila euro, ne hanno raccolti 50mila. Tra i donatori ci sono aziende, come la Camst e Coop Adriatica, ma anche personaggi famosi di Bologna, da Gianni Morandi a Stefano Benni. La mensa ha aperto ieri, nella sede Pd Cento Passi, in Bolognina. Ospiterà 60 persone al giorno, inviate dalla Caritas e dai servizi sociali, in particolare famiglie con bambini, per tre giorni a settimana, martedì, mercoledì e giovedì. Il menù dell'inaugurazione? Fusilli al pomodoro, scaloppine al limon

L’ANNO ZERO © Daniela Tuscano

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la sdentenza in questione https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/07/23/firenze-testo-sentenza-di-assoluzione-per-stupro-di-gruppo-alla-fortezza-da-basso/ Non mi dilungherò troppo. L’ho già fatto in altre occasioni. Con quali risultati, è facile verificarlo. Non ho letto per intero l’ignobile sentenza assolutoria dei sei stupratori fiorentini (quindi italiani, di buona famiglia, cattolici). Né l’affranta lettera aperta della ragazza, oggi ventinovenne. Non ne avevo bisogno. Lei è sola, disperatamente sola. Nessuno potrà capirla, tranne un’altra donna. E non so se potrà bastarle. Non doveva scrivere. Non doveva discolparsi. Non doveva giustificarsi.  Eppure è stata spinta – da sé medesima – a farlo. Ognuna di noi, nelle sue condizioni, si sarebbe comportata come lei. Non ho letto, perché già so. Quando, tra le motivazioni dell’assoluzione, si ricorre alla “leggerezza” della vittima, ai gusti sessuali, alla presunta promiscuità, all’abbigliamento, allo stile di vita, già sappiamo

Lena, massacrata la notte della Diaz [ genova 21\22 luglio 2001 ] , aspetta ancora il risarcimento

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 a mente fredda    si  può parlare  di Genova  2001  a  voi  ogni commento colonna  sonora   da   http://genova.repubblica.it/cronaca/  22 luglio 2015 Lena, massacrata la notte della Diaz, aspetta ancora il risarcimento Il rimpallo del caso tra Prefettura e Ministero dell'Interno. Ebbe un polmone perforato dalle botte e una commozione cerebrale. I poliziotti la trascinarono dalle scale per i capelli e poi le sputarono addosso a turno di MARCO PREVE Ancora in attesa di risarcimento una ragazza tedesca massacrata di botte alla Diaz Lena Zuhlke aveva 24 anni quando venne massacrata di botte, umiliata, trascinata per i capelli come una preda di guerra e umiliata nella scuola Diaz dai torturatori della polizia italiana che, assieme ai loro capi, falsificarono anche le prove per poterla accusare ingiustamente. I picchiatori continuano, 14 anni dopo la notte della "macelleria messicana" del 21 luglio 2001, a restare ignoti, e a tanti anni di distanza lo

Viareggio Un figlio e il cancro: la sfida di Chiara Viareggio: scopre il tumore in gravidanza ma riesce a sconfiggerlo.

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canone   consigliata  durante la lettura IL mondo  --  Csi   la storia di Chiara che ha scoperto di avere un tumore in gravidanza. È riuscita a diventare mamma e a guarire dal cancro. Ora con un progetto fotografico aiuta le donne a liberarsi dal peso della malattia e dalla paura di morire  da  http://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/ del 18\7\2015  Un figlio e il cancro: la sfida di Chiara Viareggio: scopre il tumore in gravidanza ma riesce a sconfiggerlo. Ora con altre 11 donne si mette in gioco : «Possiamo vincere» di Valentina Landucci VIAREGGIO. Nel suo grembo ha portato la vita e la morte: suo figlio e il cancro. Tra lei e il suo piccolo c'è stato, per così dire, uno scambio: lei gli ha donato la vita e da lui in qualche modo l’ha ricevuta in cambio. Chiara Vogliazzo è una bella mamma di 43 anni di Massarosa. Sorriso luminoso, straordinario senso dell’umorismo e una piccola cicatrice sulla pancia, il segno della sua grande e indicibile paura: morire per

fanno più notizia i crimini \ reati degli immigrati che i gesti " eroici " di buon senso che essi fanno . Moussa Un ambulante senegalese tra i primi soccorritori dei ragazzi travolti dal crollo del muraglione della Rotonda:

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Lo so che secondo alcuni voi , potrà sembrare o una storia normale per gente speciale ( cit ) una storia buonista insomma un caso su mille . Ma : in tempi di generalizzazioni sempre più massicce , di equazioni del tipo clandestino = criminale , immigrati frega lavoro , ecc e nei media nazionali \ regionali e regionali e siti (pseudo ) internet vengono solo descritti , talora in prima pagina e con la nazionalità degli immigrati , azioni negative e non anche le cose buone , riportare tali notizie mi sembra più che giusto . Ma soprattutto ecco ( tratto da una discussione avvenuta sulla pagina fb della nuova sardegna ) perchè secondo me uno , che fa una cosa del genere , aldilà delle mitizzazioni e eroe per caso\ ( Hero )  film del  1992  diretto dal  regista   Stephen Frears .   ( trama e trailer ) . Infatti << In fondo siamo tutti eroi se sappiamo corrispondere alle difficoltà della vita come lo è Bernie ...a causa del suo coraggio "necessario" (necessario per stare a

bologna e dintorni La moglie malata gli chiede di farla finita. Lui le spara: condannato a 14 anni, ecco perchè serve un testamento biologico

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L'UnioneSarda.it La moglie malata gli chiede di farla finita. Lui le spara: condannato a 14 anni Oggi alle 13:31 - ultimo aggiornamento alle 13:51                        L'arresto di Zironi, nel novembre 2014 Lo scorso 25 novembre la moglie, gravemente malata e con cui era sposato da 55 anni, gli aveva detto: "Me ne voglio andare".E lui aveva preso la pistola, sparandole un colpo alla nuca.Poi aveva avvisato la figlia e i soccorsi.Oggi, Luciano Zironi, 80enne di Bologna, è stato condannato a 14 anni e 8 mesi di reclusione.Nei confronti dell'uomo, bancario in pensione, il pm aveva chiesto 16 anni.Il processo si è svolto con rito abbreviato nel tribunale del capoluogo emiliano.Il giudice Mirko Margiocco ha ritenuto le attenuanti generiche equivalenti all'aggravante del "rapporto di coniugio". Durante l'indagine è stata disposta una consulenza psichiatrica che non ha dichiarato Zironi incapace di intendere e di volere, seppur ric

L'agente afroamericano che aiuta un membro del Ku Klux Klan: "Era il mio dovere"

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musica  in sottofondo   B lues Brothers - Gimme Some Lovin   note conclusive Jimi Hendrix - Hey Joe leggendo questo flash mi pare di  repubblica Un suprematista bianco che indossa una maglia con la svastica si sente male durante la manifestazione del Ku Klux Klan in South Carolina. Ad aiutarlo arriva un poliziotto: un poliziotto afroamericano. L'immagine è diventata rapidamente u n potentissimo simbolo dell'insensatezza del razzismo e della forza dell'integrazione. Là dove i manifestanti del Ku Klux Klan vedono un mondo in cui gli uomini vengono giudicati per il colore della loro pelle, il poliziotto (che si chiama Leroy Smith) vede un anziano in difficoltà, non si fa condizionare dalle idee che esprime e dalla maglietta che indossa, e corre a sostenerlo Mi sono detto  Ecco un esempio del detto biblico Se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra; e a chi vuol litigare con te e prenderti la tunica, lasciagli anche il mantello. ... Voi ave