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7.10.17

centenari ( rivoluzione russa , rivoluzione d'ottobre caporetto , che guevara ) in sordina



cercandoi le puntate precedenti di ezio mauro sulla rivoluzione russa ho trovato questo post interessante che mi ha portato a farmi anch'io , che sono cresciuto in un epoca di scontro ideologico fascimo contro comunismo , su cosa sia rimasto di tali eventi . Ancora non ho trovatyo la risposta . Ma questo post che treovate sotto mi sta stimolando . Quindi non è escluso che ne giorni successivi scrivero qualcosa in merito .

Per il momento beccatevi questa nostra eleucubrazione  del'amico facebokinao  Marco   Barone 
dal  suo blog    http://xcolpevolex.blogspot.it/







Cent'anni dalla Rivoluzione russa e cinquant'anni dalla morte del Che cosa è rimasto?
ottobre 07, 2017



Non voglio perdermi in quella che potrebbe risultare una tanto scontata, quanto banale dialettica.
Non vi è stata alcuna ricorrenza per l'inizio del processo rivoluzionario russo, iniziato come è noto nel febbraio del 1917. Qualcosa si muoverà probabilmente per la ricorrenza della rivoluzione d'ottobre. Ma l'unica cosa certa è che nessuno poteva fino a qualche anno addietro immaginare che questo centenario sarebbe stato così ridimensionato dalla storia dove quasi quasi lo si deve celebrare di nascosto.
Si faranno i nomi di Lenin, Marx, Trotsky, Stalin, delle varie correnti e guerre violentissime che si son innescate all'interno del processo comunista. Si dirà che il vero comunismo non vi è mai stato, che vi è stata una degenerazione. Si dirà di tutto e di più. L'unica cosa certa è che se il Comunismo come ideologia è stata ad oggi sconfitta in modo evidente ed il capitalismo si è rigenerato con tanto di nuovi manifesti, questo non significa che le idee fondamentali del comunismo siano state superate. Perchè le ricette per contrastare le soluzioni sono sempre quelle, ridistribuzione delle ricchezze, statalizzazione, nazionalizzazione, bene comune, uguaglianza e diritti. Ma è innegabile che oggi la falce e martello è un qualcosa più da porta chiave, da adesivo, da film in bianco e nero che altro. E' stato insieme a satana probabilmente il simbolo più odiato e temuto nel nostro occidente . Ma vi è chi resiste e non vorrà, comprensibilmente e giustamente, far mai tramontare il simbolo del comunismo, la falce e martello che non potrà essere sostituito da computer e mouse, perchè sarebbe ridicolo. Cent'anni dalla rivoluzione russa. Cosa è rimasto?
Ma saranno anche cinquant'anni dalla morte dell'immenso Che. Diventato icona, presente in diverse magliette, qualche fascista ha cercato anche di appropriarsene, simbolo di una nazione, ma simbolo anche della rivoluzione degli oppressi contro il solito capitale. Ha fatto una fine tremenda, violentissima. Film, libri, musiche, dischi, fumetti, quadri, stampe, merchandising importante, sopravvissuto a quello del comunismo tradizionale. Ma è rimasto solo questo del Che? 

                                                         Marco Barone

Su caporetto     ancora  si  discute   se  fu  o   sconfitta   o disfatta   oppure  secondo  le  tesi  revisioniste       vicine al negazionismo   di   . Federico Gozzi  espresse  su  questo articolo di  http://www.difesaonline.it/



c'è un bellissimo tentativo di Rumiz di vedere la Battaglia di caporetto dalla  parte del nemico .da http://www.repubblica.it/super8/2017/10/06/news/l_altra_caporetto-177498603/


L'altra Caporetto
Per noi fu ed è ancora oggi "la" disfatta. Ma cosa fu quella battaglia per i tedeschi? Cento anni dopo siamo tornati nei luoghi dell'offensiva condotta da Rommel, la futura "Volpe del deserto" nazista. Ecco il racconto, giorno per giorno, dal suo punto di vista
 continua  nel sito  

18.2.17

le foibe spiegate a mia nipote

Lo so che  il 10 febbraio    è passato  da  più di una settimanae  che  quindi  dovrei andare  oltre ed  non fissarsi  \ pensare   troppo al passato  , ma



Foibe, Mastro vincenzo, ricordare dovere
Ignoranza e assenza di memoria condizionano il presente 
Una pagina dolorosa della storia italiana sulla quale ancora non è stata raggiunta una memoria condivisa [ non condivo  perchè fin quando   non si parlerà a  360 gradi non ci potrà mai essere memoria  collettiva http://www.ultimavoce.it/foibe-massacri-non-riescono-ad-unire/ ] : per questo occorre ricordare con eventi e iniziative le vittime delle foibe e gli esuli istriani e giuliano-dalmati, affinché possa essere loro riconsegnata la giusta dignità. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo nella seduta aperta dedicata al Giorno del Ricordo, parlando della necessità di ricordare come di "un dovere". "Si è perso troppo tempo - ha sottolineato - dietro a ricostruzioni alterate dei fatti sulle foibe, che hanno negato la realtà, aggiungendo offesa all'orrore. La violenza nazional-comunista e quella nazi-fascista attingevano entrambe dal nazionalismo, dal fanatismo, dalla discriminazione e dall'esclusione, che conducono alla 'pulizia' etnica, sia essa razziale, politica, religiosa, e all'instaurarsi di una dittatura. La democrazia è innanzitutto rispetto delle minoranze, prima ancora che governo della maggioranza".
da http://www.ansa.it/marche/notizie  del  14\2\2017
  

Inoltre  quest'anno    le  celebrazioni ( strumentali e  non )    continuano   ancora   per  un po' in  quanto proprio  quest'anno  cadono i 70  anni dei trattati di Parigi  dell 10 febbraio 1947   . Ed  ancora  continuano  le  solite polemiche  di comuni e  scuole   che non festeggiano o  invitano   storici  meno nazionalisti   e che  (   in modo  giustificazionista  o revisionista  fanno , a  differenza  di quelli ufficiali  concentrati solo le  brutture    comuniste e non    anche  di quelle  fasciste , i  conti  anche  se    solo parzialmente  con il passato  )    o  i soliti  atti poco rispettosi  nei confronti   di vittime  e  chi ha  subito  sula  sua pelle   le  aberranti   dell''una e dall'altra ideologia del secolo scorso
Ne  approfitto  per  rispondere  alla domanda   di mia nipote  fattami l'altro giorno   ( in realtà è figlia di mio cugino  )    che mi chiede  cosa   sono le foibe  ,  sintetizzando    con parole  mie  ciò che ho appreso prima  passivamente   e poi criticamente     in  30  anni  su foibe  ed  esodo  ben  prima quindi   deela retorica   diventata poi  strumentale   e ad uso e consumo  di chi  vuole da una parte  e  dall'altra negare  e\o  sminuire   una  pagina  triste dela nostra storia  in particolare del confine  orientale . 
  Le  foibe  e per me  l'esodo    silenzio  o  riduzione   ad un fenomeno di nicchia  per motivi d'opportunismo  politico   fino  al 1989\1992   . Strumentalizzazione ideologica ma  anche   purtroppo  paura   e  poco  coraggio a  fare  i conti con il passato  nel  non volere   andare a cercare   da cui hanno avuto  origine le  foibe  e  rastrellamenti  , attribuendoli solo a  una determinata parte politica  .
Inoltre prendendo spunto da http://magazinedelledonne.it/news/content/2385329-le-foibe-spiegate-ai-bambini-il-10-febbraio-e-il-giorno-del-ricordo  che pur  trattando l'argomenti  n  come sempre in maniera  capziosa e nazionalista   fornisce  attimi spunti  per  spiegare  a  ragazzi al  di sotto   dei  14 anni    il dramma delle foibe
Le foibe spiegate ai bambini non possono prescindere da un'introduzione storica che deve iniziare spiegando ai piccoli di casa il contesto storico   precedente  alla  la firma dell’armistizio dell’8 settembre del 1943.  Gli abitanti di quelle zone, quindi, per sfuggire all'infoibamento (vale a dire per evitare di essere gettati vivi nelle oltre 1500 voragini rocciose di origine carsica presenti sul territorio) fuggirono, o tentarono di farlo, dando origine a un esodo che, anche lui, assunse presto dimensioni immense. Costretti ad abbandonare le  terre in cui avevano vissuto per sottrarsi a questa ondata di discriminazione e di violenza, e  di come   gli italiani dell'Istria furono accolti con sospetto anche in patria dove vennero a lungo additati come "fascisti".Se ricordare, però, è indispensabile (soprattutto per insegnare ai più giovani, come ha ricordato in occasione di un Giorno del Ricordo l'allora presidente Giorgio Napolitano, a non commettere mai più gli stessi errori del passato), per spiegare le foibe e non solo ai bambini è indispensabile approcciare all'argomento con attenzione. Largo quindi ai racconti nel caso di  più piccoli  dedicati al tema che, però, non sono numerosi  e alle testiminianze .  Nella limitatissima bibliografia e filmografia a disposizione, per i bambini più piccoli, c'è la favola Perché la notte che, scritta dall'autrice di libri per bambini Lorella Rotondi e illustrata da Stefania Silvari (e poi trasformata in un corto animato), racconta la storia di una bambina che accusa la notte di aver "ingoiato" tutti i suoi giochi, la sua cameretta e anche i suoi affetti. Poi  i vari documentari storici  




emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...