secondo me entrambe
Matteo Salvini: una ne fa, cento ne
pensa. Anche a questo giro ci ha regalato una piccola nota
disinformativa sul profilo Facebook e Twitter.
La notizia di El Pais la trovate qui, ma la parola kamikaze non viene mai usata: l’articolo parla solo di come tra gli immigrati possano anche nascondersi elementi che viaggiano con documenti falsi forniti dai jihadisti. Documenti direttamente prodotti dall’ISIS.
El Pais
oltretutto identifica tre percorsi con i quali questa gente sembra
arrivare in Europa, ma nessuno dei tre vede l’Italia protagonista.
- Ruta terrestre desde África.
- Con escala brasileña
- Desde Asia oriental
La mayor parte de las personas procedentes de esos países en conflicto salen por tres vías. Una africana, que es fundamentalmente terrestre y que culmina en el Centro de Estancia Temporal de Inmigrantes (CETI) de Melilla. Otra sudamericana, que hace escala en Turquía o Grecia, pasa por Sudamérica y aterriza en España para despegar hacia otros países del norte de Europa. Y una tercera europea, que culmina en Reino Unido, pero que hace escala en otros países europeos.
La maggior parte delle persone provenienti da questi paesi in conflitto arriva in tre modi. Un africano, che è principalmente terrestre e finisce presso il Centro di permanenza temporanea di immigrati (CETI) a Melilla. Un altro sudamericano, che si ferma in Turchia e Grecia, passando per il Sud America e da li in Spagna per poi traslocare in altri paesi del nord Europa. E un terzo europeo, che si conclude con la Gran Bretagna, ma si ferma anche in altri paesi europei.
Insomma l’Italia non viene nominata da
El Pais, i kamikaze neppure, sebbene si accenni alla possibilità di una
presenza di veterani.
Ma allora, che cosa dice Salvini?
Matteo, tu sei un europarlamentare.
Sulla tua bacheca vorrei leggere più spesso come vadano le riunioni
dell’Europarlamento. Vorrei sapere se avete discusso di quote latte, se
avete elaborato nuovi piani per il futuro del nostro paese. Questi
vomiti di odio religioso e xenofobo 24 ore su 24, sinceramente,
stancano. Sei pagato da noi per partecipare a quelle riunioni –
profumatamente, aggiungo. Smettila di fare l’attivista politico senza
direzione né causa.
Ogni mese dovresti stare almeno una
settimana a Strasburgo per le riunioni del parlamento. Lo fai? Dovresti
far sentire la voce italiana, dare la tua opinione da politico e non da
urlatore. Lo fai? La politica non è un gioco da social network: si fa
lavorando, non urlando. Io non ce l’ho con la Lega o con qualcuno in
particolare, ma quando vedo scene così mi viene seriamente il latte alle
ginocchia.