Per quasi un anno ha cercato lavoro mandando curriculum senza ricevere nemmeno una risposta. Inaspettatamente, è stato contattato dalla Germania per un posto da dipendente all'aeroporto di Monaco, e dopo aver svolto una serie di test è stato assunto a tempo indeterminato all'età di 60 anni.
Questa è la storia del signor Luciano che ha deciso di raccontare la sua esperienza a Fanpage, a partire da come si è ritrovato più volte senza lavoro, dopo essere stato direttore di un supermercato, autista della Croce Rossa e proprietario di una ferramenta. Da giugno dell'anno scorso era in cerca di lavoro, poi a marzo ha ricevuto una chiamata da una compagnia tedesca, che gli ha chiesto di fornirgli dei documenti per procedere con l'iter ma non si era più fatta sentire.
La buona notizia e la partenza
A maggio, quando ormai non se l'aspettava più, la compagnia lo ha ricontattato dicendo che era ancora interessata a lui e gli ha consegnato un elenco di cose da fare per prepararsi alla mansione per cui si era candidato, ovvero dipendente dell'aeroporto. «Quando il recruiter mi ha chiamato gli ho ricordato che ho 60 anni e lui mi ha risposto: "Sì, lo so, qual è il problema?"», ha raccontato.
Luciano ha dovuto compiere una scelta non facile: mentre i parenti gli consigliavano di rimanere in Italia, lui ha pensato invece che «il treno passa una volta sola». E quel treno è passato in un momento in cui, a causa dei ripetuti "no" da parte di aziende italiane, l'uomo si è visto costretto ad attingere sempre di più dai suoi risparmi.
Il contratto
Una volta arrivato in Germania ha dovuto frequentare dei corsi specifici e sostenere dei test con sole due possibilità di fallirli, ma dopo aver superato queste prove, gli hanno offerto un contratto a tempo indeterminato con 6 mesi di prova.
Il contratto prevede per lui 6 ore di lavoro al giorno per 6 giorni alla settimana e «se si lavora nel weekend, questi valgono il 50% in più, durante i festivi il 100%». I benefit della sua posizione comprendono la casa vicino all'aeroposto per i primi sei mesi (di cui il primo gratuito), la mensa e il parcheggio, senza tralasciare gli straordinari e il rimborso per la benzina.
L'ambientamento in Germania
Il trasferimento a Monaco ha significato confrontarsi con un costo della vita più alto, ma pareggiato dagli stipendi adeguati. Anche per quanto riguarda la lingua ha avuto modo di impararla insieme a dei colleghi stranieri come lui che ha incontrato durante i corsi.
«Non è stata una passeggiata, è stato faticoso abituarmi a nuovi ritmi e perché si tratta di un lavoro duro che i tedeschi non fanno più. Però sono molto contento e a chi si sente di fare questo passo, anche i giovani, consiglio di farlo», conclude il signor Luciano.
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RIVAMONTE - Era in ritardo per andare a messa. E nulla aveva più valore per lei se non l'appuntamento domenicale. Così quando l'anziana donna si è trovata di fronte a quel posto di blocco la sua fretta è aumentata ancor di più. Onorare la domenica era il suo unico obiettivo e quei signori con le palette che le intimavano l'alt, erano dei fastidi da evitare, subito. E così ha fatto: la donna ha forzato il
blocco, ha proseguito lungo la strada e alla curva cieca di Forcella Franche, a Rivamonte, le sono piombati addosso tre ciclisti impegnati nella Sportful Dolomiti Race, la famosa gran fondo più dura d'Europa che proprio oggi, domenica 16 giugno, va in scena lungo le strade delle Dolomiti. Ed è stato un vero disastro: gli atleti hanno riportato fratture multiple e sono stati ricoverati in ospedale ad Agordo. Lei non si è scomposta e ha ribadito: «Sono in ritardo per andare a messa».
Sportful Dolomiti Race, quasi 4 mila ciclisti al via
L'anziana signora, residente nella zona, a bordo di un'utilitaria, una Peugeot, ha così deciso di immettersi nella direzione opposta a quella della corsa e in una semicurva ha investito tre corridori, trasportati all'ospedale di Agordo con fratture varie. E la manovra dell'automobilista poteva avere conseguenze ben più gravi.
I ciclisti travolti: chi sono
Nessuno dei tre atleti, un 46enne di Lucca, un 34enne di Rovereto e un 49enne irlandese sono in pericolo di vita. Sul posto sono stati subito chiamati i soccorsi e i ciclisti infortunati sono stati portati nell'ospedale più vicino, il Papa Luciani di Agordo.
Tragedia sfiorata
Una tragedia sfiorata ma resta l'amaro in bocca agli organizzatori. «È un anno che lavoriamo a questo evento - affermano - abbiamo avuto tantissimi colloqui con le forze dell'ordine, con le amministrazioni della zona. E abbiamo trovato da parte di tutti tanto interesse, tanta disponibilità. Quest'anno siamo tornati anche all'antico come percorso riproponendo le Dolomiti bellunesi in omaggio ai prossimi Giochi Olimpici di Cortina».
Doveva essere una bellissima giornata di festa, «purtroppo questo incidente - continuano - la offusca. Siamo convinti anche che, tutto sommato, è andata bene perchè le conseguenze potevano essere ben più gravi». Gli organizzatori insistono sul fatto che la donna si sia dichiarata irremovibile. «La signora è stata fermata più di una volta ma non ne voleva sapere, i volontari presenti hanno cercato in tutti i modi di fermarla, lei nonostante tutto ha continuato - concludono - . Di fronte a certi comportamenti siamo inermi e molto arrabbiati. Ci domandiamo se l'anziana si renda davvero conto di cosa ha combinato e quali conseguenze ha provocato il suo comportamento. La motivazione? Ha detto che era in ritardo per la messa».