Solidarietà , pur non condividendo la sua scelta pro vivisezione \ sperimentazione sugli animali . Non è con la mancanza di rispetto e di dialettica che s'esprime il proprio dissenso
N.B come si può evidenziare dal suo diario su facebook https://www.facebook.com/caterina.simonsen la ragazza è vegetariana \ vegana e ama gli animali e Studia Veterinaria presso Università di Bologna
fonte repubblica online
BOLOGNA -"Per me puoi pure morire domani. Non sacrificherei nemmeno il mio pesce rosso per un'egoista come te", firmato Giovanna. E solo uno degli "oltre 30 auguri di morte e oltre 500 offese" ricevuti su Facebook e denunciati da Caterina Simonsen, studentessa di Veterinaria all'università di Bologna, vegetariana, colpita da 4 malattie genetiche rare, e divenuta il bersaglio di estremisti animalisti sul social network dopo avere pubblicato una foto che la ritrae con il respiratore sulla bocca e un foglio in mano: "Io, Caterina S. - recita la scritta - ho 25 anni grazie alla vera ricerca, che include la sperimentazione animale.
Senza la ricerca sarei morta a 9 anni. Mi avete regalato un futuro".
Il post, rilanciato dalla pagina 'A favore della sperimentazione animale', ha totalizzato fino a questa mattina 2.690 condivisioni e 13.893 'Mi piace'. Ma ha suscitato anche una pioggia di "insulti, apprezzamenti, di tutto e di più", spiega la ragazza che con due video risponde a chi la attacca e lancia un appello a Partito animalista europeo, Lega antivivisezione (Lav) e Michela Vittoria Brambilla, affinchè si dissocino dagli auguri di morte e prendano provvedimenti.
"Se crepavi anche a 9 anni non fregava nulla a nessuno, causare sofferenza ad esseri innocenti non lo trovo giusto", è il messaggio di Valentina. Concorda Mauro: "Per me potevi pure morire a 9 anni, non si fanno esperimenti su nessun animale, razza di bestie schifose".
Insulti anche da Perry: "Magari fosse morta a 9 anni, un essere vivente di m... in meno e più animali su questo pianeta". Materiale che Caterina ha consegnato alla polizia postale, con nomi e cognomi degli autori dei post. "Non capisco
il perchè di tanta cattiveria", replica la giovane. "Loro non sanno chi sia io, cosa faccia io, e probabilmente sono così ingenui da non sapere che tutti i farmaci che prendono, che danno ai loro figli e che danno ai loro animali sono stati testati sugli animali". Perchè è questo che prevede la legge in attesa di metodi alternativi altrettanto validi, precisa la ragazza prima di raccontare come si convive con le patologie di cui soffre.