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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

ESSERE O AVERE ., DISTRUGGERE O COSTRUIRE ?

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 Ma sì..  ESSERE   è bellissimo perchè ti fa pensare che hai scelto, soprattutto   se  riesci  a farlo  con    criticità ,    di non superficializzare la tua vita. Infatti  leggerezza e spensieratezza sono vitali come impegno e profondità. Ma se   mi soffermo su " AVERE ", penso ad un concetto bello uguale e non parlo solo di avere una posizione che ti colloca nel mondo ma AVERE VOGLIA di dire e fare cose senza perdersi d'animo e questo consegue un guadagno prima o poi, non solo di soldi ma anche di ritorno morale. Compromessi? Dipende se non ci snaturano. Essere se stessi? Sempre possibilmente . È più spassoso essere chi siamo e fare alterare gli altri soprattutto   quando ti  odiano   e  ti  considerano  un matto, piuttosto che fingere .    Ma  attenzione  però   ad   non   DISTRUGGERE  solo  perchè  distruggere  da  solo   è il mestiere di chi non sa creare". Quindi Ad esso   deve  seguire  il  COSTRUIRE   ovvero oppure  

come nei romanzi dI Saramago La donna è morta da un anno, ma per il Comune di Castelsardo è ancora viva

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 Questi  errori   , di cui  trovate  sotto  , uno  degli ultimi  ,  in realtà  bisognerebbe  chiamarli paradossi  burocratici   sono   "l'applicazione  "  de  Le intermittenze della morte    romanzo di José Saramago ( 1922-2010 )  scritto a Lisbona nel 2005.  [....] Il libro, come afferma l'autore, non è una riflessione filosofica sulla vita e neanche una “meditazione metafisica” sulla morte. È una situazione assurda espressa con un tono ironico e sarcastico, possibile grazie all'abilità dello scrittore, che dà giudizi severi sulla politica, sulla Chiesa e anche sull'uomo contemporaneo che, nonostante il suo trionfo sulla natura, senza la presenza della morte, riscopre tutta la sua fragilità. L'autore chiede di sospendere per un attimo il comune senso di realtà, inserire un aspetto nuovo, impossibile, assurdo e semplicemente di credervi. Tutto prenderà così senso e ogni cosa sarà perfettamente coerente e ovvia. Ci offre un panorama dove ci sono personaggi

Il gatto bionico Vito vive con le protesi

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  RANDAGIO IN SICILIA, POI “RE” A MILANO FIN QUANDOUN INCIDENTE GLI HA CAMBIATO LA VITA. MA LE SUE “MAMME” NON SI SONO ARRESE ED È DIVENTATO IL PRIMOMICIO BIONICO D’ITALIA. COSÌ SI È MERITATOUNFUTUROE UN’INATTESA POPOLARITÀ Portamento regale su zampe d’acciaio da Oggi  25 Feb 2021 di Lavinia Capritti Scatta, va veloce, affronta la ghiaia del viale di casa con maggior disinvoltura di una donna con i tacchi: guardare il gatto Vito mentre cammina è stupefacente. E, a onor di cronaca, commuove. Sì, perché Vito non ha più le zampe posteriori e al loro posto si ritrova due zampe d’acciaio. Da gatto della Marvel, con pezzi del corpo bionici. Manca poco che lo immaginiamo con il mantello da supereroe. Già superstar lo è: ha due profili social vituzzosuperstar, uno su Facebook e uno su Instagram. Entrambi sono seguitissimi. Eccolo dunque Vito, sotto la pioggia di una giornata milanese, circondato dalle sue mamme, Silvia Gottardi e Linda Ronzoni. Se è vivo lo deve a loro due e a un veterinario s

Gli scoiattoli e l'arte di saper vivere con lentezza

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da repubblica del 25\2\2021   Sono roditori proprio come i topi, ma mentre questi ultimi ci fanno ribrezzo, gli scoiattoli ci sono simpatici. Questo grazie ai loro colori e a un'irresistibile coda pelosa. Ma anche perché, nonostante la loro grande fame, non sono divoratori pericolosi: analizzano e scelgono con cura gli alberi più produttivi per la loro dieta. E, a differenza dei loro cugini che vivono nelle fogne, si prendono tutto il tempo necessario per riprodursi garantendosi una vita assai più lunga di Marco Belpoliti Perché gli scoiattoli piacciono così tanto a grandi e piccini? Per la loro coda? Per la rapidità dei loro movimenti? Perché saltano di ramo in ramo? Perché salgono e scendono dagli alberi con grande agilità ed eleganza? Gli scoiattoli hanno senza dubbio qualcosa di speciale, tanto speciale che ci rifiutiamo di considerarli semplici roditori affini ai topi e ai ratti, così che quando li incontriamo nei parchi citta

care donne è inutile che fate maifestazioni o altro contro i femminicidio e la cultura sessista . quando anche voi usate la loro stessa cultura . l'articolo indegno di di Gaia Piccardi corriere della sera su Larissa Mey Iapichino

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  concordo     con    Idapaola Sozzani : << Il neocolonialismo e il razzismo nazistoide che trasuda dal commento ( non a caso si cita la genetica, la razza caucasica e l'addomesticamento dei giamaicani) é qui perfino peggiore dell'aspetto sessista >> del gruppo facebook I-Dee questo pezzo " riciclato " e riaddatato , qui l'articolo completo nella versione politicamente corretta      , l'articolo compare 9 agosto 2018 (modifica il 21 febbraio 2021 )  qui  l'articolo originale   nel  caso non si leggesse  lo troviate  qui  su   https://www.giornalettismo.com/larissa-iapichino-articolo-corriere-cromosomi-caucasici/     è  grave   ,  e  poi   fanno per  pulirsi la  coscienza   manifestazioni  contro il femminicidio  \  violenza di genere   ,  in  quanto : 1) l'articolista  è  una  donna  ., 2) la  non reazione   degli interessati  .

La nuova vita di una prof: "Bloccata dal lockdown a Ustica, ho scelto di restarci per sempre"

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la pandemia   fa     che accadano  storie  come  queste   Leggi anche    Ustica, la scuola più piccola di Sicilia: il mare divide alunni e prof  da  repubblica  22 FEBBRAIO La nuova vita di una prof: "Bloccata dal lockdown a Ustica, ho scelto di restarci per sempre"                              dalla nostra inviata Sara Scarafia Eliana Danzì a Ustica (palazzotto) La scelta controcorrente di Eliana Danzì, palermitana, docente di Musica. "Pur di rimanere sull'isola, ora insegno alle elementari. La natura fa sparire ogni paura" USTICA - Che cos’è la felicità? "L’ultimo aliscafo della sera che va via, la consapevolezza, mentre torni a casa al tramonto attraverso le vigne, che sei sull’isola. Il magone che resta alle tue spalle, definitivamente". Eliana Danzì il 12 marzo compirà 50 anni. Un anno fa, nel mondo pre-Covid, era a Ustica con il compagno Emanuele per una mini-vacanza di tre giorni. "Ci siamo ritrovati qui il 9 marzo, il giorno del lockdown

L’importanza strategica dei lavapiatti, viaggio nelle retrovie della cucina Ogni chef affida loro un patrimonio prezioso, guai sciuparlo, guai non lavare tutto presto e bene

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  DA REPUBBLICA    del   20 FEBBRAIO 2021 E chi fa brillare i piatti? Il lavoro del lavapiatti è considerato umile. Ma nel mondo della ristorazione il cliente è al centro e il dietro le quinte è tutto. «Se non ci fossero, crollerebbe il ristorante». E se lo dice lo chef stellato Pietro Leeman... DI LUCA IACCARINO Ogni mattina mia figlia mi guarda le mani, e se ci sono tagli o bruciature mi sgrida», ride Nicoleta Cristea . Così le chiedo di mostrarle a me, e nemmeno sembrano le mani di una lavapiatti tanto sono curate, le unghie perfette, lo smalto lucido, la pelle delle dita, decorate da anelli d’argento, morbida. A ben guardare, però, ecco un minuscolo taglio alla base dell’indice della destra. Glielo indico, Cristea sorride come a dire: “Eh, può capitare”. Ha appena compiuto 37 anni, e dunque è ormai più italiana che rumena, essendo arrivata a Torino da Galati quanto ne aveva 18. Dal 2018 si occupa del lavaggio all’Osteria le Putrelle nel capoluogo piemontese, una trattoria di quarti

paese sempre più alo sbando fra razzismo e sessismo . il caso degli insulti alla meloni e il caso di razzismo con la partecipazione del controllore verso una ragazza i colore su un treno

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Premetto  che     non provo  simpatia  politica  e  culturale per  Giorgia Meloni  ma tali definizioni  sono  vergognose   soprattutto  quando vengono    da   un uomo  di  cultura  come   Giovanni Gozzini   che   insegna Storia contemporanea, Storia del giornalismo e History ofglobalization al Dipartimento di scienze sociali, politiche e cognitive dell’Università di Siena. Ha insegnato presso la Mount Scopus University di Gerusalemme ed è stato visiting professor presso il Center for European Studies della Harvard University. E autore di studi su Firenze nell’Ottocento (Firenze francese, Ponte alle Grazie, Firenze 1989; Il segreto dell’elemosina, Olschki, Firenze 1994) sulla storia dello sterminio nazista (La strada per Auschwitz, Bruno Mondadori, Milano 1996), sulla storia del Pci (Storia del Partito comunista italiano, v.7, Dall’attentato a Togliatti all’VIII congresso, Einaudi, Torino 1998), sulla storia del giornalismo (Storia del giornalismo, Bruno Mondadori, Milano 20112) sulla s

MAURO BELLUGI, IL PROTAGONISTA di © Daniela Tuscano

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  Le aveva tutte Bellugi, anzi aveva perso tutto: prima una gamba, poi l'altra, poi l'intestino, poi è arrivato il Covid e con esso la mazzata finale. Non aveva più niente eppure sembrava così solido, con quella faccia contadina, le rughe profonde, gli occhi da bracco, sempre un po' casuali, come tutti i calciatori anni '70. Non divi ma soldatini di stagno, e le figurine Panini ce li restituivano così, fissi e variopinti. Fuori luogo, perché senza il pallone non esistevano. Bellugi era quel mondo, le domeniche pomeriggio, Novantesimo Minuto, l'Inter, mio padre. Che l'aveva trovato poco tempo fa a Niguarda, in attesa come gli altri, fisso ancora, ambedue le gambe fasciate. Lì Bellugi stava disputando l'ultima partita, nel chiarore di quella sala che sicuramente, ai suoi occhi, appariva un immenso campo di calcio. Un saluto cortese e senza fronzoli, l'annuncio buttato là, che gli avrebbero tagliato pure l'altra gamba, e quel "vediamo", il fut

Stalketing: quando il marketing fa stalking ! Pubblicità sempre più pervasiva e insistente con metodi da stalker come resistere ed provare arginarlo - ridurlo

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Se cerchiamo una parola , un autore , se visiti   e  pagine  , o url  presenti  sui social, ecc ma    anche   cliccare una volta sola su una pubblicità o banner  pubblicitario  solo  per  chiuderlo    o  un articolo   civetta  presenti purtroppo  anche  nelle portali dei  quotidiani    ti ritrovi sommerso, per giorni e giorni, da messaggi sponsorizzati di quel prodotto e anche di tutti i suoi concorrenti.  Infatti  n avigando nel web, il Grande Fratello segue tutti i tuoi movimenti, per precederti in ogni passo che fai e martellarti senza fine con tutti quei messaggi pubblicitari che algoritmi sempre più precisi scelgono di indirizzare proprio a te e non a chiunque.  Lo stesso meccanismo se  visiti   hard  Ecco quindi o vunque sei, a qualsiasi ora del giorno e della notte, ti segue, perché sa bene che, prima o poi, finirai  per acquistare. Magari in un momento di debolezza, di tristezza o di euforia, ma qualcosa di certo comprerai. Vi   siete mai  chiesti  ,  salvo quelli \e