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alle olimpiadi viene bandoito il dissenso il caso Pechino 2022, atleta ucraino mostra un cartello contro la guerra. Ma il Cio lo bacchetta

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Il Cio ha reso noto di aver “avvertito” con un'ammonizione l'atleta ucraino dello skeleton Vladyslav da   Vladyslav Heraskevych - Wikipedia Heraskevych che, al termine di una delle sue prove, aveva mostrato alle telecamere un cartello con la scritta «No War In Ukraine». Lo ha reso noto il portavoce del comitato olimpico Mark Adams nel corso del briefing con la stampa. Adams ha precisato che il comitato ucraino è stato messo al corrente della cosa, e ha rivelato che «quando il fatto è accaduto, abbiamo subito conversato con l'equipe dell'atleta, al quale abbiamo spiegato la questione. Lui ha capito, e infatti nell'ultima sua discesa non ha ripetuto il gesto Tutti noi vogliamo la pace, ma gli atleti stessi, a suo tempo, hanno concordato sul fatto che il podio e i momenti della gara non sono il luogo per lanciare certi messaggi, perché abbiamo bisogno di rimanere politicamente neutrali. Così il fatto di Heraskevych non si è ripetuto, e ora andiamo avanti». Heraskevych,

smontiamo la classica bufala dei mussulmani non vogliono il presepe ed le tradizioni del natale e chi scrive ama il prossimo tuo e cerca di farlo vedere a salvini oai suoi seguaci viene picchiato ed arrestato

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Ricordatevi che Gesù cacciò i mercanti dal Tempio a mazzate e che se la faceva con i Samaritani, le prostitute, i poveri e i diseredati .La maggioranza di chi espone il crocifisso o si tira i capelli per il presepe non sarebbe mai stata al seguito di Cristo La lettera che il papà ha scritto sul diario dei suoi due figli per la maestra Mercoledì 05 Dicembre 2018 Il papà musulmano alle maestre dei figli: «Sì al Natale, il vero Islam rispetta tutte le religioni» A San Giuliano l’esempio illuminato di Banour Tarik: «Sono molto contento che imparino a conoscere la tradizione del Paese che li ospita» «L’Islam chiede che vengano rispettate tutte le religioni. Pertanto, dal momento che i miei due figli sono nati in Italia, io sono molto contento che imparino a conoscere la tradizione del Paese che li ospita». Ha le idee chiare e una mente aperta al dialogo e all’incontro Banour Tarik, 38enne marocchino che da 18 anni vive e lavora in Italia. Per questo nei giorni scorsi ha chie