Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta Carla. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Carla. Mostra tutti i post

13.7.25

Dopo 46 anni la storia di tommasina crugliano assassina del marito violento : carcere, violenza domestica e un incontro decisivo con la sua ex guardia carceraria a piacenza

Credevo che il carcere fosse solo violenza , durezza , malessere . E chge le storie di redenzione fossero ua rarità e che si citassero sulle dita delle mani . Invece , cazzeggiando \ sminchionando in rete , ho trovato La storia ( vedere video sotto cattutrato da mediaset  e  diu cui  trovate  un  frame  a  sinistra  ) di Tommasina Crugliano, vittima di violenza domestica e condannata a dodici anni nel carcere di Piacenza, per aver ucciso il marito violento evidenzia le difficoltà delle detenute e il ruolo fondamentale dell’agente Carla nel sostegno emotivo.
Un abbraccio atteso oltre 46 anni. E' il 1978 quando Tommasina Crugliano, per tutti Masina, finisce in carcere appena 18enne. Varca le porte del penitenziario di Piacenza con mandibola e denti distrutti, dopo un volo dal quarto piano nel tentativo disperato di sfuggire al marito violento.
Dentro casa botte e umiliazioni sono all'ordine del giorno, fino a quando Masina, che più di una volta cerca anche di togliersi la vita, non ce la fa più e lo uccide. Condannata a 12 anni di reclusione, Marina vive l'incubo del carcere. Un giorno però il suo sguardo incrocia quello di Carla, all'epoca 23enne agente di polizia penitenziaria.

Ad agosto 2024 Carla, scrollando i social network, capita su un post: la copertina di un romanzo e la foto in bianco e nero di una ragazza. è proprio lei, Masina. In Germania si era rifatta una vita, che aveva poi raccontato proprio in quel libro. Poi l'incontro di persona, con la promessa di non perdersi di nuovo.Il racconto di tommasina crugliano, nota come masina, attraversa decenni segnati da violenza domestica, carcere e resistenza. Arrestata nel 1978 a soli 18 anni, la giovane arriva nel penitenziario di piacenza con evidenti segni di una caduta dal quarto piano, un gesto disperato per fuggire dalle percosse del marito. La sua vicenda si intreccia con quella di carla, agente di polizia penitenziaria di 23 anni, che incrocerà il suo destino all’interno della prigione.
la drammatica esperienza di tommasina crugliano prima dell’arresto
tommasina crugliano attraversa una fase della vita segnata da due drammi sovrapposti: la violenza domestica e la tentata fuga da una situazione insostenibile. Residente a piacenza, subisce percosse continue e umiliazioni in casa da parte del marito violento. Il clima familiare è dominato dalla paura e dall’insensata crudeltà, che la spingono più volte a pensare al suicidio. A 18 anni, masina tenta così di sfuggire l’oppressione lanciandosi dal quarto piano della propria abitazione. Le conseguenze fisiche sono gravissime: mandibola fratturata, denti rotti, ferite profonde. Questo episodio segna l’inizio di una trafila giudiziaria che la vedrà protagonista in carcere.Testimonianza amara di quegli anni
La sua fuga disperata è una testimonianza di quanto fossero amari e insostenibili quegli anni per molte donne vittime di maltrattamenti. La giustizia di allora appare meno attenta ai segnali che precedono tragedie del genere. Masina, infatti, non viene considerata solo come vittima ma anche imputata in un processo che la cocondanna per aver ucciso l’uomo che la sottoponeva a violenze continue.

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...