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7.12.23

mi avvicino ai 50 e inizio a sentirmi come Ebenezer Scrooge di Charles Dickens

Quest'anno  , almeno per  ora , l'atmosfera  caramellosa e  sdolcinata   delle festività natalizie e  di  fine  d'anno  ( soprattutto quelle  del  24\25    31 dicembre  e   del  1   e 6  gennaio )   , non  mi  attrae   , starò  diventando vecchio  scorcubitico  visto  che   macano  2 anni  al mio  giro  di boa .. ehm  ..  ai 50  ? o forse  ho ucciso il bambino che  è  me  e  che  aspettava  fino  a  qualche  anno fa    con ansia il natale    e  inizia a pensare  ai regali   \  ini   da    fine  ottobre   \  primi di novembre    ?
Quest'anno , dopo la  pausa     per  la  pandemia  o per  la serie  di  lutti dell'anno scorso    non faccio la  guida  di sopravvivenza  alle festività natalizie   . Anticipo le  vostre  eventuali   domande  sul  perchè .


  1)  visto tutti  media o pseudo tali  cartacei    e  non   ne  offrono   in ordine sparso  una  guida  oltre  ai classici  consigli    su come feseggiarlo  ,  cosa  regalare  ,   cosa  mangiare  , ecc  è difficile trovare  argomenti o riuelaborazioni      originali     e non ovvie  ed  scontate 2) nessuno di  voi     replicava    con suggerimenti  o   con proposte  alternative    se  non con   un conformistico   mi  piace  \  sono  d'accordo 3) mi  chiedevo   per  chi  lo facessi     come   come questa fasmosa canzone di Rik Gianco .

Magari chissà   all'ultimo   come  nel personaggio di Charles Dickens citato nel  testo prenderà anche  me . la vita   è  strana  ed  imprevvedibile   .  Magari   sarà  un incubo   come   il  romanzo  di natale     di D . Infatti  mi   è rimasto  anmcora   qualche  scoria   degli anni  scorsi    della  mia  gioventù 😁😂🤗 quindi  comunque la pensiate   Tanti auguri  di buone feste 

3.12.21

La pastora etiope uccisa trova posto nel presepe In Trentino Agitu era un simbolo di integrazione: un anno fa il femminicidio che ha sconvolto Ossana. E ora il paese le dedica un tributo nella sua rassegna tradizionale

Agitu  è passata  da   vittima di un femminicidio protagonista del presepe. Così A Ossana, piccolo borgo della trentina Val di Sole, rende omaggio ad Agitu Ideo Gudeta, la pastora etiope che proprio in questa valle si era stabilita dopo esser fuggita dall'Etiopia, nella sua manifestazione più importante: la mostra dei presepi, inaugurata ieri. Agitu era un vero simbolo di integrazione: costretta a lasciare il suo paese dopo aver denunciato il 'land grabbing' che sottraeva terra ai contadini, in Val di Sole aveva avviato un allevamento di capre di razza mochena, salvandole dall'estinzione. Un progetto complesso, difficile e che aveva richiesto grande passione e determinazione. Un esempio reale di inclusione ed integrazione : Agitu era entrata nel cuore della popolazione locale. A ucciderla lo scorso 29 dicembre un collaboratore della sua azienda, reo confesso, che aveva respinto.

   da https://www.gediwatch.it/


La comunità trentina di cui Agitu faceva parte è ancora scossa per quanto accaduto e soprattutto non la dimentica. E così nella 'Mostra dei presepi', la manifestazione locale più importante, la pastora etiope è la protagonista. Nel presepe dedicato a lei e a tutte le vittime di femminicidio è raffigurata intenta nella sua quotidianità, mentre accudisce le sue capre. Al suo fianco, una panchina rossa: il simbolo delle donne uccise per mano di un uomo violento.
"Abbiamo scelto di fare di Agitu la protagonista dei nostri presepi per non far calare il silenzio sulla sua fine e per tenere alta l'attenzione su un fenomeno che rischia sempre di scivolare in un pericoloso cono d'ombra" commenta la sindaca di Ossana, Laura Marinelli.La mostra dei presepi di Ossana proseguirà fino al 6 gennaio.Le oltre 1.600 opere sono collocate nei cortili dei più bei palazzi del centro storico del borgo medievale, dove i visitatori troveranno anche i tradizionali mercatini di Natale distribuiti tra la piazza centrale e il Castello di San Michele, oltre a concerti, spettacoli itineranti, e decine di casette per il mercatino. Tutto, ricordando Agitu: la pastora etiope-trentina.

di Chiara Nardinocchi

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...