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Milano, si laurea in ospedale per stare accanto alla sorella: “È la parte migliore della mia vita”

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 sara  cronologicamente  di due anni fa  , ma   tale  storia  è bellissima    tantoi   d'andare  alò di  lùà  del tempo e  dello spazio  .  https://www.fanpage.it/ Adriana è una studentessa di Cerignola, iscritta all'università di Foggia. Qualche settimana fa si è laureata in giurisprudenza, discutendo la tesi da una stanza dell'ospedale Besta di Milano, al fianco della sorella Sara, di 15 anni, ricoverata per dei controlli. A Fanpage.it, Adriana rivive e racconta l'emozione di quel giorno indimenticabile: la sua paura era infatti di laurearsi lontano dalla sorella, che per una malattia rara è costretta a letto e impossibilitata a muoversi. Il ricovero al Besta è durato più del previsto, andando a coincidere con il giorno della discussione. Sara è stata così l'unica persona a poter assistere alla  discussione della sorella maggiore Adrian a   affetta da una rara malattia. I controlli medici sono durati più a lungo del previsto e la giovane studentessa ha così vissut

Insegna l’italiano a una compagna arrivata dal Marocco: la piccola Aya premiata al Quirinale La dodicenne, nata in Sardegna, ha aiutato una coetanea appena arrivata, permettendole di integrarsi. Mattarella l’ha nominata Alfiere della Repubblica

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Insegna l’italiano a una compagna arrivata dal Marocco: la piccola Aya premiata al Quirinale La dodicenne, nata in Sardegna, ha aiutato una coetanea appena arrivata, permettendole di integrarsi. Mattarella l’ha nominata Alfiere della Repubblica La piccola Aya (Foto concessa) Aya è nata in Sardegna, il papà e la mamma sono marocchini e vivono a Marcalagonis. Oggi ha 12 anni e il 14 dicembre, assieme ad altri 29 premiati in tutta Italia ( compresi alcuni sard i), riceverà l'attestato d’onore di "Alfiere della Repubblica" dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Aya Jedidi parla l’arabo e l’italiano. Durante l’anno scolastico ha aiutato Hayears, una coetanea arrivata dal Marocco e che non conosceva una parola d'italiano. La dirigente scolastica dell'Istituto Manzoni di Maracalagonis, Emanuela Lampis, ha subito promosso un progetto di studio con l'insegnante Francesca Congiu, dove Aya è stata la vera protagonista. Ha iniziato a seguire l'amichetta a

proviamo a rincominciare a vivere nonostante il covid

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Altro che lezioni dal letto di casa, altro che Zoom, altro che webcam. Da oggi gli studenti, almeno in zona gialla, sono ritornati in classe, tra i banchi di scuola. Dopo un periodo fatto di isolamento causa Covid , rinchiusi dentro le mura di casa, davanti a un pc tutto il giorno, oggi hanno ripreso a “vivere”. «Abbiamo perso gli anni più belli della nostra vita, è come se ce li avessero tolti», ci dicono gli studenti, all’uscita di scuola, al liceo Alessandro Manzoni di Milano.  Un anno in dad  che i giovani definiscono «pesante»: «Stare tutto il giorno davanti a un pc non è stato affatto semplice, perdi la concentrazione e il rapporto coi compagni e coi prof si fa sempre più freddo. Adesso, invece, è tutta un’altra storia». La sveglia un attimo prima della dad, l'ansia perenne, la «vita persa»: i liceali (tornati a scuola) si raccontano - Il video - Open Il tuo browser non supporta il tag iframe   Da una parte – proseguono – «siamo stati abbandonati, dall’altra hanno fatto tu

va bene che siamo in emergenza ma un minimo di rispetto . il caso Shock a Verona dove una studentessa si è bendata durante una lezione in Dad.

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Posso capire , provando a fare l'avvocato del diavolo ed ad immedesimarmi nel prof ( anzi nei prof visto che non è vedere quest' articolo https://www.fanpage.it/napoli/dad-scuola-campania-interrogazione-bendati/ che avviene un fatto del genere ) di Verona  dove   Studentessa bendata durante l'interrogazione, shock a Verona. La professoressa di tedesco le ha fatto coprire gli occhi   da   https://www.occhionotizie.it/verona-studentessa-bendata-interrogazione-dad/ Cronaca Scuola a distanza, la prof e la benda per interrogare. Gli studenti: ora basta Studentessa bendata durante l'interrogazione, shock a Verona. La professoressa di tedesco le ha fatto coprire gli occhi   12 Aprile 2021  485  Un minuto di lettura Shock a  Verona  dove una  studentessa  si è  bendata  durante una  lezione in Dad.  La giovane si è coperta gli occhi con una  sciarpa  su richiesta della  professoressa di tedesco  che quasi non credeva alla bravura della 15enne, studentes

Scuola a distanza, il prof di Verona e la benda per interrogare. Gli studenti: ora basta

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leggi anche   https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2021/04/scuola-distanza-il-prof-di-verona-e-la.html da  repubblica  del 12\4\2021                                         di Enrico Ferro Polemica a Verona. Quindicenne costretta a coprirsi gli occhi. Il preside valuta provvedimenti. “Mi sono sentita a disagio, come se mi stessero accusando di imbrogliare” La studentessa bendata durante l'interrogazione a Padova   VERONA   Troppo brava per essere vero, troppo preparata per essere creduta. "Prenda una sciarpa e si bendi, voglio vedere se ha studiato davvero". Una studentessa quindicenne di un liceo di Verona si è sentita fare questa richiesta dalla professoressa di Tedesco durante l'interrogazione. Mestamente ha accettato, nonostante la vergogna e l'umiliazione per il fatto di essere vista da tutti i compagni di classe collegati in quel momento. Storie di Dad, l'ormai famigerata Didattica a distanza. Lo scorso mese di ottobre un caso analogo era stato s

I nostri governanti maestri di ignoranza

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leggendo i  giornali    con   https://www.medialibrary.it/home/index.aspx con  ho   letto  su     Libero   ogni  tanto    è  utile   --- anche    se   si conosce  già  ---    leggere  quello  che dicono  i  giornali (  anzi  gli pseudo  giornali ) ,  i  due   articoli che    trovate  sotto  .  Il  primo    Ora   Crepet    non ha  tutti   i  torti   perchè Dad  o  non Dad   se uno\a  non fa  un  ....  nemmeno   il minimo      dev'essere  bocciato  . Ma la    ver a  ignoranza   è dovuta  alla  nostra  classe politica      cioè a quelli   che dovrebbero  curare  l'istruzione    della  popolazione  .   Infatti    a  confermare  ciò  è i secondo  articolo   Ora   premetto   che  detesto non  la  persona in se  ,  in quanto è  un caso umano  ,  ma  la  sua ideologia  ed modo  fazioso   che questo  giornalista  (   per  essere buoni   ed non infierire  troppo )   ha   di  esporre    i  fatti   e di     e vedere      solo la  pagliuzza   del suo avversario  ed  non la trave   che   

e poi dicono che l'assistenza a distanza cioè la DAD o DID non funziona o ha solo effetti negativi . ecco un esempio di funzione Bologna, fa nascere il figlio grazie all’app per le chiamate d’emergenza

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da https://www.thesocialpost.it/ Bologna, fa nascere il figlio grazie all’app per le chiamate d’emergenza 3 gennaio 2021  Anastasia Latini Un’altra storia a lieto fine, la seconda in pochi giorni, annuncia l’arrivo della rivoluzione nella gestione delle emergenze. Un uomo è riuscito a far nascere il figlio in brevissimo tempo grazie a un software in dotazione alle Centrali Operative di Emilia Romagna e Piemonte. Durante il parto imminente, nell’impossibilità di portare la moglie in ospedale, è stato assistito direttamente da un’infermiera via videochiamata. Prima di Natale, un altro padre ha salvato un bambino mentre soffocava. Il piccolo è stato rianimato grazie alle indicazioni in tempo reale dell’operatore del 118. Le cruciali videochiamate sono state effettuate con l’app FlagMii, in dotazione ad alcuni Enti pubblici per le telefonate d’emergenza fatte dallo smartphone. Bologna, fa nascere il figlio in call con l’ostetrica Momenti di intensa agitazione quelli seguiti a una chiamat