Bologna, fa nascere il figlio grazie all’app per le chiamate d’emergenza

3 gennaio 2021 Anastasia Latini
infermiera che ha aiutato a far nascere il bambino in videochiamata


Un’altra storia a lieto fine, la seconda in pochi giorni, annuncia l’arrivo della rivoluzione nella gestione delle emergenze. Un uomo è riuscito a far nascere il figlio in brevissimo tempo grazie a un software in dotazione alle Centrali Operative di Emilia Romagna e Piemonte. Durante il parto imminente, nell’impossibilità di portare la moglie in ospedale, è stato assistito direttamente da un’infermiera via videochiamata.

Prima di Natale, un altro padre ha salvato un bambino mentre soffocava. Il piccolo è stato rianimato grazie alle indicazioni in tempo reale dell’operatore del 118. Le cruciali videochiamate sono state effettuate con l’app FlagMii, in dotazione ad alcuni Enti pubblici per le telefonate d’emergenza fatte dallo smartphone.
Bologna, fa nascere il figlio in call con l’ostetrica

Momenti di intensa agitazione quelli seguiti a una chiamata al 118 effettuata da un uomo la cui moglie era in travaglio. Le infermiere del centralino hanno immediatamente capito che si trattava di un parto imminente.

Mandata l’ambulanza, nel frattempo hanno videochiamato il padre tramite l’app. A raccontarlo è l’infermiera Elisa Nava: “Ho deciso di richiamare il papà e di fargli attivare FlagMii, la piattaforma che ci consente di fare videochiamate con gli utenti per potere avere una visione di quello che sta succedendo e guidare le loro azioni.

Il papà era molto agitato ma mi ha seguito in tutto quello che gli dicevo di fare, è stato molto bravo“.



Grazie all’intuizione, 12 minuti dopo è nato Alex, 2,9kg. “È stato fondamentale avere Elisa che ci ha aiutato perché noi non sapevamo assolutamente cosa fare, eravamo nel panico più totale“, racconta il papà in un video. Poco dopo, la neo-mamma e al bambino sono stati portati all’ospedale Maggiore di Bologna.
Salvato un bambino dal soffocamento

Un’altra famiglia del bolognese è stata soccorsa grazie all’app FlagMii. Un bambino di 2 anni è soffocato a causa di un boccone mentre la madre preparava la cena. In poco tempo ha perso i sensi, ma il padre è stato in grado di fare le manovre di rianimazione e il massaggio cardiaco grazie all’operatore del 118, che lo ha videochiamato.

La madre ha raccontato la vicenda a Il Resto del Carlino. Dopo la chiamata al 118, “mi hanno passato l’infermiere Daniele Celin, il quale, con un sangue freddo incredibile, ci ha chiesto di poter vedere con i propri occhi ciò che stava accadendo e di poter teleguidare nelle manovre rianimatorie mio marito“.

L’infermiere, racconta, le ha inviato un messaggio, con un link e un invito ad accedere alla videocamera. La donna la teneva puntata “sul mio bimbo e su mio marito che stava praticando il massaggio cardiaco“. L’operatore ha così “corretto ogni azione, ogni movimento delle mani di Michele, era come se fosse lì accanto a noi. Sapevamo esattamente cosa fare grazie alle sue direttive precisissime“. Una ventina di minuti dopo l’arrivo del medico e dell’ambulanza.

Che cos’è FlagMii

Le operazioni di soccorso a distanza sono state rese possibili grazie all’app FlagMii. Da circa un anno utilizzato in Piemonte ed Emilia Romagna, il software si propone tramite un’app presente sul telefono di contattare i soccorritori inviando direttamente le proprie coordinate Gps. Se non è presente sul telefono, FlagMii manda un sms a chi chiama dalla Centrale Operativa contattata, permettendo la videochiamata. Una soluzione pensata per persone con disabilità, come quelle sordomute, che possono accedere a una chat interattiva e per aiutare nei minuti, spesso cruciali, prima dell’arrivo dei soccorsi.
Il post di FlagMii
Post di FlagMii


“L’operatore può scegliere la forma di comunicazione più opportuna e passare da una all’altra in qualsiasi istante“, spiega la pagina Facebook, “Possono essere inviati link, video e immagini con istruzioni in attesa dei soccorsi e, in senso contrario, il chiamante può inviare un riscontro visivo sulla propria situazione“.
La tecnologia che salva la vita
Federico Semeraro, medico anestesista dell’USL di Bologna e presidente dell’European Resuscitation Council, ha commentato quanto accaduto. “Da qualche anno in accordo con le linee guida internazionali esistono quelle che sono denominate ‘istruzioni pre-arrivo’“, ha spiegato, “Procedure codificate e standardizzate che vengono utilizzate dagli infermieri al telefono con i pazienti e/o con chi chiama per dare un aiuto a distanza.
Queste istruzioni pre-arrivo, per quanto riguarda l’arresto cardiaco hanno dimostrato aumentare la sopravvivenza. Il vecchio slogan di una famosa compagnia telefonica ‘Una telefonata ti allunga la vita’ oramai è realtà“.
Post di Federico Semeraro
Post di Federico Semeraro