le parole per l'inclusione fra rispetto e boiata del politicamente corretto parte II

Smaltendo  su watzapp   molti messaggi  di auguri   dell'ano nuovo  e   le  segnalazioni  di   articoli  dei siti    dei atri  compagni  di strada  e  amici     ho letto  l'articolo che  trovate  sotto . Esso   mi da modo  di specificare meglio     quanto   dicevo  nel precedente post   : << le   parole   per  l'inclusione  fra  rispetto e   boiata  del politicamente   corretto   il caso   Confcommercio e lo spot contestato: l’uomo «lavoratore» e «sua moglie, la sua famiglia >>
Infatti  è  vero       come dicono  molti esperti di comunicazione    ed alcuni linqìguisti    moderni che   il linguaggio   scritto e  parlato   ci rappresenta  e  certe  forme  di convenevoli   ed  formalità   posso danneggiare    l'autenticità   della  comunicazione  tra persone e persone  .  Tesi sostenuta   anche 
 dall'articolo     sotto    riportato  dal    compagno di strada  Cristian Porcino  .  Ma    a mio  avviso   tale  situazione  si può risolvere  con 1)   un  uso dei sinonimi  e  contrari   2)  ridefinendo   lo stile con cui le persone stanno in Rete, vuole diffondere l’attitudine positiva a scegliere le parole con cura e la consapevolezza che le parole sono importanti.  come la  bellissima iniziativa  del  sito   https://paroleostili.it/cambiostile/  ma     mal  usata perchè   la  prima  arma      concreta   dove  darne  un esempio    non solo    a  discuterne  (  anche  se   fatto in maniera  eccelsa   )     è il web       il   sito suggerisce con    :  


IL  Manifesto della comunicazione non ostile per la politica è un impegno spontaneo e personale preso da politici e amministratori locali affinché il dibattito sia concentrato su contenuti e idee orientati al bene comune, attraverso un linguaggio rispettoso e non ostile, evitando che la rete possa diventare una zona franca dove tutto è permesso ed educando invece alla responsabilità le community di riferimento.







Un’applicazione pragmatica sui toni e lo stile da adottare durante i confronti e i dibattiti con gli avversari, siano essi online oppure offine.

 

Un ottima iniziativa ma senza un esempio vale poco e finisce solo per essere uno dei tanti bla... bla ... ovvero solo chiacchere e non sostanza \ fatti .Ma ci sono qui sul canale youtube di Smile and Learn - Italiano dei tutorial ricchi di consigli e indicazioni. Quali sono i temi affrontati nei video? Le regole di comportamento sui social e quelle di protezione della propria privacy online, come usare il telefono con gli amici o a tavola con i genitori, come riconoscere e contrastare il cyberbullismo e le fake news. I protagonisti delle storie sono ragazzi e ragazze che stanno imparando come vivere in Rete e affrontare questo divertente viaggio nel cyberspazio, fatto di tanti amici provenienti da tutto il mondo e di molte cose da imparare divertendosi. Quindi  una  bella  iniziativa     senza  per  questo  stravolgere    e deturpare  la nostra   grammatica  e la nostra lingua scritta    proprio  una  bella    come  il  titolo  dell'articolo di Cristian  






                Una bella scommessa

La vita è una bella scommessa. Inutile negarlo. 
Il 31 dicembre del 2019 nessuno di noi poteva immaginarsi un 2020 così nefasto. Il Coronavirus ha cambiato le nostre abitudini e ha limitato drasticamente i nostri contatti fisici. Paradossalmente ogni fine anno giochiamo d’azzardo con il destino scommettendo su un nuovo cavallo vincente in grado di esaudire ogni nostro sogno




 Tale scommessa si rivela però quasi sempre deludente e non all’altezza delle nostre aspettative. Proprio per tale motivo non mi azzardo nemmeno a fare una previsione per il 2021 o ad augurare i soliti e alquanto patetici auguri che circolano con regolarità ogni capodanno. Mi preme invece invitarvi a riscoprire il valore della gratitudine, e soprattutto vi invito a non smettere mai di sperare in un futuro migliore. Tale speranza si concretizzerà soltanto se ci ricorderemo del principio di reciprocità teorizzato da Kant. Non dimentichiamoci mai la formula che regola le nostre esistenze: Io+Te = Noi. Ripeto spesso ai miei allievi che non esiste nessun futuro se non lavoriamo insieme per il bene comune. Come ha affermato Barack Obama: “O impareremo a convivere, a cooperare e a riconoscere la dignità degli altri o soccomberemo". Il Covid-19 ci ha risvegliato bruscamente dall’apatia morale che regola quotidianamente le nostre esistenze. In pochi mesi ci siamo accorti che la presenza e i gesti di affetto di chi amiamo non sono qualcosa di scontato ma una conquista quotidiana. L’abitudine è nemica della felicità. “Molti dei problemi che affrontiamo oggi riguardano uno squilibrio nel modo in cui sviluppiamo il cuore e la mente. Troppo spesso l'enfasi è rivolta allo sviluppo di un cervello potente nonostante il fatto che come esseri umani abbiamo il potenziale per sviluppare cordialità. Il buon senso ci dice che possiamo essere felici, anche poveri, se siamo anche calorosi, mentre essere benestanti ed egocentrici ci lascia infelici” Dalai Lama.
Vi porgo quindi i miei auguri attraverso i versi di una canzone di Bruce Springsteen che ci ricordano il valore del tocco umano e l’importanza dei rapporti interpersonali: “Non sto cercando preghiere o pietà/ non sono venuto alla ricerca di un sostegno voglio soltanto qualcuno con cui parlare/ e un po’ di quel tocco umano solo un po’ di quella umanità Non c’è pietà sulle strade di questa città/ niente manna a piovere dal cielo nessuno che trasformi questo sangue in vino/ siamo solamente tu ed io questa notte / dimmi, in un mondo senza pietà/ pensi che sia troppo quello che chiedo? Voglio solamente qualcosa a cui attaccarmi/ e un po’ di quel tocco umano solo un po’ di quella umanità”(Human Touch).
                                        Cristian Porcino

Commenti

Post popolari in questo blog

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

MA CHE C’ENTRANO QUESTI CODARDI CON NOI?

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise