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25.6.15

Non sempre le idee maggioritarie sono dominanti

A mente  fredda  , dopo il  family day   dico la mia  . 
lo so che  la  fonte da me  riportata  informare per resistere   è diventata  ( infatti    sto  pensando di rimuovermi  ) visto   che


Ma  come   come    da  titolo   Non sempre le idee maggioritarie sono dominanti, nel calderone   del family day  ci   sono diverse   entità  infatti 

(....) 
Un altro problema che è sorto negli ultimi mesi è quello del nuovo modo di affrontare coloro che non condividono l’inserimento nella società di determinate idee, in pieno stile “pensiero dominante”. Basta essere sufficientemente pratici di social-network per notare come sia stato trattato il Family Day e chi vi ha partecipato. I manifestanti sono stati definiti come omofobi, fascisti, catto-fascisti, bigotti, medievali – come se il Medioevo non avesse partorito Dante, Petrarca, Boccaccio, Giotto, la bussola, i grandi poemi epico-cavallereschi e non sia stato il seme del mondo moderno – e retrogradi. Insomma, un vero calderone di offese da stadio che non fa altro che incendiare la polemica in modo infruttuoso e, anzi, distruttivo; come se non bastassero le strumentalizzazioni dei diversi mezzi di informazione, come i già citati Ansa e Fatto Quotidiano, ma anche Repubblica che parla di “Spettro Gender” – come per far passare i manifestanti come circa un milione di Don Chisciotte. Non sono mancate uscite poco felici, come quella di Scalfarotto che ha parlato di “manifestazione inaccettabile”. La domanda dunque sorge spontanea: anche Agapo (Associazione Genitori e Amici di Persone Omosessuali) e diversi omosessuali hanno partecipato, sono omofobi anche loro?

da  http://www.informarexresistere.fr/2015/06/23/non-sempre-le-idee-maggioritarie-sono-dominanti/

E  poi vera  o farlocca  che sia  questa  testimonianza sempre  di informare per resistere  del /2015/06/22


                                       - di Cristoforo Libero –

Cristoforo Libero è lo pseudonimo che ho scelto per scrivere in rete, in omaggio a S.Cristoforo protettore dei bambini e libero come augurio affinchè abbia sempre la libertà di seguire la Verità.
Ho 27 anni e sono giovane uomo con attrazioni omosessuali. Uso questa perifrasi non perché abbia paura dell’omosessualità, ma perché credo che la mia identità sia radicata innanzitutto nell’essere figlio di Dio, e poi in un corpo di carne sessuato, non in un desiderio astratto.
Negli ultimi anni è cresciuto a livello internazionale e nazionale il dibattito circa il matrimonio tra persone dello stesso sesso, le unioni civili, leggi contro l’omofobia, cambiamento di sesso agevolato e facilitato, adozioni per tutti, legalizzazione dell’utero in affitto, ecc … tutte scelte presentate come necessarie per il benessere delle persone con orientamento sessuale non eterosessuale e come possibilità di estendere a tutti i diritti civili.
Il caso o la Provvidenza (non la sfiga altrimenti sarei anche interista) ha voluto che mi trovassi a vivere questi tempi nella condizione di omosessuale e di figlio della Chiesa Cattolica.
“Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.” queste parole del Vangelo di Giovanni per me non sono lettera, ma sono volti di persone che per me han dato la vita: penso al modo con cui mio padre e mia madre si consumano per me ancora oggi, i tanti sacerdoti che ho incontrato sul mio cammino, i miei amici che si sposano ancora oggi nel 2015, e gli altri che sono sposati da 10, 20, 30 anni, ragazzi e ragazze impegnati nel servizio di volontariato e di educazione verso i più piccoli …  Nel tempo mi è parso sempre più chiaro che l’amore vero non ha a che fare con il benessere, ma con il dono totale di sé … una vera e propria porta spalancata sull’ Infinito!
La chiamata a donarsi è inscritta nel mio corpo, che non è un mio oggetto, ma SONO IO! Il mio essere uomo, maschio mi rimanda sempre ad un’alterità, alla donna, una differenza che non potrò mai essere … e mi viene da ridere perché in un’era in cui tutti si riempiono la bocca di rispetto delle diversità, la madre di tutte le differenze, quella sessuale, viene quotidianamente denigrata e calpestata …
Ho sperimentato che l’omosessualità è una pulsione simile ad una promessa non compiuta perché non è in grado di accogliere la differenza tra i sessi ed in contraddizione con il corpo sessuato, quindi con me stesso, … inoltre non sono uno psicologo, ma l’esperienza mi ha mostrato che non sempre, ma spesso dietro l’omosessualità ci sono una serie di altre questioni (rapporto con il padre, rapporti con i pari durante l’infanzia e l’adolescenza, ecc.) che meritano di essere affrontate …
Ho trovato invece che il dono di me stesso in ciò che faccio tutti giorni e la costruzione di amicizie strette e profonde, in particolar modo con altri uomini e ragazzi siano una strada per la felicità; per non parlare del desiderio di paternità che può trovare strade per compiersi che nemmeno ci immaginiamo.
Conosco poi  alcuni ragazzi e alcune ragazze omosessuali che attraverso un percorso di profonda conoscenza e accettazione di sé e delle ferite della propria storia hanno incominciato a provare attrazioni per l’altro sesso.
In nome di ciò che ho vissuto ieri sono sceso in piazza a Roma per affermare che le unioni civili sono in primis una presa in giro per le persone con attrazioni omosessuali, ingannati perché gli si fa credere una coppia dello stesso sesso sia uguale a una coppia di sesso diverso, offesi nella loro dignità di persone umane o perché ridotti ad angeli asessuati o ridotti ad istinto e strumentalizzati nella nostra ferite e sofferenze utilizzate per sovvertire un ordine sociale e renderci tutti più deboli.
Ho manifestato per dire al mondo che la differenza sessuale è bella, è un patrimonio di tutti e dobbiamo lavorare un sacco per valorizzarla e promuoverla. La maschilità e la femminilità hanno un volto bello che merita di essere mostrato.
Le famiglie sono ad oggi il pilastro del nostro welfare, mi domando in questo tempo di crisi chi si sarebbe preso cura di anziani, bambini e malati? E invece le famiglie si trovano tartassate dal fisco, e scoraggiate nel portare avanti scelte responsabile e durature, che messaggio vuol dare chi ci governa se impiego meno tempo a divorziare che a recidere un contratto telefonico?
Una famiglia stabile, capace di affetto e di portare avanti scelte durature è il meglio che si possa offrire ai piccoli di oggi, che magari avranno più la probabilità di essere adulti sereni domani. E a me interessa vivere in una società con persone serene in grado di affrontare la vita. I bambini hanno il diritto di vivere in una famiglia con il padre e le madre che si amino, perché due madri splendide non potranno mai sostituire un padre. E ieri è stato bellissimo vedere in piazza famiglie che vivono così!!!
Sul palcoscenico molte voci, diversi toni e accenti, alcuni che ho condiviso e altri di meno. Bella la presenza di confessioni diverse soprattutto perché è bello vedere l’unità costruita non sui compromessi, ma sulla verità. Vedere tutti gli uomini di buona volontà uniti riempie il cuore.
Infine a Roma più di tutto è stata una festa. Ho guardato negli occhi molti persone e ci siamo voluti bene, perché quando si ha a cuore la stessa vita ci si abbraccia come abbracci il migliore amico del liceo che rivedi dopo anni, anche se ci si conosce da poco. Quanto sono belle queste amicizie che mi rimandano sempre al mistero dell’Incarnazione, segno vivente che le cose grandi della vita passano attraverso di noi che siamo dei poveretti.
Il mio desiderio più grande è che questo abbraccio, questo volersi bene arrivi anche a chi ci contesta. Vorrei dire a loro che non li odio per niente, è che quello il mio cuore non è diverso dal loro. Solo essere amati per quello che siamo, nei nostri limiti e pregi, porta alla pace. E solo una vita donata è in grado di saziare il nostro desiderio di felicità.
Ripartiamo da questa proposta di vita alta. Ripartiamo da questo abbraccio.che riporto integralmente
 dimostra   che    di queste persone   dovremo tenerne conto quando andremo a  raccogliere  firme  o  a votare  per  un referendum



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