Contributi regionali al mutuo per le giovani coppie
Cosa ne pensate della seguente iniziativa che favorisce l'insediamento delle giovani coppie dando dei contributi regionali sui mutui!!!
visitate per approfondimento il sito
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
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A volte quando si parla di prevenzione della criminalità ometto di citare dei veri eroi del quoitdiano i miei genitori. Mia madre una collaboratrice scolastica con solo la terza media e mio padre un muratore con la quinta elementare fin da piccoli a me e a mio fratello hanno inculcato l'amore per la cultura e per il vivr onesto contando solo sulle proprie foprze. Mi ricordo che una volta un fratello di mia madre, segretario dell'allora Dc, propose a mio padre di entrare a lavorare come operator ecologico. Lo stipendio all'epoca non era male, si parla di due milioni delle vecchie lire. Lui, d'accordo con mia madre preferì contuinuare a fare il muratore una volta assicurato e una volta a nero.All'epoca già si vociferava di criminalità organizzata che gestiva il ciclo di rifiuti. E non posso omttere di dir la loro gioia quando vedevano i progressi scolastici miei e di mio fratello e con quanto forza d'animo hanno convito quest'ultimo a prendersi il diploma di perito industriale. La moglie del giudice Falcone, tra la'ltro, prima di morire con il marito a Capaci stava lavorando su un progetto di inculturizazione dei minori a rischio per toglierli dalle grinfie della criminalità organizzata. Romilda Marzari
Alla memoria di Jole Tassitani è dedicato SALA D’ATTESA, il dramma musicale scritto da
Patrizio Ranieri Ciu che andrà in scena al Teatro della Pace di Caserta l’11 ed il 12 gennaio.
Quattordici tra i più grandi artisti ed attrici teatrali, provenienti da ogni parte d’Italia,
portano sul Palcoscenico di Caserta il dramma della violenza sulle donne, incredibilmente sempre più in crescita, dai violenti effetti della trascuratezza dello stalking e della violenza domestica al barbaro e selvaggio omicidio di Jole Tassitani.
Volutamente provocatoria la rappresentazione nella città immersa dai rifiuti. Un duro monito alla società ed al mondo della cultura per un risveglio dell’autocoscienza in contrapposizione all’inutile tendenza a reclamare la legalità.
Si ringraziano gli artisti:
Guy De Bock, Letizia E.M. Piva, Alessandra Fallucchi, Marta Proietti Orzella, Tonia Garante, , Ilaria Ilari, Paola Papadia, Antonella migliore, Roberta Astuti, Marta Loffreda, Tina Gesumaria, Consiglia e Giovanni Aprovidolo, l’intera giovane Compagnia della Fabbrica Wojtyla e le voci liriche di Abele Leonardo e Mimmo delli Paoli.
La Trama: Donne in difficoltà di percorso in una piccola Stazione ferroviaria. Una valanga di neve che ostruisce la galleria impedisce il transito dei treni in arrivo ed in partenza. La sosta forzata nella Sala d’Attesa è per le viaggiatrici l’occasione per una valutazione del proprio viaggio esistenziale.
La narrazione di storie drammatiche ed evocazioni di violenze diventa così un confronto che, attraverso la musica e la danza, sfocia in reciproca comprensione. La pausa di riflessione nella Sala d’Attesa determinerà quel recupero d’identità che genera una nuova forza per affrontare la realtà: altri possibili orizzonti appaiono ora nel viaggio delle donne che lasciano dietro di sé dure esperienze come indicazione positiva per le future generazioni.
Il messaggio: Non basta dire basta alla violenza!
Il tramonto della nostra cultura è l’inequivocabile effetto di una società stanca che vive ormai solo il presente diffidando del passato e timorosa del futuro.
Una società che, priva di forza reattiva, subisce passivamente ogni sorta di sopruso come un irrimediabile evento naturale.
In particolare, la violenza sulle donne, retaggio di una atavica sopraffazione e di un umiliante privilegio del maschio, è tra i fenomeni incredibilmente in crescita.
Da più parti si reclama ordine, severità e legalità, ma il diritto, pur se determinante nell’ordinamento sociale, resta un prodotto “tribale”, necessità cioè solo di regole per la convivenza di interessi contrapposti.
La richiesta di legalità è però indice di abbassamento della qualità vitale dell’intera umanità, mentre solo attraverso la cultura, percorso nobile ed evolutivo dell’animo umano, l’uomo prende le distanze dalla sua origine animale, unica e sola causa generatrice di violenza.
Rivoluzione personale è la proposta, rivoluzione nei confronti di noi stessi.
Rivoluzione con la forza di porci dinanzi alle nostre esistenze, ai nostri difetti, alle nostre illusioni, ai nostri rifiuti e dunque alle nostre responsabilità.
Perchè ogni diritto che calpestiamo è un diritto che neghiamo all’intera umanità.
uno dei video del reportage di agendaoline
23 novembre 1980
Quel tragico ventitré novembre
correndo e scherzando per le strade,
una bella giornata di festa
avvolta dentro un tiepido sole.
Pensavo fra un mese è Natale
e quanti ricordi di amici e miei cari lontani,
vola il mio pensiero tra loro
rincorrendosi con la luce, il mio cuore palpita e mi dice,
questo giorno non finisce mai.
Vai speranza corri anche tu tra loro
non chiudere mai il tramonto,
e non fermarti a guardare,
fai che la notte non insegua più il giorno
e fermi il vento che mi porta il pianto,
e le grida di aiuto di quella povera gente.
Michele Bortone
Lugano, bortmik@freesurf.ch
fonte www.girodivite.it
P.s
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