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Quelle "signorine per bene che giocavano a calcio" e sfidarono il duce: la prima squadra di football femminile

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da   https://cultura.tiscali.it/storie/articoli/ Nasceva novant'anni fa a Milano. Libri, articoli e uno spettacolo teatrale prodotto dalle compagnie Meridiano Zero, Teatro Tabasco, Compagnia Vaga per la regia di Laura Garau scritto e interpretato da Michele Vargiu che sta girando l'Italia raccontano la vicenda del Gruppo Femminile Calcistico milanese                                      di     Francesca Mulas “Si può essere signorine per bene e da casa e praticare al puro scopo ginnasstico lo sport del calcio”. Così la giovane milanese Losanna Stringaro difendeva novant'anni fa, sulle pagine del quotidiano Il Littorio, il suo Gruppo Femminile Calciatrici, la prima squadra di calcio femminile nata in Italia. L'esperimento, come lo chiamarono le stesse fondatrici, durò poco meno di un anno ma rivoluzionò per sempre la visione dello sport italiano e fu una preziosa prova di coraggio e libertà nel tempo in cui il fascismo imponeva la sua visione autoritaria e oppressiv

Un viandante sulle tracce dell'Altrove. Giuseppe Scano intervista il Prof. Cristian A. Porcino Ferrara

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  1) Questo altrove è diverso dal precedente oppure è la continuità d’esso ? «Sicuramente ti riferisci al mio libro precedente "Altro e Altrove" uscito nel 2018, ma la mia ricerca della Verità è quotidiana e costante. Sono sempre proiettato in quell'altrove che fa parte della mia vita. Esiste ovviamente un filo conduttore che lega i miei lavori ma "Sulle tracce dell'altrove" indaga nella mia vita con spietata sincerità e imparzialità. Non lo avevo mai fatto prima per paura delle conseguenze emotive e alla fine ho vinto le mie insicurezze» 2) Dici che il parlare non è comunicare allora cosa sarebbe? Se ho ben capito stai rifiutando e mandando a ramengo la cultura orale  ? «Parlare non vuol sempre dire veicolare contenuti di valore. Ci trinceriamo dietro parole vuote che sono lo specchio delle nostre effimere esistenze. Nella nostra società non c'è più spazio per i sentimenti e le emozioni. Il virtuale ha preso nettamente il sopravvento sul reale. Purtrop

LA TRANSESSUALITÀ NON È UN PRANZO PER GENDERQUEER di ©® Daniela Tuscano

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  Neviana Calzolari, sociologa, attivista, scrittrice e volto tv. Eppure ben poco mainstream, anzi, fra le osservatrici più acute (e critiche) del panorama politico-sociale dei nostri tempi. Una voce autorevole anche riguardo al ddl Zan, che rifugge da semplificazioni manichee e opposti ideologismi. Voce che sa accompagnare e da cui traspare una forte attitudine educativa. Voce della quale si sente il bisogno. gruppo Il gruppo I-Dee di Milano e l’associazione Ipazia di Catania l’hanno incontrata. – Questo ddl è stato pensato per combattere l’omotransfobia, quindi con buone intenzioni – esordisce Neviana –, ciò nonostante rimango scettica su certa terminologia, in particolare sull’”identità di genere” che allarma buona parte del mondo femminista e – ormai nessuno lo nega più – anche moltissimi intellettuali di area progressista. Sembra paradossale dirlo, ma io, in quanto donna transessuale, non mi sento rappresentata. Fra le “categorie” elencate nell’articolo 1 le persone transessuali i

intervista a Natalie Belli della barberia Belli's Barber Parlour di Olbia

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 Incuriosito come sempre   dalle storie  che  leggo  o sento   cerco  d'intervistare   i protagonisti . E' questo  è uno dei casi  . Avevo già parlato   di Natalie  belli     nel precedente  post   :  «  A Olbia la sfida di Natalie Belli, 22 anni: la sua barberia apre nel cuore della città. «Un vero salotto “vittoriano” all’insegna dell’esclusività e della sicurezza   »  Ma  incuriosito  di  come  ( non  sono sessista o  di mentalità chiusa è  che mi fa  uno strano  effetto  a  alo stesso tempo  m'incuriosisce    vedere  una  donna   che  si occupa   di barba e pettinature  maschili )  il fatto   anche  se  : <<   ci sono tante donne che si dedicano al mondo della barberia da anni. Eventuali diffidenze rappresentano casi sporadici. >> che   ci  siano ancora  delle diffidenze    e   dei  borbottii quando una  donna fa  l'attività  del barbiere  . Ebbene  da  questo   è nato  il post  intervista     con Natalie  visto  che  sei a Sant’Elia Fiumerapido (in prov

intervista a Donatella Alfonso una delle autrici di Destinazione Ravensbrück L'orrore e la bellezza nel lager delle donne

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leggi anche https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2021/01/le-donne-nei-lager.html concludo la  settimana  del  giorno \  giornata  della  memoria  parlando   ancora (   vedere  post precedente ed   i link  in esso  riportati   )   di una tematica  poco  affrontata   dalle  celebrazioni  ufficiali       dell'atroce  destino   delle  donne  nei lager con  questa  intervista   a Donatella  Alfonso    autrice  insieme  a Laura Amoretti  e  Raffaella Ranise di  Destinazione Ravensbrück  L'orrore e la bellezza nel lager delle donne  (  foto  a  destra ) recentemente  ristampato    .  Un Libro   che  già    dalla descrizione   presa  da  https://www.libreriauniversitaria.it/ Alcune erano bambine, accompagnate dalle madri, altre ragazze di vent'anni, madri di famiglia, oppure già anziane. Sui treni che le portavano al campo di concentramento di Ravensbrück, a nord di Berlino, finirono detenute politiche, prostitute, o appartenenti a famiglie ebraiche: reiette da isol

COME L’ARABA FENICE Paola Cacciapaglia: così ho sconfitto il Coronavirus © Daniela Tuscano

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Paola Cacciapaglia, 47 anni, di Jesolo. Pianista, clavicembalista e bassista. Il Covid l’ha  colpita a gennaio e, da oltre due mesi, sta affrontando una perigliosa convalescenza. Ci siamo incontrate virtualmente su un social network e abbiamo scambiato quattro chiacchiere sul dramma che l’ha coinvolta, le sue passioni e il futuro d’un paese martoriato.     - Come pensi d’aver contratto il virus? Sei riuscita a ottenere informazioni precise a riguardo? - Francamente no. Tutto è cominciato con una semplice bronchite, aggravatasi col passare dei giorni. Poiché ne soffro cronicamente, all’'inizio non me ne ero preoccupata. In seguito, la situazione è andata peggiorando e il mio medico è venuto a visitarmi a casa, munito di tutti i DPI [dispositivi di protezione individuale, n.d.A.] previsti nei primissimi giorni dell’epidemia. Ha poi chiamato personalmente il 118. I risultati delle analisi si sono rivelati negativi; tuttavia, poiché il cortisone che assumo da tempo mi a

il primo texone scritto da una donna . intervista all'autrice Laura Zuccheri

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dal suo profilo facebook  Qualche  giorno  fa   ho letto a  casa  d'amici   collezionisti  di tex  l'utimo “Texone”,  cioè lo speciale annuale di grande formato dedicato a Tex, che nel corso degli anni ha raccolto disegnatori bonelliani e non, come Guido Buzzelli, Magnus, Jordi Bernet, Ivo Milazzo ed Enrique Breccia . Quest'anno   L’autore  dei disegni del  Texone  2019 – intitolato “Doc!” – è  Laura Zuccheri, [    foto a sinistra  ]  disegnatrice di  Julia , nonché prima donna a illustrare un  Texone . La sceneggiatura è stata invece realizzata da Mauro Boselli, curatore e principale sceneggiatore di Tex.  Un buon numero  , credo che  me  lo comprerò  dal sito del  Bonelli  . Infatti  quello che  mi ha  lasciato   più  a bocca  aperta è  che un genere   tipico   maschile  e che    il Tex  scritto   da  Gabriella Contu [  foto  a destra  presa  da  questo articolo  del   https://www.quotidiano.net/magazine/   fosse  un caso isolato . Ma  leggendo   questo  comunicato