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15.2.22

Ha un malore sulla tomba del marito a cui fa visita ogni giorno da quarant'anni: la signora Erminia muore a San Valentino

 Lo  so che  san  valentino   è passato  ma   la leggo ora   . e poi  l'amore  è anche  questo    non  è solo  sbaciucchiamenti ,  coccole   e  .....   ci  siamo  capiti  😀🙄😏😛.


Ha un malore sulla tomba del marito a cui fa visita ogni giorno da quarant'anni: la signora Erminia muore a San Valentino L'85enne viveva a Treviglio, nella Bergamasca. Era rimasta vedova con sette figli tanti anni fa, ma non mancava mai di portare un fiore a suo marito. Il malore ieri, inutili i soccorsi

Ogni giorno, da quarant’anni, andava al cimitero, sulla tomba di suo marito, per portargli fiori, fare una preghiera, mantenere quel filo che li aveva legati per tanto tempo. E ieri sulla tomba del marito Giacomo,

nel giorno di San Valentino - ed è una coincidenza che sembra essere parte di questa storia - la signora Erminia Dossi, 85 anni, ha avuto un malore ed è morta.
La storia, raccontata dall’Eco di Bergamo, avviene a Treviglio. La signora Erminia era rimasta vedova giovane, con sette figli, ma non aveva mai dimenticato suo marito, tanto da trasferirsi in un condominio nei pressi del cimitero di via Abate Crippa, così da poter andare ogni giorno a salutarlo. Così ha fatto anche ieri: subito dopo pranzo ha percorso il centinaio di metri che separano casa sua dal camposanto per la visita quotidiana. A trovarla riversa per terra, davanti alla lapide del marito, una donna che stava andando a portare fiori a una parente. Prima un operatore cimiteriale, poi i soccorritori del 118 hanno provato a rianimarla, senza però riuscirci.

5.10.18

SOTTO IL CIELO DI PALAU Un fiore per la moglie all'alba in cimitero, ogni giorno: l'amore infinito di nonno Paolino

Sembrerà una storia banale , strampalata , ma chi siamo noi per stabilire se tale storia ( una simile aquesta che racconto oggi sucesse a tempio pausania il mio paese ) . Ciascuno di noi fin quando non danneggia ed insulta l'altro ( vedere episodio successomi di recente con i genitori di ****** )  non  fa niente  di  male .  Infatti  
  
Roberta Bellaccini
23 settembre alle ore 17:12essi, sia dalle istituzioni che dai familiari. Non è una critica a nessuno. E' solo una constatazione. Eppure il culto dei morti, in modi differenti, fa parte di tutte le culture del mondo. E anche della nostra. A me piacciono molto gli usi un po' pagani, di origine precolombiana, dei latinoamericani che nel "Dia de muertos" si recano nei cimiteri, mangiano e bevono sulle tombe dei loro familiari. Noi ci siamo sempre più americanizzati e abbiamo così ereditato Halloween... Eppure anche da noi una volta esistevano simili feste. Il culto dei morti, che si sia credenti oppure no, forse fa più bene a noi viventi che ai morti. In quel momento li ricordiamo, parliamo con loro, possiamo anche litigare e scherzare con loro oppure portar loro un dono.


Ma ora basta non divaghiamo e veniamo alla storia in questione presa sia a https://www.youtg.net/ più precisamente da qui  ed   dall'account   facebook   di  Luciano Verre 
PALAU ( sassari  )
  Un amore che va oltre il tempo e oltre la morte. Lui, nonno Paolino (così lo chiamano tutti a Palau), che ogni giorno dalla scomparsa di sua moglie Stefania, va al cimitero, le porta un fiore e parla con lei. Le racconta tutto, gioie e dolori, a volte con le lacrime agli occhi, altre volte con il sorriso. È la storia raccontata da Luciano Verre su Facebook: il protagonista è un "simpatico supersettantenne brizzolato", ormai conosciuto nel paese. Sua moglie è scomparsa nel 2015 per un brutto male, "da allora non manca a un solo appuntamento con lei, anche per tre o quattro ore". Così la sua storia commuove il web: "Questo accade tutti i giorni, sia che splenda il sole o spiri il vento di maestrale dell'Arcipelago, Nonno Paulino è sempre lì, seduto davanti al loculo e fissa la moglie
nonno-paolino. I palaesi (e anche i turisti che si recano al cimitero per salutare un parente scomparso) lo osservano, lo ammirano, lo salutano: "Un grande amore che bello", commentano. E Nonno Paolino spiega: "Ho acquistato la piccola tomba, o loculo, accanto alla sua, vede? E' vuota e lì ci sarò io quando toccherà a me raggiungerla, così saremo vicini anche dopo la morte e ho anche in mente di far abbattere la piccola parete interna che divide i due loculi così staremo ancora più vicini e potremo darci la mano e stringerci forte come quando eravamo insieme in questa vita, ma sarà bella anche la nostra vita dopo la morte, non ci lasceremo mai". 
Econdo Luciano Verre 
L'AMORE CHE NON FINISCE MAI  E CONTINUA OLTRE LA MORTE. NONNO PAOLINO, TUTTE LE MATTINE  CHE IL BUON DIO HA MESSO SULLA  TERRA SI INCAMMINA VERSO IL   PICCOLO CIMITERO DI PALAU NEL  NORD SARDEGNA E UNA VOLTA  ARRIVATO SIEDE DAVANTI ALLA  TOMBA DELLA MOGLIE STEFANIA E  PREGA, PARLA CON LEI, LE REGALA
UN FIORE ED E' FELICE QUANDO  SPUNTA UNA LACRIMA. PERCHE', COME  DICEVA PAPA WOJTYLA, "LE LACRIME   SONO I FIORI DELL'ANIMA". E' DAVVERO  MERAVIGLIOSA LA STORIA D'AMORE   LUNGA QUASI 60 ANNI TRA NONNO   PAULINO E LA SUA SPOSA STEFANIA. ECCOLA, LEGGIAMOLA INSIEME.
E' da poco spuntata l'alba e i cancelli sono stati appena aperti al pubblico quando Nonno Paolino Altana (un simpatico supersettantenne dai capelli brizzolati) entra nel piccolo cimitero di Palau nel Nord Sardegna, di fronte al mare dell'Arcipelago di La Maddalena.Si fa il segno della croce, cammina pochi metri ed eccolo davanti alla piccola tomba della moglie Stefania Asole scomparsa nel 2015, un grande amore durato esattamente 56 anni, ma aggiungendo gli anni del fidanzamento supera i 60 anni. Una vita insieme nella gioia e nel dolore, tre figli e due adorati nipoti che lasciano tenere dediche per la nonna sul marmo del loculo.Dalla scomparsa della sua amata Stefania, Nonno Paolino non è mancato mai (e sono passati quasi 4 anni) a un solo appuntamento con la moglie. Due, tre, anche quattro ore con lei, a parlarsi, a confidarsi, anche a sorridere perché l'amore continua oltre la morte.Questo accade tutti i giorni, sia che splenda il sole o spiri il vento di maestrale dell'Arcipelago, Nonno Paulino è sempre lì, seduto davanti al loculo e fissa la moglie.I palaesi (e anche i turisti che si recano al cimitero per salutare un parente scomparso) lo osservano, lo ammirano, lo salutano: "Un grande amore che bello", commentano.Lui risponde a tutti, poi torna a dialogare con la sua Stefania. Le confida tutto, non le nasconde nulla, proprio come quando lei c'era. E a noi confida: "Qualche volta lei mi "sgrida", sei in ritardo oggi mi dice, dove sei stato? Allora le spiego che sono stato a prendere i fiori per lei e lei mi risponde che lo sa bene, che lei vede tutto dal cielo, ma lo fa per scherzare come facevamo spesso a casa quando era in vita".Poi Nonno Paolino si rabbuia, abbassa lo sguardo e aggiunge: "Un brutto male me l'ha portata via, terribile, terribile e... da quel giorno io vivo per lei, nel suo ricordo, osservandola seduto su questa panca. Lei per me ha fatto cose grandiose, belle, mille e mille volte mi ha dimostrato il suo grande amore".Ce ne racconti una, una soltanto, gli chiediamo. E gli occhi di Nonno Paolino si riempiono di lacrime (i fiori dell'anima di Papa Wojtyla), ma è felice di raccontare perché sente che la sua Stefania è lì a pochi passi da noi e lo sta ascoltando, approva, e continua: "Quando guidavo i camion ho avuto un brutto incidente, bruttissimo, ho avuto una gamba spezzata, in fin di vita mi hanno trasportato in un ospedale di Sassari dove sono rimasto molti mesi. Ma la mia Stefania, tutti i giorni, tutte le mattine all'alba partiva da Palau in treno o in pullman e veniva da me, rimaneva con me tutto il giorno, mi confortava, mi rassicurava, mai è mancata una volta e... e questo è amore mi creda e non mi faceva mancare l'affetto dei figli, i saluti dei familiari e dei palaesi"."Sono guarito" continua commosso Nonno Paolino "grazie al suo amore e dunque che cosa vuole che sia, a confronto, quello che io ora faccio per lei venendo a salutarla al cimitero? Ma ho in mente qualcosa di ancora più grande per ringraziarla per tutto l'amore che mi ha dato".Vuole confidarcelo? "Sì, ho acquistato la piccola tomba, o loculo, accanto alla sua, vede? E' vuota e lì ci sarò io quando toccherà a me raggiungerla, così saremo vicini anche dopo la morte e ho anche in mente di far abbattere la piccola parete interna che divide i due loculi così staremo ancora più vicini e potremo darci la mano e stringerci forte come quando eravamo insieme in questa vita, ma sarà bella anche la nostra vita dopo la morte, non ci lasceremo mai".Se questo non è amore... grande Nonno Paolino, ora sopra il cielo di Palau piange anche la sua Stefania. W Nonno Paolino e W l'amore quando è così bello e sincero.
NELLE FOTO - Ecco Nonno Paolino appena arrivato nel piccolo cimitero di Palau, in Sardegna, di fronte all'Arcipelago di La Maddalena: siede sulla panchina e osserva la piccola tomba della moglie Stefania scomparsa per un brutto male nel 2015. Non manca mai di portare un fiore fresco, una rosa o un crisantemo, una margherita, una pianta che piaceva alla sua Stefania, un piccolo giardino sempre verde, sempre curato, perché questo detta il suo cuore. Poi prega e dialoga con lei. Infine dopo alcune ore saluta la moglie, un bacetto sulla foto e torna a casa. E questo accade tutti i giorni da circa quattro anni. Davvero un grande amore che ha commosso tutti.
 

30.1.16

Casalecchio di Reno (BO ) No alla croce in cimitero. Offende gli islamici”. E’ bufera politica

Ecco un altro buonista d'accatto , di << questi burattini vogliono pubblicita' ormai e' quella la fissazione ! l >> ) da un commento  alla news in questione nella mia bacheca di fb . Logico che tale evento suscitasse le classiche reazioni identitarie estreme ( o identità chiuse come preferisco chiamarle io ) al limite della xenofobia e del razzismo del tipo : non ci si può aspettare altro se non la svendita delle nostre più profonde radici culturali . oppure 
(..) Come se a chi professa religioni diverse dal Cristianesimo possa dare fastidio una croce. Come se le altre nazioni si preoccupassero di togliere i loro simboli per non far sentire in imbarazzo i cristiani. L’Italia invece lo fa, dimenticandosi i valori e le tradizioni che l’hanno caratterizzata per secoli. Lo ha fatto in molte scuole (togliendo i crocifissi) e ora lo fa anche in quel luogo in cui i defunti riposano nel sonno eterno. Il tutto in nome di una laicità che si ostenta anche quando i cittadini pretendono il rispetto della loro religione. Non bastavano le statue oscurate insomma, ora si insiste anche in un cimitero privandolo del più potente simbolo di speranza espresso dalla civiltà dell’Occidente. Di certo sarà difficile chiamarlo camposanto. >>         da http://www.ilgiornaleditalia.org/news/politica/873884/Nemmeno-una-croce-su-cui-piangere.html
oltre la  consueta  disinformazione di siti di destra o centro destra che danno la colpa solo al sindaco perchè del Pd . L'unico articolo, che riporto sotto  ,  al momento abbastanza  
da http://www.news24italia.com/
obiettivo  anche   se  di un giornalismo approssimativo   (  di solito quelli  del quotidiano  sono molto precisi ) è ,  quello  di repubblica    edizione  Bologna  ma non trovo dettagli utili. del  tipo Chi ha deciso? quando? cosa ha deciso, esattamente? Hanno letto una qualche delibera (quale?) oppure stanno solo riportando quel che dice un tizio di ForzaItalia?



Niente croce all'entrata del cimitero, è polemica in provincia di Bologna  A Casalecchio il consiglio comunale a maggioranza Pd sceglie di non utilizzare il simbolo cristiano. E il centrodestra insorge



                                               Un cimitero   (foto d'archivio)





BOLOGNA - Niente croce all'ingresso del cimitero, e scoppia la polemica. Scontro a Casalecchio di Reno, città di 36 mila abitanti alle porte di Bologna, dopo la decisione del Consiglio comunale di non collocare il simbolo religioso all'entrata del cimitero cittadino. A partire all'attacco è in particolare il centrodestra, che attacca il sindaco Pd Massimo Bosso.
"Fa rabbia e tristezza la decisione del sindaco di vietare la croce - attacca in una nota Fabrizio Nofori, portavoce provinciale di Fratelli d'Italia-An -: da quando la croce è un'offesa per le altre religioni?". Ad ogni modo, prosegue, "si sa, per il Pd che copre le statue dei musei capitolini, senza che fosse nemmeno richiesto, per non offendere il presidente iraniano Rohani, non ci si può aspettare altro se non la svendita delle nostre più profonde radici culturali".
"Mi sembra eccessiva la polemica scaturita da quella che è un'espressione in piena libertà e autonomia del Consiglio
comunale. Tutti i consiglieri hanno votato secondo coscienza - la replica del sindaco Massimo Bosso - io mi sono astenuto dalla votazione, lasciando che ogni consigliere esprimesse la sua posizione e il suo voto e accettando la decisione che ne è conseguita. In Consiglio comunale ha pertanto prevalso una linea di pensiero più legata alla laicità che ritiene il Cimitero comunale un luogo pubblico, di tutti, a prescindere dalla confessione religiosa".
Quindi prendo per buono , l'articolo di repubblica , in quanto cercando sul motore di ricerrca del comune di Casalecchio non ho trovato niente , sicuramente ho cercato male io , o non le avranno emsse o le'avranno tolta . delle delibere e determinazioni del comune indicato non ho trovato nulla.delle delibere e determinazioni del comune indicato . L'uniche cose che posso dire sono 1) La Vera Laicità non è fare cosi questa è laicizzazione , se proprio voleva fare una politica d'integrazione delle diverse credenze e religioni avrebbe dovuto aprire un area del cimitero dedicata ai mussulmani . Sarebbe stata una scelta più saggia ed equilibrata 2) concordo quanto dice il commento a tale post sulla mia bacheca 

Vedo che iniziamo a focalizzare il fulcro del problema che non è certo la croce ma l'uso strumentale di essa; si è capito che a Rohani non fregava niente considerato che in Vaticano non hanno celato alcuna opera e che in quel luogo "infedele" c'è entrato; si è capito che i Presepi non sono il problema dei Fratelli Musulmani. Il problema è la scaltrezza di certi Amministratori che non se ne pongono nell'agitare il drappo rosso davanti al toro. Vi dò una dritta: i tori non temono il rosso (i recettori riconoscono solo due colori); i tori si spaventano dei movimenti che non comprendono e, vada detto: sono allevati specificamente per quello. Domanda: siete tori o toreri ? Un caro saluto ❤

3)  confermo  quanto ho detto nel post  precedente  sulla visita  del capo di stato Iraniano in  Italia  e  che  certe espressioni ed  gesti  di esagerato buonismo (  buonismo d'accatto ) o  politicamente corretto ,   a tutti  i costi , da qualunque parte politica \  culturale  provengano ,   sono una  


  e  mi  chiedo  ,anche se  poi la  risposta  , come sempre vola  nel vento  (  citazione  musicale \ letteraria  )    qualcosa del genere    a questo commento  lasciato  sula bacheca  di un mio contatto che  ha  condiviso il mio post  


Stefania Eusebi Paranoia pura!...basta!.Piuttosto mi chiedo : siamo tanto ignoranti noi che offendiamo con la nostra cultura o sono tanto suscettibili "gli altri" che vogliono integrarsi senza il rispetto reciproco delle diverse culture?!?


 con questo è tutto  alla   prossima 

25.5.12

ricordo per chi non c'è più


Non restare a piangere sulla mia tomba.
Non sono lì, non dormo.
Sono mille venti che soffiano.
Sono la scintilla diamante sulla neve.
Sono la luce del sole sul grano maturo.
Sono la pioggerellina d’autunno.
Quando ti svegli nella quiete del mattino…
Sono le stelle che brillano la notte.
Non restare a piangere sulla mia tomba.
Non sono lì, non dormo
antonio  Ronchi  di radio faber  

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...