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1.1.23

il migliore proposito per l'anno nuovo è agire non limitarsi solo a parlare perchè Il destino non è scritto, è come noi ce lo creiamo.

 Inizialmente   ero indeciso  se  come ogni inzio dell'anno  fare  un elenco  di propositi  per  qusto  2023   e un bikancio   dell'anno  passato  . Ma  poi  Vedo che a fare il bilancio di fine anno siamo in tanti! Non c’è niente di originale in effetti. Ma  pur  non avendo  nessun   bilancio da fare per questo 2022 da poco lasciato alle spalle, né ho buoni propositi da elencare perché so che puntualmente non li rispetterò, l'ho  fatto  lo stesso, probabilmente per noi stessi, per mettere nero su bianco emozioni e sentimenti , per fare il punto, per capire chi c’è , chi c’è stato e chi ci sarà di fianco a noi nella nostra vita e nel nostro cammino, ancora nel 2023! Lo facciamo per capire in che direzione vogliamo andare e, soprattutto, in
che modo vogliamo affrontare un nuovo anno, facendo tesoro delle esperienze passate. Questo bilancio l’ho fatto anche io. Il 2022 purtroppo è stato un anno in cui sono mancati  :  amici cari, parenti  ,   una ragazza  (  sorella  di un mio  ex compagno  delle  elementari  )   si  suicidata  ne  ho parlato  nei  post  precedenti    ,   un anno in cui amiche e amici hanno affrontato e stanno affrontando con forza la malattia, un anno di delusioni, ma è stato anche un anno in cui ho capito che sono fortunato perché ho  ancora  dei  punti  di  riferimento  ed  non devo  cercarne   di  nuovi     anche se   continuo  a seguire  a  alcuni  d'essi  di  nascosto   perchè  non mi parlano  più  o mi hanno   bloccato  sui social(  in  quanyo  una  è talmente  malata grave  da   non porter neppure  alzarsi  dal letto  dove sta  allettata   h24  )    come  è  capitato  ad  dei miei  amici  che  l'anno  scorso  hanno perso  i genitori  .Infatti  ho , toco ferro ,  ancora la mia famiglia vicino a me, che riempie nel bene  e nel  male  ogni momento delle mie giornate, ho un lavoro che mi appassiona  abbastanza , riesco a coltivare i miei hobbies, ho tanti amici\che (  perché  io  considero  amici   per  sempre perché  anche se   ho litigato    e mi  sono  fato  odiare per  certi miei comportamenti  ,  non riesco  a smettere  di considerarli  tali o parte di me )   Ho imparato nei momenti difficili che sono più forte di quanto non pensassi ! Pertanto affronterò,  io  almeno ci proverò  questo 2023 nel modo in cui mi sono promesso  di affrontare il mio futuro: senza rimpianti, senza perdere occasioni, coltivando nuove amicizie e passioni , senza rimuginare troppo  sui miei errori o sui torti ricevuti, vestendo ogni giorno il mio miglior sorriso per vivere le giornate in modo positivo e con ottimismo,sperando solo che venga preservata la salute mia e dei miei cari ed augurando a tutti tanta serenità! Buon anno a tutti voi! Che sia ricco di ogni bene e di ogni cosa che desiderate! ❤️.  


Cercando  d'essere  il meno banale   ed  ovvio ed  scontato   possibile   posso  augurarmi e augurarvi di stare bene. Se qualche difficoltà si dovesse presentare nel cammino, affrontarla con serenità, pazienza e fiducia. E tanto amore incondizionato, da donare in primis a voi stessi.  
Ma    come ho  detto  nel  titolo  , ecco che    anzi  che  annunciare  che  dovrò  camminare  ,  muovermi di  più  ,  l'ho messo  in atto  e l'ho  fatto  facendo una passeggiata   dopo  l'abbuffata    al cenone (  quest'anno   non abbiamo  saputo dire   di no    e  volevamo  essere   insieme ad  amici   per   farci coraggio  e  lasciarci alle  spalle    l'orribile  2022  ) d'ieri notte . Ma soprattutto per iniziare l'anno a mente sana in corpore sano   o  «mente sana in corpo sano»  in Italiana   è

di  Elisa Manconi si trova presso Viale Fonte Nuova.

 

una locuzione latina tratta da un capoverso delle Satire mi pare la decima , se i mie ricordi liceali non m'ingannano🤔 di Giovenale. se volete saperne di più trova qui ulteriori approfondimenti ) e convivere più facilmente evitando un appesantimento la mia osteoartrosi . E poi stamattina quando sono uscito spronato da mia madre credevo d'essere solo una città silenziosa come avviene la mattina dei giorni di festa , invece , al viale e al boschetto ho incontrato gente con il cane o che correva o faceva qualche passo per mantenersi in forma .
 Le feste classiche cioè : natale , santo Stefano e san silvestro e capodanno sono finite e quindi si ritorna a lavorare ed a mangiare normalmente salvo qualche invito improvviso o amici e parenti che stanno nella penisola e rientrano per il periodo di vacanze .

Non so che  altro aggiungere     se  non riprendere  , la poesia di  Pablo Neruda   citata  in un  precedente   mio precedente  post    (  chi  lo avesse  già  letto    può  anche abbandonare   il resto della lettura  )   .  


30.12.22

Rivoglio i capo d'anno d'ieri

Io non avrei saputo  dirlo meglio  aggiungo al  post    che  trovate  sotto    solo   questa  citazione     musicale  : <<Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico\e come sono contento\di essere qui in questo momento,\vedi, vedi, vedi, vedi,\vedi caro amico cosa si deve inventare\per poterci ridere sopra,\per continuare a sperare. [...] L'anno che sta arrivando tra un anno passerà io mi sto preparando è questa la novità  >>

da Sergio Pala

 Tenetevi pure il cenone di Gracco. Tenetevi le casse di champagne e le tavolate di ostriche. Tenetevi le " storie" , i selfie e le dirette al concertone. Tenetevi le sciate a Cortina, il trenino di mezzanotte, gli abiti

da cerimonia e le stelline che illumineranno il nuovo anno. Tenetevi i petardi ed il karaoke. Ridateci un garage a malapena intonacato, il calore di un camino ed un divano sgangherato e polveroso per appisolarci all'alba. Ridateci le lasagne cucinate dalle nostre madri, i sottaceti mai mangiati, lo spumante del discount, le cartelle della tombola ed una radio con la cassetta da riavvolgere col tappo della bic. Ridateci noccioline da sgranocchiare e mandarini da tirare. Ridateci un rullino per stampare foto sbiadite da conservare per sorridere di pettinature e felpe assurde. Ridateci l'ebrezza di tornare all'alba e pregare di non trovare i nostri svegli ed incazzati. Che chiedere non costa nulla. O spero, meno che da Gracco.. a dopo.

2.1.20

il mio capodanno tra : Lo strano caso della Marcia di Radetzky de-nazificata in ritardo e tolo tolo l'ultimo film di checco zalone

Per me , forse perchè ho problemi d'udito , nonostante l'abbia ascoltata fin da piccolo , non c'è nessuna differenza tra le versioni di tale opera . qui sotto quella classica che viene suonata ogni anno

 fatta eccezione nel 2001 dove Il Maestro Harnoncourt propose, caso più unico che raro, la versione originale della celeberrima marcia di Strauss padre, senza le contaminazioni popolari che nel corso degli anni ha subito, seppure entusiasmanti.




 ma che da quel che ricordo non creò nessuno scandalo rispetto alla versione del 2020 .

Locandina italiana Tolo Tolo

Dopo il  pranzo  dell'anno nuovo   sono andato   con amici    a vedere  il  film Toto Tolo   di Checco Zalone  
A  caldo  condivido in parte la recensione    https://www.mymovies.it/film  Un film che tratta un importante tema attuale ma in modo   ibrido  tanto da   non riuscire  ad  in quadralo   in un genere un Film forzato alla commedia senza personalità, difficile collocarlo e non appaga l' aspettativa di humor tipica di Zalone . 
 Manca ,  ma secondo me  c'è basta  saperla  cercare     con il lanternino  come   il  pene di  fantozzi  l' humor x il taglio " comico" tipico di Zalone , sembra essere incastrato in un ' impronta di commedia leggera forzatamente. Il film inoltre non appaga l aspettativa della sua presentazione  e della   pubblicità    vedi il video della    canzone  immigrato  . dialoghi mediocri per  la   maggior  parte  dei casi   ,ma  passando  passare  in secondo piano  per  l'ottima  interpretazione di Zalone ma la sceneggiatura e ' piuttosto elementare . Manca  insomma   una  sceneggiatura    robusta ed  efficace . Infatti bisogna  tenere presente  che   Checco Zalone, al secolo Luca Medici, questa volta non è solo interprete e coautore della sceneggiatura (insieme a Paolo Virzì, abbandonato il sodalizio con Gennaro Nunziante) ma anche regista, e si vede, perché la sua direzione è pirotecnica e schizzata come la sua vis comica, sempre pronta ad aprire mille finestre all'interno di un discorso continuamente interrotto.

A freddo 
ce n'è per tutti  a  limite  \  sul filo del rasoio   del cerchiobottismo  e  del politicamente  corretto : politici incapaci dalle vertiginose carriere, migranti innamorati delle griffe (di pessima resa qualitativa), nostalgici mussoliniani (perché "il fascismo ce l'abbiamo tutti dentro, pronto a riemergere, come la candida") e buonisti favorevoli alla "contaminazione" etnica ed  all'accoglienza  acritica  . Nella sua rappresentazione a tutto tondo dell'italiano medio e dei suoi difetti ricorrenti, Checco fugge da un Paese "che ci perseguita", invitando l'immediata identificazione del pubblico. Lo stesso pubblico sarà poi messo di fronte alle proprie meschinità e ipocrisie, ai suoi pregiudizi ed egoismi, nonché alla banalità di certi slogan populisti e all'inettitudine della politica.
Un   film discreto  , anomalo   rispetto  ai  suoi precedenti  ,  un film poco adatto   a  chi   , come a  maggior  parte   delle ultime  generazioni  è  abituato   alla risata   facile  ed  immediata  senza   analisi    e riflessiva     ed   non a quella  invece  dove   sei obbligato    ad una  riflessione   e  a  chiederti    ma    cosa  mi  si vuole  dire   .   E  poi bisogna   considerare  il fatto   come    dico  in questo   discussione    sula  home  di Fb 


Riccardo Cinus Ha cavalcato il momento giusto per fare uscire questo film. La sceneggiatura non è forte, le battute divertenti comparivano ogni tanto. A me è sembrato un film che potesse sviluppare tutto meglio ma che, il tema del film non può essere edulcorato eccessivamente perché è un tema abbastanza finto
Giuseppe Scano Riccardo Cinus più che finto ipersfruttato ed è difficile trovare ideali originali e nuove . Ha avuto difficoltà anche Zalone a trovarne

E  tutto  ciò crea , dubbio  e  un po'  di delusione    fra  gli spettatori , come ho potuto  constatare  fra i miei amici alla  fine del film    
Infatti   è, stato   ,  non ricordo  dove   l'ho letto ,   un film complicato da girare, in queste terre bellissime e difficilissime, con una troupe di oltre 120 persone, migliaia di comparse; un film che, come Checco ci ha dimostrato in questi anni sa affrontare con la comicità temi importanti e metterci davanti agli occhi i piccoli e grandi vizi che tutti noi abbiamo.
 Zalone   poteva  fare  di  più   viste  le potenzialità   che ha   nello  scrivere  canzoni     ,ma  pazienza  il prossimo  sarà migliore  .  
Nel  complesso   ci si è passata  la serata     e  si  è  usciti dalla  consueta  routine della giornata     del primo dell'anno    con un film gradevole . Voto  6- 

1.1.19

Malinconia da Capodanno( e da feste natalizie un decalogo per affrontarla



Non so se salvarlo cambiando la data per l'anno prossimo oppure usarlo per quest'anno . Alla fine dopo un po' d'indecisione ha prevalso la seconda scelta .

 deliberatamente  tratto   da  : 


1- Prendersi del tempo per riposare; dosare il numero di incontri con parenti che non si frequentano solitamente ma anche con gli amici. I pranzi e le cene forzate sono sempre a rischio per arrabbiature, discussioni, malintesi e dispiaceri.
2- Limitare le aspettative, non sono i pochi giorni delle feste che potranno far scomparire i problemi
3- Essere consapevoli che non tutti i momenti delle feste potranno essere felici, allegri né perfetti come vorremmo
4 – Riprendere in mano i progetti lasciati nel cassetto
5 - Cercare di realizzare quello che si desidera davvero, ad esempio facendo cose nuove e divertenti con i bambini, andando al cinema, facendo una vacanza anche breve, leggendo, godendosi un film o una serie tv con calma , o  coccolandovi  o ....  con il vostro Lui o Lei  ,  o in solitario 



Malinconia da Capodanno, un decalogo per affrontarla


6 – Fare qualche passeggiata all’aria aperta guardando vetrine in modo  da  adocchiare   delle  cose     che  sicuramente  saranno messi ai saldi   , nei parchi pubblici o anche in centri commerciali e outlet, qualunque cosa sia attraente e stimolante e spinga ad uscire di casa e muoversi un po’.
7 – Iniziare ad andare in palestra e non sospenderla se già la si frequenta o al linite  farli a casa 
8 – Approfittando di regali “originali” (  a  volte  ne  capitano  anche  non  mostruosi ed  orripilanti  ) per    provare nuove attività (yoga, pilates, matwok, etc.), visitare musei particolari o mostre per le quali non c’è mai abbastanza tempo
L'immagine può contenere: una o più persone, persone sedute, notte e spazio al chiuso
9 - Andare a concerti, spettacoli teatrali o balletto, magari anche proprio per festeggiare la fine dell'anno come  ho fatto io  quest'anno     che  sno andato  a  vedermi Mannarino     a Santeodoro     qui  al  lato una    foto  tratta   dal mio reportage della mia bacheca  di facebook     il mio reportage  fotografico  
10 – Vivere lo spirito del Capodanno affidandosi all'allegria di luci e colori, alla festa per la festa.
Visto che   sono diverse le cause che possono mettere a rischio l'umore a cavallo con il nuovo anno. In contrasto con il cliché che ci vuole felice durante le feste .
 Infatti    L'INTERRUZIONE della routine quotidiana, il contatto prolungato con i familiari, aspettative che vengono disattese. Sono diverse le cause che possono far emergere nei giorni che chiudono un anno e ne aprono uno nuovo una malinconia di fondo, un senso di disagio, un malumore strisciante. In contrasto con il cliché che ci vuole tutti felici durante le feste. "Il periodo è senz’altro un fattore di rischio per i disturbi dell'umore ma si manifesta come vera e propria depressione solo nelle persone che già ne soffrono e che possono avere un peggioramento o una ricaduta", spiega Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista, presidente della SIPSIeS, Società internazionale di Psichiatria Integrativa e Salutogenesi, che ci indica come riconoscere questo malessere ed ecco altri consigli   su   come affrontarlo.
Il periodo a rischio, spiega l'esperta, in Italia comincia solitamente con il ponte di Ognissanti, che introduce simbolicamente l’inverno, e si prolunga fino al 6 gennaio, con un picco tra il 20 dicembre e il 6 gennaio. Il malessere può essere anticipato, quasi atteso, se si è già manifestato in precedenza ed   a  chi soffre  o di depressione  o  di nostalgia .
Queste giornate non scatenano, ma amplificano qualcosa che già c’è. "Le luci e i regali possono avere un effetto negativo su una persona che non riesce a condividere un piacere scontato per altri. La depressione può essere causata da aspettative non realizzate, senso di solitudine, oppressione per l’obbligo di festeggiare non quando lo si desidera, ma quando decidono gli altri o perché lo impone il calendario", dice Adelia Lucattini. Ha maggiore difficoltà chi deve affrontare la fine di un amore o un lutto recente perché, spiega la psichiatra, "deve combattere su due fronti: il proprio dolore da una parte e un richiamo continuo a essere felice e festeggiare, a cui non si riesce a rispondere, dall'altra". Sono soprattutto gli adulti a rischio tristezza durante i festeggiamenti di Capodanno, perchè hanno più ricordi e una percezione molto viva del tempo che passa e che non torna. Gli adolescenti ne soffrono solo se sono già depressi o in difficoltà, poiché si acuisce in loro il senso di solitudine e turbamento rispetto alle richieste di mostrarsi ed essere felici; i giovani adulti in periodi difficili, di crisi economica, lavorativa o sentimentale.
A scatenare tristezza e depressione può essere la rottura di abitudini e routine quotidiane. "Alcune persone soffrono la solitudine perché devono trascorrere il periodo delle feste lontano da casa e dai propri affetti o a causa dell’interruzione di lavoro, studio e sport. La “sospensione” fa sentire soli o fa emergere una malinconia di fondo non più compensata dal tenersi attivi". Il disagio può annidarsi anche nei rapporti con i familiari: "quando ci si ritrova alle prese con parenti con cui non si ha confidenza o non si va d’accordo ci si può sentire soffocati o sopraffatti da troppe attenzioni inusuali o al contrario perché non ci si sente accettati dalla famiglia. Stare per più giorni a stretto contatto con i propri genitori, da adulti, può mettere in discussione il proprio ruolo, i traguardi raggiunti e mettere in crisi le proprie certezze e in alcuni casi la propria identità provocando ansia e malumore, irritabilità e abbattimento".

"Malinconici a Capodanno? Per stare bene 'coltivate' la nostalgia"
Tenere  presente  che  Non sempre il malessere è espressione di un disturbo, a volte può essere nostalgia, che va comunque riconosciuta e affrontata. "Il nome deriva dal greco, da ν?στος, ritorno, e ?λγος, dolore (dolore del ritorno); è un’emozione caratterizzata da un senso di tristezza e di rimpianto per la lontananza da persone o luoghi cari o per un evento del passato che si vorrebbe rivivere – spiega ancora Lucattini-. Può essere però una sensazione in cui tristezza e felicità coesistono". Si è malinconici perché si vorrebbe rivivere un momento passato o essere in un luogo nel quale si è vissuti, felici perché quel momento era gioioso o in quel luogo si sono passati bei momenti; ricordarli riporta alla mente le sensazioni e la gioia, allo stesso tempo però causa un senso di perdita, per la loro fine.
"La nostalgia però ha anche una funzione esistenziale, in senso positivo e protettivo". Se ben vissuta e utilizzata può aiutare a orientare nelle scelte e nelle decisioni. Non va contrastata ma vissuta fino in fondo, spiega la psicoanalista, per poter trarre dai ricordi e dalle emozioni il massimo di quello che possono darci. "Emozioni forti possono far sentire meno soli e ancora vicini alle persone amate che si sono perdute. Imparare a coltivare la nostalgia, allora, può aiutarci a mantenere una linea, una direzionalità nel caos, anche a fronte di momenti di vita stressanti, diventando una modalità di guardare al passato in modo creativo, mettendo insieme quello che siamo stati e quello che siamo, navigando a vele spiegate verso quello che per noi ha senso essere".
Reagire alla nostalgia in modo costruttivo significa cogliere l'occasione per una riflessione serena. "Consideriamolo come un appuntamento con le nostre emozioni e sentimenti; un’occasione per riprendere in mano i progetti lasciati nel cassetto e rivedere scelte fatte, confermandole o imprimendo un cambiamento". D'altra parte cercare di scacciarla può essere controproducente perché tristezza e malinconia possono tornare sotto un’altra forma, incrinando l’equilibrio interno e contaminando di nero la bellezza dei colori e delle luci di Capodanno.

La riflessione di Gramsci è forse la cosa più bella che sia stata scritta sul Capodanno



Iniziamo ,  oltre  agli auguri di rito  ,  il primo del 2019 con questa riflessione di Gramsci è forse la cosa più bella che sia stata scritta sul Capodanno


Antonio Gramsci, 1 gennaio 1916, Avanti!, edizione torinese, rubrica Sotto la Mole.
Questa lunga riflessione di Antonio Gramsci è molto più che un pensiero intorno al Capodanno. È un inno alla ricchezza della vita, alla sua poliedricità, all'importanza fondamentale che ogni giorno rappresenti nella vita di un uomo una deadline con cui confrontarsi: perché ognuno di noi renda conto a se stesso in ogni attimo e non solo nei buoni propositi di fine e inizio anno. Riporto qui   il testo integralmente:




Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno.
Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un'azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.
Dicono che la cronologia è l'ossatura della storia; e si può ammettere. Ma bisogna anche ammettere che ci sono quattro o cinque date fondamentali, che ogni persona per bene conserva conficcate nel cervello, che hanno giocato dei brutti tiri alla storia. Sono anch'essi capodanni. Il capodanno della storia romana, o del Medioevo, o dell'età moderna.
E sono diventati così invadenti e così fossilizzanti che ci sorprendiamo noi stessi a pensare talvolta che la vita in Italia sia incominciata nel 752, e che il 1490 0 il 1492 siano come montagne che l'umanità ha valicato di colpo ritrovandosi in un nuovo mondo, entrando in una nuova vita. Così la data diventa un ingombro, un parapetto che impedisce di vedere che la storia continua a svolgersi con la stessa linea fondamentale immutata, senza bruschi arresti, come quando al cinematografo si strappa il film e si ha un intervallo di luce abbarbagliante.
Perciò odio il capodanno. Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno. Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno. Nessun giorno preventivato per il riposo. Le soste me le scelgo da me, quando mi sento ubriaco di vita intensa e voglio fare un tuffo nell'animalità per ritrarne nuovo vigore.
Nessun travettismo spirituale. Ogni ora della mia vita vorrei fosse nuova, pur riallacciandosi a quelle trascorse. Nessun giorno di tripudio a rime obbligate collettive, da spartire con tutti gli estranei che non mi interessano. Perché hanno tripudiato i nonni dei nostri nonni ecc., dovremmo anche noi sentire il bisogno del tripudio. Tutto ciò stomaca.
Aspetto il socialismo anche per questa ragione. Perché scaraventerà nell'immondezzaio tutte queste date che ormai non hanno più nessuna risonanza nel nostro spirito e, se ne creerà delle altre, saranno almeno le nostre, e non quelle che dobbiamo accettare senza beneficio d'inventario dai nostri sciocchissimi antenati.

1.1.16

avere dei punti di riferimento anche musicali ed artistici ti aiuta a non soffermarsi sulle elucubrazioni più ricorrenti [ perchè festeggiamo il capodanno ]




Meno male che ho certezze ed riesco a allontanare subito , senza adagiarmi a cercare la risposta , le consuete elucubrazioni di fine anno .
Ma andiamo con ordine 
Ogni anno, all'avvicinarsi del 31 dicembre, si accende il dibattito tra chi è propenso a lasciarsi trascinare dall'entusiasmo della massa e decide di trascorrere una notte di follie e chi vuole invece distaccarsi dall'oppressione del "divertimento a tutti i costi" e opta persoluzioni più pacate e intime.Se avete voglia di un'argomentazione un po'più autorevole rispetto ai consueti dibattiti sul veglione, provate a leggere la riflessione  sul Capodanno di Antonio Gramsci, riproposta da   questo articolo  di http://www.curioctopus.it/



L'intellettuale sardo, considerato uno dei più importanti pensatori del XX secolo, considera il Capodanno come l'ennesimo giogo messo al collo della massa, costretta a festeggiare alimentando una macchina consumistica enorme e adagiandosi sulla convinzione che l'anno prossimo sarà diverso.Il suo augurio è invece quello di abbandonare le scadenze, considerando ogni giorno come utile per fare un bilancio dei propri traguardi e porsi nuovi obiettivi.

"Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno.Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.Dicono che la cronologia è l’ossatura della storia; e si può ammettere. Ma bisogna anche ammettere che ci sono quattro o cinque date fondamentali, che ogni persona per bene conserva conficcate nel cervello, che hanno giocato dei brutti tiri alla storia. Sono anch’essi capodanni. Il capodanno della storia romana, o del Medioevo, o dell’età moderna.
E sono diventati così invadenti e così fossilizzanti che ci sorprendiamo noi stessi a pensare talvolta che la vita in Italia sia incominciata nel 752, e che il 1490 0 il 1492 siano come montagne che l’umanità ha valicato di colpo ritrovandosi in un nuovo mondo, entrando in una nuova vita. Così la data diventa un ingombro, un parapetto che impedisce di vedere che la storia continua a svolgersi con la stessa linea fondamentale immutata, senza bruschi arresti, come quando al cinematografo si strappa il film e si ha un intervallo di luce abbarbagliante.
Perciò odio il capodanno. Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno. Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno. Nessun giorno preventivato per il riposo. Le soste me le scelgo da me, quando mi sento ubriaco di vita intensa e voglio fare un tuffo nell’animalità per ritrarne nuovo vigore.
Nessun travettismo spirituale. Ogni ora della mia vita vorrei fosse nuova, pur riallacciandosi a quelle trascorse. Nessun giorno di tripudio a rime obbligate collettive, da spartire con tutti gli estranei che non mi interessano. Perché hanno tripudiato i nonni dei nostri nonni ecc., dovremmo anche noi sentire il bisogno del tripudio. Tutto ciò stomaca.
Aspetto il socialismo anche per questa ragione. Perché scaraventerà nell’immondezzaio tutte queste date che ormai non hanno più nessuna risonanza nel nostro spirito e, se ne creerà delle altre, saranno almeno le nostre, e non quelle che dobbiamo accettare senza beneficio d’inventario dai nostri sciocchissimi antenati."



  Infatti ogni anno ,  da un po'  di tempo ,  mi chiedo  con  insistenza  (    sarà l'avvicinarsi della vecchia   visto che    quest'anno  a febbraio compio 40 )  tutti vogliono disperatamente divertirsi, cercando di festeggiare in qualche misera patetica maniera! Festeggiare che cosa?.... Un altro passo verso la tomba? .
Ma  a poi trovo la risposta in : 1) questa strofa  finale    di ..... una  famosa canzone ( non vi dico il titolo perchè ve la propongo ogni anno ma  chi  volesse la trova  qui )

(....) "cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,

per continuare a sperare?

E se quest'anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch'io.
L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando..è questa la novità."


ma soprattutto da 2) il monologo Monologo finale di Boris   uno dei  protagonisti   del   film di Woody Allen Basta che funzioni






non so  che altro dire  buon anno  :-)  


27.12.15

La mia guida al natale e alle festività 205\2016 [ come sopravvivere alle festività ] parte 2 I° capodanno come sopravvivere al cenone e al pranzo , con i vegani come fare con i bambini , ai botti ed affini



Dopo le tre giornate natalizie 24-25-26 eccoci a a quelle del 31-1 ovvero capodanno . Sia   che lo si passi in famiglia  , in ristorante  o  d'amici   ecco alcuni link  prima    di passare  ai consigli  (  volendo possono essere  anche  usati per  il cenone  o il pranzo di natale  ) presi e rielaborati in giro per il web


 da   :

Ecco, per  i sopravvissuti al Natale, ora c'è solo da superare indenni la sera del 31 dicembre.
EVITARE LE ASPETTATIVE. Ignorarla è impossibile. Evitarla pure. Ma salvaguardare l'io  o io noi  dipende  se dalla relazione ( fidanzato ,   convivente  , sposato ) già provato dalle
feste natalizie, questo si può.
Regola numero uno: non avere aspettative. Regola numero 2: evitare qualsiasi seduta di autocoscienza sull'anno che verrà. Cose del tipo: chi sono, dove vado, che farò della mia vita. Infatti   un poeta da poco scomparso  diceva  queste  parole    :  




[....] 
Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
per continuare a sperare.
E se quest'anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch'io.
L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando è questa la novità

Al diavolo i cambio tutto e altri pericolosissimi interrogativi fonte certa di crisi esistenziali.
E, fondamentale, regola numero 3: non fare finta che sia un giorno come un altro. potrebbe  non  funzionare, poi dipende  da  caso a caso  .
NON RIMANERE DA SOLI. Festeggiare si deve - pena effetto solitudine mostruosa da 'più sfigato della terra' - ma con cautela. Evitando i riti obbligati e le ansie da prestazione.
Ecco cinque semplici modi per sopravvivere al Capodanno. Ed essere felici. Ma anche no.



1. La notte di San Silvestro sul divano con le serie tivù

Il 31 dicembre è il giorno giusto per vedere tutto il cinema del mondo o per recuperare tutte le serie tivù da cui non avete fatto in tempo a farvi ossessionare.
The Hours, Le Revenants, The Newsroom, Breaking Bad, c'è solo l'imbarazzo della scelta. 
Black Mirror, se non l'avete vista e se anche ve la consiglieranno tutti, quella no: meglio non conoscere il lato peggiore dei media.
Procuratevi una buona bottiglia per accompagnare la visione, un dolce se siete in amorosa compagnia, o un piatto di lenticchie che un po' di tradizione fa sempre bene. E ovviamente un buon archivio di file o di dvd.
Se le sale nelle vostra città sono aperte, c'è sempre l'opzione cinema.
2. L'alternativa alle feste piene di gente sono le terme Un giorno come tanti, ma la notte no. Svegliatevi con molta calma, pranzate bene e in abbondanza, prendete un caffè con un amico (o un'amica) e poi preparatevi per la partenza. Destinazione: terme.
Ce ne sono diverse sparse in tutta Italia. Tra le più note ci sono Saturnia e Petriolo. In alternativa si può chiedere al web. Ma il gioco vale la candela. Potrebbe non esserci modo più avvolgente per superare indenni il Capodanno. Puzza di zolfo inclusa.
3. Una notte d'amore: ma da evitare i triangoli 
È il classico dei classici, ma poi mica tanto, di questi tempi single. Una lunga notte dedicata all'amore.
Lui e lei, lui e lui, lei e lei ( vietata l'opzione  poi fate  come volete  : lui, lei e l'altro - o l'altra - che poi ci si accorge tardi di aver fatto una cavolata ).
Champagne Laherte Frères, un risotto ai frutti di mare o un tagliolino al tartufo per i palati forti, buona musica e molta voglia. Una notte senza tempo. E senza cellulare, tablet    , ecc  .
4. Gita fuori porta per disintossicarsi dalla città
Roba forte per spiriti liberi, obesi o urban addict: l'escursione-fuori-città.
Sveglia presto la mattina del 31, colazione nutriente (meglio se dolce e salato insieme), doccia tiepida e via. In macchina fino al mare o in montagna, premurandosi però di non passare più di due ore - sarebbe meglio un'ora e mezza - sulle strade.
L'obiettivo è camminare, fare lunghe passeggiate, respirare aria pulita, disintossicarsi dalla città. Stancarsi e tornare a casa con la voglia solo di mettersi a letto. Prima della mezzanotte.
Le destinazioni nel Belpaese non mancano. C'è anche l'opzione notte e alba in monastero: in Italia ce ne sono tantissimi, ma l'avventura è sconsigliata ai malinconici, tendenzialmente depressi, single d'antan o neosingle, a chi ha paura del buio.
5. L'occasione giusta per lavorare e farsi pagare bene
Lavorare stanca, ma non lavorare stanca di più. San Silvestro la sera giusta per fare un po' di soldi.Bar, locali, enoteche, ristoranti. In genere pagano bene, voi fatevi pagare di più. Astenersi rigorosamente dal volontariato: non servirebbe a pulire le vostre sporche coscienze.
Money, money, money: lavorare e guadagnare il più possibile. Accumulazione spietata di microcapitale da destinare ai primi di gennaio al totale soddisfacimento della più ingorda smania consumista.





BAMBINI 









Se eravate abituate a festeggiare l’ultima notte dell’anno in compagnia di amici, magari in qualche locale, con l’arrivo di un bimbo probabilmente vedrete sconvolti i vostri piani.
Per fortuna però esistono molte possibilità per festeggiare Capodanno tenendo presenti le necessità dei più piccoli e divertendosi in famiglia  e fra  amici
Se i bimbi sono molto piccoli o neonati la scelta migliore sarebbe quella di organizzare un cenone in casa, magari invitando parenti e amici.In questo modo non sconvolgerete la rutine del piccolo perché potrete metterlo a letto alla sua ora abituale, e voi festeggerete tranquillamente sapendo che riposa nel suo lettino.
Se nella vostra città c’è l’abitudine di organizzare spettacoli di fuochi artificiali o petardi potrebbe inoltre spaventarsi per il rumore forte e improvviso, e svegliarsi nella sua cameretta, in un ambiente famigliare, lo aiuterà a calmarsi. 
Se non avete la possibilità di organizzare il cenone a casa, o preferite spostarvi a casa di amici o dei parenti o dei  nonni, ricordate di portare con voi tutto il necessario per metterlo a dormire: lettino pieghevole o carrozzina, pigiamino, pannolini di ricambio, biberon o pappa ed  il suo  orsacchiotto \  peluche  preferito
In questo modo al vostro rientro potrete metterlo a dormire nel suo lettino senza quasi svegliarlo.
Se invece il bambino è più grande e ha voglia di condividere questo momento di festa potrete organizzare un ritrovo con altre famiglie con bimbi all'incirca della sua età, approfittando del fatto che avranno più o meno le vostre stesse esigenze in quanto a orario.



Se volete coinvolgere i bambini  ,  senza  parcheggiarli davanti ad  internet   e  video giochi potete preparare qualche gioco che possano fare tutti assieme, magari una bella caccia al tesoro in giro per casa da fare aspettando la mezzanotte. In questo modo, se loro sono occupati in qualche attività appassionante, voi potrete godervi la cena e le chiacchiere con gli amici.Una buona idea può essere riservare una ludoteca o una sala attrezzata per bambini, dove possano giocare liberamente e socializzare tra loro. La spesa normalmente è abbastanza contenuta, e per la cena potete mettervi d’accordo di portare una cosa ogni famiglia. In questo modo nessuno sentirà su di se tutto il peso dell’organizzazione e tutti potrete godervi almeno un po’ di spensieratezza. Non dimenticate comunque che, anche se queste sale rispettano tutte le norme di sicurezza, i bambini devono sempre giocare sotto la sorveglianza di un adulto.
Per coinvolgere i bambini nell'organizzazione della festa potete farvi aiutare nella preparazione di alcuni festoni per decorare la sala. 





Segnaposti per Capodanno da fare con i bambini



Quante volte ci siamo sentite chiedere dai nostri bambini di aiutarci a fare qualcosa di importante, come cucinare, apparecchiare o abbellire la casa. In questo periodo di festa, poi, siamo sempre di corsa e loro chiedono di passare un po' più di tempo con noi. Approfittiamo di qualche ora libera per lavorare con loro.

Questo tutorial è dedicato a loro ed a voi, mamme! Vedremo insieme come realizzare insieme ai nostri bimbi dei segnaposto di Capodanno decorati con tanti brillantini.

L'occorrente è davvero poco : 
  1. cartoncini bianchi, anche di recupero
  2. brillantini
  3. colla vinilica
  4. forbici
  5. pennellino

Prendiamo un cartoncino e tagliamo di una misura adatta per realizzare i nostri segnaposto, ad esempio 5 cm di larghezza per 8 cm di altezza. Piegatelo a metà nel senso dell'altezza e, con l'aiuto delle forbici, smussate gli angoli che appoggeranno sul tavolo.Inizia ora la fase











 divertente per i piccoli di casa, che saranno felici di aiutarci a riempire di glitter i segnaposto di Capodanno !
Con la matita disegnate una figura semplice, come una stella. Con la colla vinilica e il pennellino tracciate i contorni della figura.
Cospargete di glitter il cartoncino, in modo da 







coprire la colla. Ricordate di mettere un foglio sotto, in modo da recuperare tutti i brillantini! 

Eliminate i brillantini in eccesso e pulite eventuali imprecisioni.


Con lo stesso metodo, fate scrivere e colorare i nomi dei vostri invitati.
I vostri segnaposto
per capodanno sono pronti per la tavola del Veglione e i vostri bimbi saranno orgogliosi di far vedere il loro lavoro!


Se poi volete regalare un momento speciale a bimbi di ogni età informatevi presso i parchi divertimenti più vicini a voi: sicuramente organizzano attività per festeggiare l’anno nuovo adatte ai bambini e agli adulti. In molti casi troverete pacchetti vantaggiosi che comprendono, oltre all’ingresso al parco e al pernottamento in hotel, il cenone col brindisi di fine anno o spettacoli pirotecnici.
Un consiglio valido per bambini di tutte le età è quello di osservare le loro esigenze, visto che ogni bimbo è diverso dall’altro. Se vedete che ha sonno e diventa nervoso è meglio provare a metterlo a letto, anche se non è ancora mezzanotte. Ci sono bambini che sopportano bene i cambi di orario, altri che ne pagano le conseguenze per giorni, e questo solo un genitore lo sa o dovrebbe saperlo !




cosa  evitare  
da  
http://www.melty.it/capodanno-2013-cenone-le-5-cose-da-evitare-per-sopravvivere-a119178.html

La notte che va dal 31 dicembre al primo giorno del nuovo anno è un momento estremamente delicato, probabilmente per il famoso detto secondo il qualche chi fa una cosa a Capodanno, la fa poi per il resto dell’anno corrente. Le categorie di (semi)normotipi che hanno deciso di trascorrerla in compagnia sono essenzialmente due, di là di sceglie per il proprio Capodanno il concerto in piazza: quello che pensa che i festeggiamenti meritino un’organizzazione di sei mesi, con tanto di risposta di partecipazione preventiva, e quello che, fino alle ore 21: 00 dell’ultimo giorno, non sa ancora dove andare e cosa fare. Per ovvi motivi, ignoreremo quell’insieme di persone che hanno organizzato il loro Capodanno nel mese di dicembre o hanno prenotato un volo aereo per festeggiare altrove. Troppo normali per la nostra mini guida. Abbiamo infatti deciso di elencare le cinque cose(così poche? !) da evitare per non passare un Capodanno in solitudine o non essere invitati mai più.


Se vi siete autoinvitati all’ultimo momento – perché effettivamente non avete un posto dove andare – pescando, a caso, da una tazza piena di bigliettini il nome di uno dei vostri amici, degnatevi almeno di portare qualcosa da bere o da mangiare. Non vi stiamo suggerendo di essere educati, ma di evitare che il vostro amico passi il nuovo anno a organizzare una litigata magistrale a vostre spese, per evitare di vedervi nei successivi giorni di festa. Se il vostro unico obiettivo, in un posto in cui conoscete sì e no 3 persone su 40, è essere attorniato da donne piacenti, allo scoccare della mezzanotte, per il bacio sulle labbra di fine anno – laddove esiste questa tradizione – evitate di comportarvi come un toro che vede improvvisamente il lenzuolo rosso per tutto il resto della serata, altrimenti il vostro posto sarà il pianerottolo o, peggio, una stazione di polizia, e lì celebrerete l’arrivo del nuovo anno. Se questa tradizione non viene praticata nella casa in cui vi trovate a festeggiare, invece, evitate di assillare padroni di casa e invitati col tentativo di farla inserire, anche perché la pena finale è sempre il pianerottolo o la stazione di polizia.
Ai primi due suggerimenti dedicati alla civile convivenza, se ne aggiungono altri tre relativi al festeggiamento vero e proprio, insieme alle nostre idee originali per Capodanno. Evitate di tirare fuori giochi da tavola tipo Monopoli o Risiko, perché al di là della noia, finirete di giocare il Capodanno dell’anno successivo. A ciò si aggiunge l’eccessivo legame al countdown in sovraimpressione dei vari concerti televisivi: evitate, infatti, di cronometrare cena, chiacchiere e giocate a carte per riuscire a beccare il -10 della tv in totale silenzio. L’ansia non è una buona compagna durante la serata del 31 dicembre. L’ultimo consiglio è invece dedicato ai social addicted, quelli che fanno gli auguri prima a follower e amici digitali, e poi agli invitati in carne e ossa. Non vi chiediamo mica di sigillare account e profili – non siamo mica retrogradi qui – ma di evitare di postare allo scoccare della mezzanotte la stessa foto – fuochi d’artificio, in genere – accompagnata dalla frase Buon Anno X, di cui abbiamo una diapositiva giù; siate originali. Stupiteci. Altrimenti, la prima cosa che ci viene in mente è che in fondo l’anno nuovo appena arrivato sarà identico a quello passato, così come le vostre voto a ogni Capodanno. I consigli, fin qui, sono davvero pochi, ma seguire queste dritte vi eviterà almeno errori madornali. Buon Capodanno 2016 , ed evitate di fare la fine del signor Creosoto de “Il senso della vita” dei Monty Python.

Sui petardi e botti   rimando a la puntata  VIII gli petardi e affini si o no .? non mandare in soffitta il buon senso e la prudenza della   prima parte  della guida   più  precisamente  qui .  Quindi  fate  voi  come  volete  , ma  siate prudenti    fino all'epifania  , visto  che anche  dopo      soprattutto  i bambini  raccogliendo  o  facendo scoppiare  i  fuochi inesplosi     si fanno male  .
Il paragrafo  ui petardi ed  affini  può essere  sintetizzato  da questa  foto   sotto  .

    SCONSIGLIATA   PER :  I  DEBOLI DI CUORE  , GLI  IMPRESSIONABILI


da  https://www.facebook.com/vittorio.frau





  



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