ritorno ancora (ne avevo parlato qui precedentemente ) su Checco zalone ed il suo film tolo tolo . Visto il continuo rosicare della destra sopranista e ultra nazionalista
Ma La russa non è il solo. Un altro appena uscito dalla sala cinguetta che il film è «pura propaganda globalista, buonista ed immigrazionista». La colpa sembra essere di non meglio precisati poteri forti perché lo spettatore-sovranista non se la sente di incolpare Zalone che al massimo «ha lasciato che un suo film venisse inquinato». Chissà se è accaduto prima o dopo la polemica sul video musicale accusato di sfruttare stereotipi razzisti e che potrebbe aver ingolosito molti spettatori sovranisti.
Perché c’è chi è convinto che la canzone sia stata «un inganno per convincere la gente ad andare in tempo di record al cinema» ma che in verità Tolo Tolo sia «un film totalmente di regime, a tratti trash». Indicativo il fatto che Zalone si avvalga della collaborazione del “piddino livornese Virzì”.
vuol dire che Checco Zalone è riuscito con un film , a mio avviso scialbo e un po mediocre rispetto ai precedenti , a fare una cosa che può essere vista come presa per il culo a scontentare le due opposte fazioni \ linee di pensiero sull'immigrazione cioè "accoglientisti" che dei "rifiutisti" ed naturalmente non ci hanno capito un cazzo nessuna delle due categorie vorrà pur dire qualcosa ? Soprattutto quelli che hanno creduto che il trailler fosse razzista per alcuni veritiera per altri e che credevano che il trailer del film
avesse qualche attinenza con esso ed entrambi hanno preso sul serio gli sfotto che Zalone lancia contro i luoghi comuni , che i nostri politicanti lanciano e i fans acriticamente raccolgono e contribuiscono ulteriormente a diffondere, sull'immigrazione che purtroppo vengono accettato ormai da tutti e non sono più classificabili inquadrabili come lo sarebbero stati un tempo ad una determinata area politico culturale
Anche se la sceneggiatura , fa un po' pena ( ma d'altronde è comprensibile quando non sei portato , la prossima andrà meglio ) , Z è stato geniale nel trattare un tema ipersfruttato ed abusato e ci ha spiazzato tutti come sempre
Per me , forse perchè ho problemi d'udito , nonostante l'abbia ascoltata fin da piccolo , non c'è nessuna differenza tra le versioni di tale opera . qui sotto quella classica che viene suonata ogni anno
fatta eccezione nel 2001 dove Il Maestro Harnoncourt propose, caso più unico che raro, la versione originale della celeberrima marcia di Strauss padre, senza le contaminazioni popolari che nel corso degli anni ha subito, seppure entusiasmanti.
ma che da quel che ricordo non creò nessuno scandalo rispetto alla versione del 2020 .
Dopo il pranzo dell'anno nuovo sono andato con amici a vedere il film Toto Tolo di Checco Zalone
A caldo condivido in parte la recensione https://www.mymovies.it/filmUn film che tratta un importante tema attuale ma in modo ibrido tanto da non riuscire ad in quadralo in un genere un Film forzato alla commedia senza personalità, difficile collocarlo e non appaga l' aspettativa di humor tipica di Zalone .
Manca , ma secondo me c'è basta saperla cercare con il lanternino come il pene di fantozzi l' humor x il taglio " comico" tipico di Zalone , sembra essere incastrato in un ' impronta di commedia leggera forzatamente. Il film inoltre non appaga l aspettativa della sua presentazione e della pubblicità vedi il video della canzone immigrato . dialoghi mediocri per la maggior parte dei casi ,ma passando passare in secondo piano per l'ottima interpretazione di Zalone ma la sceneggiatura e ' piuttosto elementare . Manca insomma una sceneggiatura robusta ed efficace . Infatti bisogna tenere presente che Checco Zalone, al secolo Luca Medici, questa volta non è solo interprete e coautore della sceneggiatura (insieme a Paolo Virzì, abbandonato il sodalizio con Gennaro Nunziante) ma anche regista, e si vede, perché la sua direzione è pirotecnica e schizzata come la sua vis comica, sempre pronta ad aprire mille finestre all'interno di un discorso continuamente interrotto.
A freddo
ce n'è per tutti a limite \ sul filo del rasoio del cerchiobottismo e del politicamente corretto : politici incapaci dalle vertiginose carriere, migranti innamorati delle griffe (di pessima resa qualitativa), nostalgici mussoliniani (perché "il fascismo ce l'abbiamo tutti dentro, pronto a riemergere, come la candida") e buonisti favorevoli alla "contaminazione" etnica ed all'accoglienza acritica . Nella sua rappresentazione a tutto tondo dell'italiano medio e dei suoi difetti ricorrenti, Checco fugge da un Paese "che ci perseguita", invitando l'immediata identificazione del pubblico. Lo stesso pubblico sarà poi messo di fronte alle proprie meschinità e ipocrisie, ai suoi pregiudizi ed egoismi, nonché alla banalità di certi slogan populisti e all'inettitudine della politica.
Un film discreto , anomalo rispetto ai suoi precedenti , un film poco adatto a chi , come a maggior parte delle ultime generazioni è abituato alla risata facile ed immediata senza analisi e riflessiva ed non a quella invece dove sei obbligato ad una riflessione e a chiederti ma cosa mi si vuole dire . E poi bisogna considerare il fatto come dico in questo discussione sula home di Fb
Riccardo Cinus Ha cavalcato il momento giusto per fare uscire questo film. La sceneggiatura non è forte, le battute divertenti comparivano ogni tanto. A me è sembrato un film che potesse sviluppare tutto meglio ma che, il tema del film non può essere edulcorato eccessivamente perché è un tema abbastanza finto Giuseppe ScanoRiccardo Cinus più che finto ipersfruttato ed è difficile trovare ideali originali e nuove . Ha avuto difficoltà anche Zalone a trovarne
E tutto ciò crea , dubbio e un po' di delusione fra gli spettatori , come ho potuto constatare fra i miei amici alla fine del film
Infatti è, stato , non ricordo dove l'ho letto , un film complicato da girare, in queste terre bellissime e difficilissime, con una troupe di oltre 120 persone, migliaia di comparse; un film che, come Checco ci ha dimostrato in questi anni sa affrontare con la comicità temi importanti e metterci davanti agli occhi i piccoli e grandi vizi che tutti noi abbiamo.
Zalone poteva fare di più viste le potenzialità che ha nello scrivere canzoni ,ma pazienza il prossimo sarà migliore .
Nel complesso ci si è passata la serata e si è usciti dalla consueta routine della giornata del primo dell'anno con un film gradevole . Voto 6-