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23.7.18

chi lo ha detto che per essere beata o santa debba essere un uomo \ donna di chiesa . il caso di chiara corbella petrillo.





Qualche giorno fa ho sulla pagina facewbook la cronaca italiana pagina  che  fa   riferimento  al gruppo geolocal ho letto dell'avvio del processo di Beatificazione di Chiara Corbella ed in curiosito sono andato a cercarmi la storia ( vedere url sopra ed  i collegamenti  all'interno del post  ) 
  estrappolato  dal video  del   1  url sopracitato    che  riporta
un video  del canale  youtube ufficiale 

 © chiaracorbellapetrillo.it)
 Tale storia a prima vista potrebbe sembrare una storia di fondamentalistici pro life , ma poi continuando nella lettura dei vari siti internet ( fra cui quello della famiglia di parte  forse  , ma  

l'aver scritto : << Nessuna foto, immagine o pensiero di Chiara utilizzati per raccogliere fondi o fare 
LE IMMAGINI SONO VINCOLATE DA COPYRIGHT ed è severamente vietata la riproduzione sia a mezzo cartaceo che web, tutti i diritti sono riservati a norma di legge >>  è segno di Garanzia   ) in particolare quest'articolo di repubblica  tratto dalla pagina fb la  cronaca italiana 

propaganda politica di alcun genere sono stati autorizzati dalla famiglia.
da https://it.aleteia.org/
M'accorgo   che  non  lo  è .  Essa   è una storia  che dimostra un fortssimo senso  di  vita  , e   di  come  dala morte  possa  nascere  la  vità stessa  .. La sua vicenda ha commosso e affascinato il mondo , me  compreso  , e molti la pregano già come santa. Ora, a sei anni dalla morte della serva di Dio Chiara Corbella Petrillo, la diocesi di Roma ha fatto il primo passo verso la sua beatificazione, pubblicando l’editto che avvia, di fatto, il processo.  Da  laico  credente  \ cattolico  critico affermo   che la beatificazione   è  più che  meritata  . Infatti   «la sua oblazione rimane come faro di luce della speranza, testimonianza della fede in Dio, Autore della vita, esempio dell’amore più grande della paura e della morte». si legge nell’Editto che sarà affisso in Vicariato.  Anch'io come il  marito , leggendo  i suoi scritti  e la sua  storia    ho intuito che forse c’era molto di più rispetto ad una guarigione fisica . Chiara era affetta da un tumore, ma la notizia che avrebbe potuto partorire un bambino sano era troppo per ignorarla. Così ha rifiutato tutte le cure. Per mesi, ha permesso al suo tumore e al bambino di crescere. Entrambi si evolvevano nel corpo di lei, insieme, la vita e la morte. E vita e morte è stata. Francesco è nato in salute, perfetto. Ma il tumore si è portato via Chiara. Il percorso verso la beatificazione è stato avviato, e se davvero esiste un altro luogo, Chiara probabilmente guarda suo figlio crescere, e sorride. da  questo  articolo di  https://internapoli.it/
Infatti per me  è già santa  di per  se   senza   alcun bisogno  d'istituire  alcun processo  \  iter  . Così come  quelle persone   che  danno la propria  vita  o rinunciano  ad  adessa  per  gli altri  e  con la loro soferenza e  sacrifcio  creano ulteriore vita  c ioè permettono che la  vita continui  e non s'interrompe . Alcuni , leggendo  di  simili cosie od  il suo sioto    potrebbero dire  :   poteva  curarsi , abortire  o farlo crescere malato  tanto  ne  ha  cresciuto  due   ama  molto  la  vita l'accetta  cosi  come viene  . Ma  evidentemente   ignorano la  sofferenza   che una  donna  ha  nel mettere  al mondo  un figlio\a  con tali problemi e  soprattutto  dopo die  tentativi  ne  vorrebbe  uno sano . Ma  soprattutto s'ignora  la difficile (  per esperienza   diretta  una  zia  morta  di tumore )  guarigione   se non impossibile   e   l'incognità  di  un 'altra  possibilità  di poterci riprovare   di nuovo .

18.2.17

senso civico , fortuna \ culo , amore ed altre storie

la  prima è una  storia  stavolta (  ma  anche  se non lo  fosse stata è  sempre importante  e dimostra  che il senso civico  ancora non è , anche se   sempre più raro  , morto completamente )  a  lieto fine che << contrasta >> --  il  http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2017/02/17 da cui  ho tratto la storia  -- << con episodi di cronaca, anche recenti, nei quali sono stati proprio il coraggio e il senso civico a venire meno.>>



Bambina piomba nel Tergolino, un papà-eroe la riporta a riva

Camposampiero, il genitore di un suo compagno d’asilo si getta in acqua e la salva: “Devo cambiarmi, sono pieno di fango”

di Martina Mazzaro




CAMPOSAMPIERO
 Una bambina dell’asilo cade nel canale e il papà di un suo compagno di scuola materna non ci pensa due volte: si getta in acqua e la salva. Riaffidata la bimba alla mamma, se ne torna a casa con il figlioletto.
È successo in centro. Erano le 15.40 quando la piccola, sporgendosi dal parapetto mentre tornava a casa, è caduta nelle acque del Tergolino che scorre a fianco della Sr 307. Vani i suoi tentativi di aggrapparsi con le manine alla riva, mentre la corrente la trascinava oltre il ponte che dà accesso ad alcune abitazioni.
Sono state le grida disperate della madre a catturare l’attenzione dei passanti e dei negozianti, in particolare del papà eroico che, senza pensarci due volte, è sceso nel canale per soccorrerla.
«Quando ho sentito gridare, mi sono precipitato in strada per prestare aiuto, è stato allora che ho visto un uomo che, senza esitazioni, è sceso in acqua raggiungendo la bambina e prendendola in braccio» racconta un maestro della scuola primaria Parini.
«Una volta afferratala, il soccorritore, con l'acqua fin sopra la cintola, ha passato la piccola a un altro ragazzo e a quanti poi l’hanno riportata a riva». Una catena umana in cui ognuno formava un anello.
Risalito a riva dopo il gesto coraggioso, l’uomo che ha salvato la piccola è tornato nell'ombra e ogni tentativo per rintracciarlo è stato vano: «Non appena la bambina è tornata tra le braccia della mamma, che cercava in tutti i modi di tranquillizzarla, l’uomo se ne è andato per la sua strada», raccontano i testimoni.
«La bambina sta bene, fortunatamente non ha riportato ferite, ma solo un grande spavento», conferma la direzione della scuola dove la piccola è iscritta e dove tutti, ora, tirano un sospiro di sollievo.
La temperatura esterna, meno rigida rispetto alle settimane scorse, ha favorito il salvataggio ed evitato conseguenze peggiori per la bambina.
La fortuna ha inoltre voluto che, in quel tratto, l’acqua del Tergolino superi di poco il metro di profondità.
«Ora devo andare a cambiarmi, sono pieno di fango»: queste le uniche parole del papà-soccorritore tipiche di chi non ha bisogno di sentirsi gratificato per un gesto solidale.

la seconda racchiude tutte e tre le caratteristiche citate nel titolo  è  può essere  classificata  tra  quelli    che  io  metto   con  questa  definizione   di   Mario Mariotti miracoli laici   . Essa è la storia di Valentina, sopravvissuta a un incidente ora sogna le nozze Valentina Vincenzi ha 25 anni. A settembre è stata travolta da un Tir. Era scesa dall'auto da cui usciva fumo ed è stata sbalzata in aria. Ricorda tutto di quel terribile giorno. Ha subito 50 operazioni e ora sta lavorando con coraggio per riuscire a rimettersi in piedi. Il suo sogno? Sposare il compagno, Giacomo Goldoni, che l'ha chiesta in sposa al suo risveglio in ospedale.

Carpi: lei si risveglia dopo un grave incidente e lui la chiede in sposa

Era stata travolta da un Tir. «Sopravvissuta per caso all’incidente e a 50 operazioni. La proposta di nozze in ospedale»


















CARPI.
Non ho mai perso conoscenza e ho percepito ogni dolore quando, ogni pezzo di lamiera mi trapassava la pelle e i muscoli e mi sbriciolava le ossa: la macchina ha continuato a spingere sulla gamba semi amputata per 40 minuti prima che l'ambulanza arrivasse a liberarmi da quell'inferno».».






{}L'incidente. Quando un camion ti travolge e ti ritrovi incastrato tra le lamiere della tua auto e quelle del tir, vedi tutta la vita che ti passa davanti e ti rendi conto di quanto sia appesa a un filo sottile, sottilissimo. Lo sa bene la solierese Valentina Vincenzi, 25 anni, una laurea in Psicologia criminale conseguita all’università di Kingston upon Hull, in Inghilterra, che il 27 settembre dell’anno scorso ha vissuto una giornata che ha cambiato per sempre la sua vita. Valentina è rimasta gravemente ferita alle gambe in un incidente stradale dopo il quale ha subìto oltre 50 interventi, tra quelli in sala operatoria e altri. Una strada fatta di pazienza e tenacia durante la quale la 25 enne ha coronato il suo sogno d'amore: a due giorni dall'incidente, quando si è risvegliata in ospedale, il suo compagno le ha proposto di sposarla.
In autostrada. «Stavo viaggiando in autostrada, di ritorno da un corso di aggiornamento per il negozio in cui lavoravo - racconta Valentina - stavo percorrendo la Brennero in direzione Modena, quando dalla mia auto ha iniziato a uscire del fumo dal cofano. Circa 300 metri prima dell'uscita di Mantova sud, ho accostato in corsia d'emergenza, chiamando immediatamente il carro attrezzi per i soccorsi. Sono uscita dall’abitacolo e mi sono posizionata davanti all’auto, da cui usciva ancora del fumo. Improvvisamente, mi sono sentita sbalzare in aria e sono stata avvolta da una nuvola di polvere e sporco, senza capire cosa stesse succedendo, stordita anche dal rumore di lamiere, clacson e ruote. Dopo una manciata di secondi ho capito di essere stata investita da un camion che arrivava da dietro e aveva invaso la corsia di emergenza continuando a sbandare fino a quando non si è arrestato. Mi sono ritrovata incastrata fra la mia vettura e il guardrail, con una gamba bloccata dalle lamiere. Il dolore era fortissimo e continuavo a urlare: le lamiere erano conficcate nella mia carne e il sangue continuava a scendere. Ho continuato a sbracciarmi per diversi minuti prima che qualcuno si fermasse».Il compagno. Contemporaneamente, sulla corsia nella direzione opposta c’era il compagno di Valentina, Giacomo Goldoni, che ha assistito a tutta la scena.« Una volta arrivata l’ambulanza, sono stata trasportata all’ospedale di Mantova, poi, in elicottero al Niguarda di Milano - prosegue la 25enne sopravvissuta - Sono stata sottoposta a innesti cutanei prelevati dalla mia gamba sana che rimarrà per sempre rovinata dalle cicatrici e porto un fissatore circolare Lizarov, fissato con viti al femore e che arriva alla caviglia dove i chiodi entrano nell'osso per tenere fissa la frattura, scomposta e molto grave. Devo legare un cordino ai ferri del fissatore, facendolo passare dentro ai passanti dei lacci della scarpa perché la semi amputazione mi ha causato una lesione grave al nervo sciatico facendo sì che il mio piede non si alzi verso l’alto. Prima facevo body building a livello competitivo, ballavo: ora non so che cosa riuscirò a fare. Al lavoro, non mi hanno rinnovato il contratto, visto che ero in scadenza. Sono stata dimessa dal Niguarda il 23 dicembre e ora sono ritornata a casa, a Soliera. Sono rimasta addormentata due giorni a causa dei medicinali - continua la ragazza - quando mi sono risvegliata, Giacomo mi ha chiesto di sposarlo. Una gioia immensa che mi ha aiutato a superare il primo, grosso impatto. Vorrei ringraziare, oltre a Giacomo, la mia famiglia e alcuni medici che mi hanno aiutata. Come il chirurgo Fabrizio Sammartano, l'ortopedico Francesco Sala, i chirurghi plastici Joseph Negreanu e Luca Vaienti e Osvaldo Chiara, dirigente del Trauma Team dove sono stata ricoverata dopo la terapia semintensiva».



8.2.13

l'amore è un misto fra erotismo ( ritrovamento del volto di una famosa opera d'arte l'origine del mondoi di Coubert ) e la storia d'amore più longeva e duratura ( 81 anni di matrimonio ) ongeva amore erotismo

                 L'amore  è  desiderio fattosi saggio . L'amore  non   vuole  avere   vuole  soltanto amare
                                                                  Herman Hesse  ( 1877-1962  )


Il    titolo  del post  d'oggi  mi è venuto in mente leggendo   in sequenza   le due storie  sotto riportate  .
La  prima    riguarda  la  scoperta importantissima    del pezzo "  mancante " ad un capolavoro della  storia  dell'arte  .
 E' news  di questi giorni  che La donna del celebre nudo di Courbet “L’origine del mondo” opera in cui un nudo ( volgare o elegante dipende dai punti di vista ) 
l'originale  da  http://it.wikipedia.org/wiki/L'origine_du_monde

 << Grazie al grande virtuosismo di Courbet, alla raffinatezza della gamma delle tonalità ambrate,L'Origine del mondo sfugge allo statuto d'immagine pornografica. La schiettezza e l'audacia di questo nuovo linguaggio non escludono un legame con la tradizione: difatti, la pennellata ampia e sensuale e il ricorso al colore ricordano la pittura veneziana. Del resto, lo stesso Courbet faceva appello a Tiziano e al Veronese, al Correggio e alla tradizione di una pittura carnale e lirica. (...) da http://www.musee-orsay.fr/it/collezioni/  trovate  qui  l'articolo integrale e qui un ulteriore news sull'autore  e  sul quadro con le  classiche interpretazioni   critiche  destinate  ad essere  messe  in discussione da  tale scoperta  su tale quadro 
Avrebbe un volto il corpo femminile ritratto nel famoso quadro di Gustave Courbet “L’origine del mondo”: un collezionista sostiene di possedere la parte mancante del dipinto, appunto il viso della donna ritratta. La notizia diffusa dal settimanale francese Paris Match  (  foto a  destra  )  
Ecco  quindi che --  da  quanto legge  su  fanpage --“L’origine del mondo”, il celebre nudo ritratto da Gustave Courbet avrebbe finalmente un volto. Il condizionale è d’obbligo dato che la “scoperta” ha diviso fortemente i critici. La notizia è stata riportata dal settimanale francese Paris Match: è stato un appassionato d’arte a scovare, in una maniera decisamente casuale, la parte superiore del quadro di Courbet, considerato il nudo più erotico del XIX secolo. Nel piccolo quadro del pittore francese, esposto dal 1995 al museo d’Orsay (l’ultimo proprietario privato fu il grande psicanalista Jacques Lacan), appare il corpo adagiato sul letto di una donna ritratta fino all'altezza del seno.Una rappresentazione dell’organo genitale femminile che fece scalpore a Parigi quando, nel 1866, fu rappresentato. La tavola scoperta dall’appassionato d’arte, che dovrebbe dunque definire il resto di quel quadro, mostra il volto di una donna bruna sdraiata, con la testa rivolta all'indietro e la bocca leggermente aperta.
Il volto di “Jo” tra i vecchi mobili di un antiquario parigino - I colori, la trama della tela e, infine, le stesse dimensioni del ritratto corrispondono alla celebre opera de “L’origine del mondo”. Per questo motivo si è arrivati alla conclusione che quel quadro fu diviso a metà. Dunque, il dipinto scandalo esposto al museo d’Orsay non sarebbe che un dettaglio di un’opera più grande. “Due anni d’inchieste, perizie e analisi”, scrive il settimanale francese, “ci hanno permesso di sollevare il velo e risolvere un mistero che ha affascinato il mondo dell’arte e il pubblico”. L’opera che ritrae il volto  (  foto  a  destra    pubblicata   dal settimanale francese Paris Match  )   sarebbe stata acquistata nel gennaio del 2010 in una bottega di un antiquario parigino per 1400 euro: il quadro era abbandonato tra vecchi mobili e nessuno sospettava potesse essere parte di quella celebre opera. La modella di Gustave Courbet sarebbe stata, dunque, Johanna Hiffernan, detta Jo, che all'epoca del dipinto era l’amante del pittore americano James Whistler, grande ammiratore del maestro del realismo francese.


La notizia che porto come tesi e titolo del post è questa , tratta sempre da www.fanpage.it




San Valentino, ecco la coppia più longeva: sposati da 81 anni
John ha 101 anni e la moglie Ann Betar ne ha 97. Si sono sposati il 25 novembre 1932. Il loro segreto? "Vivere nella gioia senza andare oltre i nostri mezzi".


Un lungo viaggio chiamato amore: ottantuno anni l'uno accanto all'altra. Per John e Ann Betar il regalo di San Valentino è una immagine. Il loro matrimonio, avvenuto ottantuno anni fa nel Connecticut, Stati Uniti. John e Ann sono la coppia più longeva degli Stati Uniti. Lui ha 101 anni e lei 97 anni e il 14 febbraio nella festa degli innamorati a Fairfiled, sarà riconosciuto il loro record negli Stati Uniti, se non del mondo. I due si sono sposati il 25 novembre 1932 e quest'anno andranno ben oltre le nozze di platino; hanno cinque figli, 14 nipoti e 16 pronipoti. L'amore è iniziato da ragazzini e non è stato privo di travagli: i genitori di Ann avevano promesso la giovane in sposa ad un altro ma pur di stare assieme la coppia decise di scappare. Lo scorso anno fu premiata una coppia di Las Vegas, con alle spalle 78 anni di matrimoni. John e Ann hanno visto alternarsi ben 14 presidenti degli Stati Uniti, da quando, all'epoca, nel 1932, era in carica Herbert Hoover. Il segreto della loro unione? “Vivere nella gioia- ha detto John – senza andare oltre i nostri mezzi”.

20.9.12

fiocco rosa a LASHKAR-GAH Centro chirurgico per vittime di guerra di Emergency


Nel Centro chirurgico per vittime di guerra di Emergency a Lashkar-gah (  foto  al centro   )   unica struttura sanitaria gratuita e di qualità disponibile in tutta la regione di Helmand, a cui fanno riferimento primo soccorso dei villaggi di Grishk, Garmsir e Sangin.epicentro della guerra afgana.Esso è stato aperto da Emergency nel 2004; gli ambiti di intervento sono la chirurgia per vittime di guerra e la traumatologia. Un luogo di dolore , quindi , dove Il 60% dei pazienti ricoverati è curato per ferite di guerra causate da bombe, mine antiuomo, pallottole. Oltre un terzo dei pazienti ha meno di 14 anni.IL Centro chirurgico è dedicato al giornalista e uomo di pace Tiziano Terzani.


Ed proprio qui che in una giornata come tante , in zona di guerra , avvenuto il lieto evento . Lascio che a raccontarlo sia la Newsletters di Emergency 


Oggetto: Fiocco rosa a Lashkar-gah - Newsletter di EMERGENCY                                                   Data: Thu, 20 Sep 2012 17:50:55 +0200
Mittente: EMERGENCY - Allistante
Rispondi-a: allistante@emergency.it
A: redbeppe@gmail.com


Si chiama Ridigul, ha trent’anni ed è stata ferita dall’esplosione di una mina nel distretto di Grishk. Il marito l’ha trasportata subito al nostro Posto di primo soccorso, dove i nostri infermieri l’hanno stabilizzata e trasferita in ambulanza al Centro chirurgico per vittime di guerra di Lashkar-gah
Fin qui sembra la cronaca di una "normale" giornata di lavoro a Lashkar-gah. Ma Ridigul è incinta di otto mesi e una delle tante schegge che l’hanno colpita si trova a pochi centimetri dal bambino.
Le facciamo un’ecografia prima di entrare in sala operatoria: il bambino è vivo.
Giorgia  e il nostro staff medico  
I nostri chirurghi si preparano per una laparotomia e, inaspettatamente – questo è un Centro di chirurgia di guerra – un parto cesareo. 
Durante l’operazione, in sala come in tutto l’ospedale, regna il silenzio: temiamo che il bambino abbia riportato dei danni. C’è anche un po’ di ansia: può sembrare strano, ma quando sei abituato a curare vittime di guerra tutti i giorni, un parto diventa un evento straordinario, quasi spiazzante. 
A un certo punto, sentiamo un pianto percorrere i corridoi fino alle cucine. Non è un pianto di dolore, come spesso siamo abituati ad ascoltare in queste corsie, ma quello di una nuova vita.
Giorgia, come l’ha chiamata affettuosamente il nostro personale, sta bene ed è già attaccata al seno della sua mamma. 

Lorenzo, logista di Emergency in Afghanistan 

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19.5.12

Bonnanaro, autista bus esasperato da studenti: li fa scendere e riparte Infuriato per le urla e gli schiamazzi li ha scaricati per strada. E’ stato denunciato

dalla nuova sardegna online del 19\5\2012
Esasperato dalle urla degli studenti sul pullman, ha fermato il mezzo e li ha fatti scendere lasciandoli in mezzo alla strada. L'incredibile episodio risale a mercoledì: sedici alunni tra gli 11 e i 14 anni, della scuola secondaria di I grado di Bonnanaro, al termine delle lezioni, alle 13.30, sono saliti su un autobus che effettua il servizio di trasporto in convenzione con i comuni di Torralba e Borutta. Percorso qualche chilometro, appena fuori paese, l'autista, dopo che i ragazzi avevano ignorato i ripetuti richiami dell'accompagnatore a bordo di abbassare i toni, ha accostato e ha aperto le porte del mezzo. Sembrava soltanto una messa in scena per riportare un po' di calma e invece il 36enne ha fatto scendere quasi tutti i ragazzi e, dopo aver lanciato i loro zaini in strada, ha chiuso le porte riprendendo la marcia.Agli increduli ragazzi non è rimasto altro che avvisare con il cellulare i propri genitori i quali, sconcertati per quanto accaduto, hanno raccontato tutto ai carabinieri della stazione di Torralba che sono intervenuti sul posto.I militari, al termine degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà sia l'autista dell'autobus, sia l'accompagnatore a bordo, per i reati in concorso di abbandono di minori e interruzione di pubblico servizio.

La mia   esperienza  da ex pendolare   universitario   fra  Sassari -Tempio e  viceversa  e l'osservare  le nuove generazioni  in attesa  del Pulman  e  la conoscenza  di alcuni autisti  che  trovate " confermata "da questa  discussione  avuta  sulla mia bacheca  di  Facebook (  una  d'essi  si  è cancellata  \  rimossa dai miei  contatti evidentemente  non accetta le  critiche  o dev'essere  di  quelle  persone che    è meglio perderle che trovarle .Magari sono di quelle che dicono quando avvengono fatti di cronaca nera che coinvolgono le nuove generazioni << mio figlio\a è un bravo ragazzo non può aver fatto una cosa del genere >> difendendolo a spada tratta anche davanti all'evidenza dei fatti e poi nel 80\90 % li troviamo condannati nei tribunali e nelle galere


  • hahahahah teppisti! Solo perchè questo aveva le palle girate e ha fatto scendere un gruppo di ragazzini... ma per favore...
    Ieri alle ore 17.26 · 

  • Giuseppe Scano perchè secondo te , non parlo del caso in questione perchè non conosco gli eventi , ma in generale a scene che a cui ho assistito quando viaggiavo ( per circa 10 anni ) da sassari a tempio che :_ i ragazzini  che  si spingono e  giochino  in mezzo ai pullman in manovra, o gettarsi verso le porte del pullman in arrivo e non ancora fermo... oppure in pulman urlino o tengano il cellulare a manetta o, pasticciano i sedilio li strappino  e ci buttino spopra    cingomme   , mettano il piedi sui sedili di fronte , o lascino sporco o addirittura ( il ragazzo non aveva 11 anni ma 16\7    ho assistito direttamente   perchè   era  un ragazzo di un paese  compreso  nella  tratta  tempio-sassari     ) ubriachi pisciano dentro il pulman perchè  ubriachi o  importunino  la  gente  ed insultino  quando  gli rimproverano    ? tu autista cosa avresti fatto ? . perchè se fossi stato io l'autista -- mi sarei fermato e forse  gii  avrei presi a sberle, anche se:
    1) in gruppo mi avrebbero dato una sussa
    2) avrei passato dei guaieccomipurtroppo l'istinto spesso è quello. Però se seguissimo sempre l'istinto, saremmo del selvaggi :)
    Loro purtroppo spesso lo sono e nella maggiorparte dei casi c'è un perché (o a volte no): e non stiamo parlando solo di ragazzini, eh, perché certe cose le fanno anche i bambini delle elementari

    23 ore fa ·  ·  1


A parte l'ultima cosa che hai scritto che è un altro conto e di certo non stavano ubriachi al ritorno da scuola il resto sono solo ragazzinate.. se questi sono i teppisti che conosci tu.. beh allora complimenti vivi in un bel quartiere...

  • Giuseppe Scano non li conosco , li ho visti all'opera in pulman , non so neppure di dove fossero . io sono di tempio p ( 90 km da Sassari ) . e poi il teppismo e la maleducazione non conopsco quartieri . al limite quelli che conosco si limitare a rispondere male e a pasticciare i sedili ed urlare
    23 ore fa · 

  • Laura Marini 
     l'educazione è universale e non conosce eccezioni. sono piccoli teppistelli arroganti che meriterebbero tanti schiaffi!! solo che in italia siamo diventati così bravi a considerare tutto lecito...

    22 ore fa ·  ·  1

  • Si nel resto del mondo invece sono tutti bravi e docili.. sembra che non siete mai stati giovani.. bah
    22 ore fa · 

  • Laura Marini  io sono stata una giovane pendolare x anni enon so come mai mi faceva schifo sedermi nei sedili pieni di gomma da masticare o altre schifezze oppure sentire gli incivili urlare e rincorrersi disturbando l'autista. ma sarò strana io. a me degli altri paesi poco importa, conosco il mio che sta prendend una brutta piega


    Antonello Muzzu Ccara Debora, certo che siamo stati giovani ma.... (c'è sempre un ma!). Se in una situazione simile avessi chiamato mio padre per venirmi a prendere, per il mio comportamento "incivile" e da "maleducato" avrei preso tanti di quei calci in culo da non sedermi per una settimana! Ora invece i genitori gisutificano i loro figli perchè i loro figli "non sono capci di fare certe cose"; certe cose le fanno solo "i figli degli altri"!
    30 minuti fa ·  ·  4
  • Massimo Masu 
    A Tempio, per citare un altro caso, settimane fà sono stati fermati dei minori, a tarda notte, che facevano quello che in un paese civile non si deve fare....Chiamati i genitori, un padre, dopo aver sentito le rimostranze degli agenti, prende il figlio e gli dice: " Ajiò tantu sei minorenne e nò ti poni fà nudda!" Io non condanno chi ora è ragazzino....ma la testa di "uccello" di un genitore che leggittima tutto...Non è così che si cresce una nuova generazione!
    5 minuti fa ·  ·  1



  e ed ex autisti mi porta ad essere comprensivo con il protagonista di tale vicenda . Ora è vero che l'autista può aver sbagliato fatto un gesto eccessivo ma ma è bene anche sapere perchè conducente ed accompagnatore hanno compiuto questo gesto estremo e non a priori condannarli . Infatti anche se è comunque vero che ha commesso un fatto gravoso. perchè penso che tu sappia quant'è pericoloso correre saltare o ballare dentro i mezzi di trasporto extraurbani alti oltre i 180 cm e non a caso è vietato starne in piedi. in america non molto tempo fa una decina di bambini, autista ed accompagnatrice compresa son morti perchè facevano gli scalmanati in uno scuolabus precipitando durante una curva in un dirupo. tutto filmato e registrato, c'è il video su internet e se lo ritrovo, lo pubblico. forse forse i genitori avrebbero voluto un autista come questo quà, magari con denuncia compresa.
Che  fare  allora  ?  ecco  cosa  suggerisce  << Mario Zonca >> --  fra i commenti  pubblicati sul  sito  della nuova  sotto  la news  da cui  ho  preso  l'articolo  -- <<   (...) Io raccolgo, giornalmente, le lamentele dei nostri autisti sul comportamento incivile degli scolari e sai quante volte, mi dicono, vien loro la voglia di fare quanto ha fatto il vs autista. Si può adottare questo sistema. Il primo passo, è una telefonata ai genitori; il secondo è quello di una lettera raccomandata sempre ai genitori, il terzo passo, qualora l'alunno perduri nell'atteggiamento, si manda l'ultima raccomandata del seguente tenore; "Gent.mo Genitore, visto il perdurare di atti di ineducazione del vostro figliolo, da lunedì prossimo, non gli sarà più consentito l'uso del mezzo di trasporto comunale da e per la scuola frequentata. Le ricordiamo che quello esplicato dal comune, il trasporto degli alunni, non è un obbligo di legge ma un servizio messo a disposizione per le famiglie. Cordialmente" >>.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...