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14.1.24

siamo passati da una tv libera anche troppo a una tv di bigotti l'attacco dei meloniani a Biagio Izzo e Francesco Paolantoni per lo sketch comico sulla Natività

Qui    si  sta passando   da  un ecesso  (   tette   e  culi ,   volgarità , insulti  , litigi  , dialoghi urlati  ,  insulti  ecc   )    a   una tv  di  bachettoni      come  era  prima  dello  svecchiamento  dei   programmi e del varietà   , perchè ebbene  si   mediaset  ha  avuto    almeno  all'inizio  . I fatti sono questi. Biagio Izzo e Francesco Paolantoni portano su Rai 2 uno sketch comico sulla Natività, con protagonisti San Giuseppe e la Vergine Maria.Un pezzo a mio avviso innocuo, innocente, anni luce dall’ironia dissacrante a cui sono abituati gli stand up comedian ad altre latitudini.Eppure tanto è bastato per scatenare la rabbia dei talebani di casa nostra, con Maurizio Gasparri che arriva addirittura a portare il caso in commissione di vigilanza Rai (la stessa dove si era presentato contro Ranucci con una carota in mano) gridando alla blasfemia, seguito a ruota dai Pro Vita e da Giovanardi.Il motivo di tanta indignazione? San Giuseppe operato alla prostata, Maria rappresentata “come una madre svampita” e - apriti cielo - interpretata da un uomo . Ora capisco che si possa aver offeso . Ma che Nella nuova Telemeloni si finisce sotto inchiesta parlamentare anche solo per aver osato scherzare sulla Natività. Siamo a un livello di censura e bigottismo da far invidia alla polizia morale iraniana. A me spaventa e indigna non uno sketch ironico ( anche se poco rispettoso verso chei crede . ma la satira vera d'essere disturbante ed indigesta altrimenti non è vera satira ma uno spettacolo al servizio del potere ) e all’acqua di rose ma questi cristiani a targhe alterne che si sentono offesi da una Maria maschile, difendono l’onore violato del Bambin Gesù, ma non hanno nessuna pietà per le decine di migliaia di donne e bambini morti ammazzati a Gaza nel loro BLASFEMO silenzio o per i migranti che muoiono in quel cimitero senza croci che è il Mediterraneo. Questo sì, fa veramente orrore.



7.4.23

Quando la laicità viene usata come repressione o per uso politico il caso della maestra elementare di san vero Milis

 di cosa  stiamo   parlando 








L'Unione Sarda
·

Voleva solo augurare ai bambini un buon Natale recitando con loro due preghiere. E creando tutti
assieme un piccolo rosario fatto di perline. Il gesto della maestra però non è stato gradito: per lei una sospensione dal posto di lavoro per venti giorni con anche la riduzione dello stipendio. Marisa Francescangeli, maestra nella scuola primaria  di  San Severo Milis  

sul mio    facebook   

 
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va bene essere laici . ma qui si esagera . bastava solo un rimprovero
Potrebbe essere un'immagine raffigurante cielo e il seguente testo "SAN VERO MILIS SOSPESA PER 20 GIORNI DOPO UN'AVE MARIA CON GLI ALUNNI Provvedimento disciplinare contro la maestra: "Non merito questo" www.unionesarda.it L'UNIONE LT"
 


Daniela Tuscano

C'entra ca77o la laicità. Questi talebani dell'anticristianesimo (con l'Islam non avrebbero osato) sono schifosamente violenti.

con il  laico    intendo   questo  significato

 La laicità, in senso politico, sociale e morale, è lo stato di autonomia e indipendenza rispetto ad ogni condizionamento ideologico, morale o religioso altrui o proprio.[1][2] Nel diritto, il principio di laicità rappresenta il principio secondo cui le decisioni umane devono essere basate solo su considerazioni che discendono da dati di fatto, in quanto questi sono slegati da opinioni personali, favorendo così il secolarismo. Generalmente ci si riferisce al termine laicità dello Stato e delle Istituzioni per indicare univocamente lo stato di neutralità e separazione del sistema istituzionale nei confronti delle convinzioni religiose e delle religioni,[3][4] intesa come autonomia dello Stato, aconfessionalità e neutralità dell'ordinamento giuridico e completo controllo temporale dello stato,[5] capace di limitare le ingerenze religiose e garantire la libertà religiosa individuale, senza tuttavia al contrario imporre uno stato etico.[6]  [ .... segue    su   Laicità - Wikipedia ]



intendo  riferirmi a quei genitori  (ovviamente non tutti  ) che sono lamentati in quanto vedono in ogni manifestazione religiosa solo ed esclusivamente come qualcosa di confessionale  ignorando in buona o in malafede che una religione non è solo confessionale  ma è anche cultura  ed spiritualità . Così come mi riferisco al preside /dirigente scolastico che invece di ascoltare anche gli altri genitori ed eventualmente i bambini ha attuato tale sanzione  verso l'insegnante  non so quanto di legale sia  . Infatti sono quasi  15 anni cioè da quando ho preso la laurea ed da quando mia madre ex insegnante di lettere alle scuole   medie è andata in pensione  e da quando mia zia materna ex dirigente scolastica delle elementari (ora primarie  ) è morta che non m'interesso più di  tanti   dal punto di vista legislativo della scuola. Penso però che qui sia mancato il buon senso  da parte dell'insegnante ( se mai avesse violato legge ) perché non avrebbe tenuto conto  che fra i bambini  e le famiglie ci può essere anche chi non crede o non pratica la religione ., del preside / dirigente scolastico che come ho detto prima avrebbe  dovuto sentire tutti i genitori quelli s favore della maestra sia e quelli  contrari oltre che l'insegnante . E poi decidere se ci fossero violazioni  d'applicare la legge . Qui il provvedimento  in questione   mi  sa    di   repressione  e di censura. Perchè  : 1)  non  sono  stati sentiti  tutti   i  genitori   ma  solo   quelli  che s  sono  lamentati  .,  2) non c’era il tempo utile per produrre materiale a suo favore. Questo però viene negato. Intanto,  secondo  l'unione  sarda   Francescangeli chiede alla scuola di poter fare l’accesso agli atti per capire bene quali fossero le accuse mosse contro di lei: «Mi hanno contestato di aver fatto pregare i bambini, di aver realizzato un rosario ma anche di averli terrorizzati quando, prima di Natale, avevo spiegato la pericolosità del fumo, dopo varie domande da parte dei piccoli. Una lezione educativa insomma». La maestra si è rivolta ad un legale: «Stiamo preparando il ricorso da presentare in Tribunale.  Quindi penso che  se l'insegnante non ha violato nessuna legge  come da lei dichiarato non sia indipendentemente  dal    fatto  che   sia   una   cattolica  bigotta     da punire  in quel modo visto che non ha fatto altro che insegnare a bambini  un po' di religione . 








soprattutto    perchè       sempre   secondo  l'unione    sarda

 Insomma, per me normalità, non mi sembrava di avere fatto nulla di grave. In tutte le mie classi non c'è un bambino che non presenzi durante l’ora di religione». C’è però chi non ha gradito il gesto. Due mamme si sono lamentate dell’accaduto con il dirigente scolastico Alessandro Cortese: «A quel punto - racconta la maestra - sono stata convocata per partecipare a un incontro con questi genitori e il preside. Mi sono persino scusata del gesto, ricordando però che all’inizio dell’anno avevo chiesto a tutti i genitori il permesso di poter recitare con i bambini alcune preghiere. Nessuno si era dimostrato contrario».

 concordo     con  questi  due  miei  contatti  

La maestra sospesa, quell'accanimento omofobo, le presunte unzioni dei bambini con l'olio santo, i cataclismi spiegati come castigo di Dio per la malvagità dell'uomo.
Così, per completezza d'informazione.
Come andavo dicendo ieri sera, la storia delle preghiere mi sembrava un tantinello costruita per montarci un caso ad uso politico.

Riguardo l’insegnante sarda sospesa per due settimane perché recitava l’Ave Maria e il Padre Nostro a scuola con gli alunni, non sono d’accordo sulla sanzione esagerata, ma c’è da dire che la scuola non è un luogo di preghiera ed è sbagliato il contesto, soprattutto in uno stato laico come quello italiano.
Se si fosse parlato di insegnare la storia di una religione sarei stato d’accordo con la maestra, ma la preghiera lasciamola ai luoghi di culto.



31.3.22

anche questo è femminicidio il caso della preside sabrina quaresima

 Che paese bigotto e  sessuofobicoche  siamo . Se un alunno\a ha un rapporto sentimentale  o sessuale con il prof  ed ha oltre ai 14 anni  è  c'è consensualità da entrambi    perchè dev'essere  reato .
Sembra  d'essere  ritornati  a quando Il plagio   era   a pieno titolo  nel diritto penale italiano .


 Infatti Il plagio nel diritto penale italiano era il reato previsto dall'art. 603 del codice penale, secondo cui «Chiunque sottopone una persona al proprio potere, in modo da ridurla in totale stato di soggezione, è punito con la reclusione da cinque a quindici anni». Tale norma è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 96 del 9 aprile 1981. Il termine plagio deriva dal latino plagium (sotterfugio), che nel diritto romano indicava la vendita di un uomo che si sapeva essere libero come schiavo, ovvero la sottrazione tramite persuasione o corruzione di uno schiavo altrui. Si legge infatti nella citata sentenza, che «Nel diritto antico e fino all’inizio dell’età moderna il reato di plagio era inerente all’istituto giuridico della schiavitù inteso come stato dell'uomo non avente personalità giuridica [...]. Dalla fine del sec. XVIII con la progressiva accettazione del principio dell’uguaglianza dello stato giuridico delle persone e la conseguente progressiva abolizione della schiavitù [...] è concepito come un delitto contro la libertà individuale[2]»Nel lontano  1964 la norma era stata invocata contro un artista con un passato da dirigente locale del Partito Comunista Italiano, Aldo Braibanti, che si riteneva avesse indotto due giovani, Piercarlo Toscani e Giovanni Sanfratello, diciannovenni all'epoca dei fatti, in sua dipendenza psicologica, affascinandoli con le sue idee artistiche e filosofiche ispirate al marxismo libertario di Herbert Marcuse e a una visione anarchica della vita e delle relazioni sociali: l'artista era stato arrestato il 5 dicembre 1967 e il 14 luglio 1968 era stato condannato dalla Corte d'Assise di Roma a nove anni di reclusione; il 28 novembre 1969, dopo oltre un anno, la Corte d'Appello aveva ridotto la pena a quattro anni e nel 1971 la Corte di Cassazione aveva confermato la condanna. Braibanti, beneficiando di uno sconto di pena per meriti resistenziali, era stato rilasciato il 12 dicembre 1969. Negli anni della rivoluzione sessuale la storia aveva suscitato clamore e generato un clima di protesta, nonché le reazioni sdegnate di Pier Paolo Pasolini, Umberto Eco, Alberto Moravia, Elsa Morante, Adolfo Gatti, Mario Gozzano, Cesare Musatti, Ginevra Bompiani nonché dei radicali di Marco Pannella. Braibanti sarà l'unico condannato nella storia italiana per il delitto di plagio.Successivamente, infatti, la legge era stata invocata contro Emilio Grasso, sacerdote appartenente al Movimento carismatico, accusato da alcuni genitori di aver plagiato i figli minorenni. Questa circostanza spinse il magistrato a chiedere alla Corte Costituzionale se la norma non contrastasse con i principi della Costituzione. Dopo la sentenza il sacerdote fu scagionato.

31.5.20

quant'è duro nel 21 secolo essere donna

girando  un po'  tra  i miei contatti \  compagni di strada  di facebook  ho   trovato   sulla  bacheca Zoe Ladra questo video  


"Be a lady" è il video femminista di cui tutti  parlano, un video in cui l'attrice e politica Cynthia Nixon (famosa per “Sex & The City”) recita le miriadi d'indicazioni spesso contraddittorie che una donna purtroppo riceve, dall’infanzia fino all’età adulta, in/da una società ancora fortemente maschilista Il cortometraggio è diventato virale, ma nessuno ha pensato di tradurlo. Nessuno a parte la nostra mitica Verdiana Leone, che ha apposto i sottotitoli in italiano per renderne più agevole la comprensione a chi non conosce l'inglese Buona visione! #bealady #girlsgirlsgirlsmag

  che  mi  ha  fatto capire  , non si finisce    mai d'imparare  ,   come la lotta delle ragazze e delle donne per essere se stesse contro i condizionamenti dell sistema culturale mediatico un misto di fallo centrismo e bigottismo è più dura di quel che pensassi . Grazie a Zoe Ladra per avermi aperto ulteriormente gli occhi con questo video . 

3.2.15

Dagli archivi della Casa Bianca emerge un telegramma inviato dalla star di Hollywood alla coppia presidenziale. Ma i Regan dissero NO

  fno a che punto  l'amicizia può arrivare ?  , mi chiedo leggendo  questa  storia 

Dagli archivi della Casa Bianca emerge un telegramma inviato dalla star di Hollywood alla coppia presidenziale.

 
Rock Hudson (a sinistra) con Nancy e Ronald Reagan
1985: Rock Hudson sta per morire di Hiv e chiede aiuto al suo amico Ronald Reagan, presidente degli Stati Uniti. Vorrebbe partecipare a una cura sperimentale contro l'Aids, in Francia. La risposta della coppia presidenziale è netta: "No". Ora emerge un telegramma, rintracciato negli archivi della Casa Bianca, che riporta la disperata richiesta di aiuto, e sembra che sia stata proprio Nancy Reagan a decidere di non tendere la mano alla star di Hollywood. La scusa: non si possono chiedere raccomandazioni per i propri amici per qualcosa che non si può garantire a tutti gli americani. Dietro, invece, ci sarebbe l'imbarazzo per l'omosessualità dell'attore.

7.6.14

conferma dei film Magdalene e di Philomena IRLANDA, TROVATA UNA FOSSA COMUNE DI BIMBI VICINO A UNA CASA DI SUORE

i film  , ne  ho parlato in questo blog  sia  quando si chiamava  cdv.splinder.com    sia  quando ha  cambiato  ( quello attuale  )  nome   di

Qualche mese fa il film Philomena 

aveva raccontato una terribile storia (vera) di figli sottratti  e  dati  in adozione ( quando andava bene )  o  maltrattati in un istituto di suore in Irlanda. Ora arriva un'altra vicenda che lascia sgomenti. Una fossa comune che potrebbe contenere fino a 800 corpi di bimbi è stata localizzata vicino alla ex casa gestita da un gruppo di suore a Tuam, Irlanda nord occidentale, in cui venivano ospitati tra il 1925 e il 1961 le madri non sposate e i loro figli considerati illegittimi. Secondo il britannico Daily Mail, molti dei piccoli sarebbero morti per malattia e malnutrizione nel più totale abbandono, e i loro corpi vennero gettati all'interno di un serbatoio di cemento. Nel sito si potrebbe ora iniziare a scavare dopo che un familiare di uno dei bimbi che sarebbero stati seppelliti nella fossa comune lo ha denunciato come persona scomparsa. Le autorità di Dublino potrebbero inoltre aprire un' inchiesta sulla vicenda mentre la chiesa cattolica discute la costruzione di un monumento per ricordare i bimbi sepolti. Come è emerso da un' ispezione condotta nel centro durante gli anni Quaranta, i piccoli erano malnutriti ed emaciati. Circa 300 morti vennero registrate fra il 1943 e il 1946.

Infatti è news  di questi  giorni  

http://www.rainews.it/
  Irlanda 04 giugno 2014

Seppelliti senza nome nel cortile attorno a una struttura di accoglienza per ragazze madri, gestita da suore cattoliche tra il 1925 e il 1961 a Tuam, nella contea di Galway in Irlanda. Sarebbero morti di fame e di malattia quasi 800 bambini, 796 per l’esattezza, e i loro corpi senza vita nascosti in un contenitore di cemento. Un contenitore talmente zeppo di ossa che gli abitanti del posto, che lo avevano scoperto nel 1975, pensavano si trattasse di vittime della grande carestia che colpì l’Irlanda negli anni 40 dell’800. Secondo le recenti scoperte però la vicenda potrebbe assumere dei contorni molto più cupi.
E’ la storica Catherine Corless ad aver portato avanti un lungo lavoro di ricerca che avrebbe condotto alla scoperta: da anni la studiosa si occupa del passato della casa St. Mary, la struttura di accoglienza per ragazze madri al centro della vicenda. Quella che era nota agli abitanti del posto semplicemente come “The House”, la casa, era destinata ad accogliere le donne rimaste incinta al di fuori del matrimonio, spesso allontanate e abbandonate dalla comunità. Un luogo di accoglienza che in molti casi potrebbe essersi trasformato in un luogo di morte, fino alla chiusura avvenuta nel 1961. Oggi il convento non esiste più, è stato demolito, ma rimane lo spazio che era fu adibito alla fossa comune.
Uno scandalo che potrebbe aggiungersi ad altre cupe vicende che hanno già colpito la Chiesa cattolica in Irlanda, come quella delle Magdalene Laundries, le case di accoglienza in cui le ragazze erano costrette a turni di lavoro massacranti. Una vicenda che ricorda la storia vera a cui è ispirato il film Philomena, del regista Stephen Frears, nominato a quattro premi Oscar. Nel film una donna anziana decide di rivelare il segreto che ha tenuto con se per tutta la vita: un figlio illegittimo, dato alla luce in un convento e poi affidato in adozione senza il suo consenso. Aiutata da un ex giornalista la donna intraprende allora un viaggio alla ricerca del figlio scomparso, fino alla macabra scoperta di un cimitero nascosto accanto al convento.
L’arcivescovo di Tuam, Michael Neary, ha dichiarato di voler incontrare i rappresentanti delle Sorelle del Buon Cuore, l’ordine religioso che si occupava della struttura: l’intento sarebbe quello di accordarsi per la realizzazione di una stele funeraria che possa elencare i nomi delle 796 piccole vittime e per la celebrazione di una messa funebre. Il governo irlandese si è per ora rifiutato di commentare l’accaduto.
Fino ad oggi sono state quattro le principali inchieste condotte dall’Irlanda per far luce sui presunti abusi avvenuti all’interno delle strutture di accoglienza gestite nel paese dalla Chiesa cattolica, l’ultima delle quali ha chiuso negli anni 90. Proprio nella Casa St. Mary, nel 1944 un’ispezione del governo aveva segnalato gravi problemi di malnutrizione tra i 261 bambini allora ospitati nella struttura, assieme a 61 mamme. Gli alti tassi di mortalità registrati citavano tra le cause maggiori malattie, deformità e nascite premature. - 

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...