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13.4.23

nonostante il saggio comportamento del ministro Valditara i fans della maestra di Oristano continuano la disinformazione e la tiritera inesistente della persecuzione religiosa





Continua ancora la tiritera di esponenti politici e di movimenti di cattolici reazionari sulla sospensione della maestra sarda . Tutto ciò Nonostante Sulla vicenda, ormai più che rafferma, della maestra di Oristano sia intervenuto salomonico ( visto che ha inviato gli ispettori , in modo d a dare in contentino a chi si lamentava che le procedure non siano state corrette ) a mettere una pietra tombale ( ? ) il ministro dell’Istruzione Valditara, che precisa che avrebbe dovuto fare il suo mestiere, non fare la propagandista religiosa in luoghi istituzionali , cioè «Anziché insegnare geografia, storia e matematica, la maestra avrebbe fatto cantare inni religiosi o pregare. È quindi una violazione di un obbligo previsto dalla legge. Se poi si tratti di canzoni religiose, di Bandiera rossa o di leggere Repubblica durante l'ora di matematica, non cambia » afferma il ministro. Ora la misura della sospensione non è dunque affatto “esagerata” come in tanti , sottoscritto compreso , avevamo creduto dalle prime frammentarie informazioni, visto che la maestra aveva ricevuto diversi richiami bonari da parte del dirigente, nel corso di diversi mesi, ma lei era evidentemente era troppo ossessionata dall’utilizzare l’innocenza dei bambini per inculcare le sue interpretazioni religiose, anziché fare il lavoro per cui tutti noi la paghiamo. A margine di questa vicenda, in cui tutta la destra bigotta e oltranzista non ha perso occasione ed continua tutt'ora a strumentalizzare la vicenda per strillare al cristianesimo perseguitato, scavalcando organi competenti e stimati professionisti per tuffarsi in considerazioni su argomenti che non conoscono o conoscono appena perchè

Maestra sospesa per le preghiere, «il Ministro non ha alcun potere di revocare provvedimenti disciplinari»

La nota del Ministero dell'Istruzione sul caso di Marisa Francescangeli di Oristano

Maestra sospesa per le preghiere, il «il Ministro non ha alcun potere di revocare provvedimenti disciplinari»

Sul caso di Marisa Francescangeli, «il Ministro non ha alcun potere di revocare provvedimenti disciplinari, può invece disporre ispezioni per verificare la correttezza dei procedimenti medesimi. La competenza disciplinare è esclusiva dell'amministrazione, non degli organi politici»



9.4.23

come usare la religione a scopo politico e per distrare dai problemi reali . l'intervento della Destra a favore della maestra sarda sospesa

 

Leggi     anche  
https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/04/la-cattiva-informazione-sulla-maestra.html

https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/04/religione-vera-e-religione-di-stato.html

Intervengo ancora  sula  maestra   Sospesa  dallo  stipendio    e  dall'insegnamento   per ,  secondo   la  sua  versione   e    la  versione  dei nostri politicanti     per  aver  fatto  recitare    delel preghiere  a  scuola     


 

Alcuni   soprattutto    coloro  mi  hanno   suggerito  la  vignetta   sotto   mi  diranno   Basta      


Ma  visti   gli ulteriori  sviluppi    e   il  schierarsi    senza   neppure  aspettare  a  differenza  delle  gerarchie  ecclesiastiche  che   si arrivi alla  fine   del procedimento in corso       dei  nostri politici    ho  deciso   di   passare    da  un  posizione    moderata   ad  una  provocatoria  .  Infatti   se  prima  m'ero    schierato  vedere  il  post  : << Quando la laicità viene usata  come repressione o per  uso politico  il caso della maestra  elementare di san vero Milis > per    poca ed  parziale   informazione  che  evidenziava  sui   media    locali  ,  che  il    procedimento   fosse  esagerato  ed     ed   attribuibile   al  fatto  che  lei  avesse  fatto  dire    una preghiera    ai  bambini   ,  insomma    m'ero  schierato    quasi a difesa  dell'insegnante   sospesa  . Ma  adesso    che invece   ho  appreso   :  1)     che  c'è   un procedimenti in  corso    e  che  i  fatti   devono essere  più gravi del previsto  visto  che   L’atto di sospensione infatti è stato preso dall’ufficio procedimenti disciplinari dell’Ufficio scolastico e non na semplice ramanzina del preside della scuola in questione  2 )  ed   adesso  l'intervento   dei nostri politici   più  conservatori  del papa  re    cioè  del pontefice    fra  cui   gli ultimi  interventi  soccorso per Marisa Francescangeli, la maestra di Oristano sospesa con riduzione di stipendio .  Contro il provvedimento che ha colpito l’insegnante si scaglia l’assessore all’Istruzione della Regione Sicilia Mimmo Turano, che in un video sui social lancia la proposta di voler dare alla 58enne un lavoro da consulente. Una sorta di risarcimento materiale da parte dell’esponente leghista per una donna che secondo lui ha subito un’ingiustizia: «È incredibile quanto succede in Italia – ha detto Turano – la maestra che conosce Matteo Messina Denaro viene sospesa per dieci giorni, mentre una maestra che fa recitare le preghiere in classe viene sospesa per venti 20. Che senso ha? – si chiede – Io la prendo come consulente».

 
 

 e    Vittorio  Sgarbi  sottosegretario alla  cultura  

  Ovviamente  in modo  strumentale  ed   in malafede in  quanto  i loro  interventi   sono   come  fa   notare  Pino Tilocca    : <<  [....  ]dettati dall’ignoranza delle procedure e dei fatti. C’è addirittura chi chiede la cacciata del dirigente scolastico che nella vicenda non ci entra e non ci esce. L’atto di sospensione infatti è stato preso dall’ufficio procedimenti disciplinari dell’Ufficio scolastico di Oristano, competente in virtù della gravità dei fatti contestati. Si tratta di un organismo composto da tre dirigenti di alta e documentata competenza giuridica e il cui comportamento è notoriamente caratterizzato da prudenza, sobrietà, equilibrio. Lo prova anche l’atteggiamento di grande professionalità che dimostrano in questi giorni, di assoluto riserbo proprio in quanto consapevoli del carattere riservato di un procedimento disciplinare. [...] dal suo facebook o ripreso da me in La cattiva informazione sulla maestra d'oristano >>

 Propongo   provocatoriamente    a coloro che chiedono  di rimuovere coloro che hanno sospeso la maestra se  sono  coerenti     di ritornare  al  concordato  puro  cioè  i patti lateranensi   del  1929   e  di  abolire le  riforme  di quello  del  1985 .Cosi  la  facciamo  finita     ed   evitiamo    il ripetersi  di casi del  genere  . Tanto  in Italia  si  è laici  solo  a parole    soprattutto  perché  : <<  “Lo sanno a memoria il diritto divino e scordano sempre il perdono! >>   .  ala  prossima  provocazione  


8.4.23

La cattiva informazione sulla maestra d'oristano da Pino Tilocca

Tiene banco anche oggi la vicenda della maestra di San Vero sospesa dall’insegnamento per 20 giorni. Continuano naturalmente anche i commenti social, tanto più perentori quando dettati dall’ignoranza delle procedure e dei fatti.’ C'è addirittura chi chiede la cacciata del dirigente scolastico che nella vicenda non ci entra e non ci esce .L’atto di sospensione  infatti è stato preso dall’ufficio procedimenti disciplinari dell’Ufficio scolastico di Oristano, competente in virtù della gravità dei fatti contestati. Si tratta di un organismo composto da tre dirigenti di alta e documentata competenza giuridica e il cui comportamento è notoriamente caratterizzato da prudenza, sobrietà, equilibrio. Lo

prova anche  l’atteggiamento di grande professionalità che dimostrano in questi giorni, di assoluto riserbo proprio in quanto consapevoli del carattere riservato di un procedimento disciplinare. Riserbo che invece non sembra informare il comportamento della maestra che appare decisamente inebriata dalla improvvisa notorietà. E come succede spesso a chi parla molto, qualche incongruenza appare emergere qua e la nelle sue dichiarazioni. La prima è l’affermazione di essere stata sorpresa dal provvedimento nei suoi confronti di cui dichiara non aveva cognizione. Questa affermazione non può corrispondere a verità perchè il primo atto di avvio di un procedimento disciplinare è la comunicazione all’interessato che viene informato degli addebiti a suo carico e invitato a presentarsi per un colloquio assistito dal suo sindacato o da un legale, oppure in alternativa a inviare una memoria difensiva. La maestra non può non aver ricevuto questa comunicazione e sapeva quindi benissimo che c’era in atto un procedimento nei suoi confronti.Nella sua prima intervista alla stampa inoltre ha dichiarato di essersi limitata ad un paio di preghiere e alla realizzazione di un rosario.Tutti abbiamo colto la sproporzione fra i fatti dichiarati e l’entità del provvedimento, ma pian piano stanno emergendo elementi e circostanze che danno una dimensione diversa alla vicenda.Per esempio la proiezione di filmati contenenti disastri naturali che vengono attribuiti alla furia del Dio vendicatore dei peccati mondani (maledetti sodomiti) e dell’unzione riparatoria dei bambini con l’olio proveniente da quel busines blasfemo che è Medjugorie.Comportamenti ripetuti per i quali l’insegnante parrebbe aver ignorato i precedenti richiami. In tutto questo è facile rilevare  un atteggiamento non troppo equilibrato, peraltro in linea con con la propaganda omofoba abbondantemente presente sul profilo social della protagonista della vicenda.Per questo appaiono fuori luogo le bizzarre dichiarazioni del presidente Solinas vestito da crociato e le frettolose interrogazioni parlamentari tese a innescare una guerra di religione che non ha senso di esistere.Perchè in realtà dalle circostanze non si evidenzia una contrapposizione tra una concezione laica e una religiosa della scuola, quanto il fatto che in nessuna  scuola civile possano avere diritti di cittadinanza comportamenti ispirati a superstizioni medievali che mettono in discussione il diritto per i nostri bambini ad avere conoscenze ispirate alla razionalità  e ad un apprendimento che ne sviluppi le competenze cognitive.E' insostenibile quindi dire che in questa vicenda ci sia una contrapposizione tra cultura cattolica e cultura laica, che non ci hanno mai scandalizzato due Ave Maria; però l’utilizzo della scuola pubblica per diffondere una subcultura bigotta, oscurantista ed antiscientifica no, questo non è ammissibile.




7.4.23

Quando la laicità viene usata come repressione o per uso politico il caso della maestra elementare di san vero Milis

 di cosa  stiamo   parlando 








L'Unione Sarda
·

Voleva solo augurare ai bambini un buon Natale recitando con loro due preghiere. E creando tutti
assieme un piccolo rosario fatto di perline. Il gesto della maestra però non è stato gradito: per lei una sospensione dal posto di lavoro per venti giorni con anche la riduzione dello stipendio. Marisa Francescangeli, maestra nella scuola primaria  di  San Severo Milis  

sul mio    facebook   

 
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va bene essere laici . ma qui si esagera . bastava solo un rimprovero
Potrebbe essere un'immagine raffigurante cielo e il seguente testo "SAN VERO MILIS SOSPESA PER 20 GIORNI DOPO UN'AVE MARIA CON GLI ALUNNI Provvedimento disciplinare contro la maestra: "Non merito questo" www.unionesarda.it L'UNIONE LT"
 


Daniela Tuscano

C'entra ca77o la laicità. Questi talebani dell'anticristianesimo (con l'Islam non avrebbero osato) sono schifosamente violenti.

con il  laico    intendo   questo  significato

 La laicità, in senso politico, sociale e morale, è lo stato di autonomia e indipendenza rispetto ad ogni condizionamento ideologico, morale o religioso altrui o proprio.[1][2] Nel diritto, il principio di laicità rappresenta il principio secondo cui le decisioni umane devono essere basate solo su considerazioni che discendono da dati di fatto, in quanto questi sono slegati da opinioni personali, favorendo così il secolarismo. Generalmente ci si riferisce al termine laicità dello Stato e delle Istituzioni per indicare univocamente lo stato di neutralità e separazione del sistema istituzionale nei confronti delle convinzioni religiose e delle religioni,[3][4] intesa come autonomia dello Stato, aconfessionalità e neutralità dell'ordinamento giuridico e completo controllo temporale dello stato,[5] capace di limitare le ingerenze religiose e garantire la libertà religiosa individuale, senza tuttavia al contrario imporre uno stato etico.[6]  [ .... segue    su   Laicità - Wikipedia ]



intendo  riferirmi a quei genitori  (ovviamente non tutti  ) che sono lamentati in quanto vedono in ogni manifestazione religiosa solo ed esclusivamente come qualcosa di confessionale  ignorando in buona o in malafede che una religione non è solo confessionale  ma è anche cultura  ed spiritualità . Così come mi riferisco al preside /dirigente scolastico che invece di ascoltare anche gli altri genitori ed eventualmente i bambini ha attuato tale sanzione  verso l'insegnante  non so quanto di legale sia  . Infatti sono quasi  15 anni cioè da quando ho preso la laurea ed da quando mia madre ex insegnante di lettere alle scuole   medie è andata in pensione  e da quando mia zia materna ex dirigente scolastica delle elementari (ora primarie  ) è morta che non m'interesso più di  tanti   dal punto di vista legislativo della scuola. Penso però che qui sia mancato il buon senso  da parte dell'insegnante ( se mai avesse violato legge ) perché non avrebbe tenuto conto  che fra i bambini  e le famiglie ci può essere anche chi non crede o non pratica la religione ., del preside / dirigente scolastico che come ho detto prima avrebbe  dovuto sentire tutti i genitori quelli s favore della maestra sia e quelli  contrari oltre che l'insegnante . E poi decidere se ci fossero violazioni  d'applicare la legge . Qui il provvedimento  in questione   mi  sa    di   repressione  e di censura. Perchè  : 1)  non  sono  stati sentiti  tutti   i  genitori   ma  solo   quelli  che s  sono  lamentati  .,  2) non c’era il tempo utile per produrre materiale a suo favore. Questo però viene negato. Intanto,  secondo  l'unione  sarda   Francescangeli chiede alla scuola di poter fare l’accesso agli atti per capire bene quali fossero le accuse mosse contro di lei: «Mi hanno contestato di aver fatto pregare i bambini, di aver realizzato un rosario ma anche di averli terrorizzati quando, prima di Natale, avevo spiegato la pericolosità del fumo, dopo varie domande da parte dei piccoli. Una lezione educativa insomma». La maestra si è rivolta ad un legale: «Stiamo preparando il ricorso da presentare in Tribunale.  Quindi penso che  se l'insegnante non ha violato nessuna legge  come da lei dichiarato non sia indipendentemente  dal    fatto  che   sia   una   cattolica  bigotta     da punire  in quel modo visto che non ha fatto altro che insegnare a bambini  un po' di religione . 








soprattutto    perchè       sempre   secondo  l'unione    sarda

 Insomma, per me normalità, non mi sembrava di avere fatto nulla di grave. In tutte le mie classi non c'è un bambino che non presenzi durante l’ora di religione». C’è però chi non ha gradito il gesto. Due mamme si sono lamentate dell’accaduto con il dirigente scolastico Alessandro Cortese: «A quel punto - racconta la maestra - sono stata convocata per partecipare a un incontro con questi genitori e il preside. Mi sono persino scusata del gesto, ricordando però che all’inizio dell’anno avevo chiesto a tutti i genitori il permesso di poter recitare con i bambini alcune preghiere. Nessuno si era dimostrato contrario».

 concordo     con  questi  due  miei  contatti  

La maestra sospesa, quell'accanimento omofobo, le presunte unzioni dei bambini con l'olio santo, i cataclismi spiegati come castigo di Dio per la malvagità dell'uomo.
Così, per completezza d'informazione.
Come andavo dicendo ieri sera, la storia delle preghiere mi sembrava un tantinello costruita per montarci un caso ad uso politico.

Riguardo l’insegnante sarda sospesa per due settimane perché recitava l’Ave Maria e il Padre Nostro a scuola con gli alunni, non sono d’accordo sulla sanzione esagerata, ma c’è da dire che la scuola non è un luogo di preghiera ed è sbagliato il contesto, soprattutto in uno stato laico come quello italiano.
Se si fosse parlato di insegnare la storia di una religione sarei stato d’accordo con la maestra, ma la preghiera lasciamola ai luoghi di culto.



emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...