Tiene banco anche oggi la vicenda della maestra di San Vero sospesa dall’insegnamento per 20 giorni. Continuano naturalmente anche i commenti social, tanto più perentori quando dettati dall’ignoranza delle procedure e dei fatti.’ C'è addirittura chi chiede la cacciata del dirigente scolastico che nella vicenda non ci entra e non ci esce .L’atto di sospensione infatti è stato preso dall’ufficio procedimenti disciplinari dell’Ufficio scolastico di Oristano, competente in virtù della gravità dei fatti contestati. Si tratta di un organismo composto da tre dirigenti di alta e documentata competenza giuridica e il cui comportamento è notoriamente caratterizzato da prudenza, sobrietà, equilibrio. Lo
prova anche l’atteggiamento di grande professionalità che dimostrano in questi giorni, di assoluto riserbo proprio in quanto consapevoli del carattere riservato di un procedimento disciplinare. Riserbo che invece non sembra informare il comportamento della maestra che appare decisamente inebriata dalla improvvisa notorietà. E come succede spesso a chi parla molto, qualche incongruenza appare emergere qua e la nelle sue dichiarazioni. La prima è l’affermazione di essere stata sorpresa dal provvedimento nei suoi confronti di cui dichiara non aveva cognizione. Questa affermazione non può corrispondere a verità perchè il primo atto di avvio di un procedimento disciplinare è la comunicazione all’interessato che viene informato degli addebiti a suo carico e invitato a presentarsi per un colloquio assistito dal suo sindacato o da un legale, oppure in alternativa a inviare una memoria difensiva. La maestra non può non aver ricevuto questa comunicazione e sapeva quindi benissimo che c’era in atto un procedimento nei suoi confronti.Nella sua prima intervista alla stampa inoltre ha dichiarato di essersi limitata ad un paio di preghiere e alla realizzazione di un rosario.Tutti abbiamo colto la sproporzione fra i fatti dichiarati e l’entità del provvedimento, ma pian piano stanno emergendo elementi e circostanze che danno una dimensione diversa alla vicenda.Per esempio la proiezione di filmati contenenti disastri naturali che vengono attribuiti alla furia del Dio vendicatore dei peccati mondani (maledetti sodomiti) e dell’unzione riparatoria dei bambini con l’olio proveniente da quel busines blasfemo che è Medjugorie.Comportamenti ripetuti per i quali l’insegnante parrebbe aver ignorato i precedenti richiami. In tutto questo è facile rilevare un atteggiamento non troppo equilibrato, peraltro in linea con con la propaganda omofoba abbondantemente presente sul profilo social della protagonista della vicenda.Per questo appaiono fuori luogo le bizzarre dichiarazioni del presidente Solinas vestito da crociato e le frettolose interrogazioni parlamentari tese a innescare una guerra di religione che non ha senso di esistere.Perchè in realtà dalle circostanze non si evidenzia una contrapposizione tra una concezione laica e una religiosa della scuola, quanto il fatto che in nessuna scuola civile possano avere diritti di cittadinanza comportamenti ispirati a superstizioni medievali che mettono in discussione il diritto per i nostri bambini ad avere conoscenze ispirate alla razionalità e ad un apprendimento che ne sviluppi le competenze cognitive.E' insostenibile quindi dire che in questa vicenda ci sia una contrapposizione tra cultura cattolica e cultura laica, che non ci hanno mai scandalizzato due Ave Maria; però l’utilizzo della scuola pubblica per diffondere una subcultura bigotta, oscurantista ed antiscientifica no, questo non è ammissibile.
Daniele Lo Zio Tarasco I Amme' 'o PD Nun me piace.
Ha troppi torti e troppe scelte
conservatrici-reazionarie sulla coscienza.
Ma sul terribile caso di Bibbiano
il PD non c'entra nulla.
Il sindaco PD di Bibbiano non è responsabile degli illeciti sugli affidi.
La responsabilità Penale , Morale , Giuridica , Sociale , Professionale è delle Assistenti Sociali che gestivano i casi dei minori.
Della Responsabile del Servizio Sociale ( poi bisogna vedere se il socio assistenziale è gestito in proprio o in un consorzio.) che autorizzava, avallava le pratiche ( è il responsabile del settore e il responsabile del servizio che firma e deve controllare ),
Del tribunale dei minori che deve decidere deliberare l'allontanamento e l'affido ( in comunità o in famiglie ) dei minori segnalati e seguiti dai servizi.
Dei " periti " in questo caso dello psicoterapeuta Dott. Foti di Hansel e Gretel di Moncalieri TO, e degli operatori , educatori e assistenti sociali e psicologi e chi altro ancora, che hanno poi fatto le relazioni finali. In base ai " protocolli " specifici sulla osservazione e la rela zione con i minori , ad es. Il protocollo di Noto, stilato e riconosciuto dalla comunità scientifica sociale italiana.
Ma questo è l'aspetto tecnico .
C'è un aspetto Sociale Politico.
Il Dott. Foti, non riconosceva il protocollo di Noto. Aveva sviluppato un suo metodo, che era diventata SCIENZA, in cui il minore non lo si ascoltava osservava , in modo razionale , empatico, non verbale , usando tecniche non invasive/manipolative, ma lasciandogli libertà di esprimersi tramite il disegno ( la tecnica più usata ) ma anche con il racconto/fiaba , il canto autoreferenziale e altre tecniche delle artiterapie e della comunicazione non verbale )
Ma intervenendo con suggerimenti, interpretazioni, forzature, con la presunzione certa dell'abuso subito dal minore.
Il " metodo " Foti/Hansel e Gretel, era usato come formativo da molti servizi socio assistenziali. E in molte comunità per minori come metodo di " osservazione " dei minori e degli operatori.
Personalmente DIFFIDO di chi ha granitiche certezze, di chi non subirà mai di se stesso e del proprio operato.
Da anni il Tribunale dei Minori di Torino non usa il Dott. Foti come perito/consulente/giudice onorario, ma il Dott Foti è stato spesso nominato come perito di parte nei casi di affidamento tra coniugi.
Quello che è aberrante è il mercimonio , il LUCRARE sui bambini ( così come il lucrare sui rifugiati e richiedenti asilo ) che è stato fatto a Bibbiano. MA.... Per fortuna è stato scoperto.
Quello che mi stupisce oggi è il silenzio degli ordini di Psicologi e Assistenti Sociali, dei Tribunali dei Minori, dei Servizi Sociali , specie quelli piemontesi che si avvale ano dei servigi di Hansel e Gretel.
In tutto questo, cari merdaioli fascio leghisti e pentastellati che : " i bambini di Bibbiano, gli altri possono esser buttati in mezzo a una strada o morire annegati nei mari.
In tutto questo il PD non c'entra.
C'entra invece l'assenza di un agire sociale umano e non solo professionale.
C'entra l'assenza di verifiche e controlli.
C'entra l'assenza di formazione verificata e di supervisione.
Ma io sono solo un Musicoterapista che si è schierato dalla parte dei minori , del disagio , dell'handicap. Che prova a lavorare coi loro tempi , non con il tempo digitale o analogico, ma con il tempo individuale del disagio e della disabilità.
Ma io sono solo un vecchio brontolone oramai insofferente.
Ha troppi torti e troppe scelte
conservatrici-reazionarie sulla coscienza.
Ma sul terribile caso di Bibbiano
il PD non c'entra nulla.
Il sindaco PD di Bibbiano non è responsabile degli illeciti sugli affidi.
La responsabilità Penale , Morale , Giuridica , Sociale , Professionale è delle Assistenti Sociali che gestivano i casi dei minori.
Della Responsabile del Servizio Sociale ( poi bisogna vedere se il socio assistenziale è gestito in proprio o in un consorzio.) che autorizzava, avallava le pratiche ( è il responsabile del settore e il responsabile del servizio che firma e deve controllare ),
Del tribunale dei minori che deve decidere deliberare l'allontanamento e l'affido ( in comunità o in famiglie ) dei minori segnalati e seguiti dai servizi.
Dei " periti " in questo caso dello psicoterapeuta Dott. Foti di Hansel e Gretel di Moncalieri TO, e degli operatori , educatori e assistenti sociali e psicologi e chi altro ancora, che hanno poi fatto le relazioni finali. In base ai " protocolli " specifici sulla osservazione e la rela zione con i minori , ad es. Il protocollo di Noto, stilato e riconosciuto dalla comunità scientifica sociale italiana.
Ma questo è l'aspetto tecnico .
C'è un aspetto Sociale Politico.
Il Dott. Foti, non riconosceva il protocollo di Noto. Aveva sviluppato un suo metodo, che era diventata SCIENZA, in cui il minore non lo si ascoltava osservava , in modo razionale , empatico, non verbale , usando tecniche non invasive/manipolative, ma lasciandogli libertà di esprimersi tramite il disegno ( la tecnica più usata ) ma anche con il racconto/fiaba , il canto autoreferenziale e altre tecniche delle artiterapie e della comunicazione non verbale )
Ma intervenendo con suggerimenti, interpretazioni, forzature, con la presunzione certa dell'abuso subito dal minore.
Il " metodo " Foti/Hansel e Gretel, era usato come formativo da molti servizi socio assistenziali. E in molte comunità per minori come metodo di " osservazione " dei minori e degli operatori.
Personalmente DIFFIDO di chi ha granitiche certezze, di chi non subirà mai di se stesso e del proprio operato.
Da anni il Tribunale dei Minori di Torino non usa il Dott. Foti come perito/consulente/giudice onorario, ma il Dott Foti è stato spesso nominato come perito di parte nei casi di affidamento tra coniugi.
Quello che è aberrante è il mercimonio , il LUCRARE sui bambini ( così come il lucrare sui rifugiati e richiedenti asilo ) che è stato fatto a Bibbiano. MA.... Per fortuna è stato scoperto.
Quello che mi stupisce oggi è il silenzio degli ordini di Psicologi e Assistenti Sociali, dei Tribunali dei Minori, dei Servizi Sociali , specie quelli piemontesi che si avvale ano dei servigi di Hansel e Gretel.
In tutto questo, cari merdaioli fascio leghisti e pentastellati che : " i bambini di Bibbiano, gli altri possono esser buttati in mezzo a una strada o morire annegati nei mari.
In tutto questo il PD non c'entra.
C'entra invece l'assenza di un agire sociale umano e non solo professionale.
C'entra l'assenza di verifiche e controlli.
C'entra l'assenza di formazione verificata e di supervisione.
Ma io sono solo un Musicoterapista che si è schierato dalla parte dei minori , del disagio , dell'handicap. Che prova a lavorare coi loro tempi , non con il tempo digitale o analogico, ma con il tempo individuale del disagio e della disabilità.
Ma io sono solo un vecchio brontolone oramai insofferente.
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