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Un bel tacer non fu mai scritto. le lacrime di coccodrillo dei no vax e no green pass ed il voltagabbana dei giornalisti loro sostenitori

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 va bene   cambiare   idea , pentirsi  , ma    <<  C’è un’epidemia di pentimenti. Si pentono i No Vax che dopo avere sputato sul sistema sanitario salvano la pelle grazie al suddetto, invocano il vaccino e si assicurano così un nuovo invito nello stesso talkshow nel quale avevano detto, la settimana prima, che il vaccino è strumento di Satana. >>  Ora   lo stesso      discorso  fatto       da  Michele serra  nell'amaca  del  5\12\2021     Un bel tacer non fu mai scritto                                                                                                     C’è un’epidemia di pentimenti. Si pentono i No Vax che dopo avere sputato sul sistema sanitario salvano la pelle grazie al suddetto, invocano il vaccino e si assicurano così un nuovo invito nello stesso talkshow nel quale avevano detto, la settimana prima, che il vaccino è strumento di Satana. Si pentono e si prosternano in scuse le aziende processate sui social per una policy non abbastanza prona ai tempi

Un irriducibile di Cosa nostra recluso al 41 bis ha chiesto al presidente del tribunale per i minorenni Di Bella di allontanare il primogenito

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è un gesto talmente potente e bello che la domanda elucubratoria : << lo fa per opportunismo cioè paura che gli lo uccidano le cosche rivali oppure perchè vuole evitare che il figlio segua le sue orme >> passa in secondo piano da repubblica online   la  periferia  di catania  CATANIA - Quando si è ritrovato davanti al giudice, collegato in videoconferenza, il capomafia al 41 bis ha sussurrato: «Dottore, la prego, tenga lontano mio figlio da quel maledetto quartiere». Il figlio quattordicenne, il primogenito, che si era già candidato a prendere il posto del padre nell’organizzazione. Adesso, è lontano da Catania, con il progetto “Liberi di scegliere”. E il padre gli ha mandato una lettera qualche giorno fa: «Ha scritto: “Rispetta tutte le indicazioni che ti danno in comunità — racconta Roberto Di Bella, il presidente del tribunale per i minorenni di Catania — E, soprattutto, non mi considerare un mito, ma un fallimento». Non era mai acca

da morto ha capito l'utilità del vaccino e cos'era il covid. Giuseppe Giuca Sul necrologio fa scrivere: non credevo al virus, altrimenti mi sarei salvato. e no vax ridono

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da https://www.avvenire.it/attualita/  martedì 23 novembre 2021 Prima di morire di Covid, a 66 anni, ha chiesto alla famiglia che la sua storia rimanesse ben impressa per evitare ad altri di fare lo stesso errore Il manifesto funebre con il monito voluto dal defunto per chi è, come era lui, scettico sul virus Prima di morire un uomo di 66 anni, siracusano, ha voluto che sul suo necrologio fosse scritto che si sarebbe salvato se avesse creduto alla drammatica forza del Covid-19. Giuseppe Giuca è scomparso nei giorni scorsi dopo che le sue condizioni di salute sono precipitate a causa dell'aggravarsi del virus. "Se avessi creduto alla pandemia, se avessi creduto al Covid, oggi racconterei un'altra storia, ma non questa storia", si legge sul suo necrologio. L'uomo, prima di contrarre il Covid, avrebbe preso sottogamba le conseguenze della malattia e così, prima del suo decesso, ha chiesto alla famiglia che la sua storia rimanesse ben impressa per evitare altre morti