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4.9.12
IL FISCO TASSA UN ORFANA DI PADRE [ AGGIORNAMENTO ] MA POI LA GRAZIA
Nel post precedente avevo parlato dell'ottusità' di equitalia che era arrivata a tassare una bambina di sette anni orfana di padre . Ebbbene ci sono ulteriori aggiornamenti in meglio . sempre dall'unione Gallura del 4\9\2012
2.9.12
Olbia Il fisco contro un'orfana di padre che ha 7 anni
Lo che ormai dovremmo essere assuefatti e che le vittime di equi italia non fanno più notizia forse perchè non sono coinvolti parenti e\o amici dei nostri politicanti . Ma , almeno fin ora non s'era arrivati ad un cinismo ( magari sarà un errore , il che è ancora più grave perchè dimostra la scarsa sensibilità o conoscenza delle situazioni familiari degli utenti ) tale da parte dei nostri burocrati . Ma lasciamo che a parlare siano i fatti in questione presi dall'unione sarda Gallura del 1\9\2012
OLBIA. Il padre della piccola, Franco Diana, è morto con 2 fratelli in un incidente stradale
OLBIA. Il padre della piccola, Franco Diana, è morto con 2 fratelli in un incidente stradale
Il fisco contro un'orfana di 7 anni Notificata alla bambina una cartella Equitalia da 170 euroIl nonno della bimba, Giuseppe Rossi, ieri si è presentato nella sede olbiese dell'Agenzia delle Entrate: «Non paghiamo. Se volete pignorate il triciclo, è rotto».
Non ci voleva credere neanche il messo notificatore di Equitalia, che ha controllato e ricontrollato, allibito, la cartella esattoriale da 170 euro recapitata giovedì pomeriggio in una villetta di Azzanì. Il dipendente della società di riscossione, alla fine, si è arreso: l'atto che minacciava pignoramenti e altri sfracelli, in caso di mancato pagamento, era indirizzato proprio a una bambina di sette anni. «Sì - ha detto, imbarazzato, l'addetto alle notifiche - il destinatario è un minore».
IL FISCO CERCA UNA BIMBA L'Agenzia delle Entrate ha messo in moto il meccanismo della riscossione forzata per chiedere 170 euro a un orfana di 7 anni. Si tratta della figlia di Franco Diana, l'operaio olbiese vittima (insieme ai fratelli Paolo e Mauro) di un pauroso incidente stradale avvenuto nel maggio del 2008. La cartella esattoriale notificata alla bimba è soltanto l'ultimo atto di un procedimento a carico della vedova di Diana. Lo Stato deve recuperare poche centinaia di euro, a quanto pare le tasse sulla misera liquidazione pagata dall'azienda per la quale lavorava l'operaio. Prima le ha chieste alla vedova, adesso ci prova con la figlia di sette anni.
«NON PAGHIAMO» I familiari della piccola finita nel mirino di Equitalia sono stufi. Dopo l'incidente costato la vita al padre della bambina, sono entrati in un spaventoso tritacarne burocratico - giudiziario. Al dolore della tragedia, per loro si aggiunge la dose quotidiana di cinismo e cieca determinazione, somministrata dalla Stato. Il nonno della bambina, Giuseppe Rossi, un savonese brusco e diretto, fatica a contenersi: «Sono andato negli uffici dell'Agenzia delle Entrate a Olbia per chiedere spiegazioni. Devo dire che ho trovato delle persone disposte ad ascoltarmi, ed è già tanto. Anche loro non riuscivano a capire e mi hanno detto che verranno fatte delle accurate verifiche sulla cartella esattoriale e sul procedimento che riguarda la liquidazione versata dopo la morte di Franco. Io gli ho detto che non pago, se vogliono possono pignorare il triciclo di mia nipote.». Giuseppe Rossi mostra la cartella di Equitalia, in effetti il nome del destinataria è quello della nipote, la bambina che lo guarda sorridendo. La piccola ha capito tutto e osserva gli adulti che le stanno attorno, forse con un pò di compassione.
LA VEDOVA NEL MIRINO Anche Veronica Rossi, la giovane vedova di Franco Diana, ha ricevuto le cartelle Equitalia per le tasse sulla liquidazione del marito. La prima volta ha pagato, la seconda ha detto no all'Agenzia delle Entrate. Per lei che, sola, senza lavoro, titolare di una pensione di reversibilità ridicola, deve occuparsi della figlia, le richieste dello Stato assomigliano a uno scherzo feroce. Veronica non ha molta voglia di parlare della sua situazione. «Mi occupo io di questa storia - interviene il padre Giuseppe - adesso non abbassiamo più la testa. Devo tutelare mia figlia e mia nipote».
FORTE CON I DEBOLI Dal punto di vista formale, probabilmente, le richieste dell'Agenzia delle Entrate non fanno una piega. Di sicuro, ancora una volta, lo Stato dimostra di essere implacabile con i deboli e distratto con i più forti. I familiari dei tre fratelli travolti e uccisi da un camion (nove persone, tra le quali due minori) devono dividersi un risarcimento irrisorio. L'assicurazione, infatti, non va oltre il vecchio massimale della polizza del camion: 770mila euro. L'Unione europea ha costretto l'Italia ad adeguarsi alle disposizioni che impongono l'innalzamento della soglia massima dei risarcimenti a 5 milioni di euro. Lo Stato lo ha fatto tardi, e le famiglie degli operai morti non potranno beneficiare di questa correzione imposta alle compagnie assicuratrici. Ma che importa, si può sempre recuperare facendo la faccia cattiva con un'orfana di sette anni.
Andrea Busia
10.5.12
LETTERA APERTA A VALENTINA NAPPI sul suo post del suo blog del 10\5\2012t del
Spett Valentina
Leggendo il tuo blog , pieni di spunti e argomenti interessanti che permettono di conoscere meglio la tua persona e non identificarti solo come un attrice , mi chiedo ma che cavolo lo fai un blog ) non permetti alla gente , anche con moderazione o sotto registrazione , di commentare. Lascio qui il mio commento al tuo ultimo post
suicida a Pompei io non provo nessuna pena
Non provo nessuna pena per la persona che oggi si è suicidata a Pompei lasciando una lettera contro Equitalia. Nessuna pena. Solo disprezzo. Puro disprezzo.E disprezzo anche il vescovo, che ha proferito le seguenti, a mio avviso squallide, parole: ”La gente si sente abbandonata. Anch’io durante la supplica ho detto di sentirmi abbandonato dalle istituzioni. Anche Gesù sulla croce si è lamentato: sono vicino e solidale ai familiari di quest’uomo”. Accostamento indegno. Specie perché si tratta di un suicida, e a parlare è un vescovo cattolico.
che mi sembra un troppo cinico , e troppo ( scusami per la vecchia parola desueta sempre più dal punto di vista politico e culturale in quanto : << ( ...) Oggi Contessa ha cmbiato sistema,si muove fra i conti cifrati / ha lobby potenti ed amici importanti /e la sua arma più forte è comprarti,/la sua arma più forte è comprarti !/ (....) non rinnego la mia vecchia strada /
L'utopia è rimasta la gente è cambiata,/la risposta ora è più complicata! >> da Mia dolce rivoluzionaria dei Mcr qui il resto della canzone ) Classista
Posso capire il tuo disprezzo verso il prete perché magari sei atea o lo giudichi ipocrita .Ma ma non verso chi si è suicidato perchè : << ( ...) Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri (....) >> da
Hai, scusa la durezza ma io preferisco la chiarezza la franchezza anche se dura all'ipocrisia e al tutto va bene , il cinismo gratuito , hai perso un'occasione per tacere . Ora non è che voglia metterti bavagli di sorta , ma avrei preferito il silenzio ( in questo caso vedi video sopra ) è la soluzione migliore sia al cinismo che al buonismo di circostanza .
ciao è stammi bene
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