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30.12.13

Roma, sequestrate 2000 false Hogan Finanza le regala ad alluvionati di Olbia .

finalmente qualcosa che sequestrato non finisce o al macero o in tasca di chi le sequestra. Alcuni non sono d'accordo ed affermano che : << si tratta comunque di un falso e vanno distrutte, non parliamo di cibo o altri beni di prima necessità >> . Io invece condivido quanto dice isbremis nel commento all'articolo all'unione sarda 30/12/2013 13:12 : << se rimuovono il marchio perchè distruggerle?Ogni oggetto che viene fabbricato nel pianeta consuma materie prime, toglie risorse ai nostri figli, inquina l'aria dei nostri nipoti. Non possiamo più permetterci di distruggere nulla...quello che dovevamo distruggere lo abbiamo già ridotto all'osso: la Terra! Evidentemente molti non hanno ancora ben chiaro questo concetto, che, per risolvere i gravi problemi (anche di crisi economica) dovrebbe essere al primo posto dei pensieri di tutti noi ogni giorno >>

unione sarda  Lunedì 30 dicembre 2013 09:40

Sarebbero dovute finire sul ricco mercato della Capitale ed avrebbero potuto fruttare un discreto guadagno ai professionisti del “tarocco”. Questa volta il percorso di duemila paia di scarpe, con il falso marchio “Hogan”, è stato diverso: sequestrate dai finanzieri di Roma sono state consegnate, oggi, al Comune di Olbia, dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma. Le calzature erano state sequestrate nel corso di una complessa indagine, portata avanti dal Gruppo di Fiumicino, su un importante centro di smistamento di prodotti contraffatti a Maddaloni, nella provincia di Caserta. Le
scarpe – prodotte nelle fabbriche clandestine dell’hinterland partenopeo – passavano di mano dai contraffattori campani ai grossisti cinesi che, a loro volta, nel giro di poche ore, le rivendevano ai dettaglianti magrebini, incaricati di collocarle sulla piazza romana.
L’intervento dei militari aveva permesso di intercettare un carico di 57.000 paia di scarpe, di noti marchi contraffatti, destinato a far fronte alle copiose richieste natalizie dei clienti capitolini. Il valore della merce sottratta al giro illecito era stato di 1,4 milioni di euro e le 2.000 paia di calzature a marchio “Hogan”, oggi donate, ne rappresentavano proprio l’articolo più costoso, meglio realizzato e, perciò, maggiormente ricercato.
Accogliendo la richiesta del Corpo, l’Autorità Giudiziaria ha concesso che le scarpe, previa rimozione del marchio, potessero essere devolute agli alluvionati della Sardegna. Ieri - grazie alla collaborazione tra il Comune di Olbia e la compagnia di navigazione Tirrenia - sono partiti dal porto di Civitavecchia due automezzi militari, carichi delle calzature da donare alle persone colpite dall’alluvione. Questa mattina, subito dopo lo sbarco nel porto di Olbia, nel corso di una sobria cerimonia, le false Hogan sono state donate ad un delegato del sindaco che ne provvederà immediatamente alla distribuzione ai suoi concittadini.

6.12.13

l'alluvione del 18\19 novembre ha fatto un altra vittima Messo in ginocchio dall’alluvione, imprenditore di Orosei si toglie la vita Gesto estremo di Pasqualino Contu, proprietario della 3C duramente colpita dagli allagamenti



da la nuova sardegna online del 6\12\2013

OROSEI. L’alluvione del 18 novembre, per Pasqualino Contu, ha rappresentato il colpo di grazia. La sua azienda, la 3C, che costruisce prefabbricati di cemento armato ed è conosciuta in tutta l’isola, è stata sommersa da un metro e mezzo di fango, con danni per un milione e mezzo di euro. Negli anni scorsi, altre due alluvioni avevano messo in Pochi giorni fa, il titolare della 3C aveva incontrato il presidente della Regione Cappellacci, in visita nelle zone colpite dall’alluvione, e gli aveva chiesto di attivare un canale di finanzimenti privilegiato per le aziende colpite. A Contu sarebbero bastati pochi fondi per ripulire i macchinari e riprendere la produzione. Ma gli aiuti non sono arrivati in tempo. Il dolore per questo ennesimo danno e le preoccupazioni per il futuro, infatti, hanno avuto la meglio sulla speranza di ripartire.Pasqualino Contu aveva avviato l’industria con il padre nel 1980, che aveva iniziato a Nuoro con piccoli manufatti di cemento. All’epoca, l’unica area di Orosei in cui si potessero costruire industrie era proprio quella più esposta in caso di alluvione.


ginocchio lo stabilimento, ma Contu era riuscito a rialzarsi e ripartire. Questa volta, il colpo è stato troppo duro. L’imprenditore si è tolto la vita stamattina, nel giardino della sua casa a Orosei. A lanciare l’allarme, un passante. Contu lascia la moglie e i figli.

credo che seguiro quello che dice  (anche se non credo riuscire a farlo sempre )  Marco Careddu : <<
A cosa serve raccogliere i due euro con gli SMS, le raccolte al palazzetto, i fondi dello stato, i numeri verdi, la solidarietà di mille post inutili come il mio se poi non dai ai disperati mille, duemila, trentamila euro immediatamente. Forse bisogna vedere, controllare, verificare, gradualizare, mediare. Mai più una lira da parte mia. Solo a persone con nome e cognome. >>   nel commento   a tale articolo

29.11.13

[natale capodanno s'avvicinano II ] ma come c.. si fa a festeggiare e perchè si mettono le luminarie con quello che è successo il 18-19 novembre lettera aperta a Ganau e a Frediani

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http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2013/11/natale-e-alle-porte-e-gia-penso-che.html


«Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà …Matteo 6, 1:4»



Cari  Ganau *e Frediani**
Va bene non si  può sempre stare  a piangere  o  a   rimuginare per  quello che  è successo  il 18-19 novembre  in sardegna , ma  un po'  di sobrietà   nel comportamenti . Perchè   non destinare  (  mi rivolgo a te   Frediani    ) i soldi che si spengono  per le luminarie  e l'albero  in piazza  . Credevo che il capodanno   in piazza  ( e  qui  mi rivolgo a te  Ganau )  non lo facessi , come ha scelto Olbia  , per  solidarietà  verso le vittime  dell'alluvione  invece   apprendo ,e ne  condivido in pieno il contenuto  e un po' meno  la sagace  risposta   , dalla nuova  sardegna  del  28\11\2013



avresti fatto più bello figura  o a stare  zitto o  a riflettere prima di parlare





*sindaco di sassari  e  sostenitore  di renzi  alle  primarie del 8  dicembre
** sindaco di tempio pausania

Alluvione a Uras
prendete esempio  sia  dagli esponenti del Irs  che   hanno    rinunciato  alle  loro
 le indennità destinandole agli alluvionati

 da  l'unione sarda del  28 novembre 2013 09:59


Anche gli indipendentisti in campo nella gara di solidarietà per la popolazione colpita dalla tragica alluvione del 18 novembre in Sardegna. Le indennità e gli stipendi del mese di novembre di Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna (Irs) per le cariche ricoperte dal leader Gavino Sale (consigliere provinciale di Sassari), Maria Paola Etzo (consigliere provinciale di Nuoro) e Mario Satta (sindaco del Comune di Perfugas) saranno interamente devolute alle comunità colpite dall'alluvione.


oppure

unione  sarda del 30\11\2013
Claudio Baglioni e la lettera ai sardi  Gli incassi dei concerti per rialzarsi

In una lettera inviata al quotidiano L'Unione Sarda, Claudio Baglioni conferma la sua presenza a
Cagliari per i concerti del 28 e del 29 dicembre al Lirico.
"Sarò a Cagliari a fine dicembre. Per dire, semplicemente, "sono qui". E abbracciare idealmente - insieme a chi sarà in teatro - chi si trova ad affrontare un presente così duro e un futuro così incerto". Nella stessa lettera - per la cui lettura integrale si rimanda all'Unione Sarda in edicola - anche la volontà del cantante di contribuire alle iniziative di solidarietà con gli incassi dei due concerti.

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...